Di Andrea Caldart Cagliari, 31 agosto 2022 - Ieri sera, 30 agosto, nell’ospedale civile di Mosca dove era ricoverato da tempo per una grave malattia, si è spento all’età di 91 anni Mikhail Gorbaciov il Presidente russo di pace.
L’uomo della perestrojka e di glasnost', fu l’artefice della riunificazione della Germania e, con la sua politica riformatrice, pose fine alla guerra fredda.
Da segretario generale del partico comunista russo nel 1985, iniziò un profondo cambiamento culturale-economico per far ripartire l’industria russa e ben presto riuscì a trasformare il concetto di sostegno pubblico dello stato, ad uno invece di libertà, trasparenza e aperture.
Permise quindi la possibilità della proprietà privata, sostituendo i concetti di Lenin, fino allora conosciuti, e lo fece attraverso la “legge delle cooperative” il suo capolavoro in ambito economico
Con Ronald Regan l’8 dicembre del 1987, firmò il trattato INF, che prevedeva la riduzione delle testate nucleari e pose fine alla guerra fredda tra URSS e USA.
Nel luglio del 1991 con George Bush replica, siglando un altro accordo per la riduzione delle armi nucleari in Europa: lo “Start 1”.
Arriva a Roma il 29 novembre 1989 e, durante il pranzo di stato offerto dal Presidente Francesco Cossiga, Gorbaciov afferma che: “La guerra fredda è terminata, o sta terminando, non perché ci sono vincitori e vinti, ma perché non ci sono più né gli uni né gli altri”.
Iniziava così una nuova fase storica per il mondo intero, una fase che doveva essere destinata alla pace attraverso la riduzione degli armamenti nucleari e ad una nuova fase di un’Unione Sovietica che guarda ad occidente.
Nella vita politica di Gorbaciov vi è una data, quella del 1° dicembre 1989, dove per la prima volta nella storia, il leader sovietico incontra il Santo Papa Giovanni Paolo II e, le immagini di quell’incontro, fecero il giro del mondo, facendo entrare nelle case di tutti noi, quell’emozione di due grandi che cambiarono la storia mondiale di fine Novecento, Karol Wojtyla e Mikhail Gorbaciov.
Fu insignito del premio Nobel per la pace il 15 ottobre 1990 per la sua abile e grande capacità di infaticabile riformatore politico mondiale aiutando a bloccare la guerra fredda cambiando in positivo le sorti della sicurezza internazionale.
Non ha mai smesso il suo impegno per la pace e in favore della democrazia e di lui ci rimarrà proprio questa sua infaticabile lezione di vita con il suo coraggio e integrità che ha aperto la Russia al mondo.