“Per amore di Parma”: bagno di folla in via Cavour. Vignali: “Siamo l’unica alternativa al Pd e al candidato scelto da Bologna”
“Siamo tanti. Chi avrebbe detto solo qualche mese fa che sulla strada dell’accordo di potere voluto dal PD di Bologna per governare Parma, ci sarebbe stata tutta questa gente e tutta la gente che nei quartieri, nei mercati, per strada che ogni giorno mi ferma per dirmi che vuole di nuovo la Parma modello di un tempo”.
Questo l’esordio di Pietro Vignali ieri sera davanti a centinaia sostenitori che hanno invaso l’ultimo tratto di via Cavour durante l’evento “Per amore di Parma”. Una folla colorata di giallo e di blu
giunta davanti alla sede del comitato elettorale del candidato sindaco civico.
L’intervento del candidato sindaco è stato introdotto da Fabio Fecci, responsabile del movimento civico che ha sottolineato la “capacità di ascolto, la competenza e l’esperienza” di Vignali.
“Dobbiamo crederci – ha detto il candidato sindaco infiammando centinaia di sostenitori -. È una sfida decisiva per la città che possiamo e dobbiamo vincere”.
Vignali ha proseguito spiegando come ha maturato la decisione di candidarsi a sindaco: “Dopo che si sono chiarite le mie vicende personali, ho iniziato a ricevere migliaia di lettere di parmigiani, che mi parlavano dei problemi quotidiani di una città trascurata da anni e mi invitavano a tornare in campo. Lo stimolo per ripartire è arrivato da questa spinta. Poi ci sono stati gli incontri nei quartieri, nei mercati, tra la gente in cui è emersa la preoccupazione per lo stato di degrado in cui si trova la città e la delusione per la mancanza di ascolto di questa amministrazione che sia nelle grandi che nelle piccole cose ha lasciato la gente sola”.
“La città deve rimettersi in moto e superare una stagione di immobilismo che è molto simile all’immobilismo della sinistra che trovammo decenni fa, prima che il nostro laboratorio civico cambiasse volto alla città. Dobbiamo ripartire dalla competenza e dall’esperienza: Parma deve cambiare passo ed essere amministrata nell’esclusivo interesse dei parmigiani, non da alleanze imposte da Bologna”.
“La Parma del futuro deve tornare a essere esemplare per qualità della vita, sicura, viva, ricca di spettacoli e cultura, aperta e solidale che non lascia indietro nessuno, una città che guarda in alto senza perdere di vista i problemi quotidiani: esattamente quello che oggi non è più, ma che ha il diritto di essere di nuovo”.