Giovedì, 18 Aprile 2013 07:14

L'ascesa al Colle. In evidenza

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di Virgilio -
Parma,  18 Aprile 2013 - -
Stamattina avranno inizio i lavori per eleggere il nostro nuovo Capo dello Stato. Il Presidente della Repubblica Italiana. Non un uomo qualsiasi ma un uomo di chiunque.

Per anni si è ritenuto che la carica di Presidente della Repubblica fosse poco più che onorifica mentre al contrario, soprattutto in questo fine mandato del pregevole Giorgio Napolitano, abbiamo potuto verificarne l'importanza. Un ruolo difficile da assolvere soprattutto se Governo e Parlamento sono in difficoltà operativa.
Ma torniamo elle elezioni che inizieranno oggi. Oltre a tutti i parlamentari saranno chiamati a dare il proprio voto anche 58 Grandi Elettori in rappresentanza delle regioni (vedi galleria immagini).
Tutti questi signori e signore si trovano a un bivio: procedere nella manfrina di questi ultimi 50 giorni o concentrarsi e tirare fuori dal cappello a cilindro quel "nome" che sarà gradito agli italiani. Quella persona che saprà rispondere con forza e determinazione ai problemi interni e di politica estera. Quello Statista o quella Statista che, non importa la sua provenienza partitica, sappia come molti in passato e Giorgio Napolitano nell'attualità, decidere con coscienza e per il bene comune e non di parte.
Questo l'Italia vorrebbe. Una donna o un uomo "giusto" che in questo momento, attraverso la sua elezione, riscatti l'operato, non proprio esaltante, delle forze politiche elette meno di due mesi orsono.
Sergio Mattarella è l'ultima candidatura, forse il coniglio tenuto nascosto e buono per tutti? Addirittura, stando a quanto affermato da l'Unità, Wikipedia avrebbe, alla biografia di Mattarella, aggiunto la notizia: «Il 18 aprile del 2013 è stato eletto presidente della Repubblica Italiana». L'informazione è rimasta online solo qualche minuto, per poi essere rimossa. La conferma proviene dalla agenzia "Dire" che pubblica la pagina poi eliminata (www.dire,it)
I grillini, ormai è confermato, voteranno Stefano Rodotà dopo che si sono ritirati dalla corsa la Gabanelli e Strada.
Comunque vadano le cose un grazie di cuore deve essere rivolto a Giorgio Napolitano il quale, in certi momenti difficili anche a livello internazionale, è riuscito a sfoderare l'autorevolezza dell'uomo più importante della nostra Repubblica.
Se poi verrà fuori una donna, ben venga. Anzi magari. Normalmente le donne sono meno concilianti degli uomini e un po di nerbo sarebbe necessario.