Venerdì, 01 Aprile 2022 08:54

L’Ucraina quale luogo privilegiato per il fenomeno della tratta degli esseri umani ed il rischio attuale per le persone in fuga In evidenza

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Di Claudia Pretto (*) Belluno, 1 aprile 2022 - L’Ucraina è sempre stata negli anni, soprattutto negli anni più recenti, luogo di arrivo, partenza e transito per le vittime della tratta degli esseri umani, non solo ucraine, ma anche migranti ( cfr Andriy Babenko , Vladislava Batyrgareieva , and Alina Kalinina, Human trafficking from Ukrainian cities and villages: Current trends, SHS Web of Conferences 68, 01013 (2019),

https://www.shs-conferences.org/articles/shsconf/pdf/2019/09/shsconf_shw2019_01013.pdf )8.  

Il traffico di esseri umani in Ucraina è una piaga che ha colpito la vita di migliaia di uomini, donne e bambini innocenti, sia ucraini che stranieri ( cfr UNICEF , Children fleeing war in Ukraine at heightened risk of trafficking and exploitation,  19 March 2022  https://www.unicef.org/press-releases/children-fleeing-war-ukraine-heightened-risk-trafficking-and-exploitation   ; ed ancora si rimanda a : Women and children fleeing Ukraine at risk from human traffickers   , 09.03.2022, https://www.infomigrants.net/en/post/39069/women-and-children-fleeing-ukraine-at-risk-from-human-traffickers ).

L'Ucraina è uno dei paesi più interessati nel continente europeo dal traffico di esseri umani con oltre 260.000 vittime ucraine del traffico negli ultimi 30 anni.

Quando l'Ucraina è diventata una nazione separata nel 1991, il traffico di schiavi e di esseri umani è salito alle stelle. Si ritiene che più di 110.000 ucraini siano caduti in preda ai trafficanti solo dal 1991 al 2011 e l'Ucraina nel tempo è sempre stata costantemente nel continente europeo, per quanto concerne il grave reato della tratta degli esseri umani, uno dei principali paesi di origine, transito e arrivo per lo sfruttamento sia in ambito lavorativo agricolo, ma anche domestico e sessuale ( cfr IOM - Ukrainians Underestimate Dangers of Human Trafficking, Report Finds,  https://www.iom.int/news/ukrainians-underestimate-dangers-human-trafficking-report-finds ) 20.

L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni - OIM - ha attivato da molti anni un programma di lotta al traffico di esseri umani in Ucraina per sostenere gli sforzi per combattere il traffico di esseri umani in Ucraina. Fornisce anche l'accesso alle vittime per ricevere "assistenza e giustizia". Il programma dell'OIM ha identificato e ha potuto aiutare circa 600 vittime della tratta di esseri umani da gennaio a giugno 2019, con circa 16.000 vittime che hanno ricevuto assistenza in 19 anni di esistenza del programma (cfr Sex, lies and psychological scars: inside Ukraine's human trafficking crisis, 04.02.2016,   https://www.theguardian.com/global-development/2016/feb/04/sex-lies-psychological-scars-ukraine-human-trafficking-crisis ) .

Il conflitto fra Russia ed Ucraina dal febbraio 2022 ha peggiorato il problema perché ha causato lo sfollamento di milioni di persone. Le situazioni di conflitto, vulnerabilità delle popolazioni sono annoverabili fra i così detti push factors nel fenomeno del trafficking, sarebbe pertanto necessario che gli Stati attivino sempre prontamente azioni di prevenzione e tutela.

L’ Unione europea ha scelto di applicare la direttiva protezione temporanea alle persone ucraine in fuga dal conflitto attivando per la prima volta dopo vent’anni la direttiva numero 55 del 2001 (cfr Direttiva 2001/55/CE del Consiglio del 20 luglio 2001 e che ha come effetto l'introduzione di una protezione temporanea, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52022PC0091&from=EN )22, una direttiva che è stata pensata e scritta prima dell’entrata in vigore di diverse norme in materia di protezione e prevenzione dal fenomeno della tratta degli esseri umani, fra queste: la Convenzione sulla lotta contro la tratta degli esseri umani del 2008, ratificata dall’ordinamento italiano con legge 108/2010 ed ancora da ultimo la Direttiva “2011/36/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 05 aprile 2011, concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime ( cfr The EU Anti-trafficking Directive 2011/36/EU of the European Parliament and of the Council of 5 April 2011 on preventing and combating trafficking in human beings and protecting its victims, and replacing Council Framework Decision 2002/629/JHA , OJ L 101, 1 15.4.2011,     https://ec.europa.eu/anti-trafficking/eu-anti-trafficking-directive-201136eu_fr).  Il Consiglio e la Commissione avrebbero dovuto attuare un quadro che rimandi direttamente alla direttiva 2011/36 concernente la prevenzione e la repressione della tratta degli esseri umani e la protezione delle vittime, così come specifiche indicazioni a tutti gli Stati membri per la protezione del superiore interesse dei minori ai sensi dell’art 3 della Convenzione di New York (cfr UNHCR, Unaccompanied and separated children fleeing escalating conflict in Ukraine must be protected,https://www.unhcr.org/news/press/2022/3/622619a24/unaccompanied-separated-children-fleeing-escalating-conflict-ukraine-must.html ) superiore interesse che, proprio nel contesto di flussi migratori forzati,  può essere violato da trafficanti, reti criminali senza un'adeguata valutazione e protezione (cfr Recommendations of the OSCE Special Representative and Co-ordinator for Combating Trafficking in Human Beings (SR/CTHB) on the need to enhance anti-trafficking prevention amid mass migration flows , 09.03.2022, https://www.osce.org/cthb/513784  ; https://www.osce.org/files/f/documents/9/f/513784.pdf).

Su questo delicato tema, taciuto dagli esponenti delle Istituzioni dell’ Unione europea e dai rappresentanti governativi,  sono intervenuti alcuni Tribunali per i Minorenni  in Italia, fra tutti si rimanda alle linee guida indicate dai Tribunali per i Minorenni di Brescia e di Genova che invitano alla massima accuratezza nel valutare le situazioni dei minori ucraini, tenendo conto che molti possono essere minori non accompagnati e dunque devono essere attivate le disposizioni di cui alla Legge 47 del 2017 (  cfr Linee Guida dei Tribunali per i Minorenni di Brescia e Genova protocollate e diffuse il 14 e il 15 marzo 2022).  L’applicazione alla popolazione ucraina della direttiva europea protezione temporanea comporta certamente la possibilità di accedere più velocemente a una forma di protezione saltando anche la lunghezza delle procedura per la determinazione della protezione internazionale, tuttavia la mancanza di un ascolto attento e di una valutazione delle situazioni di vulnerabilità e del rischio trafficking possono comportare l’aumento delle violazioni alla luce della situazione dell’Ucraina da così tanti anni luogo dove il fenomeno della tratta degli esseri umani è una piaga senza effettiva soluzione. Pertanto emerge lo sconcerto per chi ha una conoscenza approfondita dei meccanismi criminali alla base della tratta degli esseri umani rispetto alla mancanza di una visione di prevenzione del rischio e protezione delle vittime. Ammettere milioni di persone in fuga senza prevedere immediatamente meccanismi di individuazione delle vittime di tratta e dei trafficanti espone a gravi violazioni molte delle persone in fuga, ma anche aumenta la possibilità delle reti criminali di agire indisturbate andando a rafforzare le loro capacità e possibilità di azione.

Il Consiglio d’Europa ha lanciato un grido d’allarme riportando l’attenzione sul fenomeno del trafficking dell’Ucraina e dunque ammettendo la gravità del fenomeno in tale area ben prima del peggioramento del conflitto e dell’intervento russo del febbraio 2022. Circa tre milioni di persone sono state costrette a fuggire dall'Ucraina in meno di tre settimane, cercando rifugio nei paesi vicini e poi in tutta Europa. Si stima che il 90% di loro siano donne e bambini. Questi individui sono molto più suscettibili di finire nel traffico di esseri umani a causa dello stato di vulnerabilità in cui si trovano a causa dei disordini tra i due paesi, secondo la Library of Congress Law. Il Segretario generale del Consiglio d'Europa ha sottolineato la vulnerabilità delle donne e delle ragazze alla violenza sessuale nel tentativo di sfuggire ai conflitti e ha promesso il sostegno dell'Organizzazione agli Stati membri affinché si occupino dei rifugiati che arrivano dall'Ucraina. Le organizzazioni della società civile in prima linea e i giornalisti hanno lanciato l'allarme per sospetti casi di tratta di esseri umani che coinvolgono rifugiati ucraini. Ci sono segnalazioni di trafficanti che prendono di mira bambini senza genitori in fuga dall'Ucraina, e molti di questi bambini sono attualmente dispersi, a seguito della frettolosa evacuazione di orfanotrofi e case famiglia. In alcuni paesi, ONG specializzate nella lotta alla tratta stanno diffondendo volantini ai rifugiati, avvertendo dei rischi di accettare il trasporto e l'alloggio da estranei, e informandoli su come cercare aiuto e segnalare casi sospetti alle linee telefoniche nazionali esistenti per le vittime della tratta degli esseri umani. Helga Gayer, Presidente del gruppo del consiglio d’Europa contro il trafficking- GRETA, ha evidenziato il pericolo del trafficking connesso al movimento migratorio forzato di molti ucraini e non solo dall’Ucraina:

"I funzionari pubblici e le organizzazioni della società civile nei paesi che accolgono i rifugiati ucraini devono essere avvisati dei rischi della tratta di esseri umani e dello sfruttamento. Devono essere adottate misure urgenti per rafforzare il coordinamento ai valichi di frontiera e alle strutture di accoglienza e per garantire l'accurata registrazione dei rifugiati e il loro accesso alla documentazione necessaria, ai permessi di soggiorno e ai servizi essenziali." ( cfr Council of Europe- Greta Group, States must act urgently to protect refugees fleeing Ukraine from human trafficking, 17.03.2022, https://www.coe.int/en/web/anti-human-trafficking/-/greta-statement-states-must-urgently-protect-refugees-fleeing-ukraine ).

Nelle diverse azioni attivate a sostegno dell’accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina il tema del trafficking è praticamente  del tutto assente, nonostante la gravità del fenomeno consolidato in Ucraina da diversi decenni. Si deve essere consapevoli del fatto che le stesse modalità di accoglienza spontanea della popolazione ucraina, per quanto siano l’indicatore  di un  encomiabile spirito solidaristico, possono portare al rischio di non poter individuare e proteggere le vittime di tratta supportando dunque il fenomeno gravissimo della tratta degli esseri umani senza neanche rendersene conto.

 L’assenza di riferimenti e azioni volte a prevenire il fenomeno del trafficking e a proteggere le vittime non può oggi ritenersi conforme agli obblighi di prevenzione e protezione che risiedono negli strumenti vincolanti in materia di tratta degli esseri umani per gli Stati parte. Questa mancanza rischia di aprire una gravissima breccia per le reti criminali in diversi paesi dell’Unione europea, soprattutto a danno della protezione delle vittime della tratta degli esseri umani e della tanto declamata sicurezza delle popolazioni europee.

Claudia Pretto

Unidolomiti di Belluno