Giovedì, 16 Dicembre 2021 07:56

Congresso PD e speranze Democratiche In evidenza

Scritto da

Riceviamo e pubblichiamo da Marcomaria Freddi.

Caro Direttore,

"La maggioranza degli iscritti del Pd ha detto no alla linea della segreteria. Ora discutiamo fra la gente di temi e alleanze".

Questo purtroppo il refrain di questi giorni da quella parte di PD che, nonostante la sconfitta, insiste nel chiedere ricorsi e considerare 12 voti in più la maggioranza dei consensi.

Credo che il congresso in realtà abbia realmente compattato il partito su una linea politica a sei mesi dal voto delle comunali, la linea politica che guarda al campo largo.

La spaccatura della mela l’ha certificata Caterina Bonetti, Lorenzo Lavagetto, Carlo Quintelli e Stefano Secchi che in questi mesi hanno scritto e raccontato un immaginifico partito ed un consenso alla loro linea politica che era e rimane solo nella loro immaginazione.

I dodici voti in più, sono dovuti alle decine di iscrizioni lampo dell’ultimo momento, le iscrizioni delle truppe cammellate da prima repubblica e nonostante le truppe cammellate, tristi ed infelici, Michele Vanolli ha vinto: per cortesia Compagni, un po' di sano pragmatismo, avete perso, fatevene una ragione e insieme guardiamo avanti.  

Se vi sta a cuore il partito, il partito delle speranze del 2007, collaborate tutti al tavolo del centro sinistra, contribuite a rendere vero ciò che nel 2007 è stato negato alle speranze dei Democratici, siano questi di origine Radicale, Cattolica, Comunista, Repubblicana, Socialista o altro ancora, la costruzione del contenitore Democratico aperto ed inclusivo di tutti dipende da noi, solo da noi, ed è la nostra impronta a fare la differenza.

Noi tutti dobbiamo essere corpo della speranza di una nazione che non crede più nella politica, cittadini disorientati che guardano pericolosamente a destra e non è per ciò che ho visto che potremo essere speranza, a noi la responsabilità di guardare avanti e sì, cara Caterina, discutiamo fra la gente di temi e alleanze ma facciamo fino in fondo, non nascondendoci dietro a prassi e scelte del secolo scorso, a noi la responsabilità della complessità, il resto, il nulla.

MarcoMaria Freddi

Radicale, militante dell’Associazione Luca Coscioni e Eumans

Consigliere Comunale di Parma