Ho la sensazione che, all'annunzio del Mistero, essa abbia "sposato" un cristianesimo secolarizzato e ridotto ad etica sociale, trasformandosi da Corpo Mistico di Cristo ad immensa organizzazione non governativa, una agenzia umanitaria globale dedita a risolvere problematiche meramente materiali.
La questione nasce con l'attuazione del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965) vissuta non nello spirito della "ermeneutica della continuità", ma in quello della rottura-evento il quale ha innervato il linguaggio teologico e pastorale con delle categorie che non dovevano distanziarsi dalla terminologia dell' "umanesimo secolare".
Aveva ragione don Gianni Baget Bozzo (1925-2009): "la salvezza delle anime è oggi assente" nella Chiesa di Cristo. E conclude: l'accoglimento dell'umanità (e non della persona) ha posto le premesse per una "ideologia" da intendersi quale visione del mondo che intende porsi come prassi (…) al solo fine di "fare notizia". Amen.
(*) prof. Daniele Trabucco.
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona/UNIB (Svizzera)-Centro Studi Superiori INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto di Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento universitario «Prospero Moisé Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico. Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione del Centro Consorzi di Belluno)