L'identità di genere non é la "percezione strutturata della propria identità sessuale, come intende insegnare l' On. Alessandro Zan (Partito Democratico), ma unicamente il prevalere, con la forza della legge positiva, della cultura, o meglio di quell'ideologia LGBT che pretende autoritativamente (colui che esprime dissenso è, perciò stesso, omofobo) di sovrastare la natura, pervenendo in questo modo a confondere l'ordine naturale con il concetto di naturalistico.
Per quanto una persona si percepisca diversa rispetto alla sua dimensione sessuale biologica, essa cade nella contraddizione di voler essere (il percepirsi) altro da sé. Questo implica un non-essere in relazione all'essere, o meglio a ciò che il soggetto realmente è. Il non-essere, però, non si può né dire, né pensare, come insegna Parmenide (540 a.C. - 450 a.C.) nel De natura. Solo la gente dalla "doppia testa" (l'essere ed il percepirsi) crede che il non-essere sia. Questa è la follia dell'Occidente....questa è la follia di una certa classe politica...questa è la follia che impegna il giá esautorato Parlamento italiano.