Martedì, 09 Aprile 2019 10:17

UGL "irrompe" in consiglio comunale In evidenza

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Alle 16,30, dopo essersi radunati sotto ai Portici del Grano, una delegazione dell'UGL si è diretta alla sala del consiglio dove era in corso una seduta consiliare.

Poco prima dell'irruzione il consigliere Emiliano Occhi aveva interrogato la Giunta sullo stato delle cose, proprio al riguardo dello stato di agitazione sindacale, esprimendo la sua solidarietà nei confronti dei dipendenti.

L'"irruzione" della delegazione sindacale UGL, al seguito di Matteo Impagnatiello segretario provinciale UGL, Pia Russo e Federico Coratella, segretari rispettivamente di DICCAP e SULPL, è stato parzialmente accolto dal presidente del consiglio stesso, Tassi Carboni, il quale li ha invitati a prendere appuntamento tramite la sua segreteria, adducendo che quella non era la sede opportuna per un confronto.

Tutto rimandato al 17 aprile quindi, data convenuta per l'incontro ufficiale, occasione  per esporre, finalmente, le richieste dei dipendenti comunali.
"Non abbandoneremo la lotta e saremo in perenne stato di agitazione, finché perdurerà questo silenzio assordante di Pizzarotti, riguardo le giuste rivendicazioni dei dipendenti del comune di Parma", ha dichiarato Matteo Impagnatiello, segretario provinciale Ugl di Parma

In sintesi: cosa Chiede UGL
-Diciamo basta a chi toglie la produttività dalla busta paga e la utilizza per fare altre posizioni organizzative.!!!!!chiediamo che il fondo venga incentivato a favore delle progressioni di carriera orizzontali per tutti i dipendenti.
-Diciamo basta a chi non riconosce l'ordine pubblico e pretende che si utilizzi la polizia locale in deroga alla circolare 333.g/9624 del 25/08/90 dpr 140/01 – circolare ministeriale 333.g/contr 2002 del 06/08/02
-Diciamo basta alla scarsità di organico della polizia locale gia' segnalato da anni e a concorsi che non hanno coperto nemmeno i pensionamenti.
-Diciamo basta a chi pensa di stanziare parti economiche sempre e solo ai soliti servizi e settori dimenticandosi che tutti i lavoratori hanno pari opportunita'e pari diritti, non devono esistere "settori ombra".
-Diciamo basta a chi non riconosce l'indennità di disagio ( ora indennità condizioni di lavoro) ai servizi educativi nidi e materne non stanziando parti economiche a risoluzione delle loro storiche problematiche.

 

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