Strasburgo e Marocco accomunati dal medesimo odio. L'odio verso i cristiani che devono essere colpiti sempre e nel modo più umiliante possibile
di Lamberto Colla Parma 23 dicembre 2018 -
L'ISIS è stato sconfitto sul terreno di battaglia ma l'odio che ha seminato difficilmente verrà sradicato e i migliaia foreign fighters, che dalla Siria, in primis, ma non solo, sono rientrati nei propri paesi di appartenenza, sono ben addestrati e pronti a colpire i Cristiani.
Così il francese, che nella strage di Strasburgo ha freddato il nostro Antonio Megalizzi, si è risvegliato dalla sua posizione di terrorista dormiente dedito al furto e alla rapina per sopravvivere e armato di pistola e coltello ha firmato la strage del mercatino di Natale della città simbolo del potere finanziario e politico d'Europa.
Una sequenza di vere e proprie esecuzioni capitali con la pistola puntata dritto alla fronte degli innocenti.
Ma ancor più cruente, perché eseguita secondo il tradizionale rito dei tagliagole, è stata l'esecuzione delle due giovani turiste scandinave, Louisa Vesterager Jespersen, danese e Maren Ueland, norvegese, ai piedi della più alta montagna del Marocco, peraltro nota meta turistica.
Violentate prima e poi sgozzate e il video postato in internet.
Prima umiliate nel profondo dell'anima con la violenza sessuale e poi sgozzate come fanno con i loro capretti a sottoscrivere che la nostra vita è nella loro disponibilità.
Questo è quanto ambiscono di fare i musulmani, più o meno radicalizzati, apolidi e credenti della superiorità islamista. Quell'islam deviato che pensa che il mondo intero sia la sua patria e perciò obbligato a piegarsi alle regole di scritture religiose interpretate da visionari malefici.
Purtroppo, negli stessi giorni in cui gli USA annunciavano la vittoria sull'ISIS in Siria due rigurgiti d'odio si sono manifestati a firmare col sangue il Natale 2018.
Un Sereno Natale a tutti dalla redazione di Nuova Editoriale.
(Video Rientro salma Antonio Megalizzi https://youtu.be/iNTIS55j4Qg )
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