Slot machine condonate, Bertani (m5s): "per Corsini prevalgono gli interessi economici sulla tutela della salute. La regione si è arresa alle lobby dell'azzardo"
Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, replica alle parole dell'assessore al turismo e commercio sul caso dello slittamento al 2022 del divieto per i bar di tenere accese le slot vicino a scuole e ospedali.
"L'assessore Corsini, per difendere l'indifendibile, si arrampica sugli specchi dovendo però alla fine ammettere la realtà dei fatti: ovvero che i divieti di tenere accese le slot per bar e tabaccherie slittano al 2022. Il tutto per una precisa volontà politica della giunta regionale che ha deciso di interpretare arbitrariamente la norma sui 'concessionari' nel modo diametralmente opposto a quanto fatto per esempio dalla Lombardia. Una scelta, lo ribadiamo tutta politica, che di fatto stravolge una legge pensata per tutelare la salute dei cittadini". È questa la replica di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al colpo di spugna attuato in gran segreto dalla giunta sulle norme che vietano le slot machine all'interno di esercizi commerciali vicini a scuole, ospedali e parchi pubblici.
"L'interpretazione a favore delle lobby dell'azzardo, guarda caso, è comparsa all'interno delle FAQ sulla pagina web dedicata all'argomento molto tempo dopo la sua approvazione ed entrata in vigore – aggiunge Andrea Bertani – A dimostrarlo c'è il fatto che a gennaio di quest'anno la stessa pagina web non conteneva nessuna spiegazione riguardo all'interpretazione della norma sui concessionari. Se, come dice Corsini, l'interpretazione è sempre stata quella che rimandava tutto al 2022 perché specificarlo solo dopo il nostro interessamento al caso? Cos'è cambiato nel frattempo?".
Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle sottolinea poi un altro paradosso della vicenda, ovvero come ci possa essere una diversa interpretazione della stessa norma da parte di un'altra Regione. "L'assessore Corsini dovrebbe anche spiegare il perché la Lombardia, già da due anni, si è mossa nel verso opposto a quanto sta facendo l'Emilia-Romagna, pur avendo sul punto lo stesso e identico testo di legge – aggiunge Bertani - A nostro avviso l'unica spiegazione possibile è che da un lato c'è chi sta cercando di tutelare la salute pubblica mentre dall'altro, Bonaccini e i suoi assessori, cercano in tutti i modi di preservare le lobby dell'azzardo. Emblematico in questo senso è che ad esporsi su tutta questa vicenda sia stato l'assessore Corsini, che ha la delega al turismo e al commercio, nell'assoluto silenzio sia dell'assessore alla sanità Sergio Venturi che di quello alla legalità Massimo Mezzetti, i due membri della giunta che invece avrebbero dovuto avere voce in capitolo su un caso che riguarda prima di tutto la tutela della salute pubblica e visto che questa parte della legge fu introdotta proprio con la legge sulla legalità. Corsini cerchi di difendere l'indifendibile è dimostrato dal fatto che nel suo comunicato stampa tiri in ballo addirittura l'Agenzia del Demanio come titolare dell'interpretazione corretta della norma sulle concessioni. Segnale evidente, questo, che l'assessore forse non sa nemmeno di che cosa si sta parlando visto che con i chioschi sulle spiagge la lotta al gioco d'azzardo non c'entra veramente nulla" conclude Andrea Bertani.
In allegato anche l'immagine che dimostra come la pagina web regionale dedicata alla legge contro l'azzardo patologico a gennaio 2018 (https://web.archive.org/web/20180125084430/https:/salute.regione.emilia-romagna.it/dipendenze-patologiche/sale-da-gioco/subentri-e-contratti ) non conteneva l'interpretazione sui "concessionari di rete" presente invece oggi a questo link: https://salute.regione.emilia-romagna.it/dipendenze-patologiche/sale-da-gioco/subentri-e-contratti