Nell'interrogazione rivolta alla Giunta, la consigliera afferma che "le numerose crisi aziendali, che colpiscono segmenti chiave del manifatturiero emiliano-romagnolo, testimoniano purtroppo il perdurare di una crisi che continua a gravare sull'economia e sull'occupazione regionale". -
Bologna, 31 agosto 2015 -
"Rivedere le politiche in materia di lavoro" alla luce dei dati Inps dei primi sei mesi del 2015, da cui emerge che l'Emilia-Romagna, seppure aumentino i contratti a tempo indeterminato, è lontana da aver superato la crisi.
E, inoltre,"intervenire con politiche mirate per dare impulso alla crescita di imprese giovanili sul territorio regionale" e "attivare un piano diretto alla valorizzazione delle competenze dei lavoratori adulti espulsi e a forme di impegno condiviso, a livello territoriale, per il loro rientro al lavoro".
Sono queste alcune delle richieste rivolte alla Giunta regionale dalla consigliera Giulia Gibertoni (M5s), che, in un'interrogazione, afferma come i dati rivelino "l'inefficacia delle costosissime politiche di sostegno attuate dalla Regione per le imprese interessate, drenando per anni fondi europei, regionali e statali, senza centrare l'obiettivo di salvataggio delle aziende e dei posti di lavoro".
La consigliera sollecita quindi il governo regionale a richiedere, in particolare nella Conferenza Stato-Regioni, la revisione delle politiche per il lavoro che poggiano su azioni dirette a salvaguardare i servizi esistenti (Garanzia giovani) o sulla convinzione che il lavoro si crei con nuove norme (Jobs Act) per indirizzare queste politiche su strategie di investimento e di riqualificazione dei servizi.
La Giunta dovrà anche richiedere, nelle sedi di confronto fra Regioni, "l'adozione di strumenti condivisi, trasparenti, chiari e non mendaci per la misurazione dei fenomeni in corso nel campo dell'occupazione, evitando le clamorose smentite del ministero".
Gibertoni, infine, invita l'esecutivo regionale a sostenere il progetto di legge del M5s 'Misure regionali denominate Reddito di Cittadinanza', finalizzato a "promuovere reinserimenti lavorativi, nuova occupazione e sostegno economico a chi è in difficoltà".
Nel testo, la consigliera sostiene che "la scommessa del Presidente della Regione di creare 120.000 posti di lavoro in cinque anni, con un abbassamento al 4,5% della disoccupazione (oggi all'9%), sembra lontana dalla sua realizzazione" e che dai dati emergerebbe come la tendenza in regione a una contrazione sia delle imprese giovanili che delle altre sia "più pesante di quella nazionale".
"Le numerose crisi aziendali che colpiscono segmenti chiavi del manifatturiero emiliano-romagnolo, sono purtroppo una testimonianza- afferma- del perdurare di una crisi che continua a gravare sull'economia e l'occupazione regionale, segnata da difficoltà strutturali anche nel comparto agricolo ed in quello turistico" e che gli strumenti messi in campo, come il Patto per il lavoro, recentemente siglato, o come le ultime leggi regionali di riordino o sulle persone con fragilità e vulnerabilità, non concorreranno a superare.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa )
(cr)
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)