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Martedì, 09 Settembre 2014 12:19

Modena - La Cantina Settecani brinda al bilancio

Nel 2013 ricavi per 3,8 milioni di euro, 2,8 milioni ai soci: la Cantina Settecani di Castelvetro brinda ai risultati di bilancio -

Modena, 9 settembre 2014 -

È cominciata la vendemmia, e intanto la Cantina Settecani di Castelvetro brinda ai risultati di bilancio. Nell'esercizio 2013/14 la cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena ha realizzato ricavi per 3,86 milioni di euro, con un aumento del 15 per cento rispetto all'esercizio precedente. «Grazie soprattutto al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e alla crescente richiesta di Pignoletto, l'anno scorso abbiamo venduto 944.761 bottiglie (+3 per cento sul 2012) - afferma il presidente della Cantina Settecani Paolo Martinelli – È aumentata anche la vendita di vino sfuso in damigiana, arrivata a 480 mila litri (+6 per cento rispetto al 2012/13)».

L'anno scorso la Cantina ha lavorato, trasformato e commercializzato 48.304 quintali di uva. Da sottolineare che il valore attribuito al conferimento ha superato la cifra di 2,8 milioni di euro, con un prezzo medio al quintale che supera i 56 euro: è il quinto aumento consecutivo (nel 2008/2009 il prezzo medio era stato di 31,76 euro). «È una grande soddisfazione poter riconoscere ai nostri 200 soci un prezzo che li ripaga degli sforzi compiuti per coltivare uve di qualità – aggiunge il vicepresidente della Cantina Settecani Andrea Chierici – Grazie al lavoro dei soci possiamo produrre vini di qualità che la nostra cantina riesce a valorizzare, nonostante siamo la cooperativa più piccola e quella più a sud della via Emilia. Negli ultimi dieci anni abbiamo investito 1,7 milioni di euro per potenziare produzione, promozione e commercializzazione».

I risultati di bilancio della Settecani sono commentati positivamente dal presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco. «Il settore vitivinicolo cooperativo è in buona salute, come conferma anche l'andamento delle altre cantine nostre aderenti. L'intero movimento cooperativo – ricorda De Vinco - coltiva il 70 per cento delle uve e produce il 90 per cento dei Lambruschi modenesi. Siamo bravi a produrre, ora si tratta di compiere un ulteriore salto di qualità e – conclude il presidente di Confcooperative Modena - raggiungere i consumatori di tutto il mondo che vogliono mangiare e bere italiano».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Domenica, 31 Agosto 2014 10:57

Il Douja d'OR a un vino Piacentino.

Il prestigioso riconoscimento astigiano è stato conquistato dalla cantina piacentina di Terzoni Claudio.

Piacenza 25 agosto 2014 --
Prosegue incessante la raccolta di premi e riconoscimenti per la cantina piacentina "Società Agricola Terzoni Claudio srl".
Dopo avere incamerato il successo al Vinitaly con il premio "Banca Popolare di Verona" assegnato al vino Colli Piacentini Doc Malvasia Passito "Sensazioni D'inverno - le Virtù del Poggio" 2011, e la riconferma, per il secondo anno consecutivo con il passito "Sensazioni di inverno 2011" quale miglior vino al Concorso Mondiale di Bruxelles, la cantina piacentina ha conquistato anche l'astigiano Douja d'OR che è andato alla Malvasia Passito 2012 "Sensazioni d'Inverno".
Il premio, attribuito dalle Commissioni dell'O.N.A.V., viene assegnato solo ai vini che, in fase di degustazione, raggiungono almeno 85 punti su 100. Sono punteggi particolarmente rigorosi che richiedono ai vini il possesso di caratteristiche di elevata qualità. Infine, il 9 luglio scorso, è stata la volta di altri 2 vini della cantina piacentina a ricevere gli onori, questa volta da parte della "Selezione del Sindaco" . Medaglia d'oro conquistata quindi dalla punta di diamante di "Terzoni", la pluridecorata "Malvasia Passito Sensazioni d'inverno" e medaglia d'argento invece è stata assegnata all'Ortrugo "Per Elisa" a conferma della qualità professionale raggiunta dall'azienda vinicola dei Colli Piacentini.

Terzoni Marco vinitaly2014 premio

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Domenica, 31 Agosto 2014 09:14

Andiamo a vendemmiar ... oppure no.

Prospettive sulla vendemmia 2014. Torna l'incubo 2002 per la produzione enologica piemontese. Sarà decisivo l'andamento stagionale di settembre.

di Lamberto Colla - Piacenza 26 agosto 2014 -
Troppa acqua. E' la sintesi banale della stagione enologica che va a concludersi. Un luglio caratterizzato da una piovosità eccezionale che ha raggiunto anche i 21 giorni, come in Veneto, di pioggia su 31. Con un +160% rispetto la media degli anni precedenti è fuori discussione che le aspettative in quantità e in qualità del prodotto finito non siano delle più rosee.
L'eccesso d'acqua moltiplica il rischio di malattie per la vite, riducendo la gradazione alcolica dei grappoli e compromettendo la salute degli acini per lo sviluppo dei marciumi.
Se negli ultimi anni, lo scorso in modo particolare, l'andamento stagionale particolarmente favorevole aveva portato a anticipare, o meglio, a riportare nel tradizionale periodo, la vendemmia quest'anno il rischio è completamente l'opposto. La speranza è che un settembre, e forse un ottobre, compiacenti possano raddrizzare le sorti di una stagione che si preannuncia insidiosa per uno dei comparti agroalimentari più importanti per fatturato realizzato e per l'immagine nazionale.

1 barbera invaiatura gde
I timori sono elevati in tutte le regioni particolarmente vocate alla viticoltura, come ci conferma Marco Terzoni, enologo e produttore di vino dei Colli Piacentini. "Le previsioni non sono incoraggianti - sottolinea l'enologo - visto l'andamento climatico di questa estate. In certe regioni addirittura sta sorgendo l'incubo del 2002 tristemente nota per il caratteristico aroma di "feccino" che ha contraddistinto la produzione nazionale. Certo in 12 anni le tecniche si sono notevolmente affinate ma il ricordo di quell'annata è ancora dolorosamente vivo nei ricordi dei produttori".
Molto probabilmente, al fine di evitare il riproporsi di una tale situazione, "molte aziende anticiperanno la vendemmia pur nella consapevolezza di compromettere la produzione qualitativa di vino".
Nelle annate con primavere ed estati molto piovose, i timori maggiori ricadono sugli attacchi della muffa grigia che può provocare danni ingenti, soprattutto dove si lavora con l'obiettivo della qualità. Un attacco di Botrytis cinerea può ridurre la produzione in termini di peso ma, ancora peggio, può rendere difficoltoso il processo di vinificazione e generare odori anomali.
Tendenzialmente, l'anticipo della vendemmia, rispetto al periodo ideale di maturazione delle uve, sarà una pratica molto diffusa quest'anno - prosegue Marco Terzoni - "in considerazione del fatto che le uve sono malate e lo sviluppo dei batteri acetici è come ovvio controproducente per la qualità.

1 barbera uva con marciume gde
Una stagione eccezionale, come peraltro ciclicamente avviene, ma come tutti i contadini sanno, lavorando a cielo aperto si è esposti a molti maggiori rischi e appesi alla "Benevolenza del dio Bacco".
Ma senza necessariamente attaccarsi al fato è possibile attenuare gli effetti negativi dei diversi andamenti stagionali attraverso una conduzione professionale del vigneto. Già, perché è in campo che si fa il vino. La cantina e la professionalità degli enologi possono migliorare e correggere il prodotto, ma per la buona o eccellente qualità è indispensabile partire da un buon grappolo e quello si fa in campo.
Ecco quindi che le buone pratiche agronomiche tornano a essere di moda. "Anche in situazioni estreme", conclude Terzoni, "se le buone pratiche agronomiche sono state rispettate e costantemente applicate, gli effetti connessi a eventi anche estremi possono essere in parte mitigati. L'esposizione dei filari, la pratica dell'inerbimento interfilare e una buona attenzione alle concimazioni rappresentano quelle consuetudini di base indispensabili per ottenere un buon risultato così come pure lo è la cura della pianta e la sua defogliazione che consente agli acini di avere la migliore insolazione. Infine la raccolta con annessa cernita in campo è l'ultimo elemento che contribuisce a consegnare alla cantina il miglior prodotto destinato alla trasformazione. Da lì in poi sarà compito dei tecnici ottenere il miglior vino.".
In conclusione, importanti saranno l'andamento climatico di settembre e le capacità degli enologi a intervenire per dare corpo ai vini di nuova produzione. Nel frattempo, per mettere avanti le mani, sono state già avanzate e in taluni casi accordate le richieste di arricchimento zuccherino attraverso l'aggiunta di mosto concentrato rettificato. Addirittura, come nel caso del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, la richiesta è di poter arricchire di due gradi zuccherini i mosti (di solito è massimo 1,5) e di poter vendemmiare a 8 gradi e non da 9 in su.
Che settembre quindi corregga quel che luglio ha compromesso.

4 vigneto malvasia dei 2 migliori vini al mondo terzoni gde

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Domenica, 24 Agosto 2014 08:53

Lambrusco in Cina con la Cantina di Formigine

La cooperativa ha partecipato alla principale fiera cinese dedicata al vino.

Bologna 21 agosto 2014 -.

La Cantina Formigine Pedemontana fa assaggiare il Lambrusco ai cinesi. Nei giorni scorsi la cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena ha partecipato al Beijing Yanqing International Wine Expo, uno dei principali eventi del 2014 dedicati al vino in Cina. L'evento si è tenuto nella città di Yanqing, a 60 km da Pechino; la Cantina Formigine Pedemontana, che esporta da qualche anno nella zona sud di Pechino, era l'unico produttore di Lambrusco modenese presente. «L'affluenza di pubblico ha superato le nostre aspettative e ci ha permesso di stringere contatti con alcuni distributori non solo di Pechino, ma anche di altre regioni della Cina e dell'Estremo Oriente», riferisce l'export manager della Cantina Formigine Pedemontana Matteo Torelli. La zona di Yanqing, la città che ha ospitato la fiera, ha centinaia di ettari coltivati a vigna, una cinquantina di cantine, un museo del vino. «Quello cinese è un mercato immenso che vale la pena di esplorare – aggiunge il presidente della cooperativa formiginese Alberto Vaccari – I cinesi desiderano conoscere i vini italiani e francesi. Del Lambrusco apprezzano il frizzante e i profumi, anche se sono ancora attenti più che altro al prezzo e faticano a riconoscere la qualità dei prodotti. Comunque il nostro Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc amabile "Rosso Fosco" è stato molto apprezzato. Per questo - conclude il presidente della Cantina Formigine Pedemontana – speriamo di poter presto consolidare la nostra presenza in quel grande mercato».

(Confcooperative Modena)

Domenica, 17 Agosto 2014 09:05

Dalle regione finanziamenti alle Cantine

Vino, in arrivo 3 milioni 852 mila euro per lo sviluppo delle cantine, dei punti vendita e del commercio elettronico. Il bando scade il 29 settembre. Rabboni: investimenti per continuare a crescere. Negli ultimi cinque anni +59% di export.

Bologna, 11 agosto 2014 --
- Nuove risorse dalla Regione per i vini dell'Emilia-Romagna. Si tratta di 3 milioni 852 mila euro per sostenere progetti di sviluppo delle aziende agricole e vitivinicole con attività di trasformazione e commercializzazione. Il termine per presentare le domande scade il 29 settembre.
"E' un ulteriore intervento a sostegno di un comparto che negli ultimi anni ha conosciuto un'evoluzione positiva – spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni – . Lo scorso anno l'export di vino emiliano-romagnolo è cresciuto del 9,8% e addirittura del 59,3% nel periodo 2013-2008, contro un dato nazionale del 37,2%. Uno stato di salute molto buono, determinato sia dagli investimenti sulla qualità che da quelli sull'export. Dal 2008 a oggi le risorse europee, statali e regionali per il settore vitivinicolo sono state superiori in Emilia-Romagna ai 200 milioni di euro e sono andate al rinnovo dei vigneti, alla modernizzazione delle cantine e alla promozione sui mercati esteri. Alle risorse pubbliche, naturalmente, si sono affiancate quelle private. Ora non bisogna rallentare. Per continuare a crescere bisogna continuare a investire sulla qualità e su nuovi mercati e consumatori".
Il bando per presentare le domande è stato approvato dalla giunta nella seduta del 14 luglio (delibera n. 1135). Si tratta di risorse dell'Ocm vino e i contributi vanno alla costruzione o ristrutturazione di immobili, l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, la realizzazione di punti vendita diretta o di siti di e-commerce. Gli aiuti vanno dal 20% al 40% della spesa ammissibile. Gli investimenti proposti dovranno essere compresi tra i 20 mila e 1 milione di euro.
Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea: http://agrea.regione.emilia-romagna.it.

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 32 11 agosto 14

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)

SOMMARIO Anno 13 - n° 32 11 Agosto 14

1.1 editoriale Spiaggiati?
2.1 ambiente SANA, le novità della prossima edizione
4.1 pomodoro Pomodoro da industria: stime di produzione 2014
5.1 Emilia Romagna Credito agevolato imprese agricole, priorità a giovani e aree svantaggiate.
5.2 gestione idrica Risparmio idrico, accademici indiani a "scuola" dal CER
6.1 lattiero caseario Cresce il Latte Spot Estero.
7.1 biodiversità Giornata della Biodiversità Parmense
7.2 vino Vino e Miti tra le stelle
8.1 lavoro Newlat - prorogata la CIGS

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 10 Agosto 2014 09:35

Vino e Miti tra le stelle

Ai Musei della Fondazione Lungarotti in agosto si brinda di notte.

Torgiano (PG), 05 agosto 2014. A Torgiano in agosto la cultura non va in vacanza, ma raddoppia l'offerta con sette aperture straordinarie serali. Il Museo del Vino (MUVIT) e il Museo dell'Olivo e dell'Olio (MOO) della Fondazione Lungarotti aprono le porte ai visitatori nelle ore serali in occasione dell'"Agosto Torgianese". L'8, il 14 e il 16 agosto, dalle 21.30 alle 23.00, il Museo dell'Olivo e dell'Olio prolunga l'orario di apertura per svelare anche la sera i suoi tesori che raccontano, attraverso 600 testimonianze, la storia di uno dei prodotti simbolo del Mediterraneo.
Quattro, invece, gli appuntamenti serali in programma al MUVIT con partenza sabato 9 agosto per proseguire domenica 17 e lunedì 18 (dalle 21.30 alle 23.00). Il 10 agosto, la Notte di San Lorenzo, al Museo del Vino i miti della cultura classica salgono tra le stelle con una visita guidata e letture animate dedicate a Dioniso e Arianna, in un percorso creato ad hoc per conoscere le origini mitologiche del nettare di Bacco. Al termine della visita guidata "Miti tra le stelle" (su prenotazione) brindisi con Lungarotti Brezza Rosa, in occasione di 'Calici di Stelle', l'evento promosso dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con Città del Vino (dalle 21.30 alle 23.30, costo del biglietto 8€ a persona).

Serata Calici di Stelle al MUVIT, "Miti tra le stelle", Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 075.9880200
www.lungarotti.it/fondazione
(immagine:MUVIT Museo del Vino, Fondazione Lungarotti - Mastro Giorgio, Infanzia di Bacco, Gubbio 1528)

Cantine Casabella, aumenta in maniera esponenziale la presenza in Sudamerica nel 2014 per i vini piacentini. La produzione raddoppia ed il fatturato raggiunge il mezzo milione di euro nel mercato latinoamericano.

Piacenza, 9 agosto 2014 -

Ottima annata per le Cantine Casabella sul fronte del territorio latino-americano: il 2014, stando alle stime ed ai numeri fin qui riportati, raddoppierà il numero di esportazione, con una lievitazione del fatturato pari a circa mezzo milione di euro. Una conquista significativa, in un paese in cui la consumazione di vino è ancora messa in penombra dalla forte presenza della birra. Ma il vino piacentino pare piacere e questo risultato, importantissimo, è la conferma di un ottimo lavoro di squadra ed una buona riuscita dei rapporti intrecciati dall'export manager del continente americano, Antonio Maccieri. Cantine Casabella, sul territorio transoceanico dal 2009, presenta già diversi importatori, interessati alla qualità ed alla tipicità del prodotto italiano, piacentino in particolare.

«I vini più richiesti sono quelli della tradizione locale. Quindi siamo su importanti numeri di imbottigliamento per quanto riguarda malvasia, bonarda, i vini della linea "Mont'Arquato" come cabernet-sauvignon, gutturnio riserva e barbera. Quest'anno i numeri saranno incrementati anche grazie alla forte entrata sul mercato del nostro "Lambrusco Emilia IGT", molto amato per la sua tipicità italiana» spiega il direttore di Cantine Casabella Gianfranco Rossi. «Questo è un ottimo risultato che rafforza la nostra presenza nel settore dell'esportazione e che rappresenta la forza di un prodotto tipico, il vino, in cui questo territorio deve continuare a credere. È senza dubbio il risultato di un lavoro di squadra; ma accanto a noi produttori, che ogni giorno dimostriamo la capacità del nostro lavoro e del nostro impegno, chiediamo la presenza delle istituzioni: per un maggior dialogo ed una migliore resa produttiva che riconosca la potenza di un mercato ancora sottovalutato».

(fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

Sabato 2 e domenica 3 agosto prosegue la rassegna enologica nello store delle Cantine Casabella. Ad essere protagonista di degustazioni guidate dal sommelier, lo spumante "Magno". L'incontro si svolgerà, come sempre, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 di sabato e dalle 9 alle 12.30 di domenica.

Piacenza, 31 luglio 2014 -

La degustazione di questa settimana, ultima di questa rassegna estiva dedicata ai vini bianchi, verterà sullo spumante brut frizzante "Magno". Prodotto tipico della Val d'Arda, il "Magno" è un Monterosso, realizzato con uve provenienti da migliori vitigni di Malvasia di Candia, Ortrugo, Trebbiano della Val Trebbia e Sauvignon. Spumante con metodo Charmat, per la presa di spuma, è idoneo come aperitivo e per i brindisi ed è ottimo accompagnamento per i dolci. Il sommelier accompagnerà una degustazione che ha il sapore della tipicità e della storia locale, con abbinamenti curiosi, e che andrà chiudere questa serie di week end di assaggi dedicati ai bianchi della linea Mont'Arquato: sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 e dalle 9 alle 12.30 di domenica.

E con questo vino Casabella rende omaggio a Castell'Arquato ed alla sua storia. Fu, infatti, il nobile Magno ad edificare il castello e la chiesa nell'VIII secolo dopo Cristo sulla sommità della collina che ora è il cuore del borgo arquatese.
Un vino poco noto ma storicamente riconosciuto come pregiato: fu Papa Paolo III ad elogiare il tipico locale durante una visita alla figlia nel piccolo borgo piacentino, tanto che il bottigliere personale del Pontefice scrisse: «Castell'Arquato fa vini perfettissimi e in gran pregio che è un gran peccato che questa collina non sia tutta vigna, che qui sono di così delicati vini quanto sia in tutta la Lombardia, tanto rossi quanto bianchi. Et qui afferma sua beatitudine si forniva per il suo viaggio anche che fosse a Ferrara e a Bologna». Ed ancora oggi nel borgo si rievoca quella visita durante il «Monterosso Val d'Arda Festival», rassegna totalmente dedicata al Monterosso della Val'Arda.

Scheda vino

Magno
COLLI PIACENTINI
MONTEROSSO VAL D'ARDA DOC
Spumante Extra-Dry

Vitigno:
Uvaggio: Sauvignon, Ortrugo, Malvasia di Candia e Trebbiano Val Trebbia.

Produzione:
Raccolta manuale delle uve nel mese di settembre. La fermentazione avviene in vasche d'acciaio a temperatura controllata 18° C- 20°C per 10/15 giorni. Maturazione del vino in vasche d'acciaio per 3 mesi e successivamente rifermentazione in autoclave con metodo Charmat per presa di spuma. Il vino viene imbottigliato all'inizio dell'anno successivo alla vendemmia.

Caratteristiche organolettiche:
COLORE: Giallo paglierino.
PROFUMO: fruttato, armonico, intenso, sapido e caratteristico con note di mandorle e crosta di pane.
SAPORE: fresco, aromatico spumante, extra-dry.
GRADAZIONE ALCOLICA: 11% vol.

Abbinamenti gastronomici:
Aperitivi, antipasti, primi piatti leggeri e carni bianche.

Servizio:
Servire freddo a 10°-12° C.

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

Pubblicato in Dove andiamo? Piacenza

Sabato 26 e domenica 27 luglio prosegue la Mont'Arquato Summer delle Cantine Casabella: protagonista "L'Abbraccio", Emilia Igt Chardonnay, la cui etichetta porta la firma dell'artista Giancarlo Bargoni -

Piacenza, 24 luglio 2014 -

Terzo appuntamento con "L'Abbraccio" per la rassegna estiva in programma alle Cantine Casabella di Castell'Arquato, la Mont'Arquato Summer, dedicata ai vini bianchi della pregiata linea Mont'Arquato. Sabto 26 e domenica 27 luglio, lo store di Casabella, in località Socciso, a pochi chilometri dal piccolo borgo medievale di Castell'Arquato, vedrà la degustazione guidata con sommelier de "L'Abbraccio", Emilia Igt Chardonnay d'arte grazie all'importante etichetta disegnata e dipinta dall'artista Giancarlo Bargoni. La degustazione artistica si svolgerà nel negozio, aperto dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 di sabato e dalle 9 alle 12.30 di domenica con promozioni sul vino protagonista della giornata.

"L'Abbraccio" nasce dall'intensa emozione che l'artista Giancarlo Bargoni provò durante una visita guidata alle Cantine Casabella nell'ottobre del 2009: l'assaggio del mosto a fine fermentazione di due piccole partite di Chardonnay e di Cabernet- Sauvignon colpì così tanto il pittore che chiese di riassaggiare i vini a maggio, quando i prodotti sarebbero stati più evoluti. Il secondo incontro non deluse Bargoni che rimase stupito dalla complessità degli aromi e dalle sensazioni, uniche e diverse tra loro, che provò. L'assaggio fu ispirazione: Giancarlo Bargoni pose su due tele le complesse emozioni di quei momenti. L'Abbraccio, da molti definito «più californiano che piacentino», fu definito dall'artista «Chardonnay dall'aroma ampio, ricco di note di frutta, fiori e vaniglia , ha una complessa armonia che si fonde in un sentimento di calore e di piacevolezza , come un forte "abbraccio"». E l'etichetta riprende la tela del Bargoni.

Accanto ad esso nasce "Lo Schiaffo", «Cabernet- Sauvignon dal forte tannino ed un corpo da record».
Gli stessi due vini furono scelti come partner del vernissage della mostra al Musée Estrine- Fondazione Van Gogh di Saint-Rémy-de-Provence, dove i profumi ed i colori della Provenza si sono intrecciati con i sentori dei due vini di Cantine Casabella e con i colori dei quadri di Giancarlo Bargoni.
Per info: Cantine Casabella, Castell'Arquato- 0523804441; info@cantinecasabella; www.cantinecasabella.com.

La scheda del vino Emilia IGT Chardonnay "L'Abbraccio"

Vitigno:
Uve a bacca bianca, Chardonnay 100%.

Produzione:
ETA' MEDIA VIGNA: 12 anni
RESA PER ETTARO IN UVA: 95 quintali
EPOCA E CONDIZIONE DELLA VENDEMMIA: seconda settimana di settembre con raccolta manuale delle uve selezionate.
SISTEMA DI COLTIVAZIONE E DENSITÀ VIGNA: cordone speronato con 4800 piante per ettaro.
VINIFICAZIONE Pigiatura con pressa soffice e fermentazione a temperatura non superiore a 18° C. nelle barriques francesi e americane nuove.
MATURAZIONE E AFFINAMENTO A fermentazione ultimata, affinamento del vino nelle stesse barriques per 6 mesi e in bottiglia per tre mesi alla temperatura di 15° C. E' commercializzato a partire da settembre dell'anno successivo della vendemmia.

Caratteristiche organolettiche:
COLORE: giallo paglierino carico con riflessi dorati.
PROFUMO: Ampio, complesso, persistente, note di fiori, di frutta (leggero sentore di pesca) e di vaniglia.
SAPORE: Elegante, morbido, armonico, complesso e di buon corpo. GRADAZIONE ALCOLICA: 13% vol.

Abbinamenti gastronomici:
Risotti e pasta ai frutti di mare e grigliata mista di pesce.

Servizio:
Servire a 8° C in calici grandi a tulipano chiuso.

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

Pubblicato in Dove andiamo? Piacenza
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