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Antinori: Orgogliosi di essere ambasciatori del vino italiano nel mondo.

Milano, 19 novembre 2014. "Per capire quali siano i margini del nostro made in Italy e quanto c'è ancora da lavorare basta guardare alla nostra quota export in Europa e negli Stati Uniti. I due storici mercati di sbocco valgono oggi ancora i 2/3 del totale delle esportazioni, con il Canada al 13% e soprattutto Asia e Russia che non arrivano alla doppia cifra. I Grandi Marchi da dieci anni sono impegnati ad invertire questa tendenza per garantire competitività al vino made in Italy su mercati fondamentali del futuro". Lo ha detto oggi, in apertura dell'evento per il decennale dell'Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi, il suo presidente, Piero Antinori. L'istituto – che raggruppa 19 tra le aziende-icona dell'enologia italiana per un valore complessivo pari al 6,7% delle esportazioni di vino imbottigliato nel mondo – ha presentato per la prima volta a Milano, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, nel corso di una degustazione storica dedicata ai suoi 10 anni di attività, i principali numeri del percorso comune di internazionalizzazione iniziato nel 2004.

Complessivamente le 19 cantine simbolo del vino italiano nel mondo che fanno parte dei 'Grandi Marchi' (Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Tenuta Greppo, Ca' del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca D'Almerita, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Tenuta San Guido, Umani Ronchi) hanno investito in dieci anni circa 60mln di euro in attività di promozione, di cui 18mln finanziati attraverso i fondi Ocm (negli ultimi 5 anni). A questi vanno poi aggiunti 5,15mln di Euro investiti congiuntamente nelle azioni comuni dell'Istituto Grandi Marchi. "Abbiamo lavorato e lavoreremo per fare da apripista sui nuovi mercati, che rappresentano il vero sviluppo della nostra economia e non solo sul vino - ha aggiunto Antinori -. In 10 anni abbiamo fatto 49 eventi in Russia, 31 in Giappone, 22 in Canada e in Cina, 14 in Corea e 13 in India. Siamo stati anche in Brasile, Thailandia, Messico, Taiwan, Hong Kong e la prossima settimana saremo in Malesia ed Indonesia. Questo significa che abbiamo frequentato i mercati emergenti molto più che Usa, Italia ed Europa. Cerchiamo – ha concluso Antinori - di fare sistema con i nostri mezzi e in parte con quelli concessi dai fondi di promozione per contrapporre un'alternativa di qualità alla presenza francese e di altri Paesi produttori che per motivi geopolitici partono avvantaggiati".
Una missione, quella decritta dallo Statuto, 'di promuovere lo sviluppo e la diffusione della cultura del vino italiano a livello internazionale anche attraverso la costruzione dell'immagine del vino italiano sui mercati emergenti', che l'Istituto ha assolto più volte attraverso decine di tour attorno al globo: 248 missioni internazionali, 18 Paesi obiettivo, quasi 50mila incontri mirati con altrettanti operatori (buyer, giornalisti), oltre a centinaia di iniziative (75 walk around tasting, 74 seminari, 39 gala dinner, conferenze stampa e iniziative di promozione).

L'evento organizzato in collaborazione con la storica rivista Civiltà del bere e Iem – International Exhibition Management – ha visto i leader del vino italiano presentare in degustazione 57 etichette-capolavoro compresi alcuni esemplari del millesimo 2004.
Ufficio stampa Istituto Grandi Marchi

Lambrusco, cantine cooperative ottimiste sulla commercializzazione. Diminuisce la raccolta di uva nella provincia di Modena, mentre si conferma buona la qualità -

Modena, 29 ottobre 2014 -

Diminuisce la raccolta di uva nella nostra provincia, mentre si conferma buona la qualità. Lo afferma Confcooperative Modena, che ha analizzato i dati sulla vendemmia delle quattro cooperative vitivinicole aderenti, le quali lavorano il 60 per cento dell'uva coltivata in provincia di Modena. Ricordiamo che il movimento cooperativo nel suo complesso produce il 90 per cento dei Lambruschi modenesi.

Quest'anno il prodotto conferito negli stabilimenti delle Cantine di Carpi e Sorbara, S. Croce di Carpi, Settecani di Castelvetro e Formigine Pedemontana ammonta a 672.312 quintali. «Rispetto all'anno scorso registriamo un calo del 5 e mezzo per cento - dichiara Alberto Vaccari, presidente della Cantina Formigine Pedemontana e coordinatore del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena – Si temeva che le abbondanti piogge estive potessero compromettere la raccolta, invece l'andamento climatico di settembre, e soprattutto della prima metà di ottobre, unito a un maggior impegno richiesto ai viticoltori, ha consentito un risultato soddisfacente. Dal punto di vista qualitativo, nelle zone del Grasparossa grazie alla maturazione tardiva rileviamo un minore calo del contenuto zuccherino, mentre la zona del Sorbara ha risentito di un calo quantitativo a causa delle grandinate di aprile. Nel complesso, quindi, l'uva raccolta dalle nostre cantine si presenta in buone condizioni».

Vaccari si dichiara ottimista anche sull'andamento delle vendite. «Gli operatori del settore credono nel prodotto e speriamo condividano sempre più il lavoro che si sta facendo tra Modena e Reggio Emilia per valorizzare il Lambrusco. Avremo un vino fresco, dalle belle tonalità e di buona personalità in grado – conclude il presidente della Cantina Formigine Pedemontana e coordinatore del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena – di raccontare le eccellenze del nostro territorio».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Sabato 18 e domenica 19 ottobre protagonista l'etichetta che porta la firma del maestro Giancarlo Bargoni alle Cantine Casabella con "Mont'Arquato Rosso" -

Piacenza, 16 ottobre 2014 -

"Mont'Arquato Rosso" prosegue con i vini d'arte del Mont'Arquato. Sabato 18 e domenica 19 nel bicchiere da degustazione delle Cantine Casabella vi sarà "Lo Schiaffo", cabernet sauvignon di intensità eccezionale. La degustazione artistica si svolgerà nel negozio, aperto dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 di sabato e dalle 9 alle 12.30 di domenica con promozioni sul vino protagonista della giornata.

"Lo Schiaffo" nasce dall'intensa emozione che l'artista Giancarlo Bargoni provò durante una visita guidata alle Cantine Casabella nell'ottobre del 2009: l'assaggio del mosto a fine fermentazione di due piccole partite di Chardonnay e di Cabernet- Sauvignon colpì così tanto il pittore che chiese di riassaggiare i vini a maggio, quando i prodotti sarebbero stati più evoluti. Il secondo incontro non deluse Bargoni che rimase stupito dalla complessità degli aromi e dalle sensazioni, uniche e diverse tra loro, che provò. L'assaggio fu ispirazione: Giancarlo Bargoni pose su due tele le complesse emozioni di quei momenti.

degustazione lo schiaffo rid

Lo Schiaffo, da molti definito «più californiano che piacentino», fu definito dall'artista «Cabernet Sauvignon, non è un Sagrantino, ma ha un tannino forte e un corpo da record che genera una sensazione di violenza, come uno "SCHIAFFO"». Gli stessi due vini furono scelti come partner del vernissage della mostra al Musée Estrine- Fondazione Van Gogh di Saint-Rémy-de-Provence, dove i profumi ed i colori della Provenza si sono intrecciati con i sentori dei due vini di Cantine Casabella e con i colori dei quadri di Giancarlo Bargoni.
Per info: Cantine Casabella, Castell'Arquato- 0523804441; info@cantinecasabella; www.cantinecasabella.com.

Scheda

Emilia Igt Cabernet Sauvignon
Lo Schiaffo

Vitigno: Uve a bacca rossa: Cabernet - Sauvignon 100%.
Produzione:
ETA' MEDIA VIGNA: 25 anni.
RESA PER ETTARO IN UVA: 85 quintali.
EPOCA E CONDIZIONE DELLA VENDEMMIA: prima decade del mese di ottobre con raccolta manuale delle uve selezionate.
SISTEMA DI COLTIVAZIONE E DENSITÀ VIGNA: cordone speronato con 4.500 piante per ettaro.
VINIFICAZIONE: di raspa - pigiatura, fermentazione alcolica e macerazione sulle bucce per 10 giorni a temperatura di 26° C e completamento della fermentazione in barriques nuove francesi e americane alla temperatura di 15° C.
MATURAZIONE E AFFINAMENTO: Sei mesi nelle barriques e tre mesi in bottiglia alla temperatura di 15° C.
Caratteristiche organolettiche:
COLORE: rosso rubino molto intenso.
PROFUMO: vinoso, intenso, caratteristico e fruttato con note di bacche rosse, vaniglia e peperone verde maturo.
SAPORE: Corposo, pieno e leggermente tannico, ma complessivamente rotondo, complesso e di buon retrogusto.
GRADAZIONE ALCOLICA: 13,5 % vol.
Abbinamenti gastronomici: Arrosti, carni alla griglia, brasati.
Servizio: a 18° C in calici grandi a tulipano chiuso.

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

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Prosegue con la degustazione del Gutturnio la rassegna autunnale della cantina arquatese: un viaggio del gusto, un incontro con la tradizione, in una due giorni dedicata al campione di casa -

Piacenza, 7 ottobre 2014 -

Entra nel vivo la rassegna "Mont'Arquato Rosso", dedicata ai vini rossi di Cantine Casabella, a Castell'Arquato, nel piacentino, in programma ogni weekend di ottobre. Un appuntamento che sta mietendo grande successo tra i tanti winelovers del territorio provinciale e limitrofo. Sul tavolo di degustazione questa settimana, sabato 11 e domenica 12 ottobre, arriva il Gutturnio doc dei Colli Piacentini, nelle tre linee di punta della cantina: l'"Azienda Agricola Casabella", la "Viticoltori Arquatesi" e la "Mont'Arquato".

Il protagonista della cantina sarà presentato dal sommelier attraverso un viaggio sensoriale di assaggio e narrazione che comprenderà tutte le tipologie di Gutturnio della cantina. Si partirà dal Gutturnio frizzante, quello della tradizione, ben noto ed apprezzato, per arrivare a quello classico superiore. Posto d'onore al terzo assaggio, quello dedicato al "Duca di ferro". Il Gutturnio riserva, sarà l'apice di un percorso sensoriale alla scoperta del gusto. Il "Duca di ferro", già vincitore dello speciale premio "Denominazione d'origine" a Vinitaly 2014, oltre che della menzione sulla guida de L'Espresso, tra le più rinomate, completerà un percorso che si svilupperà tra assaggi di specialità gastronomiche locali e narrazioni sensoriali. Ma anche un omaggio alla tradizione ed alla storia della terra del vino, con particolare attenzione a Castell'Arquato, piccola perla medievale che ispira la linea di pregio della cantina, e di cui il "Duca di ferro" è il massimo rappresentante.

La degustazione, aperta al pubblico, si svilupperà, come un percorso, nello Store di Cantine Casabella per tutto il weekend: sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 e domenica dalle 9 alle 12. Per maggiori informazioni: www.cantinecasabella.com; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 0523804441.

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

 

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Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 40 06 ottobre 14

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SOMMARIO Anno 13 - n° 40 06 Ottobre 2014

1.1 editoriale Grammatica: Avvocata e Architetta o *?
2.1 export SOL D'ORO emisfero sud. La sfida dell'olio diventa planetaria.
3.1 Lattiero caseario Preoccupa la perdita dei listini del Parmigiano Reggiano.
4.1 Parsut e Persut Parma e Comacchio, un gemellaggio di sapori e tradizioni
5.1 vini degustazioni Degustazioni: a Castell'Arquato è di scena «Mont'Arquato Rosso»
5.2 nomine Federalimentare, le congratulazioni di Agrinsieme al neo presidente Scordamaglia
6.1 crisi Coldiretti, crollo -4,4% prezzi frutta spinge a deflazione

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Degustazioni dei vini rossi del Mont'Arquato di Cantine Casabella: si parte con il Bonarda secco piacentino, sabato e domenica alla WineHouse -

Piacenza, 30 settembre 2014 -

Riprendono le degustazioni guidate delle Cantine Casabella di Castell'Arquato, in provincia di Piacenza. Dopo il successo estivo con «Mont'Arquato Summer», con un trionfo di vini bianchi estivi, ecco ora la proposta autunnale: «Mont'Arquato Rosso», degustazione dei vini rossi della casa arquatese.

Un vero e proprio tour alla scoperta del gusto tipico e dei suoi abbinamenti gastronomici, con un occhio di riguardo alla tradizione culinaria locale e del Ducato. Si parte, quindi, sabato 4 (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00) e domenica 5 (dalle 9.00 alle 12.00) nella WineHouse della cantina, in località Socciso, sulla provinciale che collega Castell'Arquato a Carpaneto, con la "Bonarda secca", doc della linea della più legata alla tradizione, quella dell'"Azienda Agricola Casabella".

Lo studio di abbinamento prevede sul tavolo di assaggio la rinomata torta al cioccolato di Vigolo Marchese, biscotti secchi e confetture chilometro zero. Un tripudio del dolce che, con la guida del sommelier, accompagnerà l'assaggio di questo vino che ha fatto la storia della tradizione piacentina. Un vino secco, adatto ad ogni pasto: dai primi piatti, alla carne, sino ai dolci.

La Bonarda è parte della linea "Azienda Agricola Casabella" e, con Malvasia, Ortrugo e Gutturnio, incarna la tipicità più pura delle Cantine Casabella. E proprio con questo richiamo alle radici Casabella ha deciso di avviare la rassegna dedicata ai rossi che proseguirà, nei weekend, con Gutturnio, Cabernet Sauvignon e Barbera. Sono inoltre possibili, su prenotazioni, le degustazioni dell'enoturismo di Casabella, a cui si affianca, volendo, la visita alla cantina. Per maggiori informazioni: 0523.804441; www.cantinecasabella.com; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

La Carta d'Identità:

Bonarda doc Colli Piacentini
Vitigno: Bonarda
Età media vigna: 25 anni
Terreno: argilloso.
Resa per ettaro: 130 quintali
Epoca vendemmia: mese di ottobre, raccolta manuale
Coltivazione: cordone speronato e cordone libero
Fermentazione e macerazione: in fermentini d'acciaio a temperatura controllata 26°-28°C per 7/10 giorni
Maturazione ed affinamento: 4 mesi in vasche di acciaio e successiva rifermentazione in autoclave metodo charmat
Epoca imbottigliamento: trascorsi 5 mesi dalla raccolta
Colore: rosso rubino intenso
Profumo: armonico, intenso, gradevole, caratteristico, floreale e fruttato con note di fragola e frutti di bosco
Sapore: morbido, amabile e frizzante

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

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Il padiglione del vino a EXPO2015 che guarda al futuro per emozionare e raccontare storie e prodotti di tutto il comparto. Bari, Napoli, Ancona, Siena, Cuneo e Gorizia le prime tappe del roadshow vinitaly.

A pochi mesi dall'assegnazione al Vinitaly dell'incarico per la realizzazione del padiglione del vino a EXPO MILANO 2015, sulla base del protocollo d'intesta tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Padiglione Italia e Expo 2015 S.p.A., i vertici del Vinitaly di Veronafiere danno il via al roadshow di presentazione sul territorio del progetto e del listino.

Verona, 15 settembre 2014.
Partirà domani, 16 settembre, da Bari il roadshow che vedrà impegnati i vertici del Vinitaly di Veronafiere nella presentazione del padiglione "VINO – A TASTE OF ITALY" per EXPO 2015. Seguiranno le tappe di Napoli il 17 settembre, Ancona il 18 settembre, Siena il 23 settembre, Cuneo il 25 settembre, Gorizia il 26 settembre.
Luoghi e orari disponibili su http://www.vinitaly.com
Il roadshow è l'occasione per illustrare nel dettaglio a regioni, associazioni, consorzi e a tutti i produttori, il progetto del padiglione concepito per rappresentare e raccontare la storia e i prodotti di tutto il comparto, ambasciatore indiscusso del "Made in Italy" nel mondo.
Un obiettivo quello della "rappresentazione democratica" di tutti gli eccellenti produttori, grandi e piccoli, che contribuiscono alla ricchezza e unicità del nostro sistema che si riflette oltre che nel concept del progetto anche nel listino, pensato per offrire realmente a tutti la possibilità di partecipare ad un evento unico.
Duemila metri quadrati, situati all'incrocio strategico tra cardo e decumano dell'area Expo, sull'arteria centrale che porta verso la Lake Arena; un padiglione indipendente, contiguo all'area della Comunità Europea e proprio di fronte a Palazzo Italia e al padiglione delle Regioni, tutti spazi che insieme ai due blocchi situati al di là del cardo costituiscono lo spazio del Padiglione Italia.
Partendo da un percorso emozionale di scoperta e conoscenza multisensoriale del primo livello, si passerà poi al piano superiore, vero e proprio cuore del padiglione. Il vino italiano troverà qui spazio in tutte le sue innumerevoli storie e sfumature, una vera e propria "Biblioteca del Vino", dove ciascun prodotto rappresenta un titolo con una specifica storia da raccontare, una moltitudine di storie scritte, che i visitatori potranno leggere degustando e conoscendo, per immaginare insieme la storia da scrivere, il futuro. Infine, al terzo livello, gli spazi dedicati agli incontri.
Un padiglione ad alto contenuto tecnologico, pensato in un'ottica di totale sostenibilità poiché ogni singolo elemento sarà riutilizzato.
"Il progetto del Padiglione del Vino all'EXPO è perfettamente in linea con la storica mission di Vinitaly ed è frutto della precisa visione strategica portata avanti negli ultimi anni da Veronafiere, che qui potrà valorizzare la sua esperienza a beneficio del settore e del Paese, arricchendo un evento già unico per natura con la messa a punto di un'azione di promozione e supporto che prenderà vita prima, durante e anche dopo la manifestazione", ha commentato Ettore Riello, Presidente di Veronafiere.
"Avevamo dichiarato che l'obiettivo era quello di dare massima e piena rappresentazione del comparto, della sua storia e identità e delle sue potenzialità, e infatti questo progetto fonda su una filosofia inclusiva e democratica, poiché crediamo fermamente che solo dando spazio all'immensa ricchezza e varietà dei nostri vini si possa realmente rappresentare l'esclusivo valore della produzione italiana", ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.
L'offerta "entry level" per poter posizionare una bottiglia nella prestigiosa e suggestiva area de "La Biblioteca del Vino", al primo piano del Padiglione per un periodo di tre mesi, è infatti di 3.000 euro + IVA (più un primo numero di bottiglie necessarie alle degustazioni), sale a 5.000 euro + IVA per due bottiglie e a 9.000 euro + IVA per 4 bottiglie. In tali tariffe è compresa la presenza dei prodotti nell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione.
Nell'area è stato inoltre previsto un meccanismo di wine dispenser che consente ai produttori di poter considerare una presenza del proprio prodotto senza l'aggravio di costi aggiuntivi di personale, assicurando tuttavia al contempo la massima valorizzazione delle etichette grazie alla presenza di sommelier professionisti in grado di affiancare e guidare il pubblico nella degustazione.
Per i produttori che desiderano essere presenti per tutti i sei mesi dell'EXPO, l'offerta per posizionare una, due o quattro bottiglie è rispettivamente di 4.500, 8.000 e 15.000 euro + IVA.

Altrettanto interessante ed equilibrata l'offerta messa a punto per le grandi realtà (Regioni, Consorzi e grandi produttori) che desiderano o necessitano di ampi spazi dedicati. Per loro nelle aree Diamante e Platino saranno disponibili spazi che verranno completamente allestiti e personalizzati, dotati di banchi multimediali con video e tablet, attraverso i quali sarà possibile arricchire la presentazione della storia dei vini proposti. Inoltre verrà messa a loro disposizione un sala per l'organizzazione di una degustazione a settimana. I vini saranno anche inclusi nell'offerta dell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione. Ad ogni visitatore inoltre sarà offerta la possibilità di avvalersi di una Applicazione Mobile che, grazie al collegamento wireless con le postazioni wine dispenser, sarà in grado di fornire dettagliate informazioni sui vini in degustazione, guidando il visitatore alla scoperta del mondo del vino italiano con la possibilità poi di acquistare direttamente online i vini appena degustati.

Tali spazi, inclusivi di tutti i servizi qui descritti, saranno dotati nell'area Diamante di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di ben 100 bottiglie (per un valore totale di 4.200 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di 6.000 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi).
Nell'area Platino saranno invece dotati di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di 72 bottiglie (al costo totale di circa 4.860 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di circa 6.940 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi). Nell'offerta di queste aree è inclusa la possibilità di utilizzo della sala degustazione per master class o specifiche presentazioni.
Tutte le offerte prevedono inoltre una gestione flessibile delle bottiglie, consentendo almeno un cambio di etichetta durante il periodo e la presenza di sommelier per l'assistenza alla degustazione dei visitatori.

(Verona Fiere)

Il circolo dell'associazione Nazionale Marinai d'Italia in occasione di Mytiliade ha accolto come simpatica anteprima una cena-degustazione in cui i protagonisti sono stati il prosciutto ed i vini di Parma, i fritti napoletani e i muscoli di La Spezia.

di redazione La Spezia - 
"Muscoli e muscoli, quel matrimonio osceno tra prosciutto e muscoli" è stata invece un'unione felice in cui due prosciutti del salumificio Corradi Guerrino, il primo di ventiquattro mesi di stagionatura ed il secondo di trentasei, hanno sorpreso i partecipanti per dolcezza, profumo e gusto.
Da applausi le zeppole ripiene di muscoli preparate dal maestro friggitore Luigi De Rosa, applausi meritatissimi anche per i muscoli alla marinara preparati dalla cooperativa mitilicoltori della Spezia. Degni ministri i vini di Parma quali la Malvasia dell'azienda Oinoe e il Sauvignon della casa vinicola La Bandina. Perché questo abbinamento tra muscoli e prosciutto? Lo ha spiegato Marco Epifani ideatore della serata:"l'aria del Tirreno e il sale sono due elementi comuni tra muscoli e prosciutti. Inoltre, è questo il gioco, la coscia del maiale è un insieme di muscoli!"

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 14 Settembre 2014 15:17

C.A.S.E.A. - SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 settembre 14

C.A.S.E.A. - Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 settembre 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 Settembre 2014

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
1.1 editoriale 11 settembre: dal terrorismo all'esercito
3.1 sana 2014 Sana 2014: prove d'EXPO
5.1 in giro per il sana Oh, bio mio!
7.1 Biologico Bio: in alto consumi, produzione e clima di fiducia
8.1 Lattiero caseario Derivati del latte alla deriva
9.2 vino Vino: -15% causa maltempo
10.1 pomodoro Campagna pomodoro 2014: consegnato il 58,55% del pomodoro
11.1 embargo russo Embargo russo: Agea e altri organismi pagatori pronti
11.2 sana 2014 SANA 2014 da Record
12.1 eventi Macfrut | 24 – 25 – 26 Settembre

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 14 Settembre 2014 09:17

Vino: -15% causa maltempo

Maltempo taglia del 15 per cento la produzione e la Francia sorpassa l'Italia.

Roma, 9 settembre 2014 -
Con un taglio di oltre il 15 per cento rispetto allo scorso anno la vendemmia 2014 rischia di classificarsi come la piu' scarsa dal 1950, con una produzione di vino che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri anche se molto dipenderà dalle condizioni climatiche delle prossime settimane. E' quanto stima la Coldiretti nell'evidenziare che a condizionare i risultati sono stati gli effetti del maltempo che ha colpito gran parte del vigneto italiano. Nonostante l'ampia forbice delle previsioni in questa fase, è ormai certo che l'Italia perderà quest'anno il primato mondiale nella produzione di vino a vantaggio della Francia dove - sottolinea la Coldiretti - le stime per il 2014 danno una produzione di 47 milioni di ettolitri, secondo l'Istituto del Ministero dell'agricoltura d'oltralpe.
I tagli produttivi maggiori - precisa la Coldiretti - si dovrebbero verificare nelle Regioni del Sud ed in particolare in Puglia e Sicilia dove si stimano cali fino al 30 mentre le regioni del Centro sono le uniche a far registrare un aumento produttivo, stimato attorno al 10 per cento, e il raccolto è invece in calo in tutte le regioni del Nord. Le stime saranno pero' progressivamente definite perché molto dipenderà dalle prossime settimane perché restano ancora da raccogliere le uve nell'80 per cento del vigneto italiano, con la vendemmia che quest'anno sarà tardiva e non dovrebbe completarsi prima di novembre. Dal punto di vista qualitativo la stagione è stata fortemente influenzata dalla piovosità che ha alimentato incertezza e impegnato notevolmente gli agricoltori nella difesa dei grappoli, ma se non ci saranno sconvolgimenti – continua la Coldiretti - si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.
La vendemmia in Italia – sottolinea la Coldiretti - coinvolge 650mila ettari di vigne, dei quali ben 480mila Docg, Doc e Igt e oltre 200mila aziende vitivinicole dalle quali si attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino, realizzato per oltre la metà all'estero.
(Fonte Coldiretti 9 settembre 2014)

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