Parma 12 Maggio 2014 -
Un pomeriggio dedicato al tema dell’ e-commerce, l’analisi approfondita ed il confronto tra metodologie di business online ed offline, e la concreta possibilità di creare sinergie vincenti tra comunicazione tradizionale e digitale: questo è E-Commerce Lab, il primo appuntamento di seminari tematici organizzati da Zenzero Comunicazione.
Il 13 Giugno 2014 presso l’Hotel San Marco di Pontetaro, dalle 14.30 alle 18.30, prenderà il via il primo appuntamento di seminari tematici organizzati da Zenzero Comunicazione interamente proiettati verso il mondo dell’e-commerce, dal titolo “Quale relazione tra punto vendita ed e-commerce? Esempi e strategie per amplificare il tuo business attraverso sinergie offline-online”.
Lo scopo è quello di garantire una formazione qualificata sia a quelle aziende che vogliono guardare al futuro, che a tutti coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze in un settore capace di assicurare sempre maggiori possibilità di sviluppo. Il ricco programma dell’incontro si snoderà tra approfondimenti, esempi concreti da cui poter prendere spunto, ed interventi tenuti dagli esperti di Zenzero Comunicazione, che metteranno a disposizione del pubblico la loro pluriennale conoscenza sull’argomento, per illustrare un nuovo approccio al business attraverso uno sguardo completo sulla comunicazione sia digitale che tradizionale.
Inoltre, sono previsti due focus legati alle novità nel campo dell’e-commerce: uno dal punto di vista delle vendite online, consumer behaviour e trend per il 2014, l’altro più specificatamente indirizzato verso l’analisi delle modifiche previste al Codice del Consumo per chi compra e acquista online, che entreranno in vigore dal 13 giugno prossimo. Ampio spazio sarà dato al confronto con i relatori per poter chiarire dubbi e curiosità sull’argomento, ed al termine della giornata verrà consegnato un vero e proprio “Attestato di Partecipazione”, nonché le slide riassuntive mostrate durante il corso. Infine, non mancheranno due momenti di “coffee break” ed un piacevole aperitivo finale, utili per sviluppare ed approfondire contatti di networking.
Per coloro che si iscriveranno entro il 20 Maggio, il costo di partecipazione è di € 149 anziché di € 199, mentre per tutti i dettagli su programma, modalità di iscrizione e pagamento potete consultare il sito ufficiale: ecommercelab.zenzerocomunicazione.it
(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)
Un seminario sull'editoria digitale: come pubblicare un e-book e distribuirlo in tutto il mondo. Un seminario mercoledì 9 aprile (ore 16.30) presso la sede provinciale CNA -
Modena, 7 aprile 2014 -
La lettura è cambiata: il libro di carta rimarrà sempre un bene prezioso, ma il suo equivalente digitale ha enormi potenzialità ancora inespresse. Chi pubblica contenuti deve conoscere le nuove modalità di produzione e distribuzione, gli strumenti di tutela del copyright e i più moderni mezzi di consultazione, per arrivare anche ai lettori che utilizzano abitualmente dispositivi come reader, tablet e smartphone.
Quali sono i formati standard da produrre nel mondo digitale? Com'è possibile distribuire gli e-book nei nuovi canali di vendita digitali? Come funziona la protezione dei contenuti?
A questo è dedicato l’incontro che si svolgerà mercoledì 9 aprile, a partire dalle 16.30, presso la sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena): “Editoria 2.0 – come pubblicare libri digitali e commercializzarli in tutto il mondo” è il titolo scelto per un importante momento di approfondimento sull’evoluzione dell’editoria.
Con gli esperti del settore si parlerà della nuova filiera produttiva e distributiva, della centralità dei contenuti, della piattaforma STEALTH (cosa significa aderire, come funziona), degli errori da evitare, dei formati dei libri digitali e dell’importanza dei metadati.
L’introduzione sarà affidata a Fausto Bigliardi, presidente regionale di CNA Comunicazione Emilia Romagna. Ospiti della serata due esperti di editoria digitale: Enrica Menozzi e Luigi Passerino, responsabili dei contenuti di Simplicissimus BookFarm. Modera Antonio Bagnoli.
(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)
Si prospetta un nuovo “Millennium Bug”. Microsoft Windows XP va in pensione e torna la paura del baco elettronico come fu alla vigilia del 2000.
di LGC -
Parma 24 Marzo 2014 --
Molti ricorderanno la paura generalizzata che pervase il mondo alla vigilia dell’anno 2000. Il “Millennium Bug” avrebbe dovuto bloccare la gran parte dei computer mondiali, compresi quelli della sicurezza, delle banche e di ogni altra macchina custode dei nostri piccoli e grandi segreti e averi. Dopo tanto clamore e tam tam elettronico, per fortuna, nulla accadde. Il così tanto temuto “Cambio di Data” non causò alcun problema.
14 anni dopo torna, almeno in rete, la notizia di una nuova data a rischio: 8 aprile.
Forse è un tentativo di onorare il pensionamento del vetusto quanto robusto Microsoft Windows XP che proprio in quella data sarà definitivamente in disarmo, aggiornamenti di sicurezza compresi.
La notizia del ritiro dal mercato di un programma informatico non avrebbe dovuto generare timori “mondiali” salvo il fatto che, stando alle cronache di rete, sembra che il 95% dei sistemi di prelevamento di contante “Bancomat” funzioni proprio su una specifica derivazione di Microsoft Windows XP (denominata Embedded) e che non siano stati aggiornati con sistemi operativi più recenti.
L’8 di aprile quindi cosa accadrà?
Molto probabilmente nulla, almeno c’è da augurarselo, ma la sicurezza sarà, molto probabilmente, un po’ meno certa soprattutto per per la Pubblica Amministrazione (PA).
Per la precisione, secondo quanto rilasciato all’ANSA da Carlo Mauceli, responsabile Microsoft Italia della digitalizzazione in rapporto alla PA e al governo, gli Istituti bancari hanno ottenuto per bancomat e Pos una scadenza posticipata “al 2016″.
Più delicato invece il problema della PA dove, tra spending review e patto di stabilità, gli investimenti in sicurezza elettronica, sono molto probabilmente passati in secondo piano nonostante una promozione specifica che Microsoft aveva lanciato proprio per questo specifico settore pubblico.
Un problema a quanto pare però molto diffuso anche all’estero. Secondo il Wall Street Journal il sistema Windows XP è ancora presente su circa il 10% dei computer governativi Usa, cioè centinaia di migliaia. Per NetMarketShare ‘gira’ ancora sul 35-40% dei pc nel mondo, mentre per il sito Engadget è a bordo del 95% dei bancomat mondiali.
Il primo invio della rinnovata news letter settimanale, nonostante i timori, è andato a segno senza problemi. Il portale è stato rinnovato nel “visual” e introdotto il Responsive Web Design per una migliore lettura sugli smartphone.
Parma, 02 dicembre 2013 -
Nella primavera 2011, a quasi dieci anni di distanza, era l’agosto del 2002 quando “cibus” avviò le pubblicazioni, avevamo completamente rinnovato il sito. Dieci anni di lavoro ininterrotti, soprattutto nell’era del digitale, era stato un record. Ma ormai l’obsolescenza imponeva di mettere a riposo quel “vecchietto” e percorre strade più fresche e moderne.
Strade nuove che consentissero di cavalcare la strada dei nuovi mezzi di informazione. Quei “social media” che, a ampie falcate, stavano conquistando il mondo dell’informazione e sempre più, almeno per i prossimi anni, saranno il punto di riferimento tecnico delle testate editoriali per raggiungere i propri consumatori sempre più targettizzati ma anche localizzati.
Ed oggi introduciamo un nuovo “refresch” al portale.
Un rinnovato “template” e soprattutto l’introduzione di Responsive Web Design . Quella particolare tecnologia che consente di adattare il formato del portale all’utilizzo sugli smartphone. Una adattabilità che consente di meglio leggere sui “piccoli schermi” i contenuti delle notizie e navigare con maggiore agilità all’interno delle varie finestre tematiche.
Nell’occasione abbiamo anche rivisto e aggiornato la news letter settimanale che, pur mantenendo una impostazione minimalista, utile a mantenere “leggera” la trasmissione elettronica, dovrebbe prò consente una migliore e molto più gradevole lettura delle notizie.
Lunedi 2 dicembre partirà la prima news letter rinnovata e ci auguriamo che tutto proceda secondo i piani e senza problemi tecnici.
Dicembre, quindi, inizia all’insegna del rinnovamento per il secondo anno consecutivo. Nel 2012 avevamo appena aperto il cantiere della “Gazzetta dell’Emilia & dintorni”, che ha visto l’alba “pubblica” a maggio scorso, e oggi rinfreschiamo la testata specializzata (Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare) nel settore agroalimentare con incursioni nell’ambiente e nell’Horeca.
Buona lettura e auguriamo a Voi e a Noi un miglior 2014 ormai prossimo a subentrare a un “esaurito 2013”.
Monitorare e analizzare la propria reputazione on web e sui social media, ascoltare il buzz, il chiacchiericcio della Rete è diventata un'esigenza, prima ancora che una scelta, per un'azienda che vuole fare della fidelizzazione e dell'ascolto dei clienti la propria strategia di vendita.
Per fare ciò, i servizi di rassegna stampa e di media monitoring tradizionali non bastano più: le recensioni, i commenti, i consigli sui marchi ormai viaggiano per lo più su Internet.
È lo “zero moment of truth” codificato da Google a fare la differenza , ovvero l'attimo in cui il potenziale cliente decide se acquistare o meno un prodotto o un servizio attraverso le recensioni on web, i consigli e i commenti sui motori di ricerca e sui social network.
Ed è qui che occorre vigilare, perché il cliente non sceglie più davanti allo scaffale se acquistare il prodotto ma attraverso la reputazione che quella determinata azienda o prodotto riscontrano all’interno del web.
Per navigare a vista nell'oceano di informazioni riversate quotidianamente sul web e governare la propria audience, lo strumento più completo è Condivisio.
Condivisio è un innovativo pannello di gestione e analisi semantica per attività di marketing e comunicazione digitale.
Il software raccoglie il flusso di dati che viaggia sulla Rete, dai blog ai forum, dai social network a portali d'informazione e motori di ricerca, grazie ad un potente motore semantico denominato Web Distilled, una piattaforma di acquisizione di dati che elabora ogni giorno oltre 3 milioni di clip ad un ritmo di 100 al secondo, provenienti da oltre 500 tra quotidiani e periodici nazionali e internazionali, oltre 50.000 siti web d'informazione e oltre 3 milioni di fonti social.
Condivisio, cosa fa?
Analizza e interpreta i messaggi e le opinioni degli stakeholder e degli opinion leader (blogger, giornalisti, clienti rilevanti), indicando come, quando, con chi, dove e perché si parla su internet di un brand o di un tema ad esso connesso.
Seleziona i contenuti rilevanti e di effettivo interesse, a seconda delle indicazioni fornite dal cliente.
Fornisce report intuitivi e di immediata comprensione attraverso un comodo servizio di alert.
Il tutto lavorando quasi in tempo reale, da 5 minuti a un'ora dalla pubblicazione del contenuto.
Condivisio non funziona come un classico motore di ricerca per parole chiave.
Grazie al potente motore semantico che lo contraddistingue, analizza i testi attraverso i canoni caratteristici del linguaggio naturale, quello fatto di significati e sfumature, non di bit.
Per questo, ciascun cliente avrà un profilo unico e irriproducibile, fondato su un modello semantico di analisi dedicato, in cui sono definiti il target da monitorare, gli argomenti di interesse e una serie di metriche di rilevanza.
Ogni singola clip (contenuto, commento) ritenuta rilevante viene classificata rispetto ai diversi profili di analisi, mentre l'intero flusso di informazioni raccolte viene indicizzato in un archivio storico, dove resta per almeno sei mesi per consentire di elaborare analisi su dati pregressi in qualunque momento, partendo da una base di oltre 35 milioni di clip.
Inoltre, Condivisio non punta l'attenzione solo sul contesto nazionale in cui opera il brand ma raccoglie informazioni da oltre 150 Paesi e contenuti prodotti in 50 lingue diverse, per garantire un monitoraggio di prodotto e istituzionale, delle comunicazioni spontanee o indotte, specifico per progetti e analisi delle crisi, di settore, della concorrenza, dei temi e dei trend di mercato, della brand reputation o del personal branding.
Per ulteriori informazioni visitate il sito www.condivisio.com.
Servizio Allerta è un sito che raccoglie e pubblica le informazioni riguardanti servizi o siti internet off line.
Di Walter - 12 ottobre 2013 -
Grazie alla tecnologia degli algoritmi il servizio allerta cerca messaggi in giro per la rete di malfunzionamenti. Grazie al loro servizio possiamo avere idea se il sito o la linea cellulare che stiamo usando abbiamo o meno dei disservizi reali e non sia un solo un momento di “buio”. Ad esempio ieri(10-10-13n.d.r.) il servizio di Spotify(musica on line) è cessato e le segnalazioni sono arrivate in massa sul sito, come possiamo vedere dalla pagina degli archivi.
Il concetto è semplice, gli utenti che fanno uso di un dato servizio sono i migliori informatori che possano esserci per dirti se il servizio funziona. Da questo concetto base hanno sviluppato un algoritmo che cerca i rete i messaggi degli utenti che riguardano proprio i disservizi.
Certo non tutti i messaggi possono essere classificati come malfunzionamento di un servizio, così l’algoritmo si interessa principalmente dei picchi di sistema, ad esempio la rete di un gestore di telefonia cellulare salta, migliaia saranno i messaggi in arrivo su quel disservizio, e così questi dati si trasformano in allerte da archiviare.
Se siete curiosi e volete avere idea prima di un acquisto di un dato servizio vi consiglio caldamente di dare un’occhiata alle pagine delle varie azienda presenti sul sito di servizioallerta.it, si trovano decisamente delle buone informazioni.
Twitter (58729)
Facebook (21301)
Whatsapp (9840)
Youtube (7592)
Libero (6325)
Google (5195)
Sky (4054)
Instagram (4045)
TIM (4042)
Yahoo (3779)
La sentenza ai commenti.
di Walter - 28 settembre 2013
BackBerry non si era arresa definitivamente fino a poco tempo fa, aveva provato a muovere verso la concorrenza con l’avvento del nuovissimo Z10. Tecnologia BackBerry e touch. Questo mix però non è stato gradito dalla clientela abituale e la compagnia canadese è dovuta correre ai ripari svendendo le rimanenze dei magazzini.
Eccolo qui, niente di nuovo tutto nuovo, low cost ma niente low cost e ci troviamo un nuovo iPhone, il modello “c”, coloratissimo e di plastica.
By Walter - Emilia 14 Settembre 2013 -
Per chi fosse stato impegnato in altre faccende, il 10 settembre Apple a presentato la nuova gamma dei Melafonini. Si ora parliamo proprio di gamma in quanto abbiamo 2 “diversi” iPhone, ma non parlate di low cost!
Tutti lo vogliono, ma non tutti sono disposti a dare fondo ai propri risparmi per un iPhone e così Apple ha deciso in cuor suo di creare un nuovo modello che doveva essere più abbordabile per molti. Ma è così? Non credo, i prezzi europei non scendono sotto i 599 euro per il modello Colorato il “c” appunto. Ma non credo che questo fermerà le vendite.
All’interno questo iPhone è più dotato del suo predecessore iPhone 5. Con LTE migliorata(anche per le bande medio basse) e componentistiche ridisegnate totalmente, anche se Il cuore del sistema è il processore A6 che monta anche il “vecchio” iphone 5.
All’esterno c’è la plastica, ma che plastica! Apple si sa che è maniacale nella cura dei prodotti, e anche qui di certo non è da meno, chi ha potuto toccare con mano il nuovo iPhone di plastica dice che invoglia a toccarlo e quando lo impugni la sensazione è davvero piacevole. Dopo l’esperienza sulle scocce degli iphone 3g/3gs e dei MacBook bianchi che soffrivano di piccole crepe, Apple ha dotato il nuovo device di una plastica in policarbonato di finitura glossy, con ulteriori strati interni di altri tipi di plastiche e alla fine la struttura interna in parte di metallo che insieme all’antenna sono la base portante del “mattoncino”.
Chi si aspettava dunque di acquistare un iPhone con 200 euro è chiaramente avvisato, apple non vuole e probabilmente non farà mai un iPhone low cost, non gli interessa proprio secondo me.
Ovviamente i concorrenti no si sono lasciati scappare nulla e Nokia durante lo special event di Apple ha fatto girare in rete delle immagini che richiamavano una possibile copia da parte di Apple dei colori della gamma dei Nokia Lumia. Come in molti hanno già fatto vorrei ricordare a Nokia che gli iPod colorati sono usciti decisamente prima di un telefono Nokia colorato, dunque la frittata potrebbe essere tranquillamente girata a Nokia. Nokia epic fail.
Se il modello “c” rappresenta l’era Cook, bhè il modello “s” rappresenta senza ombra di dubbio l’era Steve.
Inizierei parlando del design che è rimasto quasi invariato se no per un paio di questioni che sia sulla parte frontale che sul retro fanno notare la differenza sicuramente più che sul passaggio da iPhone 4 a 4s. Abbiamo sia un nuovo flash con dual led e cromaticamente capace di adattare la luce e far si che i soggetti fotografati non escano come zombie. E poi la vera differenza la fa il nuovo tasto Home. Non solo per il design ma anche perché integra un sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali. Si avete capito bene, sul prossimo iphone non dovremmo più fare Slide to unlock ma basterà toccare col nostro dito e lo schermo si sbloccherà. Basta maledette password, lo stesso si potrà fare per la richiesta di password per altre applicazioni tipo App Store. E speriamo anche per tutte le altre.
Il nuovo iPhone 5 s è il primo smartphone con sistema operativo a 64 bit. Una vera chicca questa, anche perchè per passare i computer a 64 ci sono voluti moltissimi anni, mentre per gli smartphone è bastato poco meno di un decennio. Per chi usa Mac, Mountain Lion è il primo sistema operativo desktop interamente a 64 bit. Windows invece continua ad avere entrambe le versioni, 32 e 64 bit.
Interessante vedere il grafico con cui Aplle spiega l’evoluzione della velocità nelle diverse versioni e pare che questo ultimo modello sia in assoluto il balzo in avanti più imponente fatto fina ad adesso. Da notare il 4s risultava essere molto più veloce del precedente mentre il 5 mostra una avanzamento quasi della metà. Apple dichiara che le prestazioni sono aumentate da un 40% ad un 57%. Incredibile risultato a mio parere. Il 64 bit a sicuramente dato una mano. Più avanti però avremo maggiori informazioni e magari anche la RAM di cui non si è parlato possa contribuire al salto.
Vi lascio ora al video introduttivo di Jony Ive nel quale vi spiega il nuovo iPhone 5 c(in inglese).
Parma, 26 agosto 2013 -
T - Frutta è la prima applicazione italiana che permette di guadagnare facendo la spesa -
Sembrerebbe un ossimoro ma invece è realtà, ora si può davvero guadagnare facendo la spesa, basta avere uno smartphone che fotografi lo scontrino. T - frutta è un' applicazione gratuita scaricabile facilmente da App Store™ e Google Play™, progettata da Ubiq Lab, spin off dell'Università degli Studi di Parma, che ha tra le sue finalità la prototipazione e commercializzazione di soluzioni tecnologiche per il marketing. Tra i suoi soci fondatori, ricercatori del Dipartimento di Economia e ingegneri specializzati sul tema del gaming e della information security.
Basterà guardare questa applicazione per far spesa più volentieri! L' app giornalmente darà suggerimenti personalizzati al consumatore proponendo una serie di articoli in offerta sulla base dei gusti personali individuati, divenendo così l' aiutante che tutti vorrebbero; ci conosce, sa cosa proporci e cerca per noi le offerte. Non solo, fotografando lo scontrino si accumulano crediti, che verranno poi convertiti in centesimi direttamente sulla carta inserita dall' utente o su conto corrente. Il sistema si basa sulle indicazioni contenute nello scontrino, a cui viene dato un valore monetario. T-Frutta riesce infatti a verificare quali sono i gusti dei consumatori: dove compri, cosa compri, a quale prezzo, etc.
L'elaborazione di queste informazioni, consente all' app di fornire dati di mercato alle aziende partner come: Barilla, Ferrero, Heineken, Kraft, Lavazza, L'Oreal, Pampers, PostePay, Unilever ed ecco fatto ad ogni scontrino fotografo equivale denaro che ritorna in tasca nel portafoglio virtuale e che verrà poi monetizzato.
Per ora il servizio è attivo in via sperimentale in molti punti vendita della grande distribuzione di Modena, sul sito individuabili su www.t-frutta.it.
di Virgilio - 24 agosto 2013 - -
Una volta era il volantino a riempire le cassette postali, oggi è invece il volantino elettronico a intasare la casella elettronica.
Una evoluzione naturale, molto più ecologica, che ha affinato le armi con la georeferenziazione.
Potrebbe apparire superato e invece il "volantinaggio" rimane il punto di riferimento pubblicitario dei rivenditori anche nella sua transizione al digitale.
Un settore quello della comunicazione pubblicitaria a mezzo volantinaggio che, stando a quanto pubblicato da MarkUP, muove oltre 1 miliardo di euro di soli costi di stampa e distribuzione già solo con riferimento alle due categorie principe di retailer (Gdo e Elettrodomestici - Eldom), che coprono il territorio con oltre 12 miliardi di copie ogni anno. Inoltre viene regolarmente utilizzato da oltre la metà delle famiglie italiane (11,9 milioni, fonte Nielsen 2012). L'investimento dei retailer sul volantino vale più del doppio della pubblicità radio in Italia (€ 430 milioni nel 2012), più della stampa periodica (€ 738 milioni nel 2012), più o meno come tutto l'internet advertising (€ 995 milioni nel 2012) e quasi come la pubblicità su stampa quotidiana (€ 1,2 miliardi nel 2012). (Fonte: Proiezione annuale su dati semestrali 2012 Nielsen).
Numeri impressionanti che confermano quanto la propensione all'acquisto dei consumatori sia ancora fortemente legata alla territorialità o ancor meglio, alla prossimità.
Se il mezzo non fosse efficace avrebbe perduto appeal e conseguentemente mercato scomparendo completamente soprattutto in tempi di recessione economica quale è quella che il sistema occidentale sta attraversando.
Nemmeno l'avvento e la diffusione dell'e.commerce ha scalfito l'acquisto di prossimità e il volantinaggio. Anzi, al contrario sembra essersi rafforzato.
Un nuovo stile comportamentale è nato proprio a seguito della diffusione di internet e soprattutto degli smartphone: nasce il cosiddetto ROBO (Research Online Buy Offline), ovvero cercare su internet, confrontare qualità e prezzi e infine comperare al punto vendita. Le stime del ROBO indicano un giro d'affari doppio dell'e.commerce. Ecco quindi la nascita e diffusione degli aggregatori digitali, quei particolari applicativi, in grado di proporre i volantini elettronici, con le loro offerte ovviamente, più vicini e prossimi alla posizione rilasciata dal "telefonino" consentendo però di accedere rapidamente alla mappa con i negozi più vicini, gli orari di apertura, i contatti da chiamare.
Il fenomeno diffuso da diversi anni in nord europa è approdato in Italia circa tre anni fa raccogliendo, a fine 2012, ben due milioni di utenti al mese. La Germania, partita alcuni anni prima, ha già superato i 4 milioni di utenze mensili
In conclusione l'efficacia del volantino, al di là della modernità di un media che combina da sempre copertura territoriale e geolocalizzazione, affonda le radici nella risposta a un bisogno del consumatore: abbinare la convenienza a un'esperienza di ricerca, per certi versi anche ludica, del prodotto.
By Walter, 10 agosto 2013 -
La mitica App di messaggistica istantanea che ha conquistato(quasi) tutto il mondo degli smartphone, si allarga e include i messaggi vocali nella scelta di come comunicare.
"Stiamo rilasciando i messaggi vocali su tutte le nostre piattaforme contemporaneamente" spiega il team di Whatsapp sul blog. "Abbiamo lavorato molto duramente per fare in modo che i dispositivi iPhone e Android fossero perfettamente funzionanti con la nuova opzione dei messaggi vocali e abbiamo fatto sì che gli utenti BlackBerry, Nokia e Windows Phone potessero godere della stessa esperienza ricca e potente di messaggistica vocale".
In pratica da ora ogni WhatsApp trasformerà in una sorta di "radiolina" in stile walkie-talkie. Basterà premere sull'apposito pulsante microfono per iniziare la registrazione e lascire il "tap" per inviare automaticamente il messaggio vocale.
Vi lascio al video in basso per la spiegazione direttaemtne dal team di sviuluppo. E buona registrazione a tutti!