Roma, 13 Novembre 2013 -
I social network stanno diventando a tutti gli effetti i nuovi mass-media, il luogo dove, sempre più, le cose accadono e dove le informazioni viaggiano continuamente. La loro velocità di propagazione, i tempi di reazione e i flussi polidirezionali impattano non solo sulla forma ma anche sui contenuti della comunicazione tradizionale, mettendone in discussione il modello, il linguaggio e le priorità.
Il Sistema di protezione civile non può rimanere indifferente a questi mutamenti. Ma l'utilizzo dei social media, se vuole tradursi in un razionale ed efficace servizio per la comunità, presenta difficoltà e problemi – quali l'attendibilità, la verificabilità e la validazione delle informazioni – che meritano un'attenta riflessione, soprattutto in considerazione della specificità del modello italiano di protezione civile.
Per questo il Dipartimento della Protezione Civile ha deciso di iniziare un percorso di studio con l'intenzione di potenziare e affinare progressivamente gli strumenti di comunicazione con i cittadini. La giornata "La protezione civile e i social media: comunicare il rischio e il rischio di comunicare" vuole essere un primo passo in questa direzione.