Lo ha annunciato nei giorni scorsi: Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma:"Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità". Ieri la presentazione al Wopa.
Parma 24 Gennaio 2017
Lo ha annunciato nei giorni scorsi: Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma.
Ha deciso di riprovarci, ma questa volta, dopo essere uscito dal Movimento 5 Stelle, lo fa senza partito con il solo sostegno del suo gruppo consiliare "Effetto Parma".
Come ormai di consueto, l'annuncio è arrivato attraverso la pagina Facebook del sindaco con un breve video in cui spiega la sua decisione e le motivazioni che lo hanno spinto a questo passo: "Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità. E ora, nello stesso giorno di 5 anni fa, ci mettiamo in cammino". Ieri invece è stata la volta della presentazione al Wopa di Via Palermo.
Nel suo discorso sottolinea quanto, al suo arrivo, Parma fosse considerata una città in declino e quali risultati sono stati raggiunti, elencando i successi e i riconoscimenti ottenuti: maggiore chiarezza nei conti, l'elezione di Parma come città della Gastronomia Unesco, lo sviluppo dell'edilizia scolastica, la spinta propulsiva al turismo e la rinascita del Teatro Regio.
Una candidatura, quella di Pizzarotti, che arriva proprio mentre in città lo scenario politico delle prossime amministrative si sta delineando. Durante la conferenza stampa di ieri sono stati spiegati i dettagli del suo programma.
Tutte le foto a fondo pagina, ph. Francesca Bocchia
Editoriale: Informazione e verità a "Paperopoli". Scivola ancor più il latte spot. Grana Padano in stand by. Cereali e dintorni. L'impennata della Soia potrebbe trascinare anche i cereali. MARCA 2017: un'edizione da record. FARM RUN. Dura sul campo ma accogliente fuori. Bonifica Parmense. Avviata la campagna degli interventi operativi 2017. Prodotti Dop: Ismea in aiuto ai Consorzi contro le truffe.
SOMMARIO Anno 16 - n° 03 22 gennaio 2017
1.1 editoriale Informazione e verità a "Paperopoli".
2.1 lattiero caseario Scivola ancor più il latte spot. Grana Padano in stand by.
3.1 eventi Apre "Marca 2017". A Bologna la fiera del private label.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'impennata della Soia potrebbe trascinare anche i cereali.
5.1 truffe DOP Prodotti Dop: Ismea in aiuto ai Consorzi contro le truffe
5.2 dissesto idrogeologico Bonifica Parmense. Avviata la campagna degli interventi operativi 2017
6.1 distribuzione organizzata MARCA 2017: un'edizione da record
8.1 eventi e territorio FARM RUN. Dura sul campo ma accogliente fuori.
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners
I Paperoni del mondo sempre più ricchi o forse no. L'informazione, sempre più di parte, rischia di diventare complice dell'ingiustizia e di alimentare l'atomizzazione degli scontri sociali e l'odio tra i rappresentanti delle diversità.
di Lamberto Colla Parma 22 gennaio 2017
Otto "Paperoni" del mondo possiedono la fortuna dei 3,6 miliardi di persone più povere. Il rapporto di OXFAM presentato, alla vigilia del World Economic Forum di Davos, in Svizzera ha suscitato un'interesse mediatico immediato. Nel giro di un paio di anni, da trecento che erano i supermiliardari che possedevano la metà della ricchezza terrestre si è scesi drasticamente a 8.
La teoria che ha fatto il giro delle emittenti e dei telegiornali, per quasi tutta la settimana, è che nel mondo la ricchezza, anziché distribuirsi come era nelle aspettative post caduta del muro di Berlino, si stia concentrando sempre più.
E' vero che la crisi di "lavoro" che l'Italia sta vivendo dal 2008 non favorisce il pensiero positivo e se a questo elemento si aggiunge la diffusa morbosità per le tragedie e i drammi, il gioco è fatto, i giornali venduti, i telegiornali e le decine di talk show seguiti, per buona pace della pubblicità.
A restare delusa rimane solo la verità.
Il problema della diseguaglianza è un problema serio e che andrebbe affrontato con politiche economiche imperniate sul lavoro e con politiche di welfare per i casi più estremi.
Concentrando invece tutto sul tema della ricchezza elettroforetica, attratta quindi prevalentemente da un solo polo, altro non si fa che alimentare il disagio e l'odio sociale.
Osservando invece la questione della ricchezza da un altro punto di vista e seguendo l'indagine che annualmente redige FORBES i soliti Supermiliardari, come riportato da "Il Foglio", hanno anch'essi perduto enormi sostanze patrimoniali.
L'invito quindi è di leggere i due articoli di parte, quello redatto sul Fatto Quotidiano a cura del giovane filosofo Diego Fusaro e quello pubblicato su il Foglio, redatto da Luciano Capone affinché possiate farvi una vostra soggettiva opinione.
Personalmente ritengo che si stia esagerando nell'esaltazione delle differenze.
Lo scontro che un tempo, non tanto lontano, era appannaggio delle due classi sociali, gli operai e gli imprenditori, oggi si è atomizzato. Bianchi contro neri, belli contro brutti, ricchi contro poveri, etero contro omosessuali, migranti contro poveri autoctoni, vegani contro onnivori e così via.
All'appello manca solo l'intelligenza, troppo poco diffusa, per cui lo scontro è già stato vinto a tavolino dall'ignoranza. E l'odio si impadronirà di tutti noi.
Editoriale: Toccherà anche a noi. Lattiero, si volta pagina e...tutto come prima. MARCA a Bologna, private label in mostra. Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione. Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori. Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali. Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna.
SOMMARIO Anno 16 - n° 02 15 gennaio 2017
1.1 editoriale Toccherà anche a noi!
2.1 lattiero caseario Si volta pagina e... tutto come prima
3.1 eventi Marca, 18 e 19 gennaio a Bologna. Private label in mostra
3.2 eventi Marca Formaggi DOP. Mulino Alimentare spa al Marca di Bologna.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora volatili. Oggi gli attesi dati USDA.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione.
6.1 Pomodoro Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori
6.2 ambiente Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali
8.1 energia Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners
Aumenta la probabilità che attentati di matrice islamista colpiscano l'Italia. Intanto la Turchia è sotto attacco ma nessuna manifestazione di solidarietà è stata promossa dai nostri "demagoghi", come invece avvenne per Parigi e per Orlando ad esempio.
di Lamberto Colla Parma 15 gennaio 2017
Non dobbiamo farci illusioni. Il terrorismo internazionale, prima o poi, toccherà anche noi. Non ha usato mezze parole il Capo della Polizia Franco Gabrielli parlando davanti alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulle periferie.
Non un modo per mettere avanti le mani, ha spiegato l'ex Capo del SISDE e della Protezione Civile, ma la constatazione oggettiva dello stato d'avanzamento nel percorso di organizzazione degli attentati da parte dei presunti jihadisti posti sotto controllo, anche elettronico, e già espulsi.
La piaga della radicalizzazione, le nostre banlieue sono le carceri e il web, è in espansione e a preoccupare Gabrielli sono due fattori principali:
- il terrorismo "liquido", sul quale anche noi avevamo posto l'accento a seguito dell'attentato di Berlino, al di là dell'analogia con Nizza dove in comunione vi era la tipologia di "arma" utilizzata, è risultata sostanzialmente diversa la struttura organizzativa e la modalità di esecuzione.
- la senilizzazione e riduzione del numero di poliziotti (-14,5%). Il blocco del turnover ha portato a una carenza del 14,5 per cento l'organico ideale e i poliziotti ancora a 51 anni salgono sulle volanti.
In conclusione, le capacità e le esperienze individuali dei singoli poliziotti, l'efficacia del coordinamento tra le diverse forze dell'ordine e dei servizi, combinati con una dose QB (Quanto basta) di fortuna hanno fatto in modo di prevenire atti terroristici di matrice internazionale nel nostro Paese.
Però, man mano che il "Califfato" perde sul terreno di guerra, i suoi soldati dormienti e i Foreign Fighters oltre a altri esaltati reclutati in loco, vengono attivati per portare a termine azioni di terrore dal forte impatto emozionale colpendo i civili e non i simboli delle istituzioni come accadeva negli anni della tensione, a noi ben noti.
Diverso il caso della Turchia dove, in questo preciso momento storico, entrambi gli obiettivi sono nel mirino del terrorismo muovendosi in comunione. Il terrorismo di matrice Curda che attacca il cuore delle istituzioni (vedi il Procuratore sequestrato nel 2015 o il golpe del 2016 e più recentemente con l'uccisione mediatica dell'Ambasciatore Russo) al jihadismo radicale che attacca le discoteche (39 morti a Ankara).
Spiace che il mondo occidentale non pianga le vittime turche nello stesso modo con cui ha pianto le vittime di Francia o di Orlando. Sarebbe stato un gesto di sensibilità laica e di compassione cristiana da tutti apprezzato. E invece niente.
Anche la demagogia, spinta all'eccesso, è una forma di alimentazione del terrorismo. Meditate gente, meditate.
(Nella foto di copertina un momento della commemorazione parmense delle vittime di Orlando del giugno 2016 - Foto di Francesca Bocchia)
E' giunto il tempo dei buoni propositi. Dopo 40 giorni dedicati all'ingrasso forzato e ogni organo, interno ed esterno, messo alla prova annuale dello stress-test delle "Feste Natalizie" ecco che d'incanto, all'alba del nuovo anno, si apre la stagione dei buoni propositi che, a differenza del periodo precedente (40 giorni fantozziani), dureranno giusto il tempo dell'arrivo della Befana.
di Lamberto Colla Parma 08 gennaio 2017
"Quest'anno smetto di fumare" e/o "mi iscrivo in palestra" sono i classici e sempreverdi buoni propositi che ricorrono ogni anno, come le "lacrime del coccodrillo" dopo avere consumato la sua ultima preda. E così, appena il sole inizia a sorgere sul nuovo anno, ecco la schiera dei fiduciosi del pronto recupero della linea, peraltro già perduta almeno 10 anni prima, sfoggiare la nuova e sgargiante tuta da ginnastica, regalo dalla suocera la sera di Santa Lucia, cuffiette penzolanti dalle orecchie ben protette dal paraorecchie peloso (dono della nipotina adolescente), palesarsi sull'asfalto per la salutare e programmata prova campestre del primo dell'anno.
Sfoggiando il nuovo "smart watch", capace di registrare ogni battito vitale e di chiamare il medico di famiglia e altri 20 numeri di emergenza in caso di potenziale ictus o di infarto, i novelli Mennea, bardati di tutto punto con i regali ricevuti sin dalla fantozziana cena aziendale di fine novembre, trotterellano concentrati ripetendo a mente il programma stabilito dal proprio coach elettronico, padroni indiscutibili delle strade, finalmente libere da autovetture e mezzi pesanti, fieri che a ogni saltello potranno fare a meno di un buco della cintura.
Alla fine, dopo un sana quanto salutare corsa di ben 15 minuti seguita da una sessione di 30 minuti di stretching, quello che ci vuole è il tonificante bagno con le essenze, i profumi e le creme, ricevuti in dono dalla moglie o fidanzata accompagnati dal biglietto di stimolo ai buoni propositi che conclude "...E' ora che ti prendi cura di te! Ti Amo ... ma..." . Difficile capire se è un consiglio, una minaccia o una dimostrazione d'affetto, fatto sta che è sempre prudente dare dimostrazione di avere perfettamente inteso il messaggio. Così, ben lavati, profumati, sbarbati e rigenerati, avvolti nel nuovo e "morbidoso" accappatoio, anch'esso regalo riciclato, e raccolto l'ultimo libro di Bruno Vespa, ancora intonso dalla sera del 24 dicembre, il nostro rinnovato uomo è pronto per la seduta di lettura sulla poltrona preferita, per l'occasione svestita della stoffa protettiva che l'ha avvolta per i precedenti 364 giorni. E, tra una pagina e l'altra finalmente si può gustare una boccata d'aria salutare emessa dalla sigaretta elettronica (autoregalo dell'ultimo momento), simbolo universale di un cambiamento di vita in atto. Così, avvolto dalla nebbia artificiale, stanco ma rilassato dalla seduta ginnica, l'eroe crolla in un profondo sonno con Vespa sul grembo, aperto alla prefazione.
Domani sarà un nuovo giorno e tutto tornerà come era al gennaio dell'anno precedente e dei buoni propositi si perderà traccia già al risveglio dalla pennichella.
Editoriale: Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra - In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti - IER, una bussola per conquistare i mercati esteri - Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione. - Carni. Aperta la strada per le Filippine - Ismea. Il mercato della frutta in Italia.
SOMMARIO Anno 16 - n° 01 08 gennaio 2017
1.1 editoriale Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra
3.1 crisi Reggio Emilia. In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti
3.2 export imprese IER, una bussola per conquistare i mercati esteri
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione.
5.1 export Carni. Aperta la strada per le Filippine
6.1 frutta Ismea. Il mercato della frutta in Italia
7.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 52 1 gennaio 2017 -
Editoriale: 2016 annus horribilis - Buon 2017! - Un treno carico di sorprese da Farm Run 2017 - 17 tonnellate di tortellini sequestrate dai NAS di BO - Parmalat e Lactalis -
SOMMARIO Anno 15 - n° 52 01 gennaio 2017
1.1 editoriale 2016 annus horribilis?
2.1 auguri Buon ANNO!
3.1 eventi farm run Un treno carico di sorprese da Farm Run 2017
3.2 sicurezza alimentare 17 tonnellate di tortellini sequestrate dai NAS
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra alti e bassi ci si avvia verso il 2017.
5.1 parmalat - lactalis Parmalat, con l'OPA Lactalis il titolo vola ma gli azionisti non ci stanno.
6.1 promozioni "vino" e partners
7.2 promozioni "birra" e partners
Morti celebri, Brexit, l'imprevedibile ascesa di Trump, due referendum, record di decessi in mediterraneo, il terrificante sisma del centro Italia, la sonda "Schia(p)parelli" si è schiantata su Marte, il record di caldo e il massacro siriano continua.
di Lamberto Colla Parma 1 gennaio 2017 -
Molte le celebrità passate , si fa per dire, a miglior vita e forse, proprio perché quasi tutte hanno toccato le corde più sensibili e nostalgiche può apparire che siano state tante, anzi tantissime.
Umberto Eco, David Bowie, Dario Fo, George Michael, Bud Spencer, Anna Marchesini e, ora, Carrie Fisher e la madre Debbie Reynolds che non ha retto il dramma e l'ha seguita a meno di 24 ore di distanza.
Questi sono solo alcuni dei personaggi celebri che hanno abbandonato la vita terrena nel corso del 2016. Ma per quanto riguarda la musica, lassù, potrebbero fare il più entusiasmante concerto rock riunendosi tutti i "grandi" che hanno intrapreso la medesima strada nel corso di questo strano anno, da Prince a Leonard Cohen, per passare da Rick Parfitt, Greg Lake, Merle Haggard, Keith Emerson, George Martin, Paul Kantner e Greg Frey, oltre ai già citati David Bowie e George Michael.
Il 2016 però è stato segnato da altri eventi di maggiore drammaticità, alcuni dei quali dai risvolti oscuri come la Brexit, altri in cui la si misura in centinaia di vittime. Il terremoto che ha colpito a ripetizione il Centro Italia lascerà aperta una ferita per decenni e se la ricostruzione fisica degli edifici potrà essere terminata in un lasso di tempo, programmabile, non altrettanto sarà per le migliaia di persone che hanno perduto, per sempre, i loro cari, le loro proprietà e le loro attività.
Ogni anno un nuovo record annienta quello precedente. Così è stato per le morti nel Mediterraneo e il riscaldamento terrestre. Nonostante gli "aiuti" dei partner, si fa per dire, europei, il mediterraneo continua a essere una miserevole tomba comune per migliaia di disperati, (5.000 morti e 190.000 sbarchi nel 2016) molti dei quali in fuga dalle guerre che stanno radendo al suolo le loro terre e sradicando le loro origini culturali e sociali.
La Siria e Aleppo li prendiamo solo a esempio ma, tra medio oriente, Asia, nord e centr'africa, sono centinaia gli Stati che si fronteggiano senza regole e senza nulla risparmiare in fatto di atrocità.
E l'odio chiama odio e il terrorismo troverà sempre maggiore substrato su cui contare per fiorire. Chissà che l'inattesa quanto sconcertante ascesa di Donald Trump possa costituire quell'elemento di originalità capace di mescolare le carte e dal cappello a stelle e strisce possa uscire la chiave di accesso a un nuovo e meno scellerato ordine mondiale.
Gli animi si surriscaldano e spegnerli diventa, giorno dopo giorno, sempre più difficile. Come difficile sarà abbassare la temperatura della nostra Terra a meno che, come alcuni studiosi indicano, quello che stiamo vivendo altro non sia che un periodo di riscaldamento come molti ce ne sono stati nella lunga era terrestre e che la ragione non sia imputabile al buco nell'ozono e all'utilizzo dei carburanti fossili. Insomma il riscaldamento globale sarebbe una "bufala". Fatto sta che i ghiacciai si sciolgono e i poli si restringono, in attesa di una prossima micro era glaciale.
Purtroppo il 2016 non è stato un buon anno per le nostre missioni spaziali. La sonda Schiaparelli si è dimostrata una "schiappa" proprio mentre tutte le luci mondiali erano puntate su di lei in procinto di atterrare sul pianeta rosso. Solo a frittata consumata ci si è accorti di avere affidati i test a una ditta inesperta. Per concludere questa carrellata dei fatti che hanno segnato il 2016 come non accennare ai due referendum ai quali siamo stati chiamati. L'inutile quesito sulle "trivelle" e l'infausta chiamata alle urne per modificare 47 articoli costituzionali dal cui esito si è celebrata la fine del terzo governo non eletto e il primo di Matteo Renzi che, quando avrà ripreso fiato, tornerà ancor più energico del Berlusca prima maniera. Due inutili spese che sarebbe stato meglio destinare a altri interventi.
Speriamo in un migliore 2017 che almeno non è "bisesto".
Buon Anno e... in culo alla balena!
Editoriale: Berlino come Nizza e Ankara come Sarajevo? - Buon Natale! - Formaggi DOP sempre più padroni del mercato. - Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi - Questo Matrimonio s'ha da fare - Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta - Vino, Tendenze e dinamiche recenti
SOMMARIO Anno 15 - n° 51 25 dicembre 2016
1.1 editoriale Berlino come Nizza e Ankara come Sarajevo?
2.1 auguri Buon Natale!
3.1 lattiero caseario Formaggi DOP sempre più padroni del mercato.
4.1 zootecnia "Più resa e più benessere"
4.2 Vino Emilia Wine, Davide Frascari confermato alla presidenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi.
6.1 turismo enogastronomico Questo Matrimonio s'ha da fare
7.1 grano e cereali Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta.
8.1 vino Ismea. Vino, Tendenze e dinamiche recenti
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners