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Editoriale: - Buon 2019, senza il bazooka di Draghi. - La maschera della felicità - Alcuni chiarimenti sulla fatturazione elettronica - Parmigiano Reggiano: il MIPAAFT approva le modifiche integrative al piano delle regolazione dell'offerta 2017-2019 -

SOMMARIO Anno 17 - n° 52 30 dicembre 2018
1.1 editoriale
Buon 2019, senza il bazooka di Draghi.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Gran tonfo per il prezzo del latte spot estero.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato "sospeso".
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni - le tendenze rilevate al 18/12/2018 - nuovi grafici -.
6.1 lavoro marketing La maschera della felicità
7.1 amministrazione e fisco Alcuni chiarimenti sulla fatturazione elettronica
7.2 amministrazione e fisco Consiglio e Fondazione nazionale dei commercialisti: la fatturazione elettronica tra privati, ecco il manuale d'uso
8.1 ambiente Coltaro (PR), impianto di bonifica e canalizzazioni rimessi a nuovo
9.1 Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano: il MIPAAFT approva le modifiche integrative al piano delle regolazione dell'offerta 2017-2019
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Il Consorzio ha avviato un programma generale per la risistemazione e l'efficienza dei suoi manufatti idrovori sul territorio

Sissa Trecasali (PR) – Il Consorzio della Bonifica Parmense ha recentemente promosso un piano generale di riqualificazione complessiva degli impianti idrovori che gestisce disseminati sul territorio provinciale e progressivamente, attraverso interventi tecnici e tecnologici mirati, sta notevolmente incrementando i livelli di efficienza idraulica e irrigua delle aree sottese alle strutture.

Tra i manufatti che hanno beneficiato per primi delle azioni di restyling generale spicca quello di Coltaro, nel Comune di Sissa Trecasali, fondamentale per il sollevamento delle acque dal Fiume Po e per la successiva distribuzione della risorsa idrica nelle campagne circostanti a beneficio delle colture locali in particolare quella del pomodoro: un ruolo a sostegno delle aziende agricole del comprensorio che in periodi sempre più siccitosi durante il corso delle stagioni più calde risulta essenziale e pertanto serviva ottimizzarne utilizzo e resa.

Ed è in quest'ottica che la governance del Consorzio della Bonifica Parmense ha operato ponendo al centro degli interventi di sostanziale miglioria sia l'edificio, centro strumentale di tutto l'impianto (riportato mediante un restauro conservativo al suo aspetto originale), sia la parte legata alla distribuzione dell'acqua caratterizzata da una sistemazione delle condotte di mandata, dalla zincatura delle tubazioni per diminuire la dispersione dei flussi disponibili e dalla pulitura da detriti e ramaglie che ostruivano parte delle condotte stesse.

Al termine del lavoro il direttore generale della Bonifica Parmense Fabrizio Useri si è ritrovato con tutto lo staff dell'ente che ha eseguito i lavori (operai, tecnici e progettisti) per effettuare le attività di collaudo dell'impianto che è risultato di livello più che soddisfacente ed in grado di svolgere al meglio la propria funzione.

"Eseguire con l'ausilio delle nostre maestranze i lavori che fanno parte di un programma di riqualificazione generale degli impianti gestiti dal nostro Consorzio con propri fondi ci soddisfa – ha commentato il presidente Luigi Spinazzi – e consente di programmare al meglio e con dati sempre più aggiornati le stime di previsione sulla risorsa e sul suo utilizzo che oggi risultano indispensabili per far fronte soprattutto a periodi di carenza o stress idrico".

Editoriale: - Ancora un Natale firmato. Terrorismo - Gran tonfo per il prezzo del latte spot estero - Cereali e dintorni. Mercato "sospeso" - Il distretto del Po in Cina con i più grandi fiumi del mondo - PARMIGIANO REGGIANO: annunciato un nuovo indice genetico - Frena la crescita della spesa alimentare domestica -
SOMMARIO
Anno 17 - n° 51 23 dicembre 2018
1.1 editoriale
Ancora un Natale firmato. Terrorismo
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Gran tonfo per il prezzo del latte spot estero.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato "sospeso".
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni - le tendenze rilevate al 18/12/2018 - nuovi grafici -.
6.1 ambiente Il distretto del Po in Cina con i più grandi fiumi del mondo
7.1 zootecnia genetica PARMIGIANO REGGIANO: annunciato un nuovo indice genetico
7.2 consumi domestici Ismea - Frena la crescita della spesa alimentare domestica
8.1 emilia romagna Emilia Romagna - Oltre 5 milioni per innovazione e ricerca
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Agricoltura. Oltre 5 milioni per l'innovazione, la ricerca e la sostenibilità delle imprese agricole dell'Emilia-Romagna: dal 7 gennaio 2019 aprono nuovi bandi del Piano di sviluppo rurale per i gruppi operativi innovazione

L'assessore Caselli: "Ulteriori risorse per continuare a investire sull'innovazione. Mondo agricolo e della ricerca assieme per un'agricoltura di qualità che rafforzi la sua capacità di competere sui mercati, migliorando performance ambientali e sociali". I fondi dedicati alla produttività delle filiere e a nuove pratiche nel settore forestale. Le domande fino al 9 aprile 2019.

Bologna – Ricerca, innovazione e sostenibilità. Sono queste le parole chiave dei nuovi bandi Goi, Gruppi operativi innovazione, finanziati con oltre 5 milioni di euro nel 2019 dal Programma di sviluppo rurale 2014-2020. I bandi, che apriranno il 7 gennaio per chiudersi il 9 aprile 2019, interessano le filiere e il settore forestale con alcune importanti novità.

La prima riguarda una richiesta avanzata in sede europea dalla Regione e accolta positivamente dalla Ue. Si tratta della semplificazione della procedura amministrativa con l'introduzione dei "costi standard" per il calcolo dei costi del personale dipendente e con il riconoscimento di una quota forfettaria di spese generali pari al 15% delle spese di personale.
La seconda, invece, riguarda il riconoscimento dell'Iva nel caso di soggetti per i quali questa rappresenta un costo netto. Infine, vengono equiparati ai Gruppi operativi i soggetti che già associano le due componenti richieste (ricerca e produzione).

"L'innovazione in agricoltura è al primo posto del nostro impegno- afferma l'assessore Caselli-. Abbiamo stanziato 50 milioni di euro per l'intera durata del nostro Programma di sviluppo rurale 2014-2020 a favore di progetti di ricerca e innovazione, l'importo più alto tra le regioni italiane ed europee. Investiamo nell'azione dei Goi perché consideriamo strategica l'alleanza tra mondo agricolo e della ricerca. Gli attuali 93 gruppi in Emilia-Romagna, sui 150 attivati in Italia, danno la misura dell'impegno della Regione in questo campo, a cui si aggiunge la volontà di semplificare le procedure e di riconoscere in pieno le attività dei partner che compongono i Gruppi d'innovazione. Rispetto ai precedenti bandi, abbiamo chiesto e ottenuto dalla Commissione europea di introdurre elementi di semplificazione e di riconoscimento dei costi gestionali per ridurre il carico amministrativo a vantaggio delle attività di sviluppo dell'innovazione".

Quattro milioni di euro per aziende agricole sempre più innovative
Il primo bando riguarda la competitività dei produttori primari e il miglioramento dell'integrazione di filiera (Focus area P3A), per una disponibilità di 4 milioni di euro. Prevede la realizzazione di piani di innovazione per il rafforzamento delle filiere, favorendo sostenibilità economica, ambientale e sociale. Possono fare domande aziende dei settori ortofrutticolo, lattiero-caseario, dei seminativi, sementiero, delle oleoproteaginose, foraggero, suinicolo, vitivinicolo avicolo e di altri settori di produzioni vegetali e produzioni animali.
Le spese ammissibili sono comprese tra i 50 mila e i 250 mila euro e il progetto potrà avere durata massima di 30 mesi. Il sostegno previsto è pari al 70% della spesa ammissibile.

Oltre 1 milione di euro per la forestazione: più carbonio nel terreno
Il secondo bando sulla forestazione (Focus area P5 E), con una copertura finanziaria di un milione e 100 mila euro, si rivolge a progetti per lo sviluppo di innovazione organizzativa, di processo e di nuovi sistemi di qualità volti a promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio. La spesa ammissibile dei progetti va dai 50 mila ai 200 mila euro e il sostegno sale al 100% della spesa ammissibile. Anche in questo caso il progetto deve avere durata massima di 30 mesi.

Le domande vanno presentate come per tutti i bandi Psr sulla piattaforma on line di Agrea, l'agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura.
Le spese ammissibili comprendono i costi relativi alla realizzazione del Piano d'innovazione dei Gruppi e le spese di esercizio della cooperazione, studi preparatori (di mercato, di fattibilità, piani aziendali), realizzazione, divulgazione sulla rete europea Pei, (Partenariato europeo per l'innovazione) un network per la comunicazione sui progetti. I Gruppi operativi che candidano progetti di forestazione (Focus area P5E) sono soggetti al "regime de minimis "e i relativi contributi saranno concessi in base a quanto indicato dal regolamento Ue 1407/2013.
I Gruppi operativi per l'innovazione riuniscono aziende agricole ed enti di ricerca in partenariato pubblico-privato per favorire l'innovazione, rafforzare la capacità di competere sui mercati, migliorare le performance ambientali e ridurre l'impatto su acqua, aria e suolo. /OC

 

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Il distretto del Po, insieme a Rio delle Amazzoni, Nilo, Niger e Danubio, inserito nel forum mondiale Unesco sulle politiche dell'acqua svoltosi in Cina

Il Segretario Berselli ha partecipato all'elaborazione di proposte per la gestione dei bacini e ha portato all'attenzione collettiva l'esperienza-modello di PoGrande che vuole guadagnarsi al più presto la valorizzazione da parte di UNESCO.

Wuhan (Cina) – L'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha partecipato ai lavori della seconda edizione del Great Rivers Forum in Cina, una vera e propria full immersion mondiale sui corsi d'acqua e sul ruolo giocato dagli stessi negli equilibri socio-economici, ma anche storico-culturali dei paesi che attraversano. L'evento si è tenuto a Wuhan presso la sede del Museo della Civilizzazione del Fiume Azzurro ed è stato organizzato da UNESCO Pechino in sinergia con la municipalità di Wuhan (capoluogo della Provincia di Hubei) situata alla confluenza del Fiume Azzurro con il fiume Han.

Tema principale dell'incontro è stato: "Civiltà dei Grandi Fiumi – Sviluppo di alta qualità per un futuro sostenibile" e nel corso delle giornate di studio gli esperti provenienti da tutto il mondo si sono divisi in tre sessioni parallele e un tavolo di discussione approfondita con l'obiettivo generale di individuare le future linee di azione delle politiche UNESCO per la salvaguardia del patrimonio idrico mondiale. Sessione 1 – Cultura fluviale: conservare e lasciar evolvere il patrimonio ambientale e culturale dei grandi fiumi. Sessione 2 – Visualizzare "Mondi Acquatici" lungo i grandi fiumi: i musei dell'acqua, patrimonio, memoria e senso di appartenenza. Sessione 3 – Sviluppo urbano lungo i grandi fiumi: riconnettere la città con il suo fiume.

Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha preso parte al tavolo di discussione di alto livello, assieme a rappresentanti delle autorità di gestione dei bacini del Rio delle Amazzoni, Niger, Nilo, Danubio, Sava, e altri bacini cinesi, cui è stata invitata a partecipare per la sua consolidata esperienza nell'integrazione degli aspetti socio-culturali e di protezione del patrimonio ambientale e storico all'interno delle politiche di gestione integrata del bacino idrografico del fiume Po, e per la recentissima (settembre 2018) candidatura della media valle del fiume Po a Riserva Unesco Uomo-Biosfera.

Il Forum si è concluso con diversi intenti da tradurre in linee di programma "take home messages" e all'elaborazione di "messaggi chiave" e diverse proposte di attività future condivise dall'ampia comunità di scienziati e amministratori presenti. In sintesi questi i punti salienti per le attività future: dal tavolo di discussione di alto livello è emersa la necessità di gestire i grandi bacini idrografici come complessi sistemi socio-ecologici quali sono, integrando le dimensioni ambientali, umane, culturali, economiche. Particolare attenzione deve essere posta nell'integrazione bacini idrografici – mare, acque superficiali - acque sotterranee, protezione del patrimonio ambientale e culturale. I partecipanti hanno anche evidenziato l'importanza di coinvolgere tutti i soggetti diversi portatori d'interesse: gli amministratori, il mondo scientifico della ricerca, le popolazioni locali e in particolare i giovani e le associazioni.

Al termine del Forum cinese il Segretario Generale dell'Autorità di bacino Po Meuccio Berselli ha sottolineato "la rilevanza dello scambio di esperienze di modelli di gestione volti a migliorare l'impatto e la buona conservazione della risorsa idrica e degli habitat che ne traggono beneficio e che, al contempo, devono ottimizzarne i livelli di difesa idraulica delle comunità insediate". Berselli ha evidenziato anche ai presenti che la candidatura di PoGrande a sito UNESCO, sostenuta con forza dal nostro Ministero ed ora al vaglio della commissione Unesco a Parigi, rappresenta un passo decisivo per rendere più utile, sostenibile, fruibile e turisticamente appetibile il nostro grande fiume.

 

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Pubblicato in Ambiente Emilia

Editoriale: - L'Europa non regge alla "Prova del Nove" - Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero - Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA - Il Sale italiano in mani francesi?- Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza...

SOMMARIO Anno 17 - n° 50 16 dicembre 2018
1.1 editoriale
L'Europa non regge alla "Prova del Nove"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni - le tendenze rilevate al 10/12/2018 - nuovi grafici -
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA.
5.1 IGP e sale italiano Il Sale italiano in mani francesi?
6.1 ambiente ponti Ponte sul Po di Colorno: firmato il contratto col consorzio Coimpa
6.2 ambiente Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza
7.1 lattiero caseario ONAF – La tradizione casearia italiana descritta dai suoi nuovi assaggiatori
7.2 bonifica nomine Bonifica Parmense, alla vicepresidenza l'imprenditore Giacomo Barbuti
8.1 Ambiente Bonifica Centrale, il piano triennale 2019-2021
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Staffetta con Marco Tamani: l'allevatore bardigiano produttore di latte per Parmigiano Reggiano affiancherà Luigi Spinazzi insieme all'altro vicepresidente Giovanni Grasselli

Parma, 14 Dicembre 2018 – L'ultimo Consiglio di Amministrazione del Consorzio della Bonifica Parmense ha visto la nomina alla vice presidenza dell'ente dell'imprenditore bardigiano Giacomo Barbuti che affiancherà il presidente Luigi Spinazzi e l'altro vice presidente Giovanni Grasselli.

Barbuti, espressione dell'associazione agricola Coldiretti, riceve il testimone da Marco Tamani che ricopriva quel ruolo anch'esso dal 2011 e che resterà nella governance consortile con la carica di componente del Comitato Esecutivo.

Giacomo Barbuti, 54 anni, è un allevatore di bovine da latte per la produzione di Parmigiano Reggiano di qualità e fa parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio dal 2011. Come "uomo di montagna" è profondo conoscitore delle criticità del territorio Appenninico nel suo complesso ed in particolare delle criticità da dissesto idrogeologico in Val Ceno e Val Taro.

Venerdì, 14 Dicembre 2018 16:17

Bonifica Centrale, il piano triennale 2019-2021

Piano triennale 2019-2021, interventi sul territorio e Val'Enza: priorità per il nuovo Comitato dell'Emilia Centrale. La prima seduta esecutiva ha subito affrontato i temi più caldi che provengono dalle istanze dal territorio gestito

REGGIO EMILIA – 14/12/2018 - Battesimo stagionale per nuovo Comitato Esecutivo del Consorzio dell'Emilia Centrale che, dopo la seduta elettiva d'insediamento, si è ritrovato nella sede di Corso Garibaldi a Reggio Emilia per individuare e accelerare tutte le azioni tecniche , progettuali e amministrative che riguardano la gestione della risorsa idrica di competenza nell'esteso comprensorio di bonifica che tocca ben 4 province (Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova).

Il neo presidente dell'ente Matteo Catellani, alla presenza della totalità dei membri del Comitato consortile, dei dirigenti tecnici e amministrativi e dei sindaci revisori, ha introdotto la seduta ponendo al centro della discussione, già in apertura, il Piano Strategico Triennale di bilancio 2019-2021 che sostiene - alla base - una pianificazione mirata degli interventi e dei lavori sul territorio e consente una gestione oculata della macchina tecnico-amministrativa.

Nel corso dell'incontro, tra gli altri temi affrontati, anche il fabbisogno di acqua in Val d'Enza e a tal proposito si è ribadita l'urgenza di una azione che consenta al più presto una programmazione mirata nell'area considerata da parte di tutte le istituzioni e amministrazioni chiamate a risponde alle necessità dell'intero territorio nel suo complesso: delle operose comunità insediate, delle imprese agricole e agroalimentari e dell'indiscusso valore ambientale e paesaggistico dell'area considerata.

Editoriale: - Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli" - Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su. - SIMA Innovation Awards: i vincitori - Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere. - Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza: -

SOMMARIO Anno 17 - n° 49 9 dicembre 2018
1.1 editoriale
Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi forse compromessa.
5.1 meccanica eventi SIMA Innovation Awards: i vincitori
6.1 la favola ambientale Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere.
6.2 ambiente Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza:
7.1 lattiero caseario Latte e derivati - tendenze.
7.2 tutela alimentare Tutela dei Marchi all'estero: 2 milioni in più per le imprese
8.1 vino eventi Lungarotti: cantine aperte a Natale
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

 

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Una politica ambientale da ripensare e soprattutto da non accettare a occhi chiusi. Gli interessi di pochi dietro alla guerra del Diesel e della Benzina.

di Lamberto Colla giovedi 6 dicembre 2018 - E' notizia di queste ore che il Governo stia predisponendo gli incentivi e i disincentivi per le auto. Siamo alle solite!

A entrare nel mirino di Palazzo Chigi questa volta sarebbero tutte le vetture nuove alimentate a benzina e a gasolio.

La solita scusa ambientale, per la quale in questi giorni in Emilia Romagna è stato introdotto il divieto di circolazione anche per gli euro 4 (un'eresia!), ma che invece nasconde un più grande problema industriale tutto in carico ai petrolieri e alla guerra tra paesi produttori che oggi è persino riuscita a minare la coesione OPEC con il risultato che il QUATAR se ne è uscito, senza una motivazione tecnica plausibile ma solo di facciata.

Il QATAR è il più grande produttore di Gas e (LNG Gas Naturale Liquefatto) vuole incrementare le produzioni dei suoi derivati chimici, mentre è il più piccolo produttore di greggio (solo il 2%) dell'OPEC. Questa la giustificazione pubblica, ma la verità sta nel contrasto con l'Arabia Saudita (stretto partner di USA), posto che non sarebbe in contrasto la produzione di Gas con l'adesione all'OPEC.

Gli scenari mondiali legati al petrolio sono fortemente mutati da quando gli USA hanno inventato un nuovo modo di estrazione facendo uso del "fracking", una sequenza di micro-esplosioni controllate sotterranee seguite da immissione d'acqua a altissima pressione che scioglierebbe il petrolio dalle rocce.

Una tecnologia che ha consentito agli Stati Uniti di diventare un Paese autosufficiente nella produzione e addirittura forte esportatore di greggio.

E' per questo motivo, che negli ultimi 7-8 anni, il prezzo del petrolio è crollato di 2/3 e ora è al 50% del prezzo del 2011 (arrivato in california a 140$/bar). Da oltre 120$ al Barile il Petrolio WTI crollò a 40 per poi risalire intorno ai 50$/barile attuali.

Un prezzo che genera margine operativo alle imprese statunitensi ma non a quelle Venezuelane (sarebbe il maggiore produttore mondiale) e medio orientali e comunque valido per tutti gli altri estrattori con tecnologie convenzionali.

Ma questo ha portato a un problema di non poco conto.
Infatti, il petrolio estratto con le nuove tecnologie, essendo un prodotto leggero, non sarebbe indicato per la produzione di gasolio da autotrazione e perciò, è calata la direttiva, da molto in alto, di spostare il gasolio solo sulla autotrazione commerciale sacrificando l'uso privato.

Ancora una volta la "favola ambientale" è stata ben raccontata per fare passare indolore provvedimenti e cambi di strategia industriale che vanno a giovamento dei soliti pochi e potenti e ricchissimi, e a scapito soliti tanti pecoroni, deboli e sempre più poveri.

I Gilet Gialli francesi hanno fatto fare marcia indietro a "Macaron", il presidente duro fuori e tenerone dentro, ma sarebbe auspicabile che la protesta si espandesse un po' in tutti Paesi, con qualche miglioramento in termini di violenza e danni che invece servono solo a spaventare quelli che vorrebbero insorgere e protestare civilmente ma ostinatamente.

In conclusione, caro il nostro bel Governo, ripensate anche alla politica ambientale e soprattutto, date ascolto alla scienza che ha certificato che l'inquinamento della auto elettriche nel loro totale ciclo di vita (quindi smaltimento delle batterie compreso), essere pari alle auto euro 4.

Quindi di cosa stiamo parlando?
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Video campo petrolifero California: https://youtu.be/JYOmf1HxJmQ

Petrolio_WTI_2018-11-15-IMG_1572.jpg

pompa_estrazione_petrolio-DSC04887.jpg

 

Pubblicato in Politica Emilia
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