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SOMMARIO Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015 - Mercati agricoli. I derivati del latte ancora in ripresa e il frumento tra alti e bassi tende al rialzo. Reggianito fa bella mostra all'Anuga di Colonia. Corona si beve la Peroni. Olivicoltura, la raccolta migliore con Agristore. Olio in aumento del 60% ma prezzi in calo. Tutti pazzi per le Poste
(in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015
1.1 editoriale Tutti pazzi per le Poste
3.1 cereali Mercati agricoli. Segnali di nervosismo in attesa dei dati USDA.
4.1 Lattiero caseario Derivati del latte nuovamente in ripresa.
5.1 cereali 2 Effetto soia, frumento in rialzo
6.1 sequestri "Reggianito" denunciato e ritirato all'Anuga di Colonia.
6.2 beverage La Corona si beve la Peroni
7.1 olivicoltura Una raccolta migliore con le offerte Agristore
7.2 expo 2015 Expo2015 - un successo, tanti disagi e il Codacons interviene
8.1 prezzi agricoli Ismea, Olio +60% ma prezzi in discesa
9.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 42 18ott 15 COP

Domenica, 18 Ottobre 2015 08:38

Ismea, Olio +60% ma prezzi in discesa

L'Overview sui mercati agroalimentari. Olio di oliva, produzioni in crescita del 60%. Lievemente più dinamico il settore lattiero-caseario sia nazionale che europeo anche se sul fronte interno il mercato dei formaggi è ancora fiacco.

Roma, 12 ottobre 2015

Il mercato degli oli di oliva mantiene sia in Italia che all'estero un profilo negativo. La previsione di un aumento della produzione nazionale del 60% circa, che farebbe recuperare almeno in parte le perdite della scorsa campagna, così come l'attesa di recuperi altrettanto significati, seppure parziali, per la produzione spagnola, spiegano le attuali tendenze dei mercati e le aspettative che restano orientate, nel breve, a ulteriori correzioni al ribasso dei valori.

Lo rileva l'Ismea nell'Overview sui mercati agroalimentari di questa settimana, da cui emerge una situazione invece di stasi totale sui mercati vinicoli nazionali, in un contesto di scambi ancora frenati. In Francia le previsioni sulla vendemmia 2015 sono state riviste leggermente al rialzo, mentre in Spagna si stima adesso una contrazione della produzione vinicola rispetto al 2014 dell'8%. A novembre si avranno indicazioni più chiare sull'orientamento dei mercati che sembrano nel frattempo scontare un peggioramento degli umori da parte degli operatori per il protrarsi di una situazione di stagnazione.

Nel comparto zootecnico mantengono un andamento leggermente negativo le quotazioni dei suini da macello, pur in assenza di particolari pressioni dal lato dell'offerta. La prospettiva resta orientata a una stabilità o a una ulteriore correzione al ribasso dei prezzi nel corso della settimana, mentre i tagli freschi dovrebbero mantenere un andamento complessivamente stazionario.
Scambi regolari con una domanda ancora vivace per gli avicoli, in presenza di una buona movimentazione di carni sui circuiti all'ingrosso. Gli alti prezzi e gli ulteriori rincari dei conigli, motivati da una carenza di offerta, stanno iniziando invece a condizionare i consumi finali, in graduale rallentamento.
Le attese di una maggiore vitalità nel comparto delle uova non trovano per il momento riscontro in un mercato che resta piuttosto piatto e privo di slanci.
Con riferimento ai bovini, in attesa di un eventuale sblocco delle importazioni dalla Francia, non prima però di metà novembre, i condizionamenti determinati dall'emergenza Blue tongue appaiono piuttosto evidenti. Al momento gli approvvigionamenti del ristallo avvengono o da allevamenti nazionali o dall'estero, in prevalenza dall'Irlanda. In questo contesto i prezzi dei vitelloni nazionali, data la scarsa affluenza di capi nei centri di macellazione, hanno potuto ancora beneficiare di aumenti, al pari delle carni, anche se i consumi mantengono un andamento fortemente critico. In ribasso i tagli di bovino adulto, pressati dalla concorrenza delle carni soprattutto polacche, mentre restano stazionarie le quotazioni del vitello.

Circa i lattiero-caseari, il mercato europeo e internazionale si mostra lievemente più dinamico, con i rincari del latte scremato in polvere e del burro che, per quanto contenuti, potrebbero proseguire anche nei prossimi giorni. Gli ultimi dati disponibili sul commercio internazionale attestano che, nello scorso mese di luglio, la dinamica negativa delle importazioni cinesi si è, se non altro, attenuata, mentre la domanda statunitense di burro ha fatto segnare un'inattesa impennata con incrementi a tre cifre soprattutto a vantaggio degli esportatori europei.
Va comunque considerato che l'offerta oceanica, già abbondante, potrebbe a breve ulteriormente aumentare, con l'avvicinarsi dei picchi di produzione, sostenuta dalla buona evoluzione climatica che sta interessando l'emisfero Sud.
Il mercato nazionale, al contrario, denota fiacchezza: in un contesto di generale stazionarietà degli scambi, i prezzi dei formaggi grana dovrebbero rimanere stabili anche nei prossimi giorni, come anche le quotazioni delle materie grasse, dopo i lievi recuperi della scorsa settimana. Prosegue invece positivamente l'andamento nel comparto ovino: il prezzo del latte di pecora, nell'esordio di campagna in Toscana e Lazio, si colloca su livelli più alti di quelli dello scorso anno (rispettivamente, del 7,2% e dell'8,7%). Prezzi ancora sostenuti per il Pecorino Romano, con valori ben oltre i 9 euro/chilo, in aumento su base annua di quasi il 20% nella media dei primi nove mesi del 2015.

Sui mercati ortofrutticoli, l'andamento climatico di questi giorni ha di fatto determinato la conclusione della campagna di commercializzazione per gran parte delle ortive estive di pieno campo. Quanto alle specie autunnali, si registra l'esordio positivo per i cavolfiori sulla piazza di Salerno, in lieve anticipo e con prezzi decisamente migliori rispetto allo scorso anno. Primi scambi per i finocchi in Emilia Romagna, anche in questo caso sulla base di quotazioni più sostenute. Da rilevare l'impennata dei sedani, con i prezzi balzati su livelli eccezionalmente elevati a causa degli scarsi raccolti, pesantemente compromessi dalla siccità estiva. Nelle prossime settimane con il graduale ampliamento dell'offerta di ortaggi di stagione (cavoli, finocchi, radicchi, scarole) si prevede un fisiologico posizionamento al ribasso delle quotazioni.
Nel comparto frutticolo il mercato prosegue all'insegna della stabilità per mele e pere. Scendono ancora le quotazioni delle uve da tavola, con la varietà Italia ormai su livelli inferiori allo scorso anno. In controtendenza la varietà Red globe, la cui offerta si fortemente ridotta a causa dei fenomeni di cracking (spaccatura degli acini) che hanno danneggiato diverse partite. Buono l'inizio della campagna dei loti che confermano quotazioni superiori rispetto allo scorso anno, grazie a una domanda interessata e una qualità complessivamente soddisfacente.

I mercati cerealicoli nazionali confermano l'andamento negativo del frumento duro, con scambi al momento molto contenuti. In aumento, al contrario, i listini di frumento tenero, mais, orzo, soia e girasole, grazie anche alla positiva evoluzione riscontrata sui mercati internazionali nella settimana del "riscatto delle commodity". I prodotti della macinazione seguono l'andamento delle materie prime, con quotazioni in ulteriore flessione solo per le semole.

cereali orzo
(Fonte Ismea 12 ottobre 2015)

Giovedì, 15 Ottobre 2015 08:34

Effetto soia, frumento in rialzo

Dopo un lungo periodo caratterizzato da una sostanziale stabilità, sulla base probabilmente dell'effetto trascinamento del comparto soia, il frumento ha iniziato a dare segnali di ripresa.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 15 ottobre 2015 -
Un inizio di settimana caratterizzato da una serie di sensibili rincari. Le motivazioni sono probabilmente da ricercare sui dati relativi all'esportazione cinese e all'effetto trascinamento del comparto della soia.
In serata il mercato telematico stava registrando modesti valori negativi a conferma che la volatilità del settore non si è esaurita. Un rally dei prezzi che comunque segnano una tendenza al rialzo.

La reazione dei mercati di martedi 13 ottobre
SEMI novembre 914,00 (+26,4) gennaio 918,20 (+25,6)
FARINA ottobre 310,70 (+11,4) dicembre 317,70 (+8,2) gennaio 316,60 (+8)
OLIO ottobre 28,60 (+0,59) dicembre 28,79 (+0,61) gennaio 29,08 (+0,62)
CORN dicembre 384,40 (+3,6) marzo 395,40 (+3,6)
GRANO dicembre 519,00 (+12,2) marzo 527,00 (+12,2)

Sul mercato interno è da segnalare anche la crescita dell'orzo così come delle crusche e i cruscami in genere.
Prosegue la caccia al mais da granella e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati utilizzati nel settore bionergetico.

Indicatori internazionali 14 ottobre 2015
l'Indice dei noli è sceso a 804 punti, il petrolio staziona attorno a 47 dollari al barile e il cambio è in leggera crescita salendo a 1,14099.

 

 

USDA 12ott2015

 



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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Segnali contraddittori provengono dai mercati dopo la pubblicazione dei dati USDA. Il frumento conferma la caratteristica di volatilità con tendenza comunque flessiva. Un venerdi nero per mais. Semi e farina in crescita.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 ottobre 2015 -
A Chicago l'andamento dei prezzi del Frumento tenero è molto volatile e tendenzialmente in ribasso, nonostante che le ultime stime dell'USDA sulla campagna in corso prevedano superfici, rese e scorte finali lievemente più basse.
Non si sottrae alla volatilità nè tantomeno alla tendenza ribassista il Corn. A Chicago per il future di dicembre è stato un vero e proprio "venerdì nero" dopo la pubblicazione delle stime aggiornate dell'Usda: quasi -9 cent/bushel.

USDA 12ott2015

La reazione alla pubblicazione dei dati. sabato 10 ottobre
SEMI novembre 885,60 (+4,4) gennaio 890,40 (+4,1)
FARINA ottobre 306,90 (+3,1) dicembre 307,80 (+3,5)
CORN dicembre 382,60 (-8,4) marzo 393,40 (-8,2)
GRANO dicembre 509,20 (-2,2) marzo 516,60 (-2)

Quotazioni in rialzo, lunedi 12/10/2015, per i semi e la farina di soya. Andamento misto invece per il mais mentre il grano ha reagito confermando la tendenza al ribasso.

Indicatori internazionali 6 ottobre 2015
l'Indice dei noli è sceso a 881 punti, il petrolio staziona attorno a 46,35 dollari al barile e il cambio ha subito una leggera flessione positiva salendo a 1,1204 ma con segni di notevole instabilità.

MP 7ott15

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Mercati agricoli, segnali di nervosismo. In aumento la domanda di latte in Oceania. Discarica abusiva con rifiuti tossici scoperta a La Spezia sulla collina Pitelli. Le bollicine possono dare alla testa. Blue Tongue condiziona l'export di carne francese. Inizia la raccolta delle olive... In Agristore per le attrezzature. MPS, bocche troppo cucite.

(in allegato il formato pdf scaricabile)

Anno 14 - n° 41 11 ottobre 2015
1.1 editoriale MPS, parte il processo ma bocche cucite
3.1 cereali Mercati agricoli. Segnali di nervosismo in attesa dei dati USDA.
4.1 Lattiero caseario Aumenta la domanda di latte in Oceania.
5.1 ambiente Fusti tossici sulla collina Pitelli di La Spezia
5.2 vino Le bollicine possono dare alla testa...
6.1 olivicoltura Inizia la raccolta delle olive... le offerte Agristore
6.2 educazione alimentare Musei del Cibo ancora più interattivi
per la Giornata dell'Alimentazione 2015
7.1 prezzi agricoli Ismea, la blue tongue condiziona gli approvvigionamenti di bovini dalla Francia.
8.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 41 11ott15 COP

Lattiero caseario. Nel corso degli ultimi quattro anni, la tendenza del prezzo è stata negativa per entrambe le Dop, con toni comunque più sfavorevoli per il Parmigiano Reggiano che il Grana Padano.

Roma - Il mercato dei bovini da ristallo rimane condizionato dal blocco degli approvvigionamenti dalla Francia, dove per l'emergenza Blue tongue è stato sancito un allargamento dei territori soggetti a restrizioni di movimentazione. Di riflesso, come segnalato dall'Overview di Ismea di questa settimana, anche nei prossimi giorni è prevedibile un ulteriore rialzo dei prezzi dei capi nazionali e dei ristalli di provenienza estera, specie irlandesi e polacchi, che sul mercato internazionale si stanno sostituendo a quelli d'Oltralpe. Tale situazione sta condizionando e rallentando anche l'attività di macellazione nazionale, per le incertezze sui successivi ristalli e per la difficoltà dei macellatori di trasferire i rincari alla distribuzione, nonostante per i quarti anteriori e le mezzene si stia già assistendo ad una fase rialzista.

Stagnante il mercato dei suini da macello, per i quali è prevedibile un leggero ritocco al ribasso delle quotazioni, in un contesto nazionale comunque di sostanziale equilibrio tra domanda e offerta. Anche per le carni suine è prevista una conferma delle quotazioni della scorsa settimana. Nel caso degli avicoli, l'offerta di polli risulta meno pressante e meglio adeguata alla domanda: nel corso di questa settimana, le quotazioni dovrebbero rimanere stabili. Sul mercato dei tacchini potrebbe invece assistersi a qualche rialzo, per la ripresa dei consumi della fesa, prodotto guida di questo segmento. Nessuna variazione di rilievo, infine, dovrebbe interessare i listini dei conigli e delle uova, prodotti per i quali gli scambi si stanno svolgendo in un contesto mercantile equilibrato.

Per quanto riguarda i prodotti lattiero-caseari, sul mercato nazionale, qualche lieve aumento potrebbe verificarsi per il burro, sulla scia della fase lievemente rialzista della scorsa settimana. Il mercato dei formaggi rimane invece fermo per il Parmigiano Reggiano, ma mostra qualche cedimento per il Grana Padano. Nel corso degli ultimi quattro anni, la tendenza del prezzo è stata negativa per entrambe le Dop, con toni comunque più sfavorevoli per la prima. A inizio ottobre il divario di prezzo, a vantaggio del Parmigiano, si è ulteriormente ridotto, scendendo a 1,18 euro (un anno fa era a 1,28).

Riguardo all'olio di oliva, le quotazioni di tutte le categorie risultano adesso in flessione - come anche osservato sul mercato spagnolo - dopo i picchi conseguiti nei mesi precedenti. A tale proposito va evidenziato, come rilevato dall'Ismea, che il prezzo di 4,17 euro/chilo per l'extravergine spagnolo non si riscontrava nel Paese dal 2006.
Ad agosto, inoltre, le quotazioni del lampante, sempre sulla piazza iberica, avevano raggiunto i 3,80 euro/chilo, registrando un rincaro del 50% su base annua. E in Italia a settembre, rispetto allo stesso mese del 2014, si è assistito ad un analogo rialzo del prezzo del lampante - con punte di 3,24 euro/chilo - e ad un rincaro del 40% dei raffinati di oliva e sansa.

Per i vini, la Commissione europea ha reso nota una prima stima sulla produzione nella Ue, indicando una crescita del 2,7%, grazie soprattutto al contributo dell'Italia. Il mercato nazionale resta stazionario in assenza di scambi anche nella prospettiva di breve termine.

Sui mercati ortofrutticoli il progressivo ampliamento delle affluenze di prodotti autunnali nei circuiti all'ingrosso, con l'intensificarsi delle operazioni di raccolta soprattutto di radicchi e fagiolini, sta ulteriormente frenando i listini il cui calo, comunque fisiologico, dovrebbe proseguire anche nelle prossime settimane. Si segnala l'avvio della commercializzazione delle ortive in serra sulla piazza di Vittoria, in un mercato poco movimentato e appesantito, in questa fase, da un'offerta ancora significativa di prodotto di pieno campo proveniente da altri areali di coltivazione.

Per la frutta di stagione le contrattazioni proseguono in un quadro di sostanziale equilibrio per mele e pere, ma in un contesto di ulteriore fragilità per l'uva da tavola, che sconta una tiepida accoglienza della domanda finale. Esordio con ottime quotazioni franco azienda per i loti, grazie a una buona richiesta e a una disponibilità che nell'immediato appare piuttosto contenuta.

Nel comparto cerealicolo, infine, le contrattazioni continuano a subire l'influenza dei mercati internazionali. Le aspettative di un'ulteriore flessione dei prezzi hanno tenuto a freno gli scambi e i listini, stazionari per frumento tenero, mais e orzo, ma in ulteriore diminuzione per il grano duro.
L'avvio della commercializzazione è avvenuto, nel frattempo, sulla base di prezzi più alti rispetto allo scorso anno per semi di soia e girasole, in presenza di rese ad ettaro nettamente più contenute.
(Fonte Ismea 5 ottobre 2015)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Non ha subito contraccolpi significativi il mercato delle materie prime a seguito dei risultati pubblicati da USDA sugli stock. Molto probabilmente saranno più determinanti i dati USDA che verranno resi noti il prossimo 9 ottobre e già si avvertono i primi segnali di nervosismo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 ottobre 2015 -
Se da un lato l'attesa dei dati USDA genera nervosismo, l'accordo firmato ad Atlanta per i commerci nell'area del Pacifico "la Trans-Pacific Partnership, la storica intesa che liberalizza il commercio tra gli Stati Uniti e 11 Paesi dell'Area del Pacifico, ha già generato ondate di rialzi.

SEMI novembre 884,20 (+10) gennaio 888,20 (+10)
FARINA ottobre 301,00 (+2,5) dicembre 303,80 (+2,6)
CORN dicembre 393,40 (+4,2) marzo 403,60 (+4,2)
GRANO dicembre 515,40 (+2,2) marzo 521,40 (+2,4)

Indicatori internazionali 6 ottobre 2015
l'Indice dei noli è sceso a 881 punti, il petrolio staziona attorno a 46,35 dollari al barile e il cambio ha subito una leggera flessione positiva salendo a 1,1204 ma con segni di notevole instabilità.

MP 7ott15
In generale i prezzi, nonostante i segnali di nervosismo, stazionano ancora sul fondo a prezzi "popolari". Le incertezze di natura geopolitica, come ad esempio l'appoggio Russo alla Siria o piuttosto la stazionarietà del petrolio e i mercati finanziari cominciano a riprendere quota rendono difficile l'interpretazione delle tendenze anche nel breve periodo.

Mercato interno
Mercati sempre calmi per le proteine. La farina di soia proteica è stata trattata, su tutto il 2016, a 340 euro partenza al porto di Ravenna mentre la normale a 330 euro partenza dal porto di Ravenna.
Per i cereali il Mais mostra molto meno segni di dinamicità rispetto all'orzo e al grano. Il mais contratto 103(base) va per la maggiore a discapito di quello di qualità.
Crusche e cruscami mantengono le quotazioni.

Il mercato delle bioenergie sembra risvegliarsi a favore del Mais e dei suoi sostitutivi per recuperare il gap energetico riscontrato in varie aree a causa di trinciati poveri di amido.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Tanti nuovi sconti su rotoli di rete, raccogli olive e defogliatori elettrici e manuali. Come ogni anno a ottobre inizia la raccolta delle olive, che durerà fino a dicembre.

In Italia il momento ideale è influenzato dalle condizioni climatiche, ma per mantenere alta la qualità dell'olio occorre rispettare rigorose procedure di raccolta e lavorazione dei frutti. Fondamentale disporre di una strumentazione adeguata.

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SOMMARIO Anno 14 - n° 40 4 ottobre 2015 - Cereali, ancora nel segno della stabilità, Il futuro del Parmigiano Reggiano passa attraverso il nuovo disciplinare, Oltre 1,5 milioni i visitatori al padiglione del vino a EXPO. Cara vendemmia. Mais e soia, le previsioni di settembre. Sconfitta l'Ebola!

(in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 40 4 ottobre 2015
1.1 editoriale Sconfitta l'Ebola!
3.1 cereali Mercati agricoli ancora nel segno della stabilità.
4.1 Lattiero caseario Tirano solo le materie grasse.
5.1 mais e soia mais e soia: previsioni settembre 2015
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, il futuro passa attraverso la qualità, la distintività e l'innovazione.
8.1 vino Expo e padiglione vino. Dal primo maggio visitatori oltre quota 1,5 milioni
8.2 lavoro nero Cara vendemmia quanto mi costi
9.1 prezzi agricoli Ismea, l'incertezza frena gli scambi
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 40 4ot15 COP

Domenica, 04 Ottobre 2015 09:32

Cara vendemmia quanto mi costi!

Se cotanto zelo zelo fosse stato riservato ai controlli estivi forse si sarebbe risparmiata qualche vita. Ma se l'irruzione fosse stata riservata a Sting nella sua bella tenuta chiantigiana, cosa sarebbe accaduto? Buonsenso cercasi disperatamente!

Parma - 04 ottobre 2015

Anche chi non fosse nato in campagna associa la vendemmia a una festa che travolge da nord a sud e da est a ovest ogni contrada d'Italia.

Gli inviti si sprecano per andare a dare "una mano" a quello o a quell'altro amico al solo scopo di starsene in compagnia a godersi gli ultimi scampoli d'estate con temperature miti accompagnate dai caldi colori autunnali. Così dovrebbe averla pensata anche il pensionato cuneese, possessore di un vigneto, quando decise di invitare gli amici per celebrare l'antico rito della vendemmia. Ma si sa non sempre le ciambelle vengono con il buco e quella che doveva essere una giornata di festa si è trasformata in incubo.

Circondati dai Carabinieri e dai funzionari dell'ispettorato del lavoro che, conti alla mano, con l'accusa di avere favorito il lavoro nero hanno affibbiato al 63enne una multa di 19.500€ corrispondente a 3.900€ per ogni "lavoratore irregolare" trovato all'opera.

Ci sarebbe da ridere a crepapelle se quest'estate non fosse stata funestata da una quindicina di morti sui campi di lavoro.
Una piaga, quella del caporalato e del conseguente sfruttamento lavorativo, che deve essere contrastata con forza e determinazione ma non può esprimersi come nel caso del signor Battista Battaglino di Granera, nel cuore del Roero, che prima di tutto mette in ridicolo l'onorata Arma e l'ispettorato stesso.

Un episodio che alimenta la rabbia collettiva e allontana sempre più il cittadino dalle dalle istituzioni.

Il primo pensiero che ha attraversato le menti dei beceri cittadini è stato: perché è accaduto in Piemonte e non in Puglia o Calabria o Sicilia? Ma se tanto zelo fosse stato esercitato lo scorso agosto si sarebbero potute salvare alcune vite?

Credo si debba recuperare, anche nell'esercizio delle funzioni pubbliche, la regola d'oro del buonsenso e allora molto ricomincerebbe a girare nel verso giusto.

Fortunatamente, seppure tardivamente, il Ministero è intervenuto lo scorso giovedì e come riporta La Stampa è stato proprio il segretario generale del ministero del Lavoro, Paolo Pennesi a dichiarare «C'è stato l'incontro alla Direzione territoriale di Cuneo, a seguito della verifica ispettiva. Al riscontro delle carte, la situazione è stata chiarita, anche in ciò che poteva lasciare margini di dubbio. Si è accertato che nella vigna con il proprietario c'erano un nipote e la compagna, insieme con un amico di famiglia e un'altra persona. Nessuno legato da rapporti di lavoro dipendente».

Tutto è bene ciò che finisce bene ma come l'ha chiarito il Ministero potevano benissimo chiarirlo i rappresentanti della funzione pubblica intervenuti in azienda. Una pubblicità negativa che, nonostante la marcia indietro, non giova ai rapporti tra i due schieramenti sempre più contrapposti: cittadini e istituzioni.

Chissà cosa sarebbe potuto accadere a Sting, che addirittura chiedeva 262€, se avessero fatto l'irruzione mentre gli ospiti raccoglievano le sue uve e le sue olive nella splendida tenuta chiantigiana. O forse che il lavoro da Sting è considerato antistress mentre dai contadini è in nero oppure, terza ipotesi, che "No, sui Police non si può!"

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Note: a onor del vero Sting offriva anche altri servizi professionali nell'ambito dell'enoturismo.

Buonsenso: Capacità naturale dell'individuo di valutare e distinguere il logico dall'illogico, l'opportuno dall'inopportuno, e di comportarsi in modo giusto, saggio ed equilibrato, in funzione dei risultati pratici da conseguire (Hoepli)

Pubblicato in Lavoro Emilia
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