Venerdì, 19 Maggio 2023 05:37

Torre Mozza e Torre Fiumicelli: lo spettacolo del Salento In evidenza

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Gli ulivi centenari – per non dire millenari – della campagna salentina sono i re incontrastati del paesaggio naturale della Puglia.

Si tratta di pezzi fondamentali delle memorie storiche che il Salento propone qua e là a chi lo visita. Ma, sia chiaro, non ci sono solo gli ulivi a comporre questo paesaggio: come non citare, per esempio, le masserie e le pajare? Quelle che un tempo erano espressione e manifestazione della civiltà contadina del Sud oggi si sono trasformate e hanno l’aspetto di strutture ricettive di alto valore. Se poi ci si sposta dall’entroterra per raggiungere la costa, lo spettacolo non è meno affascinante. Il litorale, infatti, è caratterizzato dalla presenza di torri costiere, che da secoli dominano le baie più nascoste e le spiagge. Fra queste non passa inosservata Torre Mozza, che si trova nella frazione balneare omonima: fa parte del piccolo borgo di Ugento e vanta una posizione privilegiata sul meraviglioso mar Ionio.

Alla scoperta di Torre Mozza

Tra le frazioni più celebri di Ugento, Torre Mozza è una meraviglia per gli occhi, facile da raggiungere anche per i turisti che non la conoscono, vista la sua posizione privilegiata quasi a metà strada fra Santa Maria di Leuca e Gallipoli, vale a dire due delle località più affascinanti di tutto il Salento. A rendere il paesaggio di Torre Mozza peculiare provvedono fra l’altro i tanti canali e laghetti artificiali che sono il frutto della bonifica che venne realizzata da queste parti nella prima metà del XX secolo.

Perché Torre Mozza si chiama così?

Le origini del nome Torre Mozza sono piuttosto facili da intuire anche per chi non conosce questo posto. È evidente, infatti, il riferimento alla torre costiera, che si erge proprio sulla spiaggia, molto estesa e contraddistinta da sabbia dorata, ad appena 40 metri di distanza dalla battigia. Un tempo il nome era Torre Fiumicelli; quel che è certo è che la sua edificazione risale al Cinquecento, e che a volerne la costruzione fu Carlo V. L’obiettivo era quello di proteggere la costa e l’entroterra dalle invasioni dei turchi che molto spesso giungevano dal mare e attaccavano il territorio salentino, seminando terrore e morte. Ugento, per esempio, fu vittima di un assalto da parte dei saraceni quando, nel 1547, più di 20 imbarcazioni portarono oltre 400 invasori a colpire la località salentina.

La torre di Ugento e le altre costruzioni sul litorale

Sulla cima della torre di Ugento un tempo era presente una specie di catasta di legno, a cui veniva dato fuoco tutte le volte che venivano avvistati i nemici, in modo da avvisare non solo la popolazione, ma soprattutto le torri costiere nei paraggi, a cominciare da Torre Pali e Torre San Giovanni. Non solo: il fumo e le fiamme che venivano sprigionate si potevano vedere anche dall’entroterra e dalle masserie meno vicine alla costa. Al pari di altre roccaforti di questo tipo, Torre Mozza fu costruita nelle vicinanze di alcune fonti di acqua dolce e potabile, di cui Ugento era decisamente ricca. Ecco spiegato l’antico nome di Torre Fiumicelli, che però oggi non si utilizza più e ha lasciato il posto alla denominazione di Torre Mozza. Non è difficile intuire la ragione, visto che la torre, già poco dopo il termine dei lavori di costruzione, ha dovuto fare i conti con alcuni cedimenti strutturali. Le ristrutturazioni successive, per altro, non sono state sufficienti per arrestare il deterioramento inevitabile: ed ecco spiegata la ragione per la quale oggi si parla di Torre Mozza.

Un tuffo indietro nel tempo

Chi oggi si dedica alla ricerca di un viaggio last minute Salento non può fare a meno di valutare Torre Mozza come potenziale destinazione per la propria vacanza. È interessante scoprire, fra l’altro, che durante la Seconda Guerra Mondiale la torre ha accolto una postazione di artiglieria. Attualmente l’edificio spicca in tutto il suo fascino, con la base a scarpata e la sua forma a tronco di cono. Il portale ora è ben conservato, e in passato consentiva l’apertura di un ponte levatoio di piccole dimensioni; decisamente massicce sono, invece, le mura. Si può ipotizzare che un tempo le sentinelle che vivevano nella torre uscivano in sella ai propri cavalli ogni volta che era necessario comunicare con la popolazione per avvertirla di un pericolo imminente.

Che cosa fare durante una vacanza a Torre Mozza

Se si trascorre una vacanza a Torre Mozza, non ci si deve lasciar scappare l’occasione di recarsi anche a Torre San Giovanni, per ammirare per esempio la fantastica Spiaggia delle Fontanelle. Non molto lontana è anche la località balneare di Torre Pali, che in più di una occasione ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu. Nelle vicinanze, poi, c’è l’Isola della Fanciulla, il cui nome è ispirato a una ragazza che venne uccisa da un pirata.