di Domenico Lanciano Badolato, 6 maggio 2022 - E’ risaputo. Godono di più turismo i luoghi dove sono stati girati film, specie se particolarmente popolari e di successo, sia trasmessi in televisione che proiettati al cinema. E’ infatti assai noto che gli amanti di “cineturismo” costituiscono una bella fetta di mercato; e che le “location” cinematografiche sono un forte attrattore turistico. Inoltre, un diverso tipo di attrattore (a parte le “fiction”) è rappresentato dai luoghi dove si sono verificati clamorosi fatti di cronaca.
Badolato negli ultimi cinquanta anni ha avuto l’uno e l’altro utile aspetto, con discreto successo. Già nel settembre 1973 sono iniziate per Rai Due le riprese del film “Domani” del regista Mimmo Rafele (https://it.wikipedia.org/wiki/Domani _(film_1974) il quale poi ha collezionato parecchi successi anche come sceneggiatore di fiction Rai. Nel 1974 è stato in parte girato “Koatti” del regista greco Stavros Tornes, tra borgo e convento francescano. Poi, sempre per Rai Due, è stato girato “Il giorno prima della festa” di Edmo Fenoglio (1978) seguito da milioni di telespettatori.
Per la cronaca, nel biennio 1986-88, la vicenda di “Badolato paese in vendita” ha attratto troupe televisive anche dall’estero e la Rai ha effettuato oltre 40 passaggi televisivi, tra telegiornali e “talk-show”. Mentre l’altra vicenda nota a livelli internazionali, l’accoglienza ai profughi curdi della nave Ararat (dal 1997 al 2002), ha generato alcuni lungometraggi, il più famoso dei quali è “Il volo” del celebre regista tedesco Wim Wenders << https://it.wikipedia.org/wiki/Il_volo_ (film_2010) >>. Interessante pure il film “Hasan si è fermato a Badolato” (2000) del regista USA
Jan Ralske ( http://web.tiscali.it/gilbotulino/hasan.htm ) e quello di due registi salernitani.
Altro lungometraggio girato interamente al borgo è “Badolato amata terra mia tra cielo e mare” (2019) della regista veneta Imelda Bonato la quale ha dedicato a questo paese tanti altri film di breve e media durata. Innumerevoli poi sono i documentari trasmessi da “TV2000”, da Rai Tre e da altre emittenti italiane ed estere. Per non citare il fatto che sono diversi gli artisti molto noti, come il cantautore Piero Pelù, che hanno casa al borgo antico per lunghi o brevi soggiorni.
Insomma, Badolato potrebbe vantare o esibire pure l’utile carta turistica della cultura, come questa dei film. Basta organizzarsi. Ad esempio, sarebbe bene che, almeno alla piazza Castello del borgo, ci fosse un cartello con su scritti tutti i film girati in questi luoghi. Perché tenere nascosti i gioielli di famiglia?... E sarebbe bello se ci fossero uno o più eventi che riproponessero tutti i film che hanno come soggetto Badolato. I turisti ne rimarrebbero a bocca aperta. Infatti, un così piccolo borgo può vantare una grande attenzione cinematografica. E chissà che cosa non chiami cosa! E sarebbe pure utile realizzare un opuscoletto con l’elenco e gli aneddoti su questi film girati in loco. Le nuove generazioni e i turisti non ne sanno un granché, pure per questo andrebbe valorizzato quel “turismo intellettuale ed artistico” che finora ha dato molto.