Leclerc distrugge la concorrenza e trionfa, lasciando le briciole agli avversari. Verstappen si ritira, come Sainz. Secondo Perez, terzo Russell. E adesso è il turno di Imola!
di Matteo Landi
Ultimi giri di una gara tutta all'attacco. Sempre in testa, di fatto, senza rivali. "Andiamo per il giro più veloce", lo dice una, due volte. Charles è indemoniato, dai box lo invitano alla calma, la tornata più rapida è già sua. Ma Leclerc non lascia neanche le briciole agli avversari, che dietro di lui soccombono. Con una Ferrari così la sua classe emerge, tanto da annichilire i rivali e realizzare il suo primo Grand Chelem: pole position, giro più veloce, vittoria e sempre in testa, dallo start alla bandiera a scacchi. Down under, il mondo capovolto. Australia, ci mancavi tanto. L'ultima volta che il Circus vi fece tappa era il 2020, all'inizio della pandemia. Le squadre si erano sistemate nel paddock ed appena riscontrata la positività al Covid di alcuni addetti scese un clima surreale che portò alla cancellazione anticipata della gara. Questo weekend più di 400 mila appassionati si sono recati all'Albert Park, la Ferrari non ha vinto, ha stravinto. La Mercedes è sul podio con Russell, e la Red Bull, seconda e ad una sola punta, si prende un distacco abissale dal vincitore. Due anni e tutto è cambiato.
Leclerc perfetto. Verstappen battuto e abbattuto
Leclerc 71, Russell 37, Sainz 33. 6° è Verstappen, a quota 25. La classifica mondiale è eloquente ed evidenzia la poca affidabilità espressa dalla Red Bull. Dopo la sofferta vittoria artigliata in Arabia Saudita il campione del mondo in carica incassa un altro ritiro per problemi tecnici. Da quando la Honda ha lasciato in gestione le sue power unit alla stessa Red Bull sono iniziati i dolori per gli anglo-austriaci. Nonostante l'arrivo presso il super team, condotto da Horner, di tanti ingegneri strappati dalla concorrente Mercedes. Verstappen ha provato a tenere testa a Leclerc, non riuscendo tuttavia ad impensierirlo, se non in concomitanza con la fine dei periodi di safety car. Lampi di speranza, spenti nel giro di pochi chilometri da un Leclerc oggi imbattibile. Il monegasco ha trovato una perfetta sinergia con una Ferrari veramente gentile con gli pneumatici. Perez ha regalato gli unici sorrisi al box Red Bull, arrivando secondo sotto la bandiera a scacchi, facendo assai meglio del suo alter ego in Rosso.
Sainz, il secondo violino stavolta suona male
Velocissimo nelle prove libere. Arrivato nell'ultima fase di qualifica sembrava poter realizzare il suo miglior weekend in carriera. Fino alla maledetta bandiera rossa che lo ha costretto ad abortire un giro perfetto. Da lì in poi è stato il disastro. Sainz sbaglia il suo ultimo tentativo e si ritrova obbligato a partire dalla nona posizione in griglia. In gara scatta male, anche a causa dell'utilizzo delle gomme più dure, e si gira malamente dopo pochi chilometri. A testa bassa esce dalla sua vettura bloccata in ghiaia. Binotto ne è convinto: Carlos imparerà da questo fine settimana e tornerà più forte di prima. Se lo augurano i tifosi Ferrari, perchè dall'altra parte, in Red Bull, Perez non sbaglia un colpo. Non è la prima volta che lo spagnolo incappa in errori marchiani ma ogni volta ha sempre mostrato di saper rialzare la testa. Coraggio Carlos!
Hamilton battuto da Russell
Ha sbuffato nel finale, quando la squadra lo ha invitato a tirare i remi in barca per preservare la sua power unit, in difficoltà con le temperature elevate. Hamilton ha dovuto masticare amaro, accontentandosi di giungere quarto, alle spalle del giovane compagno Russell. Ma anche senza problemi non sarebbe riuscito a sopravanzare il team mate, fortunato ed abile nel fermarsi ai box durante una fase di safety car. Dopo il turbolento finale della stagione 2021 c'era chi pensava che il sette volte iridato si sarebbe ritirato. Ipotesi che Lewis non ha mai realmente tenuto in considerazione. Hamilton ha vinto tanto. Ha vinto tutto. Le attuali prestazioni Mercedes lo renderanno ancora più affamato o abbatteranno le sue motivazioni?
McLaren, bentornata! Williams, che strategia!
Detto dei tre top team è piacevole sottolineare la rinascita della McLaren. Dopo un inizio di stagione catastrofico in Australia è tornata a correre più vicina ai grandi. Norris e Ricciardo hanno addirittura impensierito il duo Mercedes, prima di arrendersi nel finale ed accontentarsi di una quinta e ed una sesta piazza che comunque rilanciano il glorioso team fondato dal neozelandese Bruce McLaren. Sorride anche un altro storico team, la Williams. Escluso dalle qualifiche per la mancanza della benzina necessaria alle verifiche, Albon è risalito alla grande sfruttando la fantasiosa strategia orchestrata dalla sua squadra: zero soste fino a pochi chilometri dal traguardo. In virtù di un buon passo gara il pilota con licenza thailandese ha così artigliato un bel decimo posto che garantisce alla Williams il primo punto stagionale.
Haas, brusca frenata. Bene Alfa Romeo. Disastro Aston Martin
Aveva stupito ad inizio stagione, questo fine settimana è ripiombata nella seconda parte del gruppo. La Haas non ha fatto in tempo a gioire che già torna alle pene del passato? Magnussen, afflitto anche da problemi fisici, ha fatto quello che ha potuto, fra qualche alto e tanti bassi. Incostante anche Mick Schumacher che però sembra aver trovato il feeling con la sua vettura: un paio di errori in meno e la zona punti stavolta poteva essere sua. Convince invece Alfa Romeo e soprattutto Bottas. Il finlandese non è mai abbastanza "cattivo" nei duelli ma paradossalmente questo gli consente di tenersi lontano dai guai, e grazie ad un discreto passo è riuscito ad artigliare una bella ottava piazza finale. Disastroso è l'inizio di stagione di Aston Martin. La squadra che, a detta del suo proprietario, vuole diventare presto campione dal mondo è ancora ferma a zero punti. In Australia Vettel e Stroll, per giunta, hanno fatto più danni della grandine, ed i tanti colpi inflitti alle loro monoposto iniziano già a pesare sul bilancio, considerando i limiti di budget imposti dal regolamento.
Ed ora tocca a Imola!
Tutto esaurito. Fra due settimane sarà il turno di Imola. Le vittorie di Leclerc hanno scatenato gli appassionati, e dal venerdì l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari sarà un'autentica bolgia. Due vittorie, primi in entrambi i campionati. Binotto al termine della gara australiana rimane composto, elogia la squadra, rifiuta di prendersi tutti i meriti. Però la realtà, caro Mattia, adesso supera i sogni. Il lavoro e la pazienza spesso pagano. Grazie Ferrari.