Attilio Bertolucci, La camera da letto, Garzanti, 1988.
O ponte centrale, mediano, sollevato a unire
a dividere le due Parme, momento
mille volte ripetuto, mai pacifico,
del passaggio ad altra riva, perdizione e fuga per via
d'acqua in veloce schiarirsi e allontanarsi verso plaghe più basse,
ignote, cariche di fertilità per limo e fimo.
Valerio Varesi, Il commissario Soneri, Frassinelli, 2014.
Lungoparma, il vialone che costeggiava il torrente dove lo sguardo spaziava sull'ampio profilo irregolare dell'altra sponda, quella verace e popolana di un tempo, con le case abbracciate in fila come scolarette. Oltre il parapetto del viale si schiudeva la minuscola giungla urbana di pioppi e salici che accompagnava la corrente fin dentro la città, proteggendo una fauna selvatica infuriata al riparo nella confortevole bolla di calore delle case.
Parma voladora, io ti sogno ancora, sotto i vecchi ponti cittadini…
Enzo Rotelli, canzone della Parma voladora.
Bibl. Parma, dicono di lei, Elleboro, 2018