Domenica, 27 Febbraio 2022 13:06

Alfa Romeo, un sogno tricolore In evidenza

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Alfa Romeo, un sogno tricolore Fotografia "Alfa Romeo F1 Team ORLEN" Facebook page

Dopo aver girato a Fiorano ed a Barcellona in versione camouflage la squadra del Biscione presenta la nuova C42 nella stupenda livrea rosso-bianca. Con le nuove regole tutti sono ripartiti da zero e per Alfa Romeo si presentano nuove opportunità.

 

di Matteo Landi 27 febbraio 2022 - 

La scritta "Alfa Romeo" ben in vista sul cofano e sul retro dell'alettone posteriore, dove campeggia un tricolore a tutta larghezza, a rimarcare l'impegno confermato dalla Casa del Biscione nella massima Formula. Si continua ovviamente ad avvalere di strutture, meccanici ed ingegneri della svizzera Sauber. Meno dispendioso del dover mettere in piedi un team da zero, ma a ben guardare non sono in molti ad averlo fatto in tempi recenti. La pluridecorata Mercedes altro non è che la ex-Brawn Gp, a sua volta derivata da Honda, ex-BAR, erede Tyrrell. Il paragone fra la compagine anglo-tedesca e quella italo-svizzera sta in piedi fino ad un certo punto, in quanto gli impegni non sono paragonabili. Il confronto però aiuta a capire che in F1, come in fisica, "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". Ad essere presente in Formula 1 l'azienda fondata nel 1910 a Milano ci tiene, eccome. Come conferma l'AD Jean-Philippe Imparato, che ha posato insieme ai piloti Valtteri Bottas e Zhou Guanyu davanti al nuovo SUV Tonale, modello il cui nome compare persino sulla carrozzeria della nuova F1, chiamata C42. Tanto rosso si alterna a del bianco, così da onorare anche lo sponsor principale "ORLEN", azienda petrolifera polacca. L'arrivo del debuttante Zhou, primo cinese ad arrivare in F1, porta una ventata di aria fresca, ma soprattutto i denari derivanti dalle sponsorizzazioni asiatiche. A livello velocistico ha molto da invidiare al nostro Giovinazzi, l'ex Alfa adesso in Formula E, non avendo il pilota orientale raggiunto grandi risultati nelle formule propedeutiche. Spicca il terzo posto conquistato lo scorso anno in F2, categoria disputata però da ripetente ed in cui ha trionfato l'attuale pilota di riserva Alpine, l'australiano Oscar Piastri. La squadra si affiderà, a livello di risultati, soprattutto a Bottas. Da pilota spalla del sette volte iridato Hamilton a team leader, per il finlandese si tratta di un bel salto che dichiara di affrontare con molto entusiasmo. La nuova nata ha già disputato uno shakedown a Fiorano, pista della fornitrice di power unit Ferrari, ed i test collettivi di Barcellona, in cui non ha spiccato. In Spagna non contavano i tempi sul giro, ma era necessario percorrere quanti più km possibili, per iniziare a comprendere una vettura basata su un regolamento nuovo per tutti e testarne l'affidabilità. Purtroppo i titolari Bottas e Zhou ed il collaudatore Robert Kubica sono fra coloro che hanno percorso meno giri. Nei prossimi test in Bahrain la squadra italo-elvetica dovrà invertire la rotta. Il ritorno prepotente dell'effetto suolo, comunque, sta creando grossi grattacapi a tutte le squadre. Doppio fondo, muso e pance ricordano quanto mostrato dalla nuova Ferrari F1-75, vettura con cui, appunto, condivide una power unit che nelle recenti prove è sembrata veramente competitiva, tanto da attirare le attenzioni di Mercedes e Red Bull. L'Alfa Romeo dovrà necessariamente risalire la china, migliorando la nona posizione fra i costruttori del 2021. La squadra non è strutturata per vincere, ma sarebbe bello vedere le Rosso-Bianche costantemente in top ten. Vederla sul podio, obiettivo raggiunto da Sauber più volte in un ormai lontano passato, è il sogno proibito dei tanti estimatori del marchio del Biscione che, ricordiamolo, è stato pure Campione del Mondo.

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