Domenica, 31 Marzo 2019 21:41

F1, Bahrain: Leclerc, è quasi urrà ma la Stella è nata In evidenza

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F1, Bahrain: Leclerc, è quasi urrà ma la Stella è nata Fotografia "Charles Leclerc" Facebook page

La Ferrari tradisce Leclerc. Il monegasco domina tutto il weekend ma si deve arrendere alla débâcle tecnica della Rossa. Vince Hamilton davanti a Bottas. I riflettori, però, sono tutti per il giovane ferrarista. Vettel, battuto ed abbattuto, vede i fantasmi del recente passato ed è solo quinto.

di Matteo Landi

Pole position, giro più veloce e quasi vittoria. Se la gara appena disputata in medio oriente fosse durata qualche giro in meno adesso staremo festeggiando il primo trionfo in F1 di Charles Leclerc. Al termine di un gran premio ricco di sorpassi e colpi di scena siamo invece a celebrare l'ennesimo primo posto di Hamilton, sul podio davanti a Bottas, con una doppietta che da Rossa si è fatta, in pochi attimi, Grigia. Fortuna e sfortuna non esistono e Leclerc si trova a cogliere un primo podio nella massima formula che più amaro non sarebbe potuto essere: un problema alla power unit lo priva della sua prima vittoria, costringendolo a fine gara a stringere i denti dopo aver dominato tutto il weekend. Battendo sul campo sia il plurititolato compagno di team, che il pentacampione Hamilton ed il vincitore del Gp d'Australia Bottas. Prima dell'inizio del mondiale tanti erano convinti delle potenzialità del giovane monegasco nuovo acquisto Ferrari. Altrettanti si chiedevano se avrebbe retto la pressione che grava sulle spalle di chi corre per la Casa di Maranello. Pochi, forse nessuno, avrebbe potuto pensare che già alla seconda gara si sarebbe messo nelle condizioni di vincere, nel giorno dell'ennesima giornata storta di Vettel. Quest'ultimo ancora alle prese con i fantasmi del recente passato ed i preoccupanti testacoda che puntualmente si verificano quando subisce gli attacchi di Hamilton.

Ferrari: prestazioni al top, affidabilità drammatica

Se a Melbourne la Ferrari aveva remato con difficoltà, passando sotto la bandiera a scacchi un minuto dopo il vincente Bottas, in Bahrain l'equipe guidata da Mattia Binotto ha ribaltato la situazione. Da animale ferito a lepre in fuga. Imprendibile per tutti. Le risposte che tutti i tifosi del Cavallino attendevano sono arrivate sabato, con una prima fila annichilente per gli avversari. Uno status confermato lungamente in gara. Nonostante gli errori e la velocità sconstante di Vettel, Leclerc, nell'incredibile ruolo di prima guida Ferrari, aveva messo un margine di tutta sicurezza fra sé e l'inseguitore Hamilton. Con circa dieci secondi di margine solo un problema tecnico avrebbe potuto fermarlo. Problema che purtroppo si è concretizzato quando il recupero di energia della sua SF90 ha iniziato a fare le bizze. Gli ultimi dieci giri sono stati un calvario per il pilota Ferrari, superato prima da Hamilton e poi da Bottas. La safety car finale, provocata da un incredibile contemporaneo ritiro delle due Renault, afflitte da problemi tecnici, gli ha salvato il podio. Se a Melbourne sembrava svanita la competitività mostrata dalle Rosse nei test di Barcellona, in Bahrain questa si è nuovamente manifestata. E come accaduto durante le prove invernali, le vetture di Maranello hanno evidenziato preoccupanti problemi di affidabilità. Da quello occorso alla vettura di Leclerc, allo strano cedimento dell'ala anteriore subito dalla SF90 di Vettel, subito dopo il testacoda del tedesco. Il medio oriente conferma quindi i responsi dei test invernali: se a Maranello possono gioire per la velocità ritrovata, dovranno invece riflettere sui mancati progressi in termini di affidabilità del mezzo.

Leclerc: una nuova Stella si è accesa

Ci spiace per Hamilton ma oggi i riflettori devono essere puntati su Charles Leclerc. Dopo la pole position con cui ha regolato "nientepopodimeno" che il compagno quattro volte campione del mondo, divenendo il poleman più giovane della storia Ferrari, il giovane talento ha continuato a brillare in gara. In partenza ha commesso l'unica, piccola, sbavatura del weekend, facendo slittare le ruote. Sopravanzato da Vettel e Bottas il pilota n°16 si è difeso da campione su Hamilton, andando già al secondo giro ad attaccare con successo il finlandese della Mercedes. Con il solo Vettel davanti avrebbe potuto deporre momentaneamente le armi, in attesa che le strategie decidessero le gerarchie. Leclerc ha invece annullato il distacco dal suo team mate ed al sesto giro lo ha infilato con una manovra da campione consumato. Il monegasco ha poi scavato un profondo solco fra sè ed il suo compagno, impegnato in una infruttifera lotta con Hamilton. Nel weekend che segna l'ennesima doppietta Mercedes, la Formula 1 vede nascere una Stella. Che ha brillato più del Rosso Ferrari, opaco come in Australia, seppur per motivi diversi.

Vettel, che succede?

Se a Maranello possono gioire per le prestazioni del nuovo arrivato Leclerc, oltre a preoccuparsi dei problemi di affidabilità che hanno afflitto la sua quasi vincente SF90, dovranno riflettere su quanto accaduto a Vettel. Che fine ha fatto il pilota dominante degli anni d'oro Red Bull? Ennesimo testacoda a parte il baffuto Vettel ha subito per tutto il weekend la velocità del nuovo compagno di squadra. In qualifica si è preso tre decimi ed in gara, dopo un'ottima partenza che lo aveva issato in testa, il tedesco ha patito la grinta del compagno subendo prima il sorpasso e poi un ritmo per Vettel ineguagliabile. La classe del campione di Heppenheim non può essersi dissolta negli ultimi mesi ma le domande adesso superano di gran lunga quelle certezze che la Ferrari cerca e pretende da lui.

Norris, Raikkonen ed Albon illuminano il centro gruppo

Al di là di quanto avvenuto al vertice, ci sono da rimarcare le ottime prestazioni ottenute dai piloti delle squadre che ambiscono alla quarta piazza nel mondiale costruttori. Il debuttante Lando Norris ha fatto splendere la McLaren ed è giunto sesto, dietro al dispersivo Vettel e davanti all'ultimo campione del mondo Ferrari Kimi Raikkonen, come noto ora punta di lancia di Alfa Romeo Racing. Mentre attendono la maturazione di Giovinazzi, 11esimo al traguardo, alla ex-Sauber possono godersi l'arcigno e concreto finlandese. Bella gara anche per Alexander Albon, il debuttante di Toro Rosso: per la prima volta a punti e nono al traguardo. Nuovi volti si affacciano nelle posizioni che contano della massima Formula. Leclerc, con poco più di un anno di F1 alle spalle, batte Vettel e vince moralmente la sua prima gara. Mai classifica finale di gara fu più bugiarda. La Formula 1 sta cambiando e fra due settimane in Cina ci saranno conti da regolare.

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