Visualizza articoli per tag: economia

Lunedì, 22 Giugno 2015 10:27

Grecia, alla resa dei conti


Anticipato alle 12 l'incontro dei Capi di Governo per decidere sull'ultima proposta della Grecia. Scommettiamo che...

di LGC Parma 22 giugno 2015 - -
Vedendo come vanno le cose in Europa ci si può scommettere che la decisione che verrà presa questa mattina sarà all'insegna dell'attesa.

L'Europa dei numeri e non certamente della politica e delle strategie, men che meno della solidarietà, uscirà dall'incontro di stamane, con un trionfante comunicato nel quale si annuncerà che la Grecia "sta facendo bene i compiti". Per il momento verrà concesso a Tsipras un periodo di assestamento, presumibilmente sino a fine anno, e nel frattempo verranno anticipati i finanziamenti necessari a rimpinguare le casse del povero Stato ellenico.

Un po' per non tentare la Russia a ricambiare la cortesia dell'UE (vedi ex paesi del Patto di Varsavia entrati a far parte dell'UE e della Nato), un po' per scongiurare gli imprevedibili effetti di un default della Grecia, peraltro ben sottolineati da Mario Draghi, e un po' per "finta solidarietà" verso il popolo greco, i Capi di Stato decideranno di "Non decidere".

Il risultato; un'ulteriore inasprimento della pressione fiscale con ulteriore abbattimento del potenziale di crescita mentre, al contrario, verrà annunciato che, attraverso questo passaggio, Atene potrà presto riprendere la strada della crescita economica, quindi dell'occupazione.

Attendiamo per credere le ore 12,00.

Pubblicato in Politica Emilia

In Emilia Romagna c'è ancora chi decide di scommettere su sé stesso, seppure la la base imprenditoriale giovanile continui a contrarsi.

Bologna - Esistono ancora imprese giovanili
Ma sono solo 31.294, il 7,6 per cento del totale. In un anno perse 1.115 (-3,4 per cento). La contrazione è determinata da ditte individuali (-1.240 unità) e società di persone (-10,9%), all'opposto è boom per le società di capitali (+12,2%). Settori produttivi: giù costruzioni (-10,6%), agricoltura (-6,1%) e industria (-4,4%); tengono i servizi (+0,3%), con attività di ristorazione e alloggio (+2,4%).

In Emilia-Romagna, c'è tra i giovani chi ancora scommette su di sé e decide di aprire una impresa. La base imprenditoriale giovanile regionale continua però a contrarsi più rapidamente rispetto a quanto avviene a livello nazionale. A marzo 2015, le imprese attive giovanili sono 31.294, ovvero il 7,6 per cento delle imprese regionali. Questo emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati dal Centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna. Gli effetti della crisi economica e della restrizione del credito continuano a colpire duramente. In un anno hanno chiuso 1.115 (-3,4 per cento).

1

Va meno peggio per le altre imprese, diminuite dell'1,0 per cento. La tendenza in regione è, da tempo, più pesante di quella nazionale. In Italia la contrazione delle imprese giovanili (503.798, il 9,8 per cento del totale) è meno ampia (-2,1 per cento), come anche per le altre imprese (-0,4 per cento). Le imprese giovanili aumentano solo nel Lazio (+1,4 per cento) e in Trentino-Alto Adige (+0,7 per cento). Segno rosso ovunque altrove. L'Emilia-Romagna è in fondo a questa classifica, quindicesima. Tra le regioni con le quali l'Emilia-Romagna si confronta va peggio in Piemonte (-4,1 per cento), meglio in Lombardia (-1,6 per cento) e in Veneto (-1,7 per cento).

La forma giuridica

La riduzione è da attribuire principalmente alla flessione delle ditte individuali (-1.240 unità, -4,8 per cento), prese tra congiuntura negativa e indisponibilità del credito, ma è molto più intensa per le società di persone (-10,9 per cento, pari a 318 unità). Queste risentono in negativo dell'attrattività della nuova normativa delle società a responsabilità limitata di cui si avvantaggiano le società di capitale, che hanno messo a segno un vero boom (+433 unità, +12,2 per cento).

Settori di attività economica

La riduzione delle imprese giovanili è sempre determinata dai settori produttivi, soprattutto dal crollo delle imprese delle costruzioni (-939 unità, ossia -10,6 per cento), un settore in continua grande difficoltà. È forte anche la riduzione delle attività agricole (-120 unità, -6,1 per cento) e di quelle dell'industria (-4,4 per cento, -112 unità). Tiene l'insieme del settore dei servizi (+0,3 per cento), con tendenze contrapposte al suo interno. Si riducono le imprese del commercio e le attività immobiliari, crescono quelle dei servizi di alloggio e ristorazione e le imprese di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese.

2

 

3

4

5(fonte Unioncamere Emilia Romagna Bologna 15 giugno 2015)

Pubblicato in Economia Emilia

Il presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, Stefano Landi: "Buon bilancio e ricadute importanti su lavoro e internazionalizzazine. -

Reggio Emilia, 19 giugno 2015 -

"E' esattamente questo il tipo di risultato che ci attendiamo dalle società partecipate, guardando innanzitutto alle ricadute effettive delle loro attività prima ancora che ai risultati economici conseguiti, alla luce dei quali, in questo caso, è evidente che la nostra soddisfazione aumenta ulteriormente".
Così il presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, Stefano Landi, interviene sul bilancio 2014 di Ifoa, l'Istituto di formazione che vede l'Ente camerale presente nel capitale sociale con una quota dell'81,4%
Un consuntivo che parla di un volume di attività di quasi 15 milioni di euro e di un avanzo, prima delle imposte, di 170mila euro.
"Cifre - afferma Landi - più che soddisfacenti, soprattutto perché riferite ad un ambito, come la formazione, che raramente consente un equilibrio di questo genere".

"Ancor più rilevanti - secondo Landi - sono le altre cifre riferite all'attività 2014 di Ifoa, che parlano di 19.000 persone formate, tra le quali spiccano 2.500 tirocinanti formati con Garanzia Giovani, 7.000 lavoratori inseriti in percorsi legati ai fondi interprofessionali, 4.000 apprendisti, e, soprattutto, quei 1.000 ragazzi che hanno seguito corsi post-diploma e post- laurea e che nel 72% dei casi riescono a trovare occupazione entro i sei mesi successivi alla conclusione dei corsi".
"I nostri criteri di valutazione dei risultati conseguiti dalle partecipate - osserva Landi - guardano dunque contemporaneamente ad equilibri di bilancio e alle ricadute effettive e misurabili delle attività portate a compimento, e nel caso di Ifoa non possiamo che esprimere particolare soddisfazione, ringraziando gli amministratori, i dirigenti, il personale e i collaboratori per il contributo che hanno assicurato alla formazione di nuove competenze che, in moltissimi casi, si sono rivelate e e continueranno ad essere condizione essenziale per aprire nuovi spazi di lavoro per i giovani".

"Di particolare rilievo - prosegue il presidente della Camera di Commercio - anche le nuove azioni intraprese da Ifoa sul piano degli scambi e delle relazioni internazionali, con 150 persone che già nel 2014 hanno fatto esperienze di mobilità all'estero e la recente assegnazione ad Ifoa di due importanti progetti di formazione in Romania e l'approvazione di 8 progetti comunitari Erasmus+".
"E' evidente - conclude Landi - che si tratta di attività estremamente importanti a beneficio di un territorio che lega agli scambi internazionali oltre il 60% del valore aggiunto, integrandosi bene con le azioni e gli investimento rilevanti (1,5 milioni di euro) che la Camera di Commercio ha messo in campo quest'anno per l'internazionalizzazione".

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Con UniCredit e la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, focus su crescita economica e opportunità per le aziende del territorio.
Il 24 giugno la sede dell'Ente camerale ospita l'incontro operativo organizzato per fornire agli imprenditori locali strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività a nuovi mercati. -

Forlì, 19 giugno 2015 -

E' in programma il prossimo mercoledì 24 giugno, dalle ore 10 presso la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, in Corso della Repubblica n. 5 a Forlì, il Forum Export di UniCredit, organizzato in collaborazione con l'Ente camerale, Cesena Fiera-Macfrut e Rete Enterprise Europe Network, e dedicato alle prospettive di sviluppo del business delle imprese locali in tre Paesi in forte sviluppo e amanti del made in Italy: Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia

Un appuntamento pensato e organizzato per le aziende del territorio e volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività a nuovi mercati; affrontando tematiche concrete per l'approccio alle aree di riferimento come processi d'azienda e accorgimenti bancari e finanziari.

L'incontro sarà aperto dai saluti introduttivi di Alberto Zambianchi, Presidente Camera di Commercio di Forlì-Cesena; e di Angela Vella, Vice Area Manager Romagna UniCredit. Tra gli interventi previsti, anche quello di Renzo Piraccini, Presidente Cesena Fiera - Macfrut, per un Focus sul settore ortofrutticolo; e quello di Laura Bertella, Unioncamere Emilia Romagna-Politiche comunitarie e per l'innovazione, su "La Rete Enterprise Europe Network".

Al termine dei lavori i relatori sono a disposizione per approfondimenti individuali con le aziende interessate.

Per informazioni www.fc.camcom.it/internazionalizzazione  – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Incontro promosso da Poste Italiane che si è tenuto nella sede di Confindustria a Modena per sostenere le esigenze del territorio, affermare la vocazione all'attenzione verso la clientela, sviluppare le opportunità del mercato. -

Modena, 15 giugno 2015 -

Gestione d'impresa e Informazione per sostenere le esigenze del territorio, affermare la vocazione all'attenzione verso la clientela, sviluppare le opportunità del mercato: sono questi i temi dell'incontro promosso da Poste Italiane che si è tenuto nella sede di Confindustria a Modena. Una tavola rotonda alla quale hanno partecipato il responsabile Area Territoriale Centro Nord di Poste Italiane Gino FRASTALLI, Elena SALDA (vicepresidente CMS spa di Marano sul Panaro, vicepresidente Confindustria Modena con Delega Welfare, Responsabilità sociale d'impresa e Legalità), Marco ARLETTI (ad CHIMAR Spa di Soliera, presidente Gruppo Giovani Industriali Confindustria Modena), Generoso VERRUSIO (giornalista della testata on line Emme Web e del bimestrale Modena Mondo Outlook) che hanno risposto a domande su gestione d'impresa e informazione.

Di fronte a una nutrita platea di direttori di uffici postali della provincia, Elena Salda ha posto l'attenzione in particolare sull'importanza del valore aggiunto dei collaboratori che deve basarsi sul know how attraverso il sapere (conoscenze codificate), il saper fare (conoscenza operativa), il saper essere (capacità di comprendere il contesto in cui si opera, di gestire le interazioni con gli altri attori sociali presenti nel contesto, di adottare i comportamenti appropriati). «Competenze importanti per un'azienda, ecco perché facciamo molta formazione. E soprattutto non "fare" gruppo ma "essere gruppo". Collaboratori aperti ai cambiamenti, per cui occorre flessibilità».

Argomento ripreso anche da Marco Arletti: «Un'azienda è fatta di persone e la vera svolta arriva quando il cambiamento è condiviso. E le persone motivate e coinvolte trovano soddisfazione nel lavoro».
Ora che la ripresa mostra i primi segnali, la "ripartenza", secondo gli imprenditori presenti alla tavola rotonda, deve basarsi sulla capacità di saper mettere in campo tutte le energie aziendali. E per un territorio come il Modenese, l'industria manifatturiera è e resta il "cuore" dell'economia.

Il giornalista Generoso Verrusio ha sottolineato come l'informazione locale abbia un suo forte radicamento sul territorio, quel valore che, a differenza di altri contesti, ha significato arginare la crisi di mercato, restando punto di riferimento. Un'informazione che si evolve - ha ribadito -, ma attenta alle problematiche e ai cambiamenti socioculturali.
Giornalisti e imprenditori hanno sottolineato come sia di primo piano il ruolo di Poste Italiane che si propone oggi come una delle maggiori aziende di servizi del Modenese, grazie alla capillarità dei suoi uffici e all'offerta di una gamma di prodotti tradizionali e innovativi, in continua evoluzione e in grado di soddisfare ogni esigenza. Nel corso della giornata, Gino Frastalli, Giorgio Tovoli (responsabile Risorse Umane Centro Nord) e il direttore della Filiale di Modena Mauro Chiarelli, insieme ai direttori degli uffici postali hanno analizzato l'attività quotidiana ed è stata definita l'azione di sviluppo per un territorio capillarmente servito da 135 uffici postali, dotati di postazioni informatizzate e collegati in rete, che consentono di rispondere alle esigenze di operatori economici, liberi professionisti e piccole-medie imprese.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

Con UniCredit e la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, focus su crescita economica e opportunità per le aziende del territorio. Il 24 giugno la sede dell'Ente camerale ospita l'incontro operativo organizzato per fornire agli imprenditori locali strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività a nuovi mercati. -

Parma, 15 giugno 2015 -

E' in programma il prossimo mercoledì 24 giugno, presso la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, in Corso della Repubblica n. 5 a Forlì, il Forum Export di UniCredit, organizzato in collaborazione con l'Ente camerale, Cesena Fiera-Macfrut e Rete Enterprise Europe Network, e dedicato alle prospettive di sviluppo del business delle imprese locali in tre Paesi in forte sviluppo e amanti del made in Italy: Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia

Un appuntamento pensato e organizzato per le aziende del territorio e volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività a nuovi mercati; affrontando tematiche concrete per l'approccio alle aree di riferimento come processi d'azienda e accorgimenti bancari e finanziari.

L'incontro sarà aperto dai saluti introduttivi di Alberto Zambianchi, Presidente Camera di Commercio di Forlì-Cesena; e di Angela Vella, Vice Area Manager Romagna UniCredit. Tra gli interventi previsti, anche quello di Renzo Piraccini, Presidente Cesena Fiera - Macfrut, per un Focus sul settore ortofrutticolo; e quello di Laura Bertella, Unioncamere Emilia Romagna-Politiche comunitarie e per l'innovazione, su "La Rete Enterprise Europe Network".

Al termine dei lavori i relatori sono a disposizione per approfondimenti individuali con le aziende interessate.

Per informazioni www.fc.camcom.it/internazionalizzazione  

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Domenica, 14 Giugno 2015 08:26

Ismea, l'Overview sui mercati agroalimentari

Mercato interno ancora contratto per i vini italiani. La dinamica si rivela positiva solo per le denominazioni di origine, evidenziando ancora una volta che la pressione internazionale si riflette negativamente soprattutto sul segmento dei vini comuni. Lo segnala l'Ismea nell'Overview di questa settimana.

Roma, 8 giugno 2015

Per l'olio di oliva, al contrario, le quotazioni dell'extravergine potrebbero registrare qualche ulteriore lieve flessione, seppure in un contesto caratterizzato da un'offerta in fase di esaurimento. Nel circuito del lampante spagnolo, invece, prodotto guida sul mercato internazionale, saranno possibili nei prossimi giorni ritocchi al rialzo a fronte di una domanda che ancora appare vivace. Più che confortanti i riscontri sullo stato vegetativo delle colture, grazie ad un'ottima allegagione segnalata soprattutto negli oliveti del sud.

Per i lattiero-caseari la situazione resta pressoché invariata rispetto alle ultime sessioni. Il mercato dei formaggi grana resta appiattito su livelli decisamente inferiori rispetto allo scorso anno, a fronte di una domanda interna che stenta a mostrare segnali di ripresa. Anche i prezzi delle materie grasse si sono assestati su livelli particolarmente bassi e non si scorgono fattori che potrebbero innescare a breve un'inversione positiva, e questo in Italia come nell'Ue dove addirittura le quotazioni del burro (ma anche del latte scremato in polvere) hanno raggiunto i minimi storici dell'autunno del 2009.

Basso livello dei consumi interni e prezzi all'export piuttosto contenuti, sono i due elementi che stanno giocando a sfavore della redditività di filiera. Il mercato internazionale e quello comunitario più nello specifico restano appesantiti da una congiuntura peggiore di quanto stimato dalle analisi di scenario post quote della Commissione Europea, soprattutto in considerazione di un significativo vuoto di domanda verificatosi a seguito sia della brusca frenata delle importazioni cinesi sia della crisi politico-economica in Russia.

In linea con le attese, il comparto avicolo ha potuto beneficiare di significative rivalutazioni dei prezzi soprattutto per i principali tagli di pollo e tacchino. Tale situazione potrebbe proseguire anche nei prossimi giorni in un mercato che sta mostrando qualche miglioramento anche per i conigli, per lo più associato ad una brusca contrazione dell'offerta di capi disponibili e ad una più spinta attività promozionale da parte della grande distribuzione. L'emergenza aviaria in Usa nel frattempo ha riportato vitalità sul circuito delle uova, ora collocate bene, oltre che in ambito nazionale, anche sui mercati esteri Europei fino a poco prima forniti dagli States.

Resta al contrario fortemente depressa la commercializzazione nel comparto delle carni bovine, con le ultime quotazioni dei principali tagli freschi nazionali ormai allineati a quelli della concorrenza estera. Per i suini, le ultime contrattazioni non hanno evidenziato particolari novità sul fronte dei prezzi, ma l'evoluzione degli scambi dovrebbe favorire una lenta ma graduale ripresa delle quotazioni sia del vivo sia delle carni industriali e da consumo.

Sui mercati dei frumenti prevale un clima di attesa, con la raccolta ormai avviata in alcuni areali del Sud Italia. Rese e qualità delle nuove produzioni sembrano, dalle primissime indicazioni, confermarsi su livelli soddisfacenti. Resta prevalentemente stazionario sia il mercato del granoturco che della soia, né si riscontrano situazioni in grado di cambiare, in questa settimana, lo scenario di riferimento.

Per la frutta di stagione, i listini sembrano ormai orientati ad un graduale ma fisiologico assestamento al ribasso. Questo lo si riscontra sia sul mercato delle albicocche, dove resta pressante l'offerta spagnola, sia su quello delle fragole, connotato da un progressivo ridimensionamento dell'offerta dai poli produttivi del Meridione, compensato dai distretti del Nord. Anche per le ciliegie, gli scambi proseguono con regolarità, ma al Sud le quotazioni mantengono uno scarto negativo rispetto all'anno scorso, quando la produzione era risultata quantitativamente più scarsa. Al via la campagna di commercializzazione per pesche e nettarine. La raccolta ha avuto inizio negli areali meridionali con due settimane di ritardo, mentre al Nord è risultata in linea con i normali calendari di raccolta. In queste prime battute, il mercato è dominato dalla presenza del prodotto spagnolo, ma una domanda particolarmente interessata sta rendendo agevole anche il collocamento della merce nazionale.

Determinante nel comparto degli ortaggi il forte rialzo delle temperature, balzate su livelli superiori alle medie stagionali. Tale situazione ha comportato un sensibile aumento dell'offerta nazionale, associata anche all'entrata in produzione del Nord Italia, con conseguente riduzione dei prezzi per zucchine, melanzane, pomodori, meloni e angurie. Nel comparto delle patate novelle si registrano i primi scavi nella provincia di Rovigo, con valori superiori a quelli di esordio del 2014.
(Fonte Isema servizi)

Diverse imprese locali interessate a lavorare con l'estero che grazie all'iniziativa di Emil Banca hanno potuto avere colloqui diretti con la delegazione messicana. -

Modena, 12 giugno 2015 -

Investimenti e alleanze strategiche tra imprese italiane e messicane nel settore dell'automotive. Si è parlato di questo ieri nella sede Emil Banca a Bologna a un incontro al quale ha partecipato una delegazione di imprese messicane guidate da Paolo Zavoli, Console Onorario del paese centroamericano per l'Emilia-Romagna. Sono intervenute diverse imprese locali interessate a lavorare con l'estero; grazie all'iniziativa di Emil Banca hanno potuto avere colloqui diretti con la delegazione messicana.

«La nostra regione esporta per 13,5 miliardi di euro, un valore che la colloca al terzo posto in Italia, dietro solo a Lombardia e Veneto che, però, quest'anno sono cresciute meno di noi - ha dichiarato il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia, aprendo i lavori - I mercati internazionali sono un'opportunità che le imprese locali devono saper cogliere. Per questo da tempo ci siamo attivati per fornire ai nostri soci, clienti e a tutte le imprese del territorio gli strumenti, conoscenze e relazioni necessarie per sviluppare nuovi business». Sono 335 le imprese clienti di Emil Banca attive con l'estero. Il totale delle linee di credito con l'estero accordate da Emil Banca ammonta a circa 100 milioni di euro.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Un quadro ancora contraddittorio quello delineato a Reggio Emilia durante la 13a Giornata dell'Economia. Il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi ha sottolineato come non bastino colpi di pennello attorno ad Expo: "C'è una tela da dipingere con continuità." Le indicazioni della 13.a Giornata dell'Economia. Si riaffaccia la fiducia. -

Reggio Emilia, 9 giugno 2015 -

Che sia ripresa o "ripresina" - come prudenzialmente indica il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - un dato è certo: la fiducia sta riaffacciando sull'economia reggiana. E' in tal senso, infatti, che si sono spinti gli interventi dei protagonisti della tredicesima Giornata dell'Economia organizzata dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia.
Nella parole del presidente Landi, in apertura, l'analisi di un quadro ancora contraddittorio (export in aumento del 4% nel 2014%, il Pil provinciale verso un saldo attorno al +0,5%, con previsioni di un +1,2% per il 2015, valore aggiunto delle costruzioni a -1,3% e invece a +0,5% per l'industria, tasso di disoccupazione al 6,6% dal 5,9% del 2013, ma previsioni di aumento degli occupati dell'1% nel 2015), dal quale però emergono i segnali di una "ripresina" che va accompagnata, secondo Landi, da nuove scelte da parte dei diversi soggetti economici, sociali, politici e istituzionali.

"Lo sguardo strategico che occorre in situazioni come questa, ma soprattutto di fronte ad un cambiamento che rischiamo di rincorrere e non di anticipare, è molto ampio, e non è più sufficiente che ciascuno faccia la propria parte, ma è necessario fare qualcosa di più insieme, adottando una scala di priorità non solo condivise, ma che abbiano a cuore una prospettiva, un futuro da costruire e non semplicemente la salvaguardia di risultati acquisiti e probabilmente irripetibili negli stessi modi".
"Le crisi - ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio - non sono un elemento insuperabile, ma non sono neppure una lunga e dolorosa stagione che prelude al ritorno di un tempo migliore che abbiamo conosciuto e vissuto".
E qui l'affondo di Landi: "Questo territorio è cresciuto grazie ad un virtuoso rapporto tra tutte le forze in campo, che non è mai stato esente da problemi e anche da conflittualità, ma nell'ambito del quale c'è sempre stata una vivacità nel costruire insieme che oggi mi pare molto affievolita".

E allora, dice Landi, "non bastano le iniziative comuni attorno ad Expo per ridare slancio allo sviluppo locale, così come non bastano le pur lodevoli e recenti iniziative finalizzate ad attrarre nuovi investimenti sul nostro territorio".
"Questi - aggiunge il presidente della Camera di Commercio - sono colpi di pennello su una tela che va riempita con metodo e continuità, perché non si può pensare di guardare alle opportunità nel mondo senza affrontare, ad esempio, il tema dell'irregolarità del lavoro che scontiamo pesantemente, o quello delle gare al massimo ribasso che inducono irregolarità, o quello di una burocrazia che diviene dissuasiva per gli investimenti e per quei giovani che con ben maggiore facilità dialogano con il mondo".

Tavola rotonda rid

Tavola rotonda: da sin: Andrea Cabrini (moderatore), Vincenzo Perrone (Lombardini srl), Roberto Nicastro (UniCredit), Vittorio Borrelli (Confindustria ceramica)

E attorno a questa ripresa che si affaccia, ma che ha bisogno di nuove condizioni per consolidarsi, si sono espressi Lucio Caracciolo (direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica), Vittorio Borelli (presidente di Confindustria ceramica) Roberto Nicastro, direttore generale di UniCredit, e Vincenzo Perrone, amministratore delegato di Lombardini srl.
Per Caracciolo, il rapido mutamento geopolitico e geoeconomico che si registra nel mondo è cominciato dopo la fine della guerra fredda con la liberalizzazione dei flussi di capitale, genericamente battezzata globalizzazione". Insieme ad altri fattori geopolitici e culturali - ha aggiunto Caracciolo - questo cambio di paradigma sta intaccando i tradizionali rapporti di forza fra Occidente e resto del mondo e sta mettendo in questione le stesse fondamenta dell'Europa e il posto dell'Italia nell'Ue".

Ma pur in questo complesso quadro, le opportunità non mancano, soprattutto nei settori più presenti sui mercati globali.
"L'industria ceramica italiana - ha detto Vittorio Borrelli - percepisce un clima di rinnovata fiducia, dovuto alla somma di alcune condizioni favorevoli e concomitanti per le nostre imprese: un ridotto costo dell'energia dovuto al calo dei prezzi; un euro debole rispetto a quelle valute verso i cui mercati esportiamo; bassi tassi di interesse che sono attesi allo stesso modo anche nel medio termine".
"In questo positivo e favorevole contesto - ha osservato Borrelli - urgono le riforme, soprattutto di fisco e Pubblica Amministrazione, per far sì che le imprese intercettino questa occasione di sviluppo. Se vogliamo puntare ad una "vera" ripresa - ha sottolineato il direttore generale di Unicredit, Roberto Nicastro - tutti, banche imprese e istituzioni, dovrebbero cambiare e sapersi mettere in gioco".

"Stiamo assistendo ad alcuni significativi segnali di ripresa per l'economia italiana ed europea – ha proseguito Nicastro - e l'implementazione dell'Unione Bancaria e del SSM (Single Supervisory Mechanism), oltre che le azioni della BCE, (tra queste il TLTRO e il QE), hanno reso possibile un'ampia disponibilità di liquidità a basso costo". "Il nostro impegno di Banca ha osservato Nicastro - è innanzitutto quello di far ripartire gli investimenti da parte delle imprese: UniCredit ha chiesto complessivamente 15.6 miliardi di euro di fondi TLTRO e ne ha già erogati circa 12 in gran parte proprio a supporto di chi fa nuovi investimenti".
Riforme, credito, azioni più stringenti e congiunte da parte di forze economiche, sociali e istituzioni sono dunque alcune prioritarie azioni a favore della ripresa, ma non di meno lo è anche una nuova spinta sull'innovazione, come ha sottolineato l'intervento di Vincenzo Perrone, amministratore delegato di Lombardini srl.

"Siamo impegnati su prodotti - ha detto Perrone - che garantiscono maggiore produttività dei macchinari e la riduzione dei costi di utilizzo, tenendo conto del fatto che a questa richiesta del mercato si sovrappone l'introduzione di norme sempre più severe in materia di emissioni". "Ne consegue - ha detto Perrone - che per crescere in questo contesto e in tutti gli ambiti in continua evoluzione, occorre investire nello sviluppo di nuovi prodotti e nello sviluppo di una potente organizzazione a supporto delle vendite e del servizio post-vendita".
Su questo tema, sullo sfondo, le parole di Landi, che ha ricordato che proprio su innovazione tecnologica e ricerca (unitamente all'internazionalizzazione) si sono concentrati in misura particolarmente rilevante (complessivamente 4 milioni di euro) gli investimenti 2015 della Camera di Commercio.

(fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Pubblicato in Economia Reggio Emilia

Almeno altri cinque reclutamenti di banker di alto profilo; 200 milioni di euro di raccolta a fine anno; focus su Milano, Torino, Firenze e Roma. -

Parma, 8 giugno 2015 -

E' di raggiungere 4,2 miliardi di euro di patrimonio entro fine 2015 l'obiettivo del canale private banking di Banca Euromobiliare (100% Credem), specializzata nel private banking e guidata dal direttore generale Giuseppe Rovani con Francesco Ferrarini responsabile dell'area private banking.
Inoltre, la società punta a reclutare entro fine 2015 almeno altri cinque professionisti con esperienza nella gestione della clientela private e competenze professionali in ambito wealth management e advisory sul patrimonio. L'obiettivo è proseguire nella strategia di crescita con una nuova raccolta di 200 milioni di euro entro fine 2015 grazie ai reclutamenti che saranno effettuati nel corso dell'anno e allo sviluppo della clientela esistente. Il focus sarà sulla aree ad alto potenziale di sviluppo per la clientela private come Milano, Torino, Firenze e Roma.

"Abbiamo focalizzato l'attenzione sul reclutamento di professionisti con una consolidata esperienza nella gestione dei grandi patrimoni perché vogliamo garantire ai nostri clienti un livello di servizio ai vertici del sistema in termini di qualità ed efficienza", ha dichiarato Ferrarini, responsabile private banking di Banca Euromobiliare. "Il nostro modello di servizio è basato sulla corretta interpretazione dei bisogni e delle aspettative del cliente, sull'attento presidio del rischio e sull'offerta di soluzioni di investimento dei migliori player a livello globale senza conflitti di interessi. I nostri punti di forza sono anche rappresentati dalla nostra storia, con oltre 40 anni di esperienza nel settore, e dall'appartenenza al Gruppo Credem, uno dei gruppi bancari più solidi in Italia come confermato anche dai recenti stress test della Banca Centrale Europea".

Nel corso del 2015 l'istituto proseguirà lo sviluppo del modello di business basato su consulenza finanziaria evoluta, gestioni patrimoniali personalizzate e servizi di corporate finance & investment banking. In particolare, il servizio di consulenza evoluta prevede strumenti di reportistica per il monitoraggio degli asset sotto consulenza. Le analisi prodotte dal team di advisory si traducono in raccomandazioni di investimento in azioni, obbligazioni, ETF, OICR e soluzioni assicurative in linea con il profilo del cliente dei principali asset manager internazionali.
Banca Euromobiliare opera in tutta Italia attraverso 360 relationship manager con 34 sedi tra filiali e centri finanziari dedicati al private banking.

(Fonte: ufficio stampa Media Relations Credem)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"