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Dal 5 al 19 marzo in Palatina la mostra fotografica di Caterina Orzi, "Amori dalla Cenere. Canto di Donna". Un percorso di 36 immagini fotografiche accompagnate da testi poetici. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'Associazione no-profit ONLUS Centro Antiviolenza di Parma.

fotografie ph. Francesca Bocchia

Parma, 27 febbraio 2016 

La fotografa e artista parmigiana Caterina Orzi, da sempre attenta alle tematiche sociali, in particolare al tema della violenza sulle donne, torna protagonista con un'idea innovativa; un diario catalogo in cui vuole indurre alla riflessione su ciò che lede la dignità delle donne, fornendo al lettore una prospettiva di risoluzione dopo esperienze di vita dolorose. Un racconto del percorso interiore che ogni donna può intraprendere per ritrovare l'armonia perduta. Una riflessione che partendo dalla lesa dignità porta verso il riscatto e la rinascita, suggerendo che la cultura e la poesia sono risolutive.
Dopo essere stata ospitata alla Biblioteca della Camera dei Deputati, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la mostra dal titolo "Amori dalla Cenere. Canto di Donna" arriva rinnovata a Parma, nel salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina di Parma, dal 5 al 19 marzo 2016.
Dedicata all'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, presenterà 36 immagini fotografiche accompagnate da testi poetici, a cura della critica d'arte Stefania Provinciali; il progetto dell'allestimento è dell'arch. Tommaso Brighenti.

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La mostra fotografica che è stata presentata stamattina in Piazza della Pace, sarà inaugurata il 5 marzo alle ore 11 alla presenza dell'on. Marina Sereni, Vicepresidente della Camera dei Deputati. Rimarrà aperta al pubblico sino al 19 marzo nei seguenti orari: da lunedì a giovedì 9.00-18.30; venerdì e sabato 9.00-13.00.

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Il progetto, infine, è sostenuto da professioniste del mondo della cultura, del giornalismo e della politica: Patrizia Maestri deputata, Barbara Lori consigliera regionale, Stefania Provinciali critica d'arte e giornalista, Fabrizia Dalcò, esperta di politiche di genere. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'Associazione no-profit ONLUS Centro Antiviolenza di Parma.

"La Provincia di Parma, che ha ancora la promozione delle Pari opportunità tra i suoi compiti istituzionali, sostiene con convinzione questa iniziativa – ha dichiarato il Presidente Filippo Fritelli - Caterina Orzi con le sue opere è stata una delle prime ad occuparsi del tema della violenza e delle sue rappresentazioni. E ora approda al racconto, sempre per immagini, dell'affrancarsi delle donne dalla violenza per la costruzione di un progetto di vita."
"Le foto di Caterina Orzi, con la loro dolcezza ci portano un messaggio di amore – ha affermato l'on. Patrizia Maestri - ci parlano del corpo delle donne, un corpo che è fatto per accogliere, ma che spesso viene usato, mercificato e violato, e che deve invece essere rispettato: dagli uomini, dalla politica e dai media."
"L'Azienda Usl ha il compito di tutelare la salute e di prevenire malattie e offese ai corpi e alle menti, da qui il nostro impegno per la prevenzione e la cura, ma anche per promuovere una cultura che sconfigga la violenza" Così la Direttrice generale dell'Azienda Usl Elena Saccenti ha spiegato l'appoggio all'iniziativa.

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"L'Università ha l'obiettivo di diffondere il sapere, ma anche di formare buoni cittadini – ha affermato il prof. Michele Guerra dell'Università di Parma - per questo sosteniamo questa mostra contro la violenza sulle donne, sapendo che l'arte sa condensare molteplici discorsi appartenenti a sfere diverse, e favorire la condivisione dei messaggi."
Samuela Frigeri presidente del Centro Antiviolenza ha ricordato la lunga collaborazione con Caterina Orzi: "La mostra è anche un'occasione per raccontare di noi e del nostro lavoro con immagini belle, rappresentando momenti di sollievo, e non solo mostrando la donna-vittima, che è uno stereotipo da cui occorre uscire, ma parlando in modo diverso delle donne che vogliamo aiutare."
"Ospitiamo la mostra nel salone, a contatto con i ragazzi che studiano: sarà per loro un'opportunità per una riflessione sul tema della violenza, attraverso immagini positive" ha spiegato Daniela Moschini, direttrice della Biblioteca Palatina, che ha anche sottolineato la novità di una mostra figurativa in un luogo dedicato ai libri.
Stefania Provinciali, critica d'arte e curatrice della mostra, si è soffermata sull'uso che la Orzi fa della macchina fotografica:"Caterina entra nell'oggetto con l'occhio, il pensiero e l'obiettivo, cercandone la luce e la positività, e restituendoci immagini piacevoli."

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La mostra è realizzata in collaborazione con la Biblioteca Palatina (MiBACT), con il Patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Azienda USL Parma, Università degli Studi di Parma, Chiesi Foundation Onlus, Centro Antiviolenza di Parma.
Si avvale inoltre della collaborazione dei Comuni di Parma, Montechiarugolo, Langhirano, Noceto, Salsomaggiore, Colorno, Collecchio, Fidenza, Busseto, Sala Baganza, Medesano, Sissa Trecasali, Felino, Roccabianca, Borgotaro, Traversetolo, Lesignano.
Hanno contribuito anche: Codere Italia, Azienda Agricola Bertinelli, Punto Verde, Videotype. Sponsor tecnici: Studio Grafico BLL, Casale del Groppone, Società Agricola Ciù Ciù, EGGS, Stiletto e Marpessa.

Copertina Canto di donna per facebook

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Venerdì, 26 Febbraio 2016 10:29

Parma scopre il "Giappone Segreto"

Dal 5 marzo al 5 giugno 2016, al Palazzo del Governatore di Parma, la mostra "Giappone segreto" farà luce su uno dei capitoli più importanti della storia della fotografia dell' '800: 140 autentici capolavori, connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali.

Parma, 26 febbraio 2016

fotografia ph. Francesca Bocchia

Un viaggio fra i paesaggi, la vita quotidiana, la ritualità e la religione, gli eroi e la figura femminile nella cultura giapponese. La mostra "Giappone Segreto" propone i capolavori della fotografia dell' '800.
Un percorso attraverso 140 opere originali, sviluppatasi tra il 1860 e il 1910, che saranno esposte a Palazzo del Governatore di Parma dal 5 marzo al 5 giugno 2016.
Autentici capolavori, connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali, eredi di un'antica e raffinata tradizione, capaci di applicare perfettamente il colore anche su minuscole superfici: risultati artistici di sorprendente bellezza, con soggetti rappresentati così verosimili da non riuscire a distinguerli dalle moderne immagini stampate a colori.

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La produzione di tali opere rispondeva alle esigenze dei viaggiatori occidentali - i cosiddetti globetrotter - di portare con sé il ricordo di un Paese straordinario, che la modernizzazione forzata stava rapidamente trasformando in una nazione industriale.

Il percorso espositivo, che ruota attorno ai capolavori della scuola di Yokohama, uno dei vertici della fotografia dell'Ottocento, e all'esperienza del viaggio dei 'globetrotter', seguirà un itinerario tematico, intervallato da tre piccole aree che presenteranno otto preziosi album-souvenir con le copertine in lacca giapponese, 20 rare carte de visite, 12 stampe xilografiche policrome dei migliori maestri dell'ukiyo-e quali Hokusai, Hiroshige e Utamaro.

giappone segreto mostra fotografica cultura parma palazzo del governatore 2

Le fotografie saranno messe in relazione anche ad alcuni esempi di arte decorativa giapponese, tra cui spiccano un'armatura da samurai del XVIII secolo, le maschere del teatro classico nō e alcuni splendidi kimono.

La rassegna celebra il recente accordo tra Parma e la Prefettura di Kagawa e si tiene in occasione del 150° anniversario della firma del Trattato di Amicizia e di Commercio tra Italia e Giappone.
Alla conferenza di presentazione sono intervenuti Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura, Francesco Paolo Campione, Direttore Museo delle Culture di Lugano, e Filippo Zevi, Consigliere delegato Giunti Arte mostre musei.

giappone segreto mostra fotografica cultura parma palazzo del governatore 1

Curata da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e Marco Fagioli, col patrocinio del Comune di Parma, la mostra è prodotta da GAmm Giunti, in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano e la Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone di Zurigo che ha voluto depositare a tempo indeterminato il suo patrimonio di opere d'arte giapponesi al Museo delle Culture di Lugano, affinché potesse essere messo a disposizione del mondo degli studi e dell'arte.

Catalogo GAmm Giunti.

GIAPPONE SEGRETO. Capolavori della fotografia dell'800

Parma, Palazzo del Governatore (piazza Giuseppe Garibaldi, 2)

5 marzo - 5 giugno 2016

Orari: dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00

sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 20.00

lunedì chiuso

La biglietteria chiude un'ora prima.

Biglietti: intero, € 10,00

ridotto, € 8,00 (over 65, portatori handicap, insegnanti, altre categorie convenzionate con lo Studio. Biglietto famiglia (due genitori con fino a due bambini), per ciascun utente di gruppi prenotati superiori alle 15 persone (max 25) con prenotazione, altre categorie convenzionate, tessera Giunti al Punto

ridotto speciale, € 5,00 (under 26, studenti e scolaresche con prenotazione, altre convenzioni)

ingresso gratuito, under 6, accompagnatori gruppi scolastici, accompagnatore disabile che presenti necessità, accompagnatore o guida per i gruppi prenotati, iscritti all'albo giornalisti, tesserati ICOM, altre categorie o promozioni per sponsor convenzionati.

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Giovedì, 25 Febbraio 2016 15:18

“Romiao e Micetta sui tetti di Verona”

L'amore sui tetti di Verona: la storia di Romeo e Giulietta raccontata dai loro gatti. Al Teatro del Cerchio un nuovo, poetico e incantato spettacolo per bambini, con la regia del maestro Antonio Zanoletti.

Parma, 25 febbraio 2016

La storia d'amore (tragica) più famosa di tutte è l'ispirazione per la nuova produzione del Teatro del Cerchio che all'interno della mini-rassegna "Shakespeare IeriOggiDomani" propone "Romiao e Micetta sui tetti di Verona", lo spettacolo che concluderà la Stagione Ragazzi 2015/2016. L'appuntamento è per Domenica 28 Febbraio alle ore 17 al Teatro di Via Pini, quando gli attori Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Anna Lisa Cornelli e Chiara Casoli porteranno in scena il tormentato amore dei due amanti di Verona raccontato, però, dai gatti delle due famiglie rivali, Montecchi e Capuleti. Tratto da un racconto di Annamaria Piccione, "Romiao e Micetta" parla dell'amore più puro e coraggioso, quello che non bada alle convenzioni, supera le differenze e si rafforza nelle difficoltà.

«In questo mondo anestetizzato, la magia sta negli occhi di chi guarda, sta nella continua meraviglia di chi osserva le cose con l'innocenza dei bambini. È proprio dal senso di stupore, dall'incantamento con cui i bambini ascoltano le favole che nasce questa idea – spiega Antonio Zanoletti, attore, doppiatore e regista teatrale di fama, che spesso collabora col Teatro del Cerchio e cura la regia di questo spettacolo; - ecco allora che Romiao, gatto scapestrato dei vicoli veronesi, e Micetta, la bella e coccolata gattina di Giulietta, con l'aiuto dei loro amici gatti, diventano gli eroi di questi bambini, i messaggeri dei sentimenti che questa infanzia, sempre più smarrita, fatica a trovare, sommersi come sono di telefonini, i-Pad, TV sempre più becere e chiassosamente insulse, per ritrovare col Teatro quel rapporto così unico, così vero, così speciale che l'arte del palcoscenico sa comunicare». E, questa volta, al capolavoro di Shakespeare non mancherà il lieto fine.

Per informazioni e prenotazioni: 3318978682 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Da Nan Goldin a Pistoletto, da Tillmann a Galimberti, Magistretti: "contemporaneo", il nuovo volto di Mercanteinfiera. In arrivo centinaia di buyer provenienti da tutto il mondo. E il richiamo arriva fino al Texas.

Parma, 24 febbraio 2016

Mercanteinfiera cambia volto: design, arte contemporanea, fotografia in un viaggio tra passato e modernità interpretato attraverso i diversi linguaggi espressivi. Dal 27 febbraio al 6 marzo, le Fiere di Parma si animeranno con l'edizione primaverile della prestigiosa kermesse internazionale dedicata ad antiquariato, modernariato, nonché al più raffinato collezionismo vintage. Questa volta, ad arricchire l'evento saranno una serie di appuntamenti collaterali che guardano al contemporaneo mettendo in vetrina le opere di artisti di fama mondiale: da Nan Goldin a Pistoletto, da Vico Magistretti a Ulrich Tillmann, Maurizio Galimberti e Mario Sironi.

Un totale di 45.000 metri quadrati di superficie espositiva nei quali gli elementi riescono ad emergere in tutta la loro bellezza: pezzi di antiquariato (troumeau, porcellane, ebanisteria settecentesca), arredi, gioielli e oggetti vintage, autentici conversation pieces. Saranno 1.000 gli espositori presenti, a beneficio delle centinaia di buyer provenienti da Stati Uniti, Turchia, Francia, Germania, ma anche Danimarca, Norvegia, Russia e Argentina. Un richiamo giunto in questa edizione fino al Texas.

Forme d'arte esaltate in questa edizione dalle due mostre collaterali in programma: "Sole o accompagnate? L'opera fotografica come opera singola e come serie" è il titolo del percorso, realizzato grazie alla prestigiosa collaborazione di Fabio Castelli, ideatore di MIA Photo Fair.
"Il mio intento - afferma Fabio Castelli - è quello di offrire al pubblico di "Mercanteinfiera" uno sguardo diverso sulla fotografia al fine di sensibilizzarlo su questo mezzo espressivo. La mostra infatti vuole sottolineare la differenza tra la fruizione di un'immagine autoriale singola e la serie di cui fa parte in quanto rappresentativa di un progetto complesso. In tal senso intende anche offrire uno stimolo: quello della "fotografia anonima", cioè immagini di cui non si conosce l'autore ma alle quali può essere attribuito dall'acquirente un valore e un significato diverso da quello originale. Un mercato ancora inesplorato in Italia, ma che all'estero presenta già nuove forme, tendenze e prospettive".
Protagonisti assoluti della mostra, gli scatti della statunitense Nan Goldin, classe 1953, nota per una fotografia utilizzata come un "diario in pubblico" e del tedesco Ulrich Tillmann. Ma nel complesso sono 13 gli artisti in mostra con opere che provengono dalla collezione privata di Fabio Castelli.

Il secondo appuntamento collaterale di Mercanteinfiera è "Parma 360 on view", ovvero una serie di immagini, video e performance, che anticiperanno i temi portanti del Festival sull'arte creativa, in programma a Parma dal 2 aprile al 15 maggio, accogliendo negli spazi del polo fieristico le opere di artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Vico Magistretti, Enrico Robusti, Paolo Ceribelli il visual artist C999 e Maurizio Galimberti. "Parma 360 on view" è realizzata in collaborazione con Federica Bianconi, Chiara Canali, Simona Manfredi e Camilla Mineo.

"Per la nostra rassegna di arte, che fino allo scorso anno aveva abbracciato con successo il terreno delle sperimentazioni, il 2016 sarà l'anno del cambiamento – afferma Ilaria Dazzi, Brand Manager di Mercanteinfiera -. Per Fiere di Parma aprirsi ai nuovi linguaggi non è frutto di una suggestione momentanea, bensì una strategia finalizzata a riposizionare Mercanteinfiera sulle scene internazionali, valorizzandone contenuti di antichità e modernità".

Significativa, in tal senso anche la scelta di ospitare, a cinquantacinque anni dalla morte, una mostra dedicata a Mario Sironi, pittore simbolo del Novecento italiano. L'esposizione è curata da Estemio Serri e Alan Serri per Edizioni Cinquantasei Bologna e Galleria d'arte Cinquantasei, che sarà allestita all'interno della sezione "ArtParma Fair".

I visitatori di Mercanteinfiera, presentando il biglietto di ingresso avranno accesso, ad un prezzo agevolato, all'Archivio-Museo CSAC ( www.csacparma.it ). Per i termini della promozione mercanteinfiera.it/area-stampa/comunicati-stampa.

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Il termine del giorno è "petaloso": un bambino di 10 anni, impegnato nel compito in classe conia questo nuovo termine. Approvato dall'Accademia della Crusca conquista tutti e si diffonde sul web. Impazza sui social al punto da essere primo fra gli hashtag twitter.

Parma, 24 febbraio 2016

Non si finisce mai di imparare e questa volta, a ricordare che spesso possono essere i più piccoli a insegnare qualcosa agli adulti è la parola "petaloso". Il nuovo vocabolo è infatti frutto della mente creativa e a quanto pare, alquanto logica, di un bambino di 10 anni. A raccontare la storia è la maestra Margherita Aurora, su Facebook, fiera del suo piccolo alunno. Matteo, infatti, che frequenta le scuole elementari di Copparo in provincia di Ferrara, ha dato libero sfogo alla fantasia e coniato questo nuovo termine per descrivere un fiore pieno di petali, durante un compito sugli aggettivi.

"Qualche settimana fa, durante un lavoro sugli aggettivi, un mio alunno ha scritto di un fiore che era "petaloso". La parola, benché inesistente, mi é piaciuta, così ho suggerito di inviarla all'Accademia della Crusca per una valutazione. Oggi abbiamo ricevuto la risposta, precisa ed esauriente. Per me vale come mille lezioni di italiano. Grazie al mio piccolo inventore Matteo." - si legge nel post su Facebook della maestra.

L'Accademia della Crusca ha risposto al piccolo Matteo che la parola composta da petalo + oso ovvero pieno di petali, quindi petaloso, è "bella e chiara" ma per entrare nel vocabolario "bisogna che non sia conosciuta solo da chi l'ha inventata ma la usino tante persone e tante persone la capiscano".

Oggi su tutti i social impazza questa nuova parola - prima fra gli hashtag di twitter - e non solo. Complice la delicatezza del racconto, la creatività e l'innocenza che solo un bambino possiede, ma anche la brillante intuizione di una maestra che ha saputo valorizzare il suo piccolo alunno. E se "quando una parola è sulla bocca di tutti (o di tanti)" - come conclude la celebre accademia fiorentina - allora "lo studioso la mette nel vocabolario", tanti complimenti a Matteo per la nuova parola e alla maestra per la brillante intuizione.

petaloso accademia della crusca scuola bambini parole risposta

Immagine tratta dalla pagina Facebook di Margherita Aurora

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Laboratorio "La manomissione delle parole", promosso dall'ateneo, insieme alla cooperativa Sirio e al carcere di Parma: lo scrittore Gianrico Carofiglio ha analizza la politica attuale attraverso l'imbarbarimento della lingua italiana che conduce al caos.

Foto ph. Francesca Bocchia

Parma, 23 Febbraio 2016 

E' stato un appuntamento importante quello che ha visto intervenire lo scrittore Gianrico Carofiglio all'interno dell'aula dei Filosofi dell'Università di Parma, in occasione del laboratorio "La manomissione delle parole", promosso dall'ateneo, insieme alla cooperativa Sirio e al carcere di Parma, coinvolgendo studenti e detenuti.
Una riflessione che ha toccato argomenti di politica, con parole negative nei confronti del Movimento 5 stelle, seppur non citato in modo esplicito, espresse con la frase "Un parlamentare non può passare da una lotteria on-line". Ma anche un approfondimento sull'importanza dell'espressione "la verità", che in un gioco di parole può essere anagrammata in "evitarla", "rivelata", "relativa", e sul suo personale parere che non esiste verità condivisa senza una libera discussione.
Durante il suo intervento l'autore, che ha dialogato con il direttore di Repubblica Parma Antonio Mascolo, ha tenuto a sottolineare l'importante concetto della "Manomissione delle Parole", presente nel suo libro, rispondendo ad una lettera inviata da un detenuto. Una sorta di botta e risposta arguto e profondo.
Ed è proprio da questa manomissione delle parole e dalla confusione sulla lingua italiana che nasce la crisi della politica, una realtà che considera i cittadini solo come possibili elettori da controllare: "Il continuo vituperio contro i partiti è un grave scadimento della vita democratica. La società, così, non può che fallire."

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Un grandioso concerto teatrale multimediale che regala al pubblico più di quaranta canzoni, scelte tra i grandi successi dei Beatles. "Revolution The Show" ha emozionato il pubblico lombardo trasportandolo nei mitici anni '60.

Di Pietro Razzini

Parma, 23 febbraio 2016

La "Beatlemania" dilaga anche a Milano. The Beatbox, cover band del leggendario gruppo di Liverpool, raccoglie applausi e consensi al Teatro della Luna di Assago. Il loro spettacolo, "Revolution The Show", si è rivelato una emozionante macchina del tempo che ha portato il pubblico negli anni '60, quando il twist e lo shout dominavano i weekend di folle divertimento. Il merito è da attribuire ad Alfio Vitanza (Ringo Starr), Mauro Sposito (John Lennon), Riccardo Bagnoli (Paul McCarteny) e Guido Cinelli (George Harrison), capaci di andare oltre gli italici confini, consegnando al pubblico lombardo un concerto british, dal sapore assolutamente internazionale.

MIX VINCENTE - Lo show si è dimostrato essere un connubio di luci e musica, suoni ed emozioni. Filmati d'epoca hanno inquadrato il periodo storico nel quale la band è nata e ha creato il suo mito, sviluppando un fil rouge che ha condotto per mano gli spettatori. Il cuore pulsante della notte milanese, tuttavia, porta il nome di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Star. Let it be, Yesterday, Strawberry fields ed Help sono solo alcuni dei celebri brani intonati dal gruppo. Impossibile per la platea rimanere incollata alle poltrone, evitando di shakerare il proprio bacino.

THE SHOW - "Revolution" é un grandioso concerto teatrale multimediale che regala al pubblico più di quaranta canzoni, scelte tra i grandi successi dei Beatles. Sul palco rivive la loro storia, dalle origini del Cavern Club di Liverpool, passando attraverso gli anni della Beatlemania, fino ai capolavori firmati in studio e ai racconti degli artisti contemporanei che ne hanno ripreso le canzoni, rivisitandole. Il finale, con John Lennon al pianoforte a intonare Hey Jude, ha coinvolto tutti i presenti in un lungo e condiviso insieme di note, di sorrisi e di abbracci. "All you need is love": forse i Beatles avevano ragione.

 

Pubblicato in Cultura Emilia

Per tutti gli amanti della montagna qualche utile consiglio su come arredare la propria da casa di villeggiatura. Sia per chi debba ancora iniziare da zero sia per dare un volto nuovo agli ambienti, con alcuni facili accorgimenti.

Di Giulia Santoro

Anche se quest'anno ne è venuta veramente pochina, la neve è la protagonista indiscussa dei nostri inverni.
Molti di noi ne sono così attratti che non resistono a scappare tra le nostre bellissime montagne per godersi qualche ora di relax in ogni momento libero.
Tra questi, certamente, c'è che finalmente ha realizzato il sogno di acquistare o prendere in affitto la tanta desiderata "Casa per le Vacanze" in montagna!

arredo montagna design

Il primo divertente impegno da prendersi in questo caso è "come arredarla"?
Il primo indicatore è "seguire il nostro istinto". Ognuno di noi ha gusti e preferenze più o meno dettagliate, ed è giusto che anche la nostra casa rifletta quello che siamo attraverso l'arredamento. Senza dimenticare che questa però è una casa di montagna, dove trascorreremo per lo più momenti sereni, lontani dalla caotica realtà quotidiana.
Provate a chiudere gli occhi un momento e cercate con la mente di essere tra quelle montagne. Immaginate ora di entrare nella vostra casa, in un posto che avete solo sognato, un posto che è il massimo delle aspettative. Quali oggetti sta immaginando la vostra mente e quali colori e quali sapori?
Benissimo, partiamo da qui e tenente a mente le sensazioni provate durante questo esercizio e cosa avete visto.
L'arredamento ideale per voi sarà proprio quello!

casa di montagna arredamento design

Non temete di osare troppo perché in montagna tutto è concesso, anzi, è d'obbligo.
Per ricreare il vostro splendido " chalet di montagna", si trattasse anche di un appartamento nel centro storico del paese, vi consiglio di sfruttare gli elementi che la natura già vi mette a disposizione: legno e pietra faranno da padrone ed è doveroso renderne omaggio anche in casa.

Benissimo dunque i travoni a vista grezzi, le boiseries imponenti dovranno abbracciare la maggior parte delle pareti della casa.
Pietre, o pietroni, saranno l'elemento principale nelle zone della sala da bagno, in cucina e attorno al caminetto.
Per un arredamento di montagna è necessario lasciare tutto come natura l'ha fatto, senza apportare modifiche ai colori del legno o delle pietre.

Andate a trovare qualche oggetto naturale tra i boschi: pigne, rami di abete, ceppi dimenticati infatti saranno l'ideale come seduta attorno ad un tavolo, come porta lumière o come centro tavola per le vostre cene.

montagna arredo design 2

Tappeti di pelo, grossi cuscini con ricami tirolesi o dell'alta savoia, copertone ripiegate su divani, divanetti, puff e letti saranno l'ideale per ricreare un atmosfera calda e accogliente.

I colori dominanti dovranno essere i complementari di quelli che sono all'esterno, di conseguenza gli opposti del marrone, del grigio e del verde. Esagerate dunque con bianco, rosso, panna, con tutto quello che riguarderà biancheria del soggiorno, della camera da letto e del bagno. Esagerate con le essenze da ambiente, candele, abat-jour, luci soffuse e tutto ciò che vi aspettereste di trovare in una baita di alta montagna.
Se invece opterete per un arredamento più freddo ed elegante invece vi consiglio il "tone sur tone" il cui effetto sarà sicuramente più soft.

Non abbiate timore di "riempire". Le case di montagna vanno assolutamente riempite. Ogni sorta di suppellettili, oggetti d'arredamento o di design vanno tutti benissimo, ma con l'unico imperativo: rigorosamente acquistati o raccolti in loco!
Sarebbe una vera caduta di stile portare qualcosa di non autoctono in un contesto così incontaminato.
Il mio augurio però è che possiate riempire i vostri spazi di mille ricordi indimenticabili, di sorrisi, di brindisi e relax, a prescindere dall'arredamento che avrete scelto.

With the courtesy of chaletdimontagna.net  

Pubblicato in Design Emilia
Lunedì, 22 Febbraio 2016 15:28

Mille Miglia, presentata la tappa parmigiana

Per il secondo anno consecutivo Parma sarà sede d'arrivo della penultima tappa della "Freccia Rossa". La Mille Miglia arriverà sabato 21 maggio a Parma per poi ripartire alla volta di Brescia, passando per Colorno.

Parma, 22 febbraio 2016 -

foto ph. Francesca Bocchia

Anche quest'anno la nostra città sarà sede d'arrivo della penultima tappa. La trentaquattresima rievocazione della Mille Miglia, la corsa su strada più celebre di ogni tempo, sarà disputata da Giovedì 19 a Domenica 22 maggio 2016 e proveniendo da Roma, arriverà sabato 21 a Parma per poi ripartire alla volta di Brescia, passando per Colorno.

Tradizione, innovazione, creatività, eleganza, bellezze paesaggistiche e stile di vita del nostro Paese: anche nel 2016 la Mille Miglia resta un simbolo dell'eccellenza italiana nel mondo e dopo essere stata tante volte di passaggio, per il secondo anno ha scelto Parma com sede della spettacolare ma fugace sosta per la punzonatura. La città si presta ad accogliere 438 bolidi d'epoca selezionati dalla commissione in base ai risultati sportivi conseguiti e preceduti anche quest'anno delle 150 Ferrari e Mercedes che faranno da apripista.

2016 mille miglia presentazione parma autostoriche

La carovana della Freccia Rossa, al termine di un percorso di giornata di circa 600 chilometri, "invaderà" le strade del centro storico nella serata di sabato, con arrivo previsto della prima vettura in gara sulla pedana di Piazza Duomo attorno alle ore 20,30 (con mezz'ora di anticipo rispetto all'anno passato) e transito dell'ultima automobile attorno alle ore 23.

Le vetture sbucheranno in serata da via Emilia est, transitando dall'Arco di San Lazzaro, quindi attraversando viale Basetti e strada Garibaldi, prima di giungere in piazza Duomo, dove le eleganti "signore a quattro ruote" sfileranno, una dopo l'altra, in passerella per la gioia di appassionati e curiosi. Le vetture si muoveranno successivamente in direzione di via Repubblica, completando il circuito cittadino con l'arrivo al Parco Ducale, che per una notte si trasformerà in un vero e proprio museo all'aperto, capace di ospitare auto "da sogno".

Da lì la carovana, preceduta dalle 150 Ferrari e Mercedes del "tribute", prenderà il via, alle ore 7 di domenica 22 maggio, alla volta di Brescia, attraversando anche Colorno.

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La tappa parmigiana è stata presentata in una conferenza stampa in Municipio. Insieme al sindaco Federico Pizzarotti e all'assessore Cristiano Casa, in rappresentanza del Comune che ha organizzato la tappa in partnership con la società "1000 Miglia s.r.l.", erano presenti Giuseppe Cherubini della società organizzatrice, Alessandro Cocconcelli, di ACI Parma, che mette a disposizione 90 ufficiali di gara volontari, e Pierluigi Spagoni di Ente Fiere, che collabora all'organizzazione della tappa.

"Per il Comune di Parma – ha affermato il Federico Pizzarotti - è motivo di orgoglio collaborare con la 1000 Miglia e ci fa piacere consolidare questo rapporto in una terra che ha importanti tradizioni motoristiche. Ricordiamo tutti il grande successo dell'anno scorso, con l'esordio della sede di tappa, il passaggio nelle strade del centro e l'apprezzatissima cena ai voltoni del Guazzatoio, che riproporremo con analoghe modalità. Sarà un'occasione importante per far conoscere al mondo cultura, bellezza e sapori di Parma".

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"Prima dell'anno scorso – ha sottolineato l'assessore Cristiano Casa – la Mille Miglia era passata tante volte, ma non aveva mai "dormito" a Parma. E' un marchio noto in tutto il mondo e un ottimo veicolo per promuovere la città e il territorio. Quindi ci fa particolarmente piacere riportare l'evento nella nostra città".

Anche quest'anno lo spettacolo non mancherà per i parmigiani e per i turisti, ma non mancherà neppure per gli ospiti della carovana, provenienti da tutto il mondo, che già l'anno scorso, nel loro breve soggiorno hanno avuto modo di apprezzare la straordinaria ospitalità di Parma. Con loro ci saranno anche mille vetture al seguito della gara di regolarità e la folta carovana di addetti ai lavori e giornalisti da tutto il mondo, che pernotteranno a Parma.

Non sono ancora noti i nomi dei tanti i personaggi conosciuti che già hanno deciso di legare il loro nome a queste mille miglia da percorrere in quattro giorni sulle strade del Bel paese da Brescia a Roma e ritorno: fra di loro ci saranno uomini e donne di spettacolo, principi e vip provenienti da tutti i continenti.

La corsa in 4 tappe

La Mille Miglia si disputa su quattro tappe, dal 19 al 22 maggio. La prima tappa prevede la partenza, in programma giovedì 19 maggio, alle 14.30, da Brescia, per toccare Ravenna e Ferrara e concludersi a Rimini. Il giorno dopo, venerdì 20 maggio, si riparte alla volta di Macerata, la seconda tappa porterà i concorrenti, come tradizione, nella serata di venerdì a Roma,dove, in concomitanza con il Giubileo, sono previste alcune modifiche nella consueta passerella notturna nella capitale. Sabato 21 maggio, si riparte da Roma alla volta della Toscana, con pausa a Poggibonsi. La Mille Miglia 2016 tornerà, poi, a scalare i Passi della Futa e della Raticosa, teatro di epiche imprese ad opera di assi del volante. Protagonista della terza tappa sarà Parma dove la "Freccia Rossa"sosterà nella serata di sabato 21 maggio, con arrivo alle 21. Risalendo da Parma, da dove partiranno il giorno successivo – domenica 22 maggio, i concorrenti attraverseranno Cremona, proseguendo verso Brescia. Lungo questo tratto la Mille Miglia tornerà a disputare alcune prove nell'Autodromo Nazionale di Monza. Le vetture attraverseranno, poi, Bergamo e la Franciacorta, prima del rientro a Brescia, previsto nella giornata di domenica 22

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Il profumo di cioccolato diffuso nell'aria ha richiamato numerosi golosi parmigiani fra gli stand dislocati in Piazza Garibaldi per l'ottava edizione di "Cioccolato Vero", organizzato da CNA Parma in collaborazione con Acai, con il patrocinio e la preziosa co-organizzazione dell'Assessorato alle Attività Commerciali e Turismo del Comune di Parma e il contributo di Prefina ed Ecipar Parma.

Foto ph. Francesca Bocchia

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Oltre agli stand era presente il grande laboratorio nel quale assistere alle varie fasi della lavorazione del prodotto partendo dal cacao grezzo sino alla creazione di vere e proprie opere d'arte.

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A coinvolgere e stupire tutti i presenti le performance urbane dell'esilarante clown cileno Murmuyo. Il suo teatro di strada irriverente si prende gioco degli spettatori-passanti attraverso un gioco di immaginazione ed improvvisazione esilarante.

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