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Presentato il calendario di eventi che precederà la seconda tappa parmigiana della Mille Miglia, in programma il prossimo 21 maggio. Manifestazioni collaterali non solo per gli appassionati di auto d'epoca

Di Alexa Kuhne

Parma, 1 aprile 2016

L' 'invasione' pacifica e spettacolare degli affascinanti esemplari della Mille Miglia tornerà, per la seconda volta, nelle strade del centro di Parma.
La rievocazione della storica corsa automobilistica sarà rivisitata e affiancata da eventi che piaceranno non solo agli appassionati.
Intanto sono già 438 i bolidi provenienti da tutto il mondo iscritti alla manifestazione del 21 maggio.
L'arrivo della scenografica colonna di vetture – la più vecchia è una Bentley del '23 - è previsto in serata. La prima tappa cittadina sarà via Emilia est. Le auto d'epoca saranno precedute da 150 Ferrari e Mercedes- Benz.
Dall'arco di San Lazzaro la lunga fila di motori rombanti proseguirà verso viale Basetti e strada Garibaldi, prima di arrivare in piazza Duomo, l'ultima tappa cittadina, verso le 20.30.
La partenza è prevista il giorno seguente da viale Pasini, prima di raggiungere Brescia, destinazione finale.
La Mille Miglia non sarà solo una sfilata di auto d'epoca. Perché tanti saranno gli eventi, frutto della sinergia fra il Comune e Fiere di Parma, che precederanno la tappa parmigiana.
Il primo appuntamento sarà il "Terre di Canossa International Classic Car Challenge", una gara di regolarità che partirà in piazza della Pilotta, venerdì 15 aprile alle ore 9.
Le 100 vetture storiche, tra cui una Ferrari Gts Turbo del 1985 ed una Porsche 356 sc datata 1963 che hanno impreziosito l'ingresso del Comune nel giorno della presentazione di "Aspettando Mille Miglia", attraverseranno Emilia, Liguria e Toscana.

Ferrari Gts Turbo del 1985 e Porsche 356 sc datata 1963

Grandi protagoniste, il 21 maggio, sotto i Portici del Grano, saranno le vetture della Dallara, la casa automobilistica di Varano Melegari, partner della m anifestazione, insieme ad alcuni esemplari di Lamborghini, omaggio ad un marchio simbolo del Made in Italy, ma anche al centenario della nascita di Ferruccio Lamborghini.
Per chi non vuole perdere l'evento e vuole viverlo in prima fila è stata ricreata l'area Vip Lounge: uno spazio speciale per seguire l'arrivo dei bolidi, a partire dalle 19, degustando piatti tipici del territorio firmati da Silvano Romani del gruppo "Noi da Parma" e ascoltando il rombo delle automobili in gara, con la cronaca di Attilio Facconi.
"E' un grande onore ospitare per la seconda volta la Mille Miglia – ha detto l'assessore comunale al Turismo, Cristiano Casa - : un evento reso ancora più eccezionale per la nostra città che per la seconda volta è riuscita ad aggiudicarsi la terza tappa di un evento di portata nazionale ed internazionale".

presentazione mille miglia parma 2016 IMG 4794

Ilaria Dazzi, Brand Manager di Mercanteinfiera e Mercanteinauto ha appoggiato l'evento con entusiasmo, sostendendo di "essere consapevole dello straordinario fascino che questa manifestazione continua ad esercitare nei confronti non solo degli appassionati ed intendendo, così, valorizzare l'impegno del polo fieristico, sempre più in sinergia con il territorio, con l'obiettivo di esaltarne le eccellenze che sa esprimere".

mille miglia 2016 tragitto parma

Pubblicato in Cronaca Parma

Un gruppo di ragazzi, la loro passione e la loro dedizione per il mondo dello spettacolo: energia alo stato puro con il musical "Fame – Saranno Famosi". Dal 7 aprile al Barclays Teatro Nazionale di Milano.

Di Pietro Razzini

Parma, 4 aprile 2016

Energia allo stato puro, freschezza e talento. Questi, ma non solo, gli ingredienti che faranno di "Fame – Saranno Famosi" un cocktail a dir poco esplosivo. Appuntamento fissato il 7 aprile al Barclays Teatro Nazionale di Milano per la prima (con anteprime dal 31 marzo al 6 aprile). Poi via, fino al primo maggio, data dell'ultima replica. Regia affidata a Federico Bellone, produzione griffata Wizard, Fame porta in scena una storia che ha reso indimenticabili i suoi personaggi, offrendo in questa precisa occasione, una versione speciale dedicata al ricordo del film salito alla ribalta 35 anni fa.

I NUMERI - Nel complesso più di 40.000 posti disponibili al Barclays Teatro Nazionale, 25.000 dei quali già venduti. Un allestimento (prima volta nel mondo) dal costo complessivo pari a 500.000 euro. Niente male. Ventidue persone formano il cast caratterizzato da ragazzi e ragazze con un'età compresa tra i 20 e i 25 anni. Queste sono solo alcune cifre che raccontano il valore di uno spettacolo destinato ad attirare l'attenzione del grande pubblico. Dopo Dirty Dancing e prima di The Bodyguard, Wizard ha deciso di puntare su Fame, convinta che gli spettatori non si lasceranno scappare l'occasione di farsi trascinare dall'energia degli attori in scena. Anzi, addirittura di essere protagonisti in scena: ogni sera, infatti, saranno messi a disposizione di chi ne farà richiesta alla produzione, 10 posti per poter assistere allo spettacolo "dall'auditorium della scuola di Fame", sul palco.

I PROTAGONISTI – Sarà Luca Giacomelli Ferrarini a vestire i panni di Nick Piazza. Al suo fianco Eleonora Facchini (Serena Katz), Rajabu Rashidi (Tyrone Jackson) ed Emanuela Puleo (Carmen Diaz) a cui è stato affidato l'onere e l'onore di chiudere lo spettacolo esaltando le note dell'immortale Fame: "Adoro il ruolo di Carmen: ho 23 anni e mi mettono il mondo ai piedi. Cosa posso volere di più?". Afferma ridendo. Poi si fa seria: "E' un'emozione grandissima far parte di questo musical: stiamo lavorando notte e giorno per raggiungere un risultato di alta qualità". E ancora, Federico Colonnelli, Simone Nocerino, Monica Ruggeri, Caterina Sampietro e Marta Melchiorre: giovani e di talento. Statene certi, presto "saranno famosi".

--Cast Fame 8 credits Loris Zambelli

                  Credits ph. Loris Zambelli

Pubblicato in Cultura Emilia

Billy, il cucciolo di koala dotato di una fervida immaginazione e di un enorme coraggio, arriva da oggi anche nelle sale dell'Emilia Romagna. Un film per tutta la famiglia diretto dal regista Deane Taylor.

Parma, 31 marzo 2016

Avventura, amicizia e tante risate per tutta la famiglia. È la ricetta del cartone animato Billy il Koala - The Adventures of Blinky Bill, sbarcato oggi anche nelle sale cinematografiche dell'Emilia Romagna, grazie a Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film, e distribuito da Microcinema.
Nato in Australia nel 1933 con la serie di libri The Adventures of Blinky Bill, il cucciolo di koala è diventato popolare in tutto il mondo anche per film e serie televisive di grande successo.

E' la storia avvincente di un viaggio alla ricerca del padre, che porta il piccolo cucciolo ad una grande crescita interiore. Spinto dall'affetto per la famiglia scopre il valore dell'amicizia e credendo in se stesso diventa un eroe. I compagni di avventura che lo accompagnano attraverso i caldi deserti australiani incontra Nutsy, una piccola Koala dello Zoo, e Jacko, un ansioso e simpatico clamidosauro.
Insieme, tra mille ostacoli, i giovani esploratori dovranno cercare di rimanere uniti ed essere molto coraggiosi e svegli per riuscire a portare a termine la loro missione, ritrovare il papà di Billy e tornare a casa sani e salvi.

Il nuovo film è stato diretto dal regista Deane Taylor che ha lavorato alle serie di Tom & Jerry, Mucca & Pollo e Scooby Doo e all'amatissima pellicola Nightmare Before Christmas.

Pubblicato in Cultura Emilia

Nell'ultima Blind Audition i coach hanno completato i team e si preparano per le battle. Finalmente i 4 team, composti da 21 Voci ciascuno, sono al completo.

Parma, 31 marzo 2016

Si è conclusa ieri la puntata finale delle "Blind Audition", con un gran successo per gli ascolti. La prima fase di The Voice of Italy, in onda su Rai2 condotta da Federico Russo ha visto formarsi i quattro team.
Raffaella Carrà, Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali, hanno individuato gli ultimi talenti che proseguiranno il programma: 21 voci ciascuno.

Durante la puntata, 24 ragazzi si sono alternati sul palco ma i posti a disposizione erano 13. È stato difficile scegliere i più meritevoli. Alcuni di loro hanno incuriosito i Coach, come ad esempio Giuseppe Citarelli, che non ha mai studiato tecniche di canto e non è mai salito su un palco prima di ieri o l'eccentrico Armand Curameng originario delle Filippine che con la sua simpatia e originalità è arrivato dritto al cuore del suo coach preferito, Raffaella Carrà. Fra i selezionati anche una romagnola, la ventinovenne Cristina di Pietro di Rimini che ha portato il pezzo "Kissing You" di Des'ree ed è stata scelta dal Team Pezzali. Nello stesso team dalla scorsa puntata anche un'altro talento della nostra regione, la giovane Francesca Basaglia di Cavezzo, in provincia di Modena.

Le Voci che hanno superato l'ultima Blind Audition: Giuseppe Citarelli (Bari), Roxana Ene (nata in Romania, vive a Roma), Rosaria Mallardo (Giuliano in Campania, NA), Rocco Fiore (Potenza), Cristina Cascone (Roma), Mattia Sciascia (Fermignano, PU), Claudio Di Cicco (Latina), Gianfrancesco Cataldo (Benevento), Cristina Di Pietro (Rimini), Armand Curamen (nato nelle Filippine, vive a Palermo), Fabio De Gennaro (nato a Bitonto, BA vive a Roma), Marta Pilia (nata a Cagliari, vive a Torino), Beatrice Ferrantino (Nova Milanese, MB).

L'appuntamento è per mercoledì 6 aprile con la prima delle due Battle, dove 3 talenti della stessa squadra si sfideranno su un brano scelto dal coach: soltanto uno accederà ai Knock Out.

I team al completo:

TEAM CARRÀ: Rosaria Mallardo (Giuliano in Campania, NA), Armand Curameng (nato nelle Filippine, vive a Palermo), Fabio De Gennaro (nato a Bitonto, BA vive a Roma), Beatrice Ferrantino (Nova Milanese, MB), Erika Finotti (Siziano, PV), Ottavia Bruno (Brescia), Federica Vincenti (Parabita, LE), Irene Colzani (Calenzano, FI), Alessia Langella (San Giuseppe Vesuviano, NA), Francesca Profico (Gagliano del Capo, LE), Elisa Maffenini (Cuveglio, VA), Bruna Zaccaro (Matera), Valentino Bianconi (Pignola, PZ), Daniele Soffiani (Roma), Tanya Borgese (Polistena, RC), Cristina Ambu (Selargius CA, vive a Dueville VI), Andrea Palmieri (Roma), iWolf (Cristina De Vita e Michele Bonfitto, Foggia), Manuel Aspidi (di Livorno vive a Roma), Sorelle Baccaglini (Villanova del Ghebbo, RO), Samuel Pietrasanta (Catania)

TEAM DOLCENERA: Rocco Fiore (Potenza), Mattia Sciascia (Fermignano, PU), Edith Brinca (di Iasi, Romania, vive a Verbania), Enrico Bernardo (Nola), Luca De Gergorio (Campobasso), Joe Croci (Lusurasco, PC), Agata Aquilina (Ribera, AG), Giulia Franceschini (Padova), Frank Polucci (Guidonia, RM), Alice Paba (Tolfa, RM), Greta Squillace (Bruino, TO); Danylo Palyeyev Barmansky (nato a Kiev, vive a Catania), Agnese Cacciola – Neja (Collegno, TO), Domenico Caringella (Valenzano, BA), Massimo Cantisani (nato a Latronico, PZ, vive a Roma), Sara Caratelli (Colleferro, RM), Chiara Granetto (Albaredo D'Adige, VR), Stephanie Riondino (Genova), Annamaria Castaldi (Olbia), Giorgia Alò (nata a Roma, vive a Londra), Fabio De Vincente (Torino)

TEAM KILLA: Roxana Ene (nata in Romania, vive a Roma), Claudio Di Cicco (Latina), Gianfrancesco Cataldo (Benevento), Marta Pilia (nata in Sardegna, vive a Torino), Salvo Matarazzo (Canicattini Bagni, SR), Jennifer Vargas Antela (L'Avana Cuba), Mirko Ciulla (Palermo), Viviana Buonomo (Pomigliano D'Arco, NA), Frances Alina Ascione (Nata a Burbank, Los Angeles vive a Roma), Giuseppe Giordano (Volla, NA), Veronica Moscara (Lecce), Roberta Nasti (Napoli), Charles Kablan (ivoriano, vive a Seriate, BG), Giorgia Papasidero (Roma), Corinne Marchini (Torino), William Prestigiacomo (Roma), Giuliana Ferraz (Bollate, MI), Marta Pedoni (Sassari), Debora Cesti (Milano), Davide Ruda (Alghero), Mariangela Corvino (Foggia)

TEAM PEZZALI: Giuseppe Citarelli (Bari), Cristina Cascone (Roma), Cristina Di Pietro (Rimini), Elisa Meo (Treviso), Francesca Basaglia (Cavezzo, MO), Noemi Castagnanova (Brindisi), Valentina Buccinnà (Lamezia Terme), Ivan Giancarlo Giannini (Torino), Viviana Colombo (Lentate sul Seveso, MB), Mirko Adinolfi (Verona), Davide Carbone (Milano), Katy Desario (nata a Noicattaro BA, vive a Milano), Andrea Cerrato (Asti), Clara Aceti (Seveso, MB), Claudio Cera (Roma), Kimia Ghorbani (Iraniana, vive a Bologna), Elya Zambolin (Monselice, PD), Kevin Pappano (Torino), Cristiano Carta (Roma), Aurora Lecis (Samassi, CA), Virna Marangoni (Bergantino, RO)

Dal 2 aprile al 15 maggio Parma si animerà con mostre, installazioni, fotografia, arte, design, food design, musica e realtà virtuale con il "Parma 360 Festival della creatività contemporanea"

Parma, 31 marzo 2016 

Dal 2 aprile al 15 maggio Parma si animerà con mostre, installazioni, fotografia, arte, design, food design, musica e realtà virtuale. Un totale di 45 giorni durante i quali l'Arte diventerà il motore di crescita e trasformazione sociale, al servizio della città e del territorio.

Il tutto avrà inizio il 2 aprile quando, dalle ore 11, in Piazzale della Pace si darà il via alla lunga maratona di inaugurazione di "Parma 360 Festival della creatività contemporanea": un evento culturale senza precedenti per Parma, uno sguardo a 360° sul sistema della creatività contemporanea italiana e un focus su quella emergente.

8 mostre/evento nel circuito on:
Michelangelo Pistoletto, Maurizio Galimberti, Vico Magistretti, Claudio Parmiggiani, The Art of food Valley, C999, Erresullaluna+Chuli Paquin, BDC bonannidelriocatalog, The Strange Days.

360 VIRAL circuito off:
oltre 30 spazi creativi, 200 vetrine di negozi ospiteranno 40 artisti

Tutte le mostre sono ad ingresso gratuito. L'iniziativa è organizzata dalle associazioni 360° Creativity Events, Art Company, Made in Art, Kontainer, con il contributo del Comune di
Parma, la direzione artistica di Camilla Mineo, Chiara Canali, Simona Manfredi, Federica Bianconi e un'ampia rete di partner pubblici e privati.

Per info www.parma360festival.it 
Facebook: PARMA 360 Festival

Pubblicato in Cultura Parma

Dari Fo aprirà il Festival internazionale di Teatro Lab presso il Teatro della Rocca "Franco Tagliavini" e a seguire inaugurerà la ricca collezione di quadri, dipinti per la celebre l'opera teatrale "Mistero Buffo a colori".

Novellara, 2 aprile 2016 -

Uomo di teatro senza uguali e Premio Nobel per la letteratura (1997), ma anche pittore. Dario Fo ha infatti frequentato l'Accademia di Brera ed esordito come pittore prima di dedicarsi al teatro.
In Italia è stata la grande mostra antologica allestita a Palazzo Reale a Milano nel 2012, con ben 400 dipinti, a far scoprire al grande pubblico questo aspetto del poliedrico artista che nel corso della sua vita ha prodotto per ogni commedia messa in scena disegni, incisioni, dipinti di scenografie, bozzetti di costumi, sagome e personaggi.

Domani, Domenica 3 aprile Dario Fo sarà presente a Novellara: alle ore 16,30 aprirà il Festival internazionale di Teatro Lab presso il Teatro della Rocca "Franco Tagliavini" e a seguire inaugurerà la ricca collezione di quadri, dipinti per la celebre l'opera teatrale "Mistero Buffo a colori" (apertura biglietteria Teatro ore 15.30 – ingresso gratuito).

Le sue opere saranno esposte presso le sale espositive del Museo Gonzaga, tutte le domeniche, fino al 4 maggio: un evento straordinario, fortemente voluto dall'amministrazione comunale, che caratterizzerà la primavera culturale novellarese. Un'occasione unica per conoscere il mondo e l'opera di uno dei più grandi artisti del nostro tempo.

In occasione dell'esposizione, che sarà corredata da un catalogo, sarà possibile acquistare litografie e opere del Maestro; i proventi andranno al Nuovo Comitato "Il Nobel per i disabili" Onlus costituito dallo stesso Fo insieme a Franca Rame e al figlio Jacopo.

"MISTERO BUFFO A COLORI"
dal 3 aprile al 4 Maggio - Museo Gonzaga
tutte le domeniche ore: 10.00 – 12.30 e 15.00 – 18.30.
ingresso gratuito
Per informazioni tel. 0522-655426 (mattino)

Da mercoledì 30 marzo un'iniziativa nell'ambito di "Play and the City" che si abbina alla mostra in corso sugli anni '80 e '90 "L'invasione dei Robot".

Modena, 29 marzo 2016

Anche il Museo della Figurina di Modena partecipa a "Play and the City", la serie di iniziative che accompagnano la città al festival del gioco "Play" in programma sabato 2 e domenica 3 aprile al quartiere fieristico.
Da mercoledì 30 marzo quindi il Museo ospita un allestimento di giochi da tavolo e miniature a tema robotica che va ad arricchire la mostra in corso dedicata, appunto, agli anni Ottanta e Novanta con "L'Invasione dei Robot". E negli stessi giorni, fino a domenica 3 aprile, a tutti i visitatori verrà data in omaggio, fino a esaurimento, una "paper doll" robotica, a scelta tra tre diverse versioni cromatiche. Basterà ritagliare, piegare e incollare le diverse parti, seguendo le istruzioni, per dar vita a Figurobot, il robottino del Museo della figurina, progettato da Intersezione.
L'allestimento di giochi e miniature è curato dal Club TreEmme di Modena e propone giochi come "RoboRally", "Twin Tin bot", "Battletech" e "Smash Up". Nella mostra in corso, allestita fino al 17 luglio si possono già ammirare personaggi protagonisti di album e serie tv come Gundam, Daltanious, Goldrake, Danguard, Daitarn III e relativi "action figure". Ci sono anche foto e illustrazioni di robot un po' più antichi come i tripodi della "Guerra dei mondi" di Wells, l'automa di "Metropolis" e "Chiodino", protagonista di un fumetto cult degli anni '50.
La mostra si può visitare al Museo di Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30, al sabato e nei festivi a orario continuato dalle 10.30 alle 19.30 www.museodellafigurina.it.

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
Venerdì, 25 Marzo 2016 13:04

Il Mondo di Beatrix Potter

Lo staff di FLASHON MAG e oggi ancor più SUSANNA VOLIANI, con il suo articolo dedicato ai bambini e al fantastico mondo di Peter Coniglio e di Beatrix Potter, vi augura una Felice Buona Pasqua!

Di Susanna Voliani

La Pasqua si avvicina e con l'occasione potremmo dedicare ai nostri bambini qualche momento di lettura che abbia per protagonista l'animaletto pasquale per eccellenza: il coniglietto.

Il Mondo di Beatrix Potter libri bambini

Come non scegliere quindi un classico senza tempo, una raccolta di storie che hanno visto la luce tanti anni fa e che ricompaiono in scaffale oggi, per Mondadori, in una nuova veste unica ed integrale.
Peter Coniglio e le sue ventitré avventure, create ed illustrate da Beatrix Potter dai primi anni del 1900, sono in grado di riportare anche noi adulti, che forse abbiamo conosciuto Peter nella nostra infanzia, in un'atmosfera di tenerezza e calore, di incanto e dolcezza.

Il Mondo di Beatrix Potter 2

Le vicende del coniglietto, della sua mamma, delle sue sorelle, del suo cuginetto e di tutti gli amici del bosco, simpatici animaletti con innegabili caratteristiche umane, le sue marachelle, i piccoli guai in cui si caccia, altro non sono se non rimandi a ciò che tutti noi abbiamo un tempo vissuto: situazioni difficili da cui ci si salva, pentimenti certi, inevitabili ricadute. E via da capo con nuove birichinate.

Il genio di Beatrix Potter si completa con le illustrazioni: gli animali, le piante, i giardini, i boschi, tutti ispirati alla campagna inglese, sono straordinariamente resi attraverso i colori delicati, i tratti fluidi, i precisissimi dettagli di ogni personaggio e di ogni suo movimento.

Il Mondo di Beatrix Potter libri illustrati bambini

Tradotte in trentacinque lingue nel corso degli ultimi cento anni, le storie di Peter Coniglio hanno affascinato i bambini di tutto il mondo e sono e rimarranno per sempre un classico senza tempo, da non farsi mancare in casa e da rileggere quando si sente il desiderio di una coccola per gli occhi e per l'anima.
Dai 3 anni.

Undicesima edizione della kermesse dal 6 maggio a Reggio Emilia, Bologna, Parma e Rubiera. Significativo elemento di novità per l'edizione 2016 di Fotografia Europea la partecipazione di importanti realtà culturali e artistiche dell'Emilia-Romagna che presenteranno mostre ed eventi collegati al festival.

Bologna, 26 marzo 2016

Dal 6 maggio al 10 luglio, Reggio Emiliapresenterà la XI edizione di Fotografia Europea, festival interamente dedicato alla forma d'arte che più di altre comunica e interpreta la complessità della società contemporanea. La kermesse, ormai punto di riferimento nazionale e internazionale nel panorama degli appuntamenti culturali dedicati alla fotografia, affronterà il tema La via Emilia. Strade, viaggi, confini.

Mostre, conferenze, spettacoli, educational e varie iniziative, ospitate nelle principali istituzioni culturali e sedi espositive di Reggio Emilia, saranno gli ingredienti di un ricco programma di eventi, animato da protagonisti della fotografia, della cultura e del sapere, per sollecitare un confronto fra differenti espressioni di creatività e di pensiero. Promosso e organizzato dal 2006 dal Comune di Reggio Emilia, il festival vedrà la partecipazione della Regione Emilia-Romagna epunterà a sviluppare sinergie e collaborazioni con altre provincie e realtà del territorio che quest'anno si sviluppano con istituzioni e soggetti culturali prestigiosi di Bologna, Parma e Rubiera.

La kermesse è stata presentata a Bologna, nella sede della regione Emilia-Romagna, presenti tra gli altri l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, il sindaco di Reggio Luca Vecchi e Walter Guadagnini, curatore di Fotografia Europea. Erano inoltre presenti rappresentanti delle realtà coinvolte.
L'assessore Mezzetti ha posto in relazione il respiro europeo della manifestazione con i drammatici fatti di Bruxelles, ribadendo il cordoglio della Regione e specificando come "anche un'iniziativa aperta come questa assume oggi un significato particolare". Mezzetti ha quindi specificato come "la definizione di questa bellissima edizione della rassegna sul percorso della via Emilia si inserisce armonicamente in una complessiva strategia regionale per la promozione turistica oltre che culturale".
Il sindaco Vecchi ha aggiunto che "dopo 10 anni di fortunate edizioni di rilievo internazionale a Reggio Emilia, Fotografia Europea si propone con un salto di qualità nell'idea progettuale, provocatoria sul piano culturale, cioè la via Emilia e i confini di luoghi identitari che si aprono al mondo e alle nuove relazioni del globale: i confini vissuti non come muri, ma come punti di incontro nel tempo delle grandi migrazioni. Credo che Fotografia Europea possa contribuire, come avvenuto per Reggio Emilia, ad accrescere l'attrattività culturale della nostra regione e delle sue città, così importanti in Europa e intelligentemente aperte al mondo". Vecchi ha anche anticipato alcune delle molte iniziative collaterali, che saranno presentate più avanti, concerti e spettacoli di danza (Aterballetto), incontri e racconti con il coinvolgimento di protagonisti quali Cavazzoni, Celati e Guccini.
Guadagnini è entrato nel dettaglio delle iniziative, mettendo inoltre in evidenza "la forte e produttiva collaborazione che ha permesso di poter snodare le iniziative lungo il territorio regionale", insieme alla cresciuta varietà dei luoghi espositivi scelti.

Significativo elemento di novità per l'edizione 2016 di Fotografia Europea è la partecipazione di importanti realtà culturali e artistiche dell'Emilia-Romagna che presenteranno mostre ed eventi collegati al festival come la fondazione Mast (Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia) di Bologna, lo Csac (Centro studi e archivio della comunicazione) dell'Università di Parma, l'associazione Linea di Confine per la fotografia contemporanea di Rubiera, in campo nella realizzazione di dettagliate indagini fotografiche e la Collezione Maramotti, prestigiosa raccolta privata di arte contemporanea con sede a Reggio Emilia.
Fotografia Europea 2016 potrà inoltre contare sulla conferma e sul rafforzamento del legame con la Fondazione Manodori attraverso la sede espositiva di palazzo da Mosto e sull'inserimento effettivo di palazzo Magnani, fondazione di cui il Comune di Reggio Emilia è divenuto socio.

Curata da un comitato scientifico composto da Diane Dufour (direttrice Le Bal, Parigi), Elio Grazioli (Università degli studi di Bergamo), Walter Guadagnini (Accademia di Belle Arti di Bologna), Fotografia Europea 2016 ruoterà attorno al tema La via Emilia. Strade, viaggi, confini nella sua accezione più ampia e trasversale.
Si tratta di una riflessione sul tema della strada, partendo proprio dalla grande arteria romana che va "dal fiume al mare" per approdare alle vie del mondo, ai luoghi di transito e di confine nella società odierna. Questo argomento riprende a trent'anni di distanza, Esplorazioni sulla via Emilia (1986), l'opera collettiva sul paesaggio a cura di Luigi Ghirri con un gruppo di fotografi e scrittori che raccontava il "volto di un paese reale" segnando una pagina significativa della fotografia contemporanea.
La "Via Emilia", arteria stradale strategica e con oltre 2200 anni di storia, è tra l'altro un brand territoriale della Regione Emilia-Romagna, pensato da Apt servizi nel 2015 per promuovere le eccellenze regionali.

Ai Chiostri di San Pietro, uno dei fulcri di Fotografia Europea, la mostra 1986. Esplorazioni sulla via Emilia, a cura di Laura Gasparini, presenteràuna selezione di opere di autori quali Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Klaus Kinold, Claude Nori, Cuchi White, Manfred Willman e il video di Nino Criscenti - tutte esposte in quella storica occasione - così da ricreare il clima culturale di una delle esperienze più lucide ed esaltanti della storia della fotografia italiana.
Inoltre, materiali originali dell'epoca, come il catalogo, le maquette di preparazione e i provini a contatto racconteranno il lungo lavoro di ricerca sul territorio iniziato nel 1984 e terminato con la collettiva del 1986.

La rassegna si completerà con la sezione 2016. Nuove esplorazioni: a testimoniare la continuità di un impegno, Fotografia Europea ha commissionato a sette autori contemporanei le "nuove esplorazioni" della via Emilia. Un viaggio sorprendente, tra realtà e immaginazione, tra documentazione e invenzione, che renderà davvero unica questa edizione del festival. Gli autoriAlain Bublex, Stefano Graziani, Antonio Rovaldi, Sebastian Stumpf, Davide Tranchina, Paolo Ventura, Lorenzo Vitturi, sono tra i protagonisti assoluti del panorama fotografico odierno, nazionale e internazionale, e le loro immagini saranno senza dubbio la novità più attesa di Fotografia Europea 2016.

Il tema dalla via Emiliasi allargherà verso le strade del mondo. Sempre ai Chiostri di San Pietro si terrà la mostra Exile che presenterà le opere di 24 fotografi appartenenti all'agenzia Magnum. Sono immagini di reportage, scattate dai grandi interpreti di questo genere, da Werner Bischof a Robert Capa, da Stuart Franklin a Paolo Pellegrin, da Abbas a Chris Steele-Perkins, da Philip Jones Griffiths a Leonard Freed, solo per citarne alcuni, in cui il tema dell'esilio è visto come una strada a un'unica direzione di cui è negato il ritorno, come una condizione di non appartenenza, un luogo estraneo alla propria storia e cultura. Una mostra che dalla storia arriverà alle tragiche pagine dell'attualità.

Sulla scia del successo ottenuto nelle precedenti edizioni, ai Chiostri di San Pietro ritornerà il progetto Speciale Diciottoventicinque che, con la guida di tre professionisti della fotografia e dell'arte visiva quali Giorgio Barrera, Pietro Iori e Diego Zuelli, offre a 60 ragazzi, tra i 18 e i 25 anni, la possibilità di comprendere come costruire un progetto espositivo, dalla stesura del concept alla mostra finale. Per la prima volta i ragazzi avranno modo di confrontarsi anche con il mondo del video.
Dai suoi albori la fotografia è strettamente legata all'esplorazione e alla conoscenza del territorio. I primi libri fotografici hanno contribuito a creare e a rafforzare una geografia immaginaria dei luoghi, modellando la nostra percezione dello spazio e del tempo. A questa affascinante tematica si riferisce la mostra di libri fotografici, curata da Ilaria Campioli, ai Chiostri di San Pietro che presenterà volumi che utilizzano la stessa struttura narrativa e visuale cara alle esplorazioni del XIX e XX secolo per riflettere sulle complesse relazioni fra scoperta, viaggio e conquista.

Per la prima volta in Italia, Palazzo Magnani renderà omaggio, con oltre 150 immagini e 80 riviste, a Walker Evans (1903-1975), uno dei grandi autori del Novecento, che lungo le strade degli Stati Uniti ha scattato alcune delle sue immagini più famose.
Il fotografo americano sarà celebrato attraverso due distinte esposizioni. La prima, Walker Evans. Anonymous, curata da David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé, (Catalogo Steidl) presenterà il lavoro foto-redazionale sviluppato da Evans su numerose riviste americane a partire dal 1929. A differenza di molti fotografi Walker Evans non lavorava per i magazine esclusivamente come fotografo; era lui stesso spesso a scegliere il tema, a scrivere i testi, a selezionare le fotografie e a curare l'impaginazione. Mentre i mass media indugiavano sul culto della celebrità e del consumismo, Evans fotografava anonimi cittadini e la loro vita quotidiana, creando immagini dirette e frontali delle condizioni del paese, con uno stile austero e distaccato privo di ogni forma di idealismo romantico. I suoi intensi scatti, prevalentemente in bianco e nero, lo hanno consacrato pioniere della fotografia documentale e sono divenuti simboli della cultura americana degli anni del New Deal.
La seconda, Walker Evans. Italia, a cura di Laura Gasparini (Catalogo Silvana editoriale), prodotta espressamente per Fotografia Europea 2016, proporrà 50 sue fotografie, tra le più famose, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane, capaci d'ispirare il linguaggio poetico di molti dei fotografi protagonisti di Esplorazioni sulla via Emilia, da Ghirri a Basilico, da Guidi a Barbieri. A prova di ciò, saranno esposti alcuni esemplari scatti degli stessi autori italiani scaturiti dalla riflessione sulla lezione del grande maestro americano, insieme a pubblicazioni degli anni trenta e quaranta che testimoniano la presenza di Walker Evans nella storia del cinema e della fotografia italiana del dopoguerra.

Il percorso di Fotografia Europea 2016 proseguirà in altri luoghi simbolo di Reggio Emilia.
Allo Spazio Gerra si terrà la mostra Disco Emilia nata da un progetto che approfondisce, da un punto di vista storico-sociale, il ventennio compreso tra i primi anni settanta e la fine degli ottanta, in cui la regione ha assistito al sorgere di un vero e proprio distretto del divertimento con oltre 35 sale da ballo nel raggio di 100 km. Una vera epopea del costume in cui musica, immagine, moda, tecnologia e spettacolo si sono mescolati freneticamente dando vita a un percorso di crescita esponenziale e alle sue contraddizioni che si riverberano ancora nel presente. A raccontare questo fenomeno sociale e culturale saranno le immagini di Gabriele Basilico, che nel 1978, con la sua serie Dancing in Emilia, ritrasse la prima fase di questo fenomeno, per poi trasferirsi nell'attualità con le fotografie di Andrea Amadasi, Hyena e Arianna Lerussi.
Nella sede di Palazzo da Mosto - tra le più apprezzate lo scorso anno per la bellezza dell'edificio e dei suoi spazi espositivi - di proprietà della Fondazione Manodori, la collettiva Dalla via Emilia al mondo, curata dal comitato scientifico del Festival, presenterà le opere di Ziad Antar, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Bettina Lockemann, Maanantai Collective, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber.
Si tratta in pratica di nove mostre personali, di autori provenienti da diversi paesi europei (dalla Svezia alla Germania, dalla Finlandia all'Italia) che affronteranno attraverso diversi media, dalla fotografia alla videoinstallazione, le tematiche del viaggio, del confine, tanto nei suoi aspetti sociali quanto in quelli individuali. Molti di questi autori, protagonisti della scena artistica internazionale, esporranno per la prima volta in Italia, confermando la natura propositiva del Festival.
Sulla scorta della straordinaria esperienza di Joan Fontcuberta nella scorsa edizione, il Palazzo dei Musei aprirà le proprie sale a Paolo Gioli, uno dei grandi maestri della fotografia italiana e internazionale. Nella mostra Nature attraverso, Paolo Gioli si è misurato con gli spazi e le raccolte dei Musei Civici di Reggio, realizzando una serie di opere inedite, ottenute attraverso la tecnica del fotofinish. Ancora una produzione originale dunque; ancora un evento unico nel panorama dei festival nazionali.
Palazzo dei Musei ospiterà inoltre la personale di Fabio Boni che celebrerà i 150 anni di vita della Croce Rossa, attraverso i ritratti dei suoi volontari.

Fin dalla sua prima edizione Fotografia Europea ha rappresentato un palcoscenico dove proporre i lavori delle nuove generazioni di artisti. Ai Chiostri di San Domenico, ad esempio, si terranno le esposizioni dei 5 autori europei selezionati dal comitato scientifico tra gli oltre 250 progetti pervenuti alla Public call.
Si va dalle ricerche di Filippo Minelli che con il progetto Padania Classic documenterà il cambiamento del paesaggio architettonico contemporaneo padano dagli anni '80 ad oggi, tralasciando volutamente paesaggi naturali e patrimonio storico, a quelle del duo Luca Santese e Pasquale Bove che, con Italy&Italy, articoleranno in modo organico l'iconografia degli anni Novanta, focalizzandosi sulla vita quotidiana e mondana riminese, alle indagini condotte da Françoise Beauguion, In the country nowhere – Migrations to Europe, che analizzerà il tema delle migrazioni in Europa, da Ikuru Kuwajima, Trail, che documenterà il suo viaggio in auto nelle montagne del Pamir nel Tagikistan lungo il confine afgano, e da Cyrus Mahboubian e Sophie Nicole Culière, Wanderlust, in cui la strada è la traccia per raccontare il passaggio dell'uomo nel mondo.
Sempre in quest'ambito, Palazzo Casotti ospiterà Sideways, una mostra dedicata a fotografi emergenti under 35, a cura di Daniele De Luigi, in collaborazione con Gai Associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani.
Alla Galleria Parmeggiani, due rassegne dedicate ad autori nati e attivi sul territorio testimonieranno la volontà del Festival di mantenere salde le proprie radici e il proprio rapporto con il tessuto culturale che lo anima.
La prima è il Viaggio nel tempo dell'iPhonegraphy di Giuliano Ferrari che ripercorrerà e attualizzerà le tappe del Grand Tour, che vedeva ricchi giovani dell'aristocrazia europea, a partire dal XVII secolo, scendere in Italia per conoscere l'antichità, la pittura rinascimentale e il paesaggio, utilizzando la camera fotografica dell'iPhone. La seconda è Columnae Herculis: architetture di confine e strategie urbanistiche militarizzate un progetto di Saverio Cantoni, a cura di Giovanna Calvenzi, che affronterà le strategie architettoniche e urbanistiche che coinvolgono la costruzione e il mantenimento del confine meridionale della zona demilitarizzata tra le due Coree.

In occasione di Fotografia Europea 2016, la Collezione Maramotti proporrà e ospiterà due esposizioni. Il progetto di Claudia Losi How do I imagine to being there? prende avvio da una cronaca di viaggio, da un reale attraversamento delle isole di S.ta Kilda nel 2012 per poi approdare alla costruzione di nuove mappe mentali e artefatti che costituiscono sedimentazioni mnemoniche del paesaggio. So near, so far di Paolo Simonazzi restituirà uno sguardo originale sul nostro territorio, inteso come crocevia di comunicazioni semantiche, culturali, linguistiche, visuali attraverso una scelta di scatti che coprono gli ultimi vent'anni del suo lavoro.
Fotografia Europea 2016 apre un nuovo capitolo e presenta numerose novità condividendo con la Regione Emilia-Romagna l'obiettivo di sviluppare sinergie e collaborazioni con altre realtà del territorio.
Lo Csac – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma proporrà il frutto di un'indagine negli archivi della Sezione Fotografia. In Esplorazioni dell'archivio. Le fotografie della Via Emilia verranno esposti nuclei storici di stampe presenti nelle sua raccolte, di Bruno Stefani, di grandi atelier come quello bolognese dei Villani o del romano Studio Vasari, a confronto con l'opera degli autori protagonisti di quella nuova fotografia, dell'ultimo quarto del Novecento. Con tutto questo si intrecciano le foto di cronaca, le fotografie dello sport, rituali sociali, riprese della quotidianità. L'intenzione è quella di proporre una riflessione sugli sguardi di quel paesaggio, con l'ambizione di restituire uno sfondo al progetto di Esplorazioni della Via Emilia, 1986. Nella sala ex fienile verrà inoltre riproposta la mostra del Festival dell'Architettura 2007-08 dedicata al Pubblico Paesaggio dal titolo Habitare la via Emilia. Presenze e luoghi di rifondazione insediativa, esito di una ricerca che riflette, attraverso un rilievo topo-fotografico puntuale, su struttura e componenti del divenire della strada consolare quale strumento di continua rigenerazione dell'insediamento antropico emiliano.
Il Mast (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) di Bologna ospiterà la mostra Ceramica, Latte, Macchine e Logistica. Fotografie dell'Emilia Romagna al lavoro a cura di Urs Stahel. Attraverso le fotografie di autori quali Olivo Barbieri, Tim Davis, William Guerrieri, Guido Guidi, Paola de Pietri, Franco Vaccari, Walter Niedermayr e altri, l'esposizione documenterà lo sviluppo dell'Emilia Romagna negli ultimi decenni. Coppie di immagini contrapposte racconteranno come le vecchie industrie scompaiano, sostituite da nuovi sistemi produttivi ad altissimo contenuto tecnologico e come al paesaggio tradizionale di un territorio dal sapore antico si sostituiscano le nuove aree del terziario avanzato.
All'Ospitale di Rubiera (Reggio Emilia), Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea presenterà, a cura di Antonello Frongia, Per strada, che proporrà oltre 60 fotografie, dai primi anni Settanta al 2007, realizzate da Guido Guidi sulla via Emilia e per le strade adiacenti, senza dimenticare la serie sul Teatro Bonci di Cesena realizzata nel 1984 con Luigi Ghirri, gli inediti di Esplorazioni sulla via Emilia e la serie SS9. In programma anche l'esposizione dei lavori prodotti dai partecipanti ai laboratori tematici condotti sulla via Emilia da Guido Guidi (Per strada), Sabrina Ragucci (Contemporaneamente immagini e parole) e Marco Signorini (Sguardi, grafemi, codici), a cura di William Guerrieri.

Anche per la sua XI edizione Fotografia Europea 2016 sarà arricchita dal Circuito Off, un programma di oltre 300 esposizioni ed eventi indipendenti e autogestiti, promossi da gallerie, associazioni, soggetti pubblici e privati, disseminati nel territorio cittadino e provinciale.

Fotografia Europea è un progetto promosso e organizzato dal Comune di Reggio Emilia con la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani, la Fondazione Pietro Manodori, la Camera di Commercio di Reggio Emilia e Apt Servizi Regione Emilia-Romagna.
Special sponsor: Iren. Main sponsor: Gruppo Cariparma Credit Agricole, Coop Alleanza 3.0, Mast, CarServer, I Petali.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

"Un segnale di convivenza civile contro i fondamentalismi". Così l'ha presentata ieri in Provincia il Vice presidente dell'Ente Bellini che la presiede. Presenti i rappresentanti delle principali associazioni degli stranieri del territorio.

Parma, 24 marzo 2016

"Un segnale di convivenza civile per contrastare i fondamentalismi che allontanano i popoli e conducono alla barbarie". Così il Vice presidente della Provincia Gianni Guido Bellini ha presentato stamattina in Piazza della Pace la Consulta Provinciale degli Stranieri, insieme ai rappresentanti delle principali associazioni degli stranieri del territorio.

"Negli anni scorsi la Provincia ha portato avanti un lavoro importante di coordinamento e di sostegno delle associazioni e delle comunità degli stranieri a Parma e provincia – ha ricordato Bellini – e anche oggi, nonostante la trasformazione dell'Ente e l'incertezza sul suo futuro, intende proseguire in questo percorso, puntando sulla partecipazione attiva delle comunità attraverso i loro rappresentanti. Mantenere un presidio di coordinamento consente anche alle associazioni e alle comunità provenienti da paesi diversi e lontani fra loro di confrontare le esigenze, i bisogni e di arricchire, grazie alle loro conoscenze e competenze, il territorio che li ospita."

Le comunità straniere più numerose a Parma sono quelle dell'Est Europa: al primo posto quella rumena con 7.502 persone, seguita dalla moldava con 7454 e dall'albanese con 7443.
Lo scopo della Consulta è quello di offrire un luogo di confronto alle varie associazioni, già presenti nei territori comunali, in modo che possano dialogare tra loro costruttivamente. La sede sarà in via Inzani 29.
Il Vice Presidente della Provincia Bellini è il Presidente della Consulta, l'albanese Erion Begaj è il Vicepresidente, Segretaria è la marocchina Sabil Bahija.

Numerosi sono stati gli interventi all'incontro, e naturalmente gli attacchi terroristici di questi giorni a Bruxelles sono stati lo sfondo da cui non si può prescindere.

"Ormai il futuro nostro e dei nostri figli è qui e in momenti come questi le comunità straniere devono dare il segnale che rispettano norme e culture di questo paese – ha detto Erion Begaj - Con la riorganizzazione della Provincia anche le comunità straniere nel territorio della provincia di Parma devono cercare di adattarsi per rispondere meglio ai cambiamenti in corso. La Consulta Provinciale Stranieri potrà essere un ottimo strumento d'aiuto e di dialogo tra le comunità, anche grazie all'attenzione e l'impegno che l'ente Provincia dedica alle richieste che provengono dai nuovi cittadini ".

"Sono lusingata di fare parte del gruppo che ha preso l'iniziativa di creare questa Consulta, che contribuirà a consolidare i rapporti tra le varie associazioni di Parma e provincia e a farle collaborare insieme." Ha dichiarato Sabil Bahija, presidente della Maisone Maroccaine e Segretaria della Consulta.

"Esprimo la gratitudine della comunità romena alla Provincia di Parma per il sostegno offerto ai progetti che in passato abbiamo portato avanti insieme – ha affermato Marina Bilha presidente della Associazione Romania chiama Parma - La creazione della Consulta degli stranieri dimostra l'interesse della Provincia per l'apporto che cittadini di diverse nazioni possono offrire alla cultura italiana. L'auspicio è che questo mutuo interesse si mantenga vivo e si rafforzi ulteriormente in futuro, per rendere il territorio aperto, dinamico e stimolante per quanti ci vivono e lavorano."

"I fatti accaduti in questi giorni a Bruxelles, ma anche in Turchia, Marocco, Libia, Costa d'Avorio, Kenia, sono attentati contro l'umanità – ha dichiarato Ben Hammouda Lotfi dell'Associazione Voce Nuova, proveniente dalla Tunisia – Non è l'Islam che causa tutto questo. L'unità è l'unica soluzione per sconfiggere questo cancro."

"Ci sentiamo parte di questo paese, che ci ha dato tanto, molti di noi sono nati qua, o hanno la cittadinanza italiana – ha ricordato Mahfoud Abdelhafid, dell'Associazione Bel-agire di Fornovo, di origine marocchina - E' l'ignoranza che porta all'odio. Con la Consulta avremo la possibilità di sviluppare progetti comuni."

Ha rincarato la dose Abdou Ba, primo presidente della Comunità Senegalese di Parma: "Questi terroristi sono traditori, perché hanno avuto lavoro e istruzione in Europa."
Ma avverte: "Gli stranieri in Italia rappresentano il 12% della popolazione e l'11% della ricchezza: devono essere ascoltati prima di assumere le decisioni che li riguardano."

Michel Oulouade, del Comitato dei Saggi della Costa d'Avorio, ha parlato dell'attività della sua associazione, che lavora per frenare l'esodo dalle campagne alle città nel suo paese. "Più di duemila ragazzi che erano pronti ad emigrare sono tornati in campagna, grazie al protocollo d'intesa tra Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna e otto grandi città ivoriane – ha spiegato – Chi parte vende tutto quello che ha per pagare il viaggio, quindi non può più tornare indietro. Occorre moltiplicare i progetti concreti, come questo. "

Ha portato il suo saluto anche Victoria Verde Hermosilla presidente dell'associazione peruviana "Il sorriso di Michelle", che nel ricordo della figlia tragicamente scomparsa lavora per aiutare i bisognosi del suo paese, soprattutto le donne maltrattate.

Gaston Mavakala Kiamenga, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, in Italia dal 1983, già membro della Consulta regionale, ha ripercorso le faticose tappe dell'integrazione: "Dall'1984 all'89 l'immigrato straniero non aveva diritto a lavorare in Italia, poi ancora non poteva acquistare casa, né ottenere finanziamenti in banca – ricorda – In seguito le cose sono cambiate. Parma e la sua provincia ci hanno accolto bene e noi abbiamo fatto tanto per accogliere i nuovi arrivati e impedire che entrassero nel mondo della violenza. Adesso occorre una nuova integrazione, non bisogna distruggere quello che abbiamo costruito insieme."

Maria Nimerenco presidente della Comunità moldava ha ricordato la nascita della sua associazione "Fernando Santi" nel 2000 : "Noi che abbiamo esperienza e conosciamo le leggi lavoriamo per aiutare chi arriva, li seguiamo e li sosteniamo – ha spiegato – Oggi è un giorno storico, nasce qualcosa di importante. Stamattina abbiamo ascoltato tante storie di vita: possa restare sempre questa apertura tra noi e portarci a risultati concreti."

"Pace e solidarietà sono le parole chiave: lo straniero è un amico, non è il nemico della porta accanto – ha affermato Diana Teneva dell'associazione interculturale Milleeunmondo, nata quasi vent'anni fa, che si occupa di integrazione, inserimento lavorativo, mediazione culturale e linguistica, che ha auspicato che con la Consulta si possa avviare un lavoro comune tra tutte le associazioni di stranieri del territorio.

All'incontro ha portato il suo saluto anche Luciano Mazzoni, del Forum Interreligioso di Parma.

(Fonte: Provincia di Parma - Ufficio stampa)

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