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Mercoledì, 15 Novembre 2017 09:27

FICO Eataly World

Un giro in anteprima negli immensi spazi di FICO Eataly World – La Fabbrica Italiana Contadina: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 40 fabbriche alimentari, laboratori, 40 tra ristoranti e bar, mercato e botteghe in un viaggio nella cultura ed eccellenza del made in Italy.

Testo e foto di Chiara Marando -

Oggi aprono le porte del tanto atteso FICO Eataly World - La Fabbrica Italiana Contadina: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 200 animali e 2.000 coltivatori, per raccontare la varietà e la bellezza dell'agricoltura e allevamento nazionali; 8 ettari coperti con 40 fabbriche alimentari che hanno prodotto tutti gli ingredienti più celebri della tavola italiana; oltre 40 luoghi ristoro allestiti, dai bar fino ai chioschi di cibo di strada ed ai ristoranti stellati; 9.000 metri quadrati di botteghe e mercato con il meglio dei prodotti e del design; aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 grandi "giostre" educative per far sperimentare e conoscere i segreti del fuoco, della terra, del mare, degli animali, delle bevande e del futuro; il centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone, con spazi per teatro e cinema; corsi ed eventi che animeranno tutti gli spazi di FICO.

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Insomma, un mondo legato all'eccellenza, alla storia e alla tradizione del Made in Italy, un mondo che nasce con la volontà di promuovere e valorizzare le nostre produzioni, inserendosi a pieno titolo tra i grandi protagonisti dell'innovazione europea.

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E il 9 novembre FICO ha aperto per un'anteprima dedicata ai media, un tour alla scoperta di ogni angolo e spazio che a breve sarà animato da avventori, certamente entusiasti per quello che potranno scoprire ed assaporare. Ad accogliere i giornalisti, il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri Vincenzo De Luca, e Gianni Bastianelli, direttore di ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, insieme al sindaco di Bologna Virginio Merola, al fondatore di Eataly Oscar Farinetti, all'amministratore delegato di FICO Eataly World, Tiziana Primori, al presidente della Fondazione FICO Andrea Segrè, al direttore generale del CAAB Alessandro Bonfiglioli e al direttore generale di Prelios Sgr, Andrea Cornetti.

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Una giornata che ha messo l'Italia al centro del mondo, promossa in collaborazione con ENIT, che proprio con FICO ha sottoscritto un accordo per fare della Fabbrica Italiana Contadina un volano di attrazione turistica a livello internazionale, favorendo il turismo e il rafforzamento dell'immagine del prodotto e del territorio italiano, soprattutto nell'ambito dell'enogastronomia.
Perché la cultura del buon mangiare e del buon bere rappresentano un patrimonio che dobbiamo imparare a valorizzare, una ricchezza frutto di esperienza, rispetto, impegno, tradizione tramandata nel tempo e capacità di evolversi rimanendo fedeli alle proprie radici.

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E questa ricchezza si può respirare passeggiando per i vari spazi di FICO, si può scoprire, apprendere e degustare con le meraviglie della biodiversità italiana, si può capire la nostra agricoltura e la trasformazione alimentare che ha reso celebre la nostra terra. In un unico luogo si riesce ad assistere alla preparazione del pane e della pasta fatta a mano e a macchina, all'olio uscire dal frantoio, ma anche imparare a fare le caramelle; stupirsi e divertirsi con le esperienze nelle giostre multimediali; assaggiare i prodotti freschi e fragranti; vedere e toccare gli animali e i doni della terra; entrare in contatto con i protagonisti del Parco e le 150 aziende coinvolte nella sua realizzazione.

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FICO Eataly World
www.eatalyworld.it 
Via Paolo Canali, 8 – 40127
Bologna (BO) -Italia

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

A Parma, in via Nazario Sauro, ha aperto un piccolo angolo di tradizione: Tortelli&Co propone la bontà della cucina parmigiana con tortelli, anolini e tagliatelle take away, ma anche da gustare in loco per una pausa gustosa e genuina.

Testo di Chiara Marando - foto di Francesca Bocchia

Lo si scorge camminando in uno dei borghi più suggestivi di Parma, una piccola vetrina dal profumo rustico e shabby chic. Al suo interno lei, Serena, alle prese con vere e proprie bontà della cucina locale. Lo dice il nome stesso, "Tortelli&Co", che questa bottega propone uno dei piatti principe della tradizione culinaria parmigiana, un tripudio di tortelli preparati secondo la ricetta antica, ma anche nuove interpretazioni rivisitate in una chiave più moderna, innovativa e stagionale.

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A prepararli e portarli nel piccolo negozio è Michela, mamma di Serena, e il suo compagno Fabio, vero artefice delle bontà mangerecce che escono dalla cucina del loro ristorante "Al Fondo" in Borgo Val di Taro. Ed è proprio dalla montagna che prendono le materie prime indispensabili per realizzare queste delizie, prodotti selezionati a chilometro zero provenienti da aziende agricole locali. Così il burro, la ricotta e il Parmigiano Reggiano arrivano dal caseificio di montagna Porcari e Tambini o dalla Fattoria Monte Pelpi di Bedonia, i funghi sono certificati Borgotaro e le confetture dell'Azienda Agricola Querzola, rigorosamente biologiche. 

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"Tortelli&Co" è nato con l'idea di offrire qualcosa di nuovo in una città come Parma che di enogastronomia se ne intende: Tortelli da asporto già cotti e pronti da mangiare, oppure da acquistare per una cottura casalinga, ma anche un angolo di tranquillità nel quale fermarsi per una pausa pranzo tradizionale e piacevole.

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Da qui la volontà di spaziare con le possibili varianti, quindi non solo Tortelli di erbetta ma anche proposte diverse come quella con ripieno di castagne, arricchiti da crema al gorgonzola e gherigli di noci; Tortelli di patate abbinati a tartufo, funghi o crema al Parmigiano Reggiano 30 mesi; la proposta più fresca con ripieno di burrata, arricchiti da pomodorini confit e pesto, gli stagionali a base di carciofi e crema di Parmigiano.

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A sorprendere è la preferenza della clientela, che ama provare scegliendo le proposte più originali, quelle che non dimenticano la tradizione ma la raccontano con un tono differente, dai gusti corposi ed avvolgenti.

Poi ci sono gli immancabili anolini, preparati con lo stracotto di asinina, e le tagliatelle caserecce da condire a piacere. Perché quello che Serena ha avuto ben chiaro fin da subito è la volontà di lasciare libertà alla propria clientela, di coinvolgerla in un'esperienza facile da vivere e consumare, godendo appieno dei sapori che il territorio sa offrire e tramandando quello che la sua famiglia porta avanti da ormai quattro generazioni: l'amore e la passione per la buona tavola, quella fatta di convivialità, di buono e storia locale.

Ecco quindi che fermarsi per assaporare il piacere di un piatto di "Tortèls", come dicono da queste parti, diventa la pausa che mancava, quella che ognuno si può concedere durante un'intesa giornata lavorativa e non solo. Già, perché "Tortelli&Co" è aperto tutti i giorni, tranne il giovedì pomeriggio, ed è pronto a fornirvi bontà anche la domenica mattina per un pranzo in famiglia da veri esperti della tradizione.

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E il venerdì, una sorpresa: direttamente dalla pasticceria più antica di Borgotaro, "Steckli", arrivano gli Amor freschi, dolce tipico del borgo della Val di Taro composto da un wafer esterno che racchiude crema di mascarpone, chantilly e un altro wafer per completare il ripieno.

"Tortelli&Co"
Via Nazario Sauro 37
43121 Parma
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Pubblicato in Food
Venerdì, 10 Novembre 2017 09:51

Il racconto in anteprima di FICO Eataly World

Un giro in anteprima negli immensi spazi di FICO Eataly World – La Fabbrica Italiana Contadina, che aprirà al pubblico mercoledì 15 novembre 2017: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 40 fabbriche alimentari, laboratori, 40 tra ristoranti e bar, mercato e botteghe in un viaggio nella cultura ed eccellenza del made in Italy.

Testo e foto di Chiara Marando -

Ormai manca pochissimo, tra qualche giorno si apriranno le porte del tanto atteso FICO Eataly World - La Fabbrica Italiana Contadina: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 200 animali e 2.000 coltivatori, per raccontare la varietà e la bellezza dell'agricoltura e allevamento nazionali; 8 ettari coperti con 40 fabbriche alimentari che hanno prodotto tutti gli ingredienti più celebri della tavola italiana; oltre 40 luoghi ristoro allestiti, dai bar fino ai chioschi di cibo di strada ed ai ristoranti stellati; 9.000 metri quadrati di botteghe e mercato con il meglio dei prodotti e del design; aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 grandi "giostre" educative per far sperimentare e conoscere i segreti del fuoco, della terra, del mare, degli animali, delle bevande e del futuro; il centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone, con spazi per teatro e cinema; corsi ed eventi che animeranno tutti gli spazi di FICO.

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Insomma, un mondo legato all'eccellenza, alla storia e alla tradizione del Made in Italy, un mondo che nasce con la volontà di promuovere e valorizzare le nostre produzioni, inserendosi a pieno titolo tra i grandi protagonisti dell'innovazione europea.

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E il 9 novembre FICO ha aperto per un'anteprima dedicata ai media, un tour alla scoperta di ogni angolo e spazio che a breve sarà animato da avventori, certamente entusiasti per quello che potranno scoprire ed assaporare. Ad accogliere i giornalisti, il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri Vincenzo De Luca, e Gianni Bastianelli, direttore di ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, insieme al sindaco di Bologna Virginio Merola, al fondatore di Eataly Oscar Farinetti, all'amministratore delegato di FICO Eataly World, Tiziana Primori, al presidente della Fondazione FICO Andrea Segrè, al direttore generale del CAAB Alessandro Bonfiglioli e al direttore generale di Prelios Sgr, Andrea Cornetti.

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Una giornata che ha messo l'Italia al centro del mondo, promossa in collaborazione con ENIT, che proprio con FICO ha sottoscritto un accordo per fare della Fabbrica Italiana Contadina un volano di attrazione turistica a livello internazionale, favorendo il turismo e il rafforzamento dell'immagine del prodotto e del territorio italiano, soprattutto nell'ambito dell'enogastronomia.
Perché la cultura del buon mangiare e del buon bere rappresentano un patrimonio che dobbiamo imparare a valorizzare, una ricchezza frutto di esperienza, rispetto, impegno, tradizione tramandata nel tempo e capacità di evolversi rimanendo fedeli alle proprie radici.

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E questa ricchezza si può respirare passeggiando per i vari spazi di FICO, si può scoprire, apprendere e degustare con le meraviglie della biodiversità italiana, si può capire la nostra agricoltura e la trasformazione alimentare che ha reso celebre la nostra terra. In un unico luogo si riesce ad assistere alla preparazione del pane e della pasta fatta a mano e a macchina, all'olio uscire dal frantoio, ma anche imparare a fare le caramelle; stupirsi e divertirsi con le esperienze nelle giostre multimediali; assaggiare i prodotti freschi e fragranti; vedere e toccare gli animali e i doni della terra; entrare in contatto con i protagonisti del Parco e le 150 aziende coinvolte nella sua realizzazione.

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Quindi, per quando prepararsi?
L'appuntamento con l'apertura ufficiale di FICO Eataly World Tour è per mercoledì 15 novembre 2017.

FICO Eataly World
www.eatalyworld.it 
Via Paolo Canali, 8 – 40127
Bologna (BO) -Italia

Pubblicato in Cronaca Emilia
Martedì, 31 Ottobre 2017 14:56

Per la sera di Halloween: Brioche di zucca

Una ricetta gustosa, facile e di sicuro effetto per la notte più spaventosa dell'anno. L'ingrediente principe: la zucca.

Di CM –

Avete già pensato a qualche dolcetto o preparazione particolare per la notte di Halloween?
Inutile dire che la zucca fa da padrona e permette di realizzare non solo divertenti decorazioni e luminarie "spaventose", ma anche golose leccornie da gustare nella serata più dark dell'anno.
Io vi consiglio una ricetta facile da preparare, ottima da mangiare e molto bella da vedere...perché, soprattutto per le feste, anche l'occhio vuole la sua parte: Brioche di zucca.

Ingredienti per circa 12 brioche:

  • 500 gr farina 00
  • 12 gr lievito di birra
  • 50 gr di latte freddo
  • 50 gr di zucchero, meglio se semolato
  • 150 gr di purea di zucca
  • 1 uovo
  • 50 gr di burro
  • 1 pizzico di sale
  • 1 tuorlo per spennellare

Preparazione:

Cuocete la zucca per circa 10 minuti in acqua bollente o a vapore. Frullatela e versate la polpa in un pentolino con il burro, lasciando cuocere il tutto a fiamma molto bassa e mescolando per amalgamare. Appena sarà pronto, spegnete il fuoco e aggiungete il latte continuando a mescolare; lasciate intiepidire il composto, unitevi l'uovo, lo zucchero e lavorate l'impasto con la frusta o il frullino elettrico per qualche minuto. A questo punto, aggiungete il lievito sbriciolato.

In una planetaria, versate la farina, un pizzico di sale e, poco alla volta, il composto di zucca appena preparato, continuando ad impastare fino ad ottenere un panetto liscio, compatto e morbido.

Fate lievitare per circa 1 ora.

Trascorso il tempo necessario per la lievitazione, tagliate 12 parti uguali, rendetele appena tonde e realizzate dei piccoli tagli con il coltello, circa 8. Dovranno ricordarvi la forma della zucca. Spennellate ogni zucca con il tuorlo, ponetele in una teglia con carta forno e create il "picciolo" infilando un seme di zucca centralmente ad ogni porzione, o un chiodo di garofano. Lasciate lievitare per altri 30 minuti e infornate a 180° per 15 minuti.

Che siano tiepide, calde o fredde, il risultato vi sorprenderà!

Pubblicato in Food

Si chiama Gialle&Co, il primo ristornate milanese che propone un menù con 15 tipologie differenti di baked potato rivisitate all’italiana con prodotti selezionati e a chilometro zero.

Di Chiara Marando –

Martedì 31 Ottobre 2017 -

Lo sfizio è buono, quella bontà irresistibile che ci fa dire “faccio lo sgarro questa volta e poi basta”, lo sfizio è quel cibo che ci fa gola solo a sentirne parlare, che fa aumentare la salivazione, che riempie la bocca. Ecco, direi che la baked potatoes inglese rappresenta a pieno queste caratteristiche, una chicca mangereccia che va assaggiata almeno una volta nella vita.

Ed ora, precisamente dal 26 ottobre scorso, la si può trovare a Milano in un locale dedicato: Gialle&Co è il primo ristorante milanese che trasforma e reinterpreta con la filosofia italiana la tipica baked potatoes. In zona Moscova, uno dei cuori pulsanti della città, Gialle&Co propone un menù composta da 15 ricette, 12 fisse e 3 che cambiano a seconda della stagione e della fantasia di chef Andrea Vigna.

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Il prezzo è quello di un aperitivo, dai 7 agli 11 euro, e le tipologie spaziano dalle versioni classiche e “tranquille” ad abbinamenti più arditi e corposi come la Mortacci Yours, un coraggioso mix con guanciale croccante, pecorino e salsa carbonara; la delicata Controstream con salmone, créme fraîche al profumo di zenzero, aneto e anacardi; la vegetariana Ratatoma con ratatouille di verdure al forno, toma, origano fresco. Non poteva mancare una proposta vegana, ecco quindi la leggera Molto Well, con olio al basilico, crema di melanzane, origano fresco e pomodorini confit.

Più in generale, sono quattro le aree tematiche ideate per dare una specifica caratterizzazione alle patate ripiene di gusto, ovvero Meatariane, Fishytariane, Veggytariane e Vegane

La filosofia è semplice: “niente junk food, ma fun food”, questo è lo slogan principe del locale. Qui si crea dalla semplicità, si trasforma un comune tubero – ma sorprendente in fatto di duttilità in cucina – per reinventarne l’essenza attraverso l’utilizzo di prodotti a chilometro zero, mantenendone l’originalità ma alleggerendola rispetto alle “sorelle” anglosassoni. Quindi, niente sensi di colpa inutili, ma solo tanto gusto anche per uno spuntino veloce e di grande soddisfazione culinaria, magari con le mini-baked servite come finger food.

Quella presentata è una sorta di immersione nel mondo della terra, la volontà di ricreare l’ambiente di un orto accogliente, quasi casalingo: un locale luminoso, dal design lineare e pulito, con la particolarità della cucina realizzata all’interno di una serra costruita con il recupero di vetrate dal sapore vintage.

 

Gialle&Co

via Alessandro Volta, 12 – Milano

www.gialleandco.com

Pubblicato in Food

Da mercoledì 1 a domenica 5 novembre, in piazza Martiri e piazza Garibaldi. Un lungo weekend di golose specialità: al via la 18esima edizione di Carpi a Tavola, storico evento gastronomico che esalta la tradizione nazionale ed emiliana con eccellenti prodotti tipici.

Torna nella città dei Pio, da mercoledì 1 a domenica 5 novembre, Carpi a Tavola, l'evento gastronomico che ormai rappresenta una tappa irrinunciabile dell'autunno carpigiano. Organizzato da Sgp, in collaborazione con Comune di Carpi, Ascom Confcommercio, FAM, Confesercenti, CNA e Lapam Federimpresa, Carpi a Tavola è giunto alla diciottesima edizione.
Nelle suggestive cornici di piazza Martiri e piazza Garibaldi, una trentina di espositori provenienti da tutta Italia presenteranno i prodotti più pregiati delle loro terre: dai tartufi ai salumi, dai dolci alla frutta, passando per formaggi e confetture.

In piazza Garibaldi sarà allestita un'area dedicata esclusivamente al gusto e alla tradizione emiliana, dove sarà possibile acquistare, o degustare direttamente sul posto, alcuni dei prodotti più tipici della regione. Sarà quindi l'occasione per assaggiare prelibatezze come i borlenghi dell'Appennino modenese o il pregiatissimo aceto balsamico tradizionale di Modena, e per deliziare il palato con frittelle dolci o salate di Vignola. Grandi protagoniste saranno anche la birra artigianale del birrificio Labeerinto di Modena, che sarà possibile consumare anche in loco, e la pasta fresca di un pastificio artigianale di Vignola.

Sarà invece dedicato agli espositori del resto d'Italia il rialzato di piazza Martiri, dove sarà possibile percorrere tutta la tradizione gastronomica nostrana all'ombra dei suggestivi portici della città. La scelta sarà ampia e per tutti i gusti, ma sempre all'insegna del binomio "qualità e tradizione".
Per gli amanti del salato ci sarà l'imbarazzo della scelta: speck e salumi dell'Alto Adige, formaggi di pecora dal Lazio, tartufi dal Molise, i celebri arancini siciliani e la focaccia ligure e per terminare con maritozzi romani e vari dolci campani.

Ingresso gratuito
Orario: dalle 9 alle 20

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Halloween si avvicina e arriva il momento in cui mamme e papà possono coinvolgere i bimbi in cucina preparando merende a tema per celebrare questa festa. Per trovare le giuste ispirazioni, l'appuntamento è sabato 28 ottobre, dalle 17:30 alle 19:00, presso lo Scavolini Store Bologna con Claudia Casadio e Chiara Setti. Le blogger di iFood intratterranno gli ospiti durante uno show-cooking con lezioni di cucina e degustazioni gratuite, per realizzare insieme la merenda perfetta per il tradizionale "dolcetto o scherzetto".

Location dell'evento è lo Scavolini Store Bologna uno spazio di 280 mq a pochi passi da Porta Lame in Via Amedeo Parmeggiani 2/F che raccoglie un'ampia selezione della gamma cucine e bagni firmati Scavolini. Insieme al personale di Compasso Arredamenti, che vanta una lunga e proficua esperienza nel mondo dell'arredo affianco a Scavolini, i visitatori dello Store potranno essere accompagnati in un percorso di design tra classico e moderno e potranno ammirare le collezioni Carattere, Diesel Social Kitchen, Foodshelf, Favilla e LiberaMente per l'arredo cucina e living e le collezioni Aquo, Idro e Rivo per l'ambiente bagno.

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Per creare delle merende divertenti per i bambini, è sempre un'ottima idea ricorrere alla fantasia. Per questo show-cooking verranno preparati dei brownie mascherati da mummie e cupcake che assomigliano a piccoli fantasmi, perfetti per celebrare questa festa che entusiasma grandi e piccini.
A fine evento, gli ospiti potranno assaggiare i piatti e chiedere suggerimenti alle blogger.

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Chiara Setti e Claudia Casadio faranno magie ai fornelli durante lo show-cooking.
Chiara Setti ama la cucina, un modo per rilassarsi, sperimentando diverse ispirazioni per creare piatti indimenticabili per i suoi ospiti. Nel blog La Cucina dello Stivale si trovano suggerimenti interessanti e una particolare attenzione è dedicata alle ricette dolci.
Claudia Casadio, architetto nella vita di tutti i giorni, ha una passione spiccata per la Francia, che è ispirazione di molte sue rivisitazioni culinarie. Nel suo blog La Cuisine Tres Jolie dispensa consigli su come utilizzare i prodotti locali per piatti freschi ed originali e dove gustare il migliore street food in Emilia Romagna, sua regione d'origine.

Prosegue il progetto Scavolini "iFood inStore", il blog tour in 100 tappe, organizzato in collaborazione con iFood, che per tutto il 2017 continuerà a coinvolgere gli Scavolini Store d'Italia offrendo ai clienti un'esperienza gourmet tra buon cibo e design.

SHOW-COOKING
DOVE Scavolini Store Bologna – Via Amedeo Parmeggiani 2/F, 40131 Bologna
QUANDO Sabato 28 ottobre – dalle 17:30 alle 19:00

Aperto al pubblico, ingresso libero
Al termine del live, sarà possibile degustare e assaggiare le ricette.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Un food store concept nel cuore di Reggio Emilia dedicato al piacere dei piccoli momenti quotidiani, premiato come "Aperitivo dell'anno" da Sanbittèr e Gambero Rosso nella "Guida Bar d'Italia 2018".

Di Chiara Marando -

Giovedì 19 Ottobre 2017 - 

E' tutto emiliano, in particolare reggiano, il locale insignito del primo premio "Aperitivo dell'anno" da Sanbittèr e Gambero Rosso, durante la presentazione della Guida Bar d'Italia 2018. Si chiama "Sambirano" e non è un semplice bar, piuttosto un food store concept nel cuore del centro storico di Reggio Emilia. Un luogo dedicato al piacere per i piccoli momenti quotidiani, quelli di un caffè, una colazione, un pranzo ed un aperitivo da consumare all'interno di una location suggestiva e unica come il seicentesco Palazzo Scaruffi, a pochi passi dal Teatro Valli.

Sambirano è l'espressione dei profumi e colori dell'Emilia, con una particolare attenzione a prodotti sfiziosi e ricercati. La filosofia è quella di offrire un servizio di eccellenza, l'esperienza di un angolo dal carattere delicato ed accogliente che sa presentare delle vere e proprie chicche in ambito food. Una selezione di materie prime di alta qualità, la possibilità di fermarsi in ampi spazi dal sapore regale e la piacevolezza di degustare delle vere delizie, sono le caratteristiche che fanno di Sambirano un unicum nella zona emiliana.

Punto di forza è proprio il momento dell'aperitivo, l'appuntamento che anticipa il pasto principale e, in virtù di questo, non deve sostituirlo: "È importante distinguere l'aperitivo dagli altri pasti – spiega il fondatore Dario Gabanelli - e curarne ogni fase, dalla temperatura dei cibi all'impiattamento. Da Sambirano è tutto fatto in casa, offriamo conserve salate di nostra produzione e variamo il buffet ogni giorno, secondo la stagionalità e la sensibilità dello chef, per una proposta in continuo divenire".

Qui ci si può fermare per bere uno dei particolari tè presenti in carta, per scoprire la piacevole particolarità di cibi gourmet dal tocco europeo, per trovare dolci sfiziosi – impossibile non lasciarsi ammaliare dalla varietà di macarons sapientemente esposti in modo da ricreare una variopinta palette – ma anche per trovare tipologie pregiate di cioccolato e pasticceria secca.

Sambirano è un bistrot che si alimenta di influenze francesi, inglesi e internazionali senza staccarsi da quell'anima emiliana che ne esalta l'unicità. Il consiglio è quellodi prendersi un momento per una pausa serale e godersi l'atmosfera parigina dell'esterno illuminato da piccole luci che adornano gli alberi dell'ingresso, magari sorseggiando uno Spritz, un calice di vino o un cocktail sapientemente shakerato.

Ma perché proprio Sambirano?
"Perché è un viaggio da terre lontane – racconta Dario Gabanelli - In Madagascar tra il mare e la montagna si trova la valle del Sambirano, isola climatica favorevole alla produzione di cacao e caffè. Sambirano è un'oasi di pace e armonia: attraverso gli alberi di cacao, i sentieri si snodano verso le grandi pianure, dove gli aironi volano a pelo d'acqua sul fiume, maestoso e pieno di vita".

 

Sambirano
Via Francesco Crispi, 3,
42121 Reggio Emilia RE
www.sambirano.it 

Su Radio 2 a "Decanter" riparte "Chef ma non troppo": l'Italia in cucina con Fede, Tinto e Alma La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Giovedì 19 Ottobre 2017 -

Da venerdì 20 ottobre, tutti i venerdì alle 20, a ‘Decanter’ su Rai Radio2, torna ‘Chef ma non troppo: l’Italia in cucina”, primo e unico corso radiofonico per imparare tutto sui piatti della nostra tradizione. In onda Fede e Tinto e gli chef di ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, primo e più autorevole centro di formazione professionale dedicato all'Ospitalità e alla Ristorazione Italiana a livello internazionale. La prima puntata, che al fianco di Fede e Tinto vedrà lo chef Fabio Giacopelli, sarà dedicata all'aglio di Voghiera e ai tortelli di verdure alla bagna cauda.

Dopo il successo della scorsa stagione, in cui ‘Decanter’, in 20 puntate, ha raccontato altrettante ricette regionali, si rinnova la collaborazione fra Rai Radio2 e la più importante Scuola di cucina e ospitalità italiana. ‘Chef ma non troppo: l’Italia in cucina’ torna on air su ‘Decanter’, da 15 anni prima e unica “enogastronomia dell’etere”, per accompagnare gli ascoltatori alla scoperta di storia, aneddoti e tecniche di preparazione dei più autentici piatti italiani. Non solo un racconto radiofonico, ma anche un importante lavoro di classificazione e approfondimento delle più famose ricette della tradizione territoriale italica.

Regione per regione, Fede, Tinto e gli chef di ALMA, racconteranno le origini e preparazione dei piatti che rendono celebre la nostra cucina. Questa edizione vedrà il focus sui prodotti tipici che, grazie alla maestria dei docenti di ALMA, dei produttori e degli storici della cucina, verranno impiegati nella preparazione di una ricetta. Sotto ogni campanile d’Italia c’è una ricetta, dentro ogni piatto c’è una storia fatta di persone.

Al via venerdì 13 l'ottava edizione con il tradizionale mercato in piazza Grande a Modena. 
Nel cuore della città una trentina di produttori con i loro stand per un vero e proprio festival delle eccellenze modenesi, con specialità tipiche ma anche showcooking, degustazioni, workshop e visite guidate.

Modena, 11 ottobre 2017

Tutto è pronto per la nuova edizione, l'ottava, de La Bonissima, il festival del gusto e dei prodotti tipici modenesi realizzato da SGP, in collaborazione con il Comune di Modena e con la sponsorizzazione di BPER Banca. 

Da venerdì 13 a domenica 15 ottobre, in centro storico, in scena la tradizione e la qualità dell'enogastronomia made in Modena, accompagnata da una serie di eventi imperdibili, tra showcooking, degustazioni e premiazioni.

Il programma, si svolge con l'apertura, alle ore 15, del tradizionale Mercato di Piazza Grande, vero cuore pulsante della manifestazione, intorno al quale si svolgeranno tutte le principali iniziative. Qui, per l'intera durata della manifestazione, saranno presenti una trentina di stand per fornire un punto di incontro straordinario per tutti gli appassionati gourmet e gli amanti della buona cucina. Dopo il successo della passata edizione, sarà rinnovata la possibilità di degustare direttamente sul posto specialità tipiche preparate sul momento, come gnocco fritto, tigelle, borlenghi, tortelli fritti, taglieri di salumi con calice di vino, mele fritte con lo yogurt, bocconcini di parmigiano e pecorino.

La Bonissima avrà dunque il pregio di aprire ai visitatori le cucine e i laboratori dei vari espositori-produttori del mercato, ormai appuntamento fisso per tutti coloro i quali vogliono approfittarne per fare scorta di quelle prelibatezze che non si trovano facilmente come ad esempio il Tartufo modenese, in particolare quello nero delle Valli Dolo e Dragone.

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
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