Saranno quarantotto ore per fare il giro del mondo tra sapori, saperi e cultura del cibo. Parma lancia il primo City of Gastronomy Festival per celebrare una lunga tradizione che ha portato l'UNESCO a riconoscere alla petite capitale il titolo, prima in Italia, di Città creativa per la Gastronomia.
Un vero palcoscenico della gastronomia mondiale, un evento corale per raccontare, a tutto tondo e all'unisono, non solo le eccellenze della food valley e del made in Italy, ma anche il percorso che Parma ha avviato attraverso una serie di importanti partnership con altre città, gemelle in gusto e sapere. A cornice dell'evento, il cibo diviene anche materia di dibattito con eventi a carattere scientifico e talk show, nei luoghi simbolo cittadini.
GHIAIA POP UP
In piazza Ghiaia arriveranno, per pranzo e cena, dieci chef da tutta Italia, di cui 5 stellati, con una proposta di alta qualità, calata in un contesto informale e dinamico e garantita da Chic, fra le più importanti associazioni nazionali di ristoratori che propongono una cucina creativa, nel rispetto delle materie prime. Ad "apparecchiare la tavola" di questi ristoranti pop up sarà Parma Quality Restaurants, grazie al coordinamento affidato ad un trio parmigiano formato, oltre che da Bergonzi, da Davide Censi de Gli antichi sapori di Gaione e da Terry Giacomello, 1 stella Michelin all'Inkiostro di Parma. In gruppi di cinque al giorno, ai fornelli si alterneranno poi Umberto De Martino dello stellato bergamasco Florian Maison, Enrico Gerli, 1 stella a I castagni di Vigevano, Umberto Gorizia, chef consultant a Lindenberg, Giancarlo Polito della Locanda del Capitano di Montone, gli altri stellati Fabio Groppi dal Dolomieu di Madonna di Campiglio, Giuseppe Stanzione da Le Trabe di Paestum e Marco Visciola da Il Marin all'Eataly di Genova. Mari o monti, pianura e città, per tutti Parma si scrive con le sue tradizionali "cinque P": prosciutto, parmigiano, pasta, pomodoro e pesce, quello delle conserve ittiche fra i cult del territorio. Ogni chef sarà, infatti, chiamato a interpretare Parma e i suoi sapori, utilizzando almeno una delle "p" da coniugare con il proprio stile in cucina. Fra le proposte, quindi, spazio al guacamole al parmigiano che accompagna un secreto di suino iberico, oppure gazpacho di pomodoro con tortiglione fritto e gelato al parmigiano. Il ceviche? Mediterraneo e firmato con acciughe lavorate sul territorio. Il prosciutto? Finisce in polvere su un riso al salto.
AGORA' DEI SAPORI
In piazza Ghiaia una grande agorà dei sapori permetterà, con tasting su prenotazione, di familiarizzare e dare del tu ai grandi prodotti del territorio, grazie alla presenza dei consorzi di tutela e a molte realtà amiche di Parma. "La gastronomia – spiega Cristiano Casa, Assessore a Turismo e Commercio del Comune di Parma – è da sempre un'esperienza, ma anche l'espressione della creatività di un territorio". Così, accanto al Consorzio del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma, ecco le città amiche di Bourg-en-Bresse, Épernay e Bari Sardo che, da tempo, fanno sistema con Parma sui temi della gastronomia. Sabato, fra gli altri eventi, parola alla Bassa con il Culatello di Zibello, mentre il pluripremiato Birrificio del Ducato, che anche il Belgio ci invidia, dialogherà con Amatrice e la sua leggendaria pasta. Il pomodoro? Approda, sabato dalle 18.30, alla Street food Academy grazie all'interpretazione di Filippo Cavalli dell'Osteria dei Mascalzoni di Parma. Domenica 3 giugno, fra gli altri appuntamenti, protagonisti saranno i Consorzi della Coppa di Parma e del Salame Felino in un perimetro del gusto condotto, all'ora di pranzo, attraverso un tasting di finger food, del ristoratore Parma Quality Restaurants Antonio Basileo dell'Ohibò di piazzale Cervi.
CUCINE DAL MONDO SOTTO I PORTICI DEL GRANO
Brasile, Spagna, Norvegia, Turchia, Giappone, Macao e... Langhe si danno appuntamento, ogni giorno dalle 10 alle 22, sotto i portici del Grano per rinsaldare la rete Unesco delle città creative per la gastronomia. Sabato 2 giugno saranno cinque i cooking show – è prevista la prenotazione on line o in loco – a creare un giro del mondo tutto gola e sapore. Si comincia dalla Turchia con Gaziantep (10-11) e le sue suggestioni anatoliche. Poi tocca a Bergen, nel cuore della Norvegia (14.15-15.15). Il pomeriggio? Il primo approdo è in Giappone a Tsuruoka (15.30-16.30), mentre dalle 17 si sconfina a Macao (17-18) e si conclude in Brasile a Paraty (21.15- 22.15). Domenica 3 giugno il risiko dei sapori fa tre fermate: la prima ci porta a Dénia in Spagna (11.15-12.15), poi a Belem, di nuovo in Brasile (14.15-15.15) per concludersi con un ritorno nel Belpaese ad Alba, seconda città italiana premiata dall'Unesco per la gastronomia creativa.
UN EVENTO CORALE
Il City of Gastronomy Festival è organizzato dall'associazione Parma Taste of Future ed è patrocinato dal World Food Programme Italia e da MiBact con le iniziative legate al 2018 – Anno del Cibo. Il festival è realizzato con il contributo di Comune di Parma, Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy, Fondazione Monte Parma, Fondazione Cariparma, Camera di Commercio e dell'Apt per conto della Regione Emilia Romagna. Sono main sponsor Barilla, Consorzio del Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Azienda Olearia Coppini, Mutti, Rodolfi, Parmalat, Alma – La Scuola Internazionale di Cucina. Sono partner dell'iniziativa Coppa di Parma e Salame Felino, Conad, Credit Suisse ed Iren, Trenitalia (official carrier) e Star Hotel Du Parc Parma, mentre la curatela gastronomica è affidata a Parma Quality Restaurants, Chic - Charming Italian Chef, Consorzio dei colli di Parma per la tutela dei vini DOP e Culatello di Zibello. Maggiori informazioni e programma completo su www.cityofgastronomyfestival.
L'appuntamento EuroCucina 2018 si è rivelato, come da previsione, un grande successo: la 22^ edizione dell'evento, tenutasi a Milano dal 17 al 22 aprile scorso in concomitanza col Salone del Mobile, ha abbracciato una superficie espositiva superiore ai 22 mila metri quadri e ha visto la partecipazione di quasi 120 espositori e decine di migliaia di visitatori, fra designer, progettisti e semplici appassionati.
Le cucine moderne Snaidero hanno giocato un ruolo da protagoniste nell'ambito del rinomato evento biennale, tenendo alto il nome del Made in Italy e conquistando un ampio apprezzamento grazie alla loro qualità costruttiva elevata, alla cura nei dettagli e alla centralità di aspetti quali la funzionalità e la praticità d'uso.
Grazie a questa prestigiosa vetrina, Snaidero ha potuto presentare al grande pubblico una selezione di prodotti realizzati in collaborazione con designer di fama internazionale. A iniziare da Vision, una cucina progettata da Pininfarina le cui parole chiave sono stile, ergonomia e praticità, e dalla proposta Link creata da Alessandro Andreucci & Christian Hoisl per fornire una risposta alle esigenze di funzionalità e sfruttamento ottimale dello spazio.
Porta invece la firma di Michele Marcon il concept della cucina Hera, che rivisita il design classico creando un mix di dinamicità, modernità e flessibilità progettuale e stilistica, mentre il progetto Frame – il cui design è stato curato da Massimo Iosa Ghini – è stato proposto con l'intento di veicolare l'idea della casa come un luogo piacevole da vivere in ogni situazione, grazie a cucine non solo semplici da usare ma anche in grado di valorizzare l'estetica dell'ambientazione. Infine, il progetto Way Materia by Snaidero una cucina innovativa, che utilizza lastre ceramiche di puro gres porcellanato caratterizzate da grande formato e minimi spessori, totalmente Made in Italy e frutto di tecnologie di vera avanguardia: un punto di riferimento che risponde alle esigenze di chi cerca una cucina lineare e minimalista, eppure dotata delle più moderne tecnologie.
Nel corso di EuroCucina 2018 i visitatori hanno potuto scoprire le caratteristiche e i design esclusivi di queste soluzioni d'arredo, toccando con mano la qualità dei materiali e saggiando la funzionalità dei loro elementi costitutivi. È stato proprio il consentire di rapportarsi in prima persona con queste cucine moderne che ha rappresentato la base fondante del successo riscosso in occasione dell'evento milanese da Snaidero: un'azienda che, da oltre 70 anni, innova e detta nuovi canoni di stile e design nel panorama internazionale.
Parma home & restaurant festival presenta: Brunch in the Office con gli autori. Domenica 27 maggio 2018 Studio Bertani Strada al Ponte Caprazucca 7, Parma.
Un festival nel festival che vuole coniugare "Arte, Cibo e Cultura", in quella che è la capitale della food valley, e che è stata nominata capitale della cultura per il 2020.
Parma Home & Restaurant Festival è il festival della cucina domestica, inusuale e del social eating.
Si tiene a Parma due volte l'anno, in primavera ed in autunno. A fare gli onori di casa sono il Corso magistrale di Giornalismo e cultura editoriale e Master in Web Communication, Social Media e Iot, dell'Università di Parma.
Nell'edizione di maggio 2018 si svolgerà in due week end, quello che va dal 10 al 13 maggio e quello che va dal 24 al 27 maggio.
Tutte le informazioni a tutti gli eventi si trovano sul sito http://new.parmahomerestaurant.com/ del quale se ne consiglia la consultazione.
Brunch in the office con gli autori, (evento fb: https://www.facebook.com/events/760859004123835/) nasce quindi con questo spirito e si svolge in uno studio professionale del centro cittadino. Saranno infatti i professionisti che lo occupano a fare gli onori di casa e a coinvolgere gli ospiti con un nutrito programma, che appunto vuole coniugare cibo, arte e cultura.
L'ARTE: ore 10:00 inaugurazione delle mostre artistiche con la presenza degli artisti.
MOSTRA FOTOGRAFICA: Francesca Bocchia, tema "riflessi e momenti di un città... Parma"
Nata a Parma nel 1979 dove vive e lavora. La sua passione per la fotografia ha radici lontane e vede il passaggio dei cambiamenti dall'analogico al digitale della Nikon D 750. Realizza fotografie di cronaca e di reportage per la Gazzetta dell'Emilia, quotidiano online locale, mantenendo un occhio attento su Parma per raccontare, attraverso le persone e gli scorci, una società che cambia e con essa le proprie abitudini. Figlia della passione e dell'impegno quotidiano, utilizzata per mostrare i fatti della sua città.
MOSTRA DI BOZZETTI: Roberto Merella, tema "incontri e scontri nel mondo del fumetto"
Nato nella provincia mantovana nel 1970 ha però sangue sardo nelle vene. Cresce nelle valli bergamasche e si diploma al liceo artistico di Bergamo. Attualmente lavora nella pubblica amministrazione e durante il tempo libero si diletta di disegno concentrandosi soprattutto sui fumetti. Dipinge partecipando a mostre collettive, realizza locandine e collabora in ambito locale come grafico per i libri. Ha realizzato graphic novel. Sposato con un figlio, vive a Langhirano (PR).
MOSTRA PITTORICA: Renzo Rabboni, mostra personale.
Personale del pittore parmigiano. Classe 1938, si trasferisce in età giovanile a Parigi dove frequenta il mondo dei "cafe chantant", delle gallerie e degli artisti. Successivamente a Monaco e poi a Zurigo, dove si immerge nella cultura e nella pittura espressionista. La continua ricerca di un suo personale linguaggio lo porta nell'età matura a divenire un crescendo di ricerca e di idee dove la sua arte non è solo materia e colore, ma è un gioco intrigante tra la terra, l'uomo e l'ambiente.
Le opere rimarranno esposte anche nei giorni successivi.
Cocktail di benvenuto offerto da Fratelli Gnocchi srl, stuzzichini a cura dei padroni di casa.
La CULTURA e il CIBO: Ore 11:00 Giovanni Bertani e Sandra Tassi conducono: "Un percorso dentro e per il romanzo: il romanzo di genere".
Giovanni Bertani, autore di "Il Grisbì" (Forme Libere Editore, 2015), e Sandra Tassi, autrice di "Come leggere un romanzo" (Giubilei Regnani, 2017), partendo dalle loro opere accompagneranno i lettori alla "scoperta del dramma dalla singola parola".
Sarà un incontro della durata di un'ora intervallato da letture e lasciando spazio altresì alle curiosità dei partecipanti.
Giovanni Bertani, è il padrone di casa che in merito all'importanza della tecnica della scrittura afferma come sia importante avere una propria voce senza seguire mode o mainstream, che venderanno anche, ma che non creano niente. "Ciò che conta nello stile di scrittura sono soltanto due cose: ritmo e coerenza e questo accomuna Dante Alighieri e Fabio Volo."
Sandra Tassi, modenese, laureata in pedagogia è scrittrice e critico letterario, specializzata nell'analisi della letteratura contemporanea. Gestisce una propria scuola di scrittura e conduce numerosi gruppi di lettura a Modena e in altre città italiane. Autrice di romanzi e di studi critici, nel suo ultimo saggio si occupa dei meccanismi della scrittura contemporanea ed evidenzia come l'evoluzione di un genere letterario, quale il giallo o il noir rispecchi il mutamento della mentalità contemporanea/postmoderna, che ha perduto le "grandi certezze", tipiche del pensiero forte dell'Ottocento e del Novecento.
Letture a cura di Sandra Tassi e Eleonora Bertani.
Per garantire una effettiva realizzazione dell'incontro ed una predisposizione ottimale del materiale, si chiede di prenotare la partecipazione. L'evento è gratuito ma i libri degli autori saranno a disposizione di chi li volesse acquistare.
Al termine verrà offerto un rinfresco a cura di The Challenge, prodotti per una corretta alimentazione.
Ore 13:00 Isabella Grassi presenta #mondoristorante (Edizioni Clandestine, 2017) ed il suo autore Luca Farinotti.
Isabella Grassi, padrona di casa, dialogherà con il ristoratore parmigiano per conoscere e scoprire il "Ristoratore Resistente".
La chiacchierata con Luca Farinotti partirà dalla definizione delle qualità che deve possedere il Ristoratore Resistente, come elencate nella seconda di copertina: "deve avere la vocazione per poter fare bene il suo mestiere e non approdarvi semplicemente perché oggi è cool, perché gli chef sono sotto le luci dei proiettori. Non deve disdegnare di iniziare come semplice lavapiatti, solo così infatti potrà capire se possiede o meno l'attitudine giusta ad imparare come svolgere bene questo mestiere. Deve avere cultura, perché per poterlo svolgere in maniera eccelsa bisogna mantenersi costantemente aggiornati, e deve conoscere le cose che maneggia, la provenienza e la qualità dei prodotti che utilizza, l'intera filiera del cibo. Deve avere coraggio, per poter dire di no ai colossi della distribuzione, per non alimentare il loro potere. Deve essere un leader combattente, deve cioè tirar fuori il proprio spirito da guerriero per diffondere con il suo ristorante e tramite i suoi clienti l'amore per il mercato etico, perché solo con un corretto discorso morale potrà rompere l'omologazione e quindi cambiare la storia." L'autore sarà disponibile a firmare le copie per chi fosse interessato all'acquisto. Al termine verrà offerto un rinfresco a cura di Mentana 104.
Ore 15:00 Bobby Lago presenta Bob Mc Tyra, letture tratte dalla trilogia pubblicata dalla Casa Editrice Freccia d'Oro.
Il pomeriggio si apre con due personaggi tratti dalle opere letterarie.
Bobby Lago (Il Grisbì, Forme Libere Editore, 2015) il contrabbandiere uscito di galera e Bob Mc Tyra pseudonimo scozzese dell'autore Roberto Tira, (L'aria che T'ira, Se ancora T'ira e T'ira, T'ira, T'ira per la casa editrice Freccia D'Oro).
Bobby Lago (Il Grisbì, Forme Libere Editore, 2015) è un contrabbandiere uscito di galera, gestore di un piccolo bar di periferia, rassegnato ad una vita solitaria e malinconica, che coinvolto suo malgrado in una rocambolesca fuga, si vede costretto a ricorrere a trucchi molto semplici per sopravvivere, cosicché la sua personalità emerge quando ricarica le armi, quando decide le strategie, quando sceglie con chi allearsi, ma saranno questi "trucchi" da uomo vero a salvarlo e a condannare gli altri, perché in fin dei conti Bobby è un puro, un semplice, uno di cui nonostante tutto ci si può fidare, o più semplicemente Bobby Lago è.
Bob Mc Tyra invece è lo pseudonimo scozzese dell'autore Roberto Tira, che figlio del boom degli anni '60 scopre solo in tarda età la sua vena di scrittore. Tutto ebbe in inizio con "L'aria che T'ira", un libro nato per scherzo, pubblicato per gioco e diventato opera prima di una trilogia, come ama descriverlo il suo autore. Con esso si gioca sui giochi di parole senza giri di parole, scatenando sorrisi fino ad arrivare al cuore e far scendere lacrime anche d'ilare sentimento."Se ancora T'ira" parte sulla falsa riga del primo libro, ma pur apparentemente provocatorio svela in realtà profondi sentimenti. A completamento della trilogia è ora uscito "T'ira, T'ira, T'ira" (Freccia D'Oro, 2018), dove l'Amore di cui è intriso il libro viene trattato in tutte le sue sfaccettature.
I due personaggi quindi e non i due autori animeranno questo spazio.
Letture a cura di Bob Mc Tyra e Eleonora Bertani.
Libri a disposizione per chi fosse interessato all'acquisto.
Tè, biscotti e un piccolo rinfresco sarà offerto dagli autori.
Ore 17:00 Isabella Galaverna presenta in anteprima nazionale: Edoardo Fregoso e Gian Guido Zurli e il romanzo storico: "La scandalosa Tresca: storia di Sofia Pescatori" per Europa Edizioni, in uscita a luglio.
Una ricostruzione storica, sulla base dei documenti d'archivio, della vicenda di un infanticidio nel paese di Noceto del 1840, in esso gli autori narrano la storia della protagonista, Sofia Pescatori fino alla sua esecuzione che rappresenta l'ultima nei confronti di una avvelenatrice avvenuta in Italia.
Siamo nel 1833 quando Gaetano Pescatori, un sarto arricchitosi con le speculazioni immobiliari si trasferisce con la famiglia dalla Capitale del Ducato di Parma in campagna per tenere sotto controllo e far fruttare il podere di sua proprietà complice un imminente tracollo finanziario. La figlia Sofia è assai stramba e intreccia una relazione proibita con Carlo, il contadino che lavora insieme alla moglie presso il podere. È un rapporto dove predomina la gelosia della ragazza nei confronti della moglie del contadino e che provoca un tale disonore alla famiglia Pescatori da far allontanare gli amanti con l'intervento delle autorità. Nella primavera del 1840 nasce Virginia, la figlia di Carlo e da questo momento la ragazza inizia ad architettare l'avvelenamento della sua rivale, che impiega le sue conoscenze sulla proprietà delle erbe e vuole nascondere una vipera nel letto della sua malcapitata rivale. I tentativi di avvelenamento finiscono male e non placano l'odio e l'invidia di Sofia, cosicché il piano criminale si riversa sull'innocente bambina appena nata. La giustizia fa presto il suo corso, e la colpevolezza della donna viene presto dimostrata. Gli avvocati tentano invano di dimostrare la sua infermità mentale e di insinuare nei giudici il dubbio della sua colpevolezza, ma non serve: Sofia Pescatori viene condannata a morte.
Basato su un fatto realmente accaduto, Sofia Pescatori è l'ultima avvelenatrice giustiziata in Italia.
Letture a cura di Isabella Grassi.
Al termine rinfresco a cura degli autori e saluti finali.
La mostra rimarrà aperta fino alle 18:00. Partecipate numerosi!!!
Cene d'autore a prezzi "pop", ma anche golosi consigli agli studenti fuorisede, il saluto del capitano del Parma calcio e la musica di Giuseppe Verdi fra gli appuntamenti clou.
Parma, 10 maggio 2018
Ancora tre giorni di emozione a Cibus OFF, il primo fuorisalone del gusto con cui Parma apre al grande pubblico tutti i segreti e il sapore della Food Valley. La città ducale si è trasformata in una dispensa en plein air, che resterà aperta fino a domenica 13 maggio. Mentre alle Fiere di Parma andava in scena Cibus, uno degli appuntamenti internazionali più attesi dai cultori del food e dell'agroalimentare, sulla storica via Emilia, nel cuore del centro storico, in piazza Garibaldi, sotto i Portici del Grano, la città scaldava cuori e fornelli con oltre 50 appuntamenti, fra cooking show, cene d'autore, talk show e laboratori. "Siamo soddisfatti – spiega Cristiano Casa, Assessore al Turismo– perché abbiamo già vinto due sfide: portare i parmigiani in piazza ad "assaggiare" la loro storia, fatta di tradizioni che sono patrimonio di tutti, e far conoscere agli ospiti della città, in occasione di Cibus, cosa è Parma".
PROFUMO DI FUTURO
Da oggi a domenica si continua verso il futuro: ogni giorno un terzetto di chef del consorzio Parma Quality Restaurants terrà vivo il fuoco dei fornelli con una cucina no stop dalle 10 alle 22. Fra gli eventi, oltre alle classiche tavole rotonde della mattina e della sera, da non perdere, venerdì 11, una cena su prenotazione, con menù d'autore a prezzi "pop", organizzata da Academia Barilla. Domenica 13, poi, gran finale con il capitano del Parma, Alessandro Lucarelli, che racconterà la strenua battaglia del team per la Serie A.
Nel dettaglio, ecco il "menù" e l'agenda degli eventi clou, giorno per giorno.
VENERDI' 11
Ai fornelli si alterneranno Enrico Bergonzi di Al Vedel di Colorno, Francesca Toma de Il Vecchio Borgo di Borgotaro e Carduccio Pedretti dal cuore delle terre verdiane e dal ristorante Alle Roncole.
Alle 11.15 la tradizionale tavola rotonda di Cibus OFF pensa ai molti studenti fuori sede. Lontano da nonne e mamme, molto spesso alla prima esperienza di vita fuori casa, come si sopravvive? A stendere un vademecum di buone prassi ha pensato Sergio Ghidini, docente della facoltà di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell'Università di Parma, che spiega: "Purtroppo, dopo l'acquisto dei generi alimentari, la sicurezza dipende dal consumatore. Interrompere la catena del freddo o manipolazioni scorrette possono esporci a tossinfezioni alimentari". Alle 20.30 tutti a tavola: Academia Barilla firma la cena en plein air che sarà curata dagli chef Luca Zanga e Marcello Zaccaria. Loro racconteranno, attraverso i piatti "master of Parma", le tante eccellenze del territorio. Gustoso il menù che prevede: prosciutto di Parma croccante e spuma di burrata su cialda di pane Carasau, mezze maniche con crema di datterino confit, clorofilla al prezzemolo e gamberi rossi al lime. A seguire magatello di vitello cotto a bassa temperatura su verdure croccanti, salsa alla senape e vela di Parmigiano Reggiano, per concludere con mousse al cioccolato fondente con rigatone soffiato farcito di ricotta. Il gusto non ha confini, ma i posti sì, e sono limitati: meglio prenotare allo Iat di piazza Garibaldi, 4 (tel. 0521 218 889).
SABATO 12 MAGGIO
Sabato si inizia, fin dalla colazione, a parlare di arte e gusto, grazie al cappuccino d'autore, firmato da Giuseppe Fiorini che eseguirà, dalle 10, le sue opere d'arte, tanto buone quanto estemporanee, con gustoso latte Zymil. Chef del giorno saranno Nico Tamani de La vecchia Fucina di Traversetolo ed Enrico Bergonzi di Al Vedel di Colorno.
Alle 11 la prima tavola rotonda di giornata porta sotto l'agorà di Piazza Garibaldi una delle più autorevoli voci di Parma. Giovanni Ballarini, ex presidente dell'Accademia Italiana della Cucina, sarà a colloquio con Michele Guerra e con Cristiano Casa, rispettivamente assessori alla Cultura e al Turismo del Comune di Parma in un discorso incalzante ed appassionato sul futuro di Parma come città capofila della gastronomia e della creatività italiane.
Alle 18.30 il secondo incontro all'agorà mette in tavola, con la regia dell'università di Parma, un antico quanto vitale connubio, quello fra cultura e cibo che proprio il Mibact, ministero della Cultura ha riconosciuto intitolando al cibo il 2018. Sarà Elisabetta Fadda, professore associato di Storia dell'Arte all'Università degli Studi di Parma a raccontare perché si debba all'arte l'aver riconosciuto, per prima, il valore culturale del cibo con un intervento sul tema "Sine Cerere et Baccho, Venus friget". "L'analisi della rappresentazione, quando non puramente naturalistica, assume molteplici significati, simbolici, dottrinari, connessi anche a salute ed igiene, ma innanzitutto ai sensi e dunque al piacere", anticipa Fadda.
Alle 19.30 tutti all'agorà, dove si passa dalla teoria alla pratica con il cooking show di Enrico Bergonzi, chef di Al Vedel e presidente del consorzio Parma Quality Restaurants.
DOMENICA 13 MAGGIO
Per il gran finale del primo fuorisalone del gusto, Cibus OFF distilla il meglio di questi nove giorni di gusto, dalla cucina, allo sport alla musica.
Alle 11 la tavola rotonda del mattino celebra, ancora una volta, una delle Dop che ha fatto grande Parma nel mondo: sarà il Parmigiano Reggiano con le sue biodiversità il protagonista di un dibattito con degustazione.
Alle 17.30 la blogger parmigiana Ilaria Bertinelli affronterà un tema di grande attualità: le intolleranze alimentari. La sua "cucina (in)tollerante", parte dall'esperienza personale che l'ha portata, nel 2010, a creare, per sua figlia, il blog Uno chef per Gaia, dedicato a celiachia e diabete. Alle 18.30 tutti in campo: Sandro Piovani, giornalista de La Gazzetta di Parma incontra Alessandro Lucarelli in un dialogo fra sogni e fine campionato. Alle 19.30, per il gran finale di Cibus OFF, accanto ad un momento istituzionale alla presenza delle autorità, arriveranno anche le note di alcune delle arie più famose di Giuseppe Verdi. Un flash mob farà da cornice ad un "libiamo" corale con un aperitivo freestyle a cui contribuiranno gli chef del giorno, da Filippo Cavalli dell'osteria I Mascalzoni di vicolo Cinque Piaghe, a Maria Anedda e Jacopo Bracchi di Les Caves di Sala.
CABINA DI REGIA
L'evento, organizzato dal Comune con il coordinamento di Parma Alimentare e di "Parma, io ci sto!", si avvale dei main partner: Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, le aziende Barilla, Mutti, Parmalat e Rodolfi Mansueto. Altri contributor sono Fiere di Parma, Consorzio del Culatello di Zibello, Consorzio di tutela dei Vini DOP Colli di Parma, i musei del Cibo della Provincia di Parma, Giocampus ed altre fondamentali realtà imprenditoriali come Delicius Rizzoli, Rizzoli Emanuelli, l'Isola d'Oro e Zarotti. La curatela gastronomica di Cibus OFF è stata affidata ad Academia Barilla ed Alma – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Si tratta di un esempio di come la cabina di regia di Parma, con efficace sinergia pubblico-privato, punti ad interpretare al meglio la missione che l'Unesco le ha affidato, con il riconoscimento di prima italiana a fregiarsi del titolo City of Gastronomy.
Maggiori informazioni e programma completo: www.parmacityofgastronomy.it
Sempre di corsa tra un impegno e l’altro? La soluzione per non rinunciare al gusto della tavola è una ricetta semplice, veloce e di sicuro effetto: Gramigna del Pastificio Andalini con pesto di zucchine, salsiccia e mandorle.
Di Chiara Marando -
Siamo sempre di corsa, presi da mille impegni tra lavoro e famiglia. Talmente presi che ci sembra quasi un miraggio il poterci concedere il tempo di fermarsi a preparare qualcosa di saporito, quella piccola bontà culinaria che rappresenta un premio per la giornata di fatica. Senza esagerare con quadri negativi, quello che veramente risulta utile è riuscire ad avere un quaderno di ricette con preparazioni gustose, possibilmente sane e semplici.
Ecco, oggi vi consiglio una di queste ricette. Un primo piatto dove a fare da padrona è la bontà della pasta, condita con carne e verdure. La pasta è la Gramigna del Pastificio Andalini con salsiccia, pesto di zucchine e mandorle.
Facile, veloce e completa.
Ingredienti per 4 persone:
320 gr di Gramigna Pastificio Andalini
3 zucchine medie
2 salsicce
40 gr di mandorle in scaglie
Preparazione:
Tagliate le zucchine a rondelle fini e fatele saltare in una padella antiaderente con olio EVO, pepe e sale fino a quando non si saranno ammorbidite.
Una volta pronte frullate il tutto con il minipimer aggiungendo un po' di acqua per rendere il composto fluido. Aggiustate di sale e pepe se necessario.
Mettete a cuocere la pasta in una pentola di acqua bollente salata e, nel frattempo, spezzettate le salsicce e ponetele in una padella antiaderente senza condimento. Aggiungete un pizzico di pepe per insaporire e fate rosolare la carne. Aggiungete il pesto di zucchine e proseguite nella cottura per far amalgamare sapori e ingredienti.
Una volta pronta la pasta, scolatela e unitela al condimento. Unite una parte di mandorle e fate saltare il tutto in modo che si incorporino gli elementi e impiattate.
Completate i piatti con le restanti mandorle e un filo di olio EVO.
Stuzzicagente: la tradizionale maratona del gusto si svolge domenica 27 maggio, dalle 18.30 alle 23.00, tra i ristoranti, pizzerie, bar, gelaterie e forni del centro città di Modena.
Modena 9 maggio 2018 –
La bella stagione porta i profumi della primavera e anche quest'anno Domenica 27 maggio il centro storico sarà invaso dai prelibati aromi delle pietanze di Stuzzicagente, la maratona del gusto che appassiona centinaia di modenesi e non. Si scaldano i motori per questa sedicesima edizione del percorso enogastronomico che conta migliaia di appassionati: ben 26 ristoratori, nelle zone della Pomposa, via Taglio e Piazza Roma, si presentano ai nastri di partenza, pronti con i loro piatti forti per deliziare i commensali, anche quelli più esigenti.
Il MENU TRADIZIONALE comincia la prima delle 10 tappe con la gustosa Focaccia con Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico di Dolce Charlotte, per poi proseguire con il Gnocco fritto con culatello e ricotta di Via Taglio 12 - Eat &Drink, e un bicchiere di Lambrusco Vigneto Cialdini Chiarli presso Archer. La quarta tappa prevede un immancabile specialità modenese: i Tortellini alla panna fresca e Parmigiano Reggiano preparati da Enogastronomica Bergonzini. Si continua con un altro imperdibile piatto: la Polpetta in umido della Trattoria Pomposa al Re Gras, annaffiata da una Birra artigianale (rossa o bionda) di Al Goblet Birroteca. Si prosegue in via Farini con la Tigella con mortadella Bologna, tartare di cipolla e Aceto Balsamico di Tigellino – Tigelleria Ducale, e si finisce in dolcezza con la Torta di tagliatelle della Pasticceria Remondini e il Gelato al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro della Caffetteria e Gelateria Paradice. Il Bicchierino di Nocino Tipico di Modena de Il Matraccio concluderà questo ricco e tradizionale primo menu.
Il MENU DA PASSEGGIO ha altre 10 stuzzicanti tappe tutte da scoprire: si inizia in Piazza Matteotti da WellDone Burger con 1 mini burger e 1 assaggio di fritti, per proseguire da Labeerinto Gate 31 con una Birra piccola a scelta. 100 Montaditos propone invece una Paella di pollo e frutti di mare, che potrà essere assaggiata prima della pizza Bianca e rossa come una volta di PizzALTaglio. A metà percorso ci si può fermare dal Caffè Solmi per il Gnocco fritto d'oro per poi degustare un Sangiovese Cesari Iove dell'Enoteca Compagnia del Taglio. MitoMato gastronomia ci tiene invece a proporre il Saltimbocca napoletano, molto diverso dal più conosciuto saltimbocca alla romana. In via Castelmaraldo troviamo le Polpettine di carne con sugo di melanzane e scaglie di pecorino di MOB Burgers&Cocktail. Infine, questo ricco menu, vi stupirà con un Gelato cheesecake alle more di gelso della Gelateria Remondini e il Caffè del Bamboo Music&Drink.
Ultimo, ma non per importanza, il MENU VEGETARIANO. Le sei specialità di questo nuovo percorso hanno inizio da Viva Nachos con i Nachos con salsa vegan. Si prosegue sempre in via Farini con un assaggio di Quinoa con pomodorini, primo sale e olive della Bottega d'Oltremare – commercio equo e solidale e una degustazione di Rosè TerraQuilia BIO Vegan della Caffetteria Drogheria Giusti. Nella quarta tappa Mozzabella propone la sua Pizza gourmet vegetariana e per gli amanti dei dolci questo menu ha ben due specialità da offrire: il Gelato al pistacchio aromatizzato al rosmarino e salvia con granella di pistacchio della Gelateria Pomposa e la Granita artigianale di limone sfusato della costiera amalfitana de I Dissonanti pizza e altro.
Ma non è finita qui.
Quest'anno Stuzzicagente ha pensato anche ai più piccoli creando i MENU KIDS: si potranno acquistare dei ticket a prezzo ridotto (a partire dai 6 euro) con i quali i bambini assaggeranno ben 4 portate del MENU TRADIZIONALE o 4 portate del MENU DA PASSEGGIO.
Insomma, una manifestazione che soddisfa davvero tutti i gusti anche per quanto riguarda il prezzo:
MENU TRADIZIONALE - € 18 in prevendita ed € 20 il giorno della manifestazione
MENU DA PASSEGGIO - € 16 in prevendita ed € 18 il giorno della manifestazione
MENU VEGETARIANO - € 10 in prevendita ed € 12 il giorno della manifestazione
Ricordiamo che per ogni menu si potrà ritirare gratuitamente la bottiglietta d'acqua naturale o frizzante presso lo stand in Piazza Pomposa.
Dal 12 al 26 maggio sarà possibile acquistare in prevendita i ticket ONLINE sul sito www.modenamoremio.it che potranno essere ritirati presso l'ufficio di Modenamoremio o in Piazza Pomposa il giorno della manifestazione presentando la mail di avvenuto pagamento direttamente dal cellulare (non è necessario stampare nulla).
I ticket CARTACEI saranno acquistabili presso:
l'ufficio di Modenamoremio (Via Scudari, 12 dal lunedì al venerdì 9.00-13.00/14.00-18.00)
Dischinpiazza (Piazza Mazzini, 35/36 dal lunedì al sabato 9.00-13.00/15.30-19.30)
Nel caso in cui, a fine prevendita. dovessero rimanere alcuni biglietti saranno messi in vendita, con un importo maggiorato, il giorno stesso della manifestazione:
On line su www.modenamoremio.it fino alle ore 14.00
presso lo stand di Modenamoremio in Piazza Pomposa dalle ore 17.00.
Non va dimenticato che Stuzzicagente è anche una competizione tra gli esercenti: ogni partecipante può votare il proprio piatto preferito con la scheda di valutazione. Il locale che riceverà più voti si aggiudicherà una cesta con le eccellenze enogastronomiche del territorio, offerte gentilmente da Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Piacere Modena. Il pubblico votante potrà ricevere due biglietti omaggio per la prossima edizione di Stuzzicagente Autunno, previsto per il 7 ottobre 2018.
Anche per questa edizione le bottigliette d'acqua presenti in ciascun menu saranno gentilmente offerte da Water Time isole d'acqua, da anni partner tecnico della manifestazione.
Per non farci mancare nulla, la sedicesima edizione di Stuzzicagente prevederà anche due punti musica: in Piazza Pomposa avremo il piacere di ospitare Radio Stella, mentre in Largo San Giorgio, dalle ore 19.30, si terrà il concerto dei Piano Sequence.
Stuzzicagente è patrocinata dal Comune di Modena ed è realizzata grazie all'importante contributo di BPER Banca, oltre che al sostegno del Marchio "Tradizione e Sapori di Modena".
Un ringraziamento speciale va alle quattro Associazioni di Categoria del territorio Ascom-Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam.
Il fuori salone del gusto Cibus Off continua il suo racconto delle eccellenze gastronomiche del nostro territorio, un percorso multisensoriale di conoscenza dei prodotti che fanno di Parma la Capitale della Food Valley.
Gli chef che si alterneranno per tutta la giornata al ristorante sotto i Portici del Grano saranno: Eleonora Biacca (trattoria del Cacciatore), Isabella Chiussi (ristorante il Bersò), Raffaella Olivieri ( ristorante Da Rita).
Gli appuntamenti di oggi, 8 maggio, inizieranno in Piazza Garibaldi alle 10.00. I bambini delle scuole di Parma parteciperanno ad un laboratorio "Indovina l'ingrediente" a cura di Giocampus e Madegus.
Alle 18.00 un approfondimento sul tema "Latte e scienza: collaborare fa bene - Latte Sì o No: cosa dice la Scienza - Parmalat e Fondazione Veronesi: una partnership per la Ricerca. L'incontro vedrà gli interventi di: Monica Ramaioli, direttore scientifico Fondazione Veronesi Elena Dogliotti, Biologa Nutrizionista e ricercatrice FUV Valeria Del Balzo (nutrizionista - Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione).
Alle 20.00 Cooking Show con lo chef Paolo Lopriore del ristorante Il Portico (Appiano Gentile - CO) e membro del Comitato Scientifico di ALMA.
Alle 20.30 Flashmob sulle note di Verdi "...Libiamo ne' lieti calici".
Il viaggio nel gusto presso il ristorante sotto i Portici del Grano continua sino al 13 maggio con un fitto programma di appuntamenti.
In allegato, scaricabile, tutto il programma.
Questa settimana vi propongo una ricetta che è la variante gluten free e vegan del famoso porridge d'avena. Al posto dell'avena e del latte ho utilizzato la quinoa ed il latte vegetale.
La quinoa è uno pseudo cereale naturalmente privo di glutine, è ricca di fibre, povera di grassi e piena di vitamine, magnesio, fosforo, ferro e zinco. È un alimento dalle grandi caratteristiche nutritive e molto versatile in cucina. Può essere utilizzata per le più svariate ricette, soprattutto salate ma anche dolci e perché no, anche a colazione. E' un'ottima soluzione per iniziare bene e con energia la giornata!
Ingredienti per circa 2 porzioni
- 350 ml di latte vegetale (potete utilizzare qualsiasi tipo di latte vegetale, alla nocciola, soia*, avena, mandorla, riso, cocco)
- 150 g di quinoa
- un pizzico di sale
- 2/3 cucchiaini di cacao
- 2/3 cucchiaini di dolcificante a piacere (sciroppo d'agave/d'acero/ miele/ zucchero)
- Vaniglia
- frutta fresca/semi/frutta secca a piacere
*potete anche utilizzare il latte di soia Alpro alla vaniglia già zuccherato e non aggiungere così nè vaniglia nè ulteriore zucchero.
Procedimento
Mettete la quinoa in un colino e sciacquatela bene sotto l'acqua fresca in modo da eliminare il più possibile le saponine (sostanze presenti nella quinoa che le conferiscono un retrogusto amaro).
Prendete un pentolino, mettetelo sul fuoco, versate la quinoa e fatela tostare per circa due o tre minuti, girandola e facendo attenzione a non bruciarla. Versate il latte vegetale e portate a bollore, aggiungete un pizzico di sale, i cucchiaini di dolcificante, abbassate la fiamma e continuate a cuocere per altri 15/20 minuti la quinoa fino a quando si sarà gonfiata ed il liquido si sarà assorbito. Infine aggiungete il cacao amaro e la vaniglia.
Versate la quinoa in piccole coppette e gustatela calda o tiepida guarnendola con la frutta fresca che più piace, frutta secca, semi. Io ho aggiunto delle ottime fragole di stagione, la banana che si accosta molto bene al cacao e del cocco rapè.
Potrete creare le combinazioni che più vi piacciono in modo da variare.
La quinoa avanzata può essere conservata in frigorifero per 2 o 3 giorni e consumata in un secondo momento fredda, oppure riscaldandola brevemente.
Non vi resta che provare e gustare! Buona colazione!
Testo e foto di Francesca Perrone, una vita da celiaca
A questo link troverete un'altra mia ricetta facile, sfiziosa e naturalmente senza glutine!
La Panetteria "Rosetta" è una vera istituzione parmigiana in fatto di bontà, la bottega d'altri tempi che si evolve nel tempo senza perdere la sua essenza. Una storia di famiglia, passione e dedizione per il proprio lavoro.
Articolo di Chiara Marando, foto di Francesca Bocchia –
Era il 1966 quando Giovanna e Giorgio hanno aperto le porte della loro attività, una panetteria già avviata nel pieno centro storico di Parma, una città ricca di fermento e amante del buon cibo. Un amore che ancora oggi rimane e si sviluppa portando avanti tradizioni e ricette del passato.
Giovanna e Giorgio all'epoca avevano coronato il loro sogno, la volontà di costruirsi un futuro e impegnarsi in qualcosa che li rappresentasse. E la "panetteria Rosetta" è esattamente questo, il risultato di sforzi, passione per il proprio lavoro e amore per il buono. E' la bottega dove ci si ritrova per fare due chiacchiere, dove si attende con pazienza il proprio turno mentre gli occhi si perdono ad osservare la vetrina ricolma di bontà, dove il vociare dei clienti che si raccontano diventa un sottofondo rassicurante. Ci sono ore di punta in cui la coda di persone arriva fuori dalla porta, perché "La Rosetta" è un punto di riferimento cittadino, una sosta irrinunciabile per chi ne conosce i prodotti.
Giovanna ha la capacità di servire e intrattenere i clienti, Giorgio si è sempre occupato degli impasti. Le tipologie di pane sono il frutto di una attenta ricerca di panificatori, ognuno con una sua particolare tipologia e forma di pagnotta. Perché "al giorno d'oggi è sempre più difficile trovare il pane fatto come si deve". Sono cambianti anche i consumi, ma è rimasta la volontà di guardare alla qualità di quello che si mangia.
Una gestione di famiglia che si è mantenuta fedele a sé stessa, che è riuscita a conservare quel sapore di casa, il profumo delle cose genuine che richiedono la giusta attesa. Perché qui il tempo ha un valore, ce lo spiega Enrico, il figlio di Giovanna e Giorgio, che oggi ha preso le redini del laboratorio e si occupa degli impasti e della pasta fresca. Nessun additivo, solo lievito madre per la panificazione e il saper aspettare. Per stendere c'è il mattarello, quello della nonna, dove a forza di tirare la pasta sono rimasti i solchi delle dita a raccontare la storia di anni trascorsi in cucina. Quel mattarello è un vero patrimonio, una mascotte che non smette di essere utilizzata.
Alla "Rosetta" non si va solo per il pane, ma anche e soprattutto per quelle specialità che ne accompagnano il percorso fin dall'inizio, attraversando gli anni e rimanendo dei punti fermi: sono i tortelli, gli anolini, la focaccia, la pizza e i dolci, in particolare le torte. Prima fra tutte quella al cioccolato, cotta solo per 14 minuti. Poi c'è la focaccia del nonno Giorgio, morbida, soffice, con solo olio extravergine di oliva, la vera squisitezza che si preserva nella sua identità.
Ultimo arrivato al lavoro è il giovanissimo Matteo, nipote di Giovanna e figlio di Enrico, a cui si devono le torte e la focaccia ligure, impastata e preparata quotidianamente. Perché la giornata inizia molto presto: il laboratorio apre alle 5.45 e si parte lavorando gli impasti, preparati la sera prima e lasciati lievitare naturalmente, si informano le brioche e si cominciano a creare le ottime torte che delizieranno i clienti. E' una sorta di catena di montaggio. Alle 7 del mattino si apre e si va avanti fino alle 20, tra sorrisi, confidenze, assaggi e cucina. Prima ho accennato al fatto che gli occhi si perdono tra sfiziosità fragranti, ma ad attirare l'attenzione è anche lo spazio gastronomia, un tripudio di scelta e pietanze allettanti.
Una quotidianità che si ripete e rimane sostenibile solo perché alimentata dalla costante passione, che ritorna anche nel sentore dei prodotti proposti. E dato che il lavoro non basta mai e la volontà di trasmettere la tradizione è tanta, ecco che Enrico ha deciso di organizzare di corsi per amatori, durante i quali poter imparare a cucinare le specialità del territorio. Il format è semplice: si ascolta, si cucina e si assaggia.
Panetteria Rosetta
Str. XXII Luglio, 10/a, 43121 Parma PR
Tel. 0521 234240
Di Chiara Marando -
A separalo dalla splendida Chiesa Nuova disegnata da Francesco Borromini è il trafficato Corso Vittorio Emanuele, nel pieno centro di Roma. Quasi in contrasto con il caos della Capitale si cela, dietro spessi tendaggi color crema, il Ristorante stellato Pipero, nuovo regno di Alessandro Pipero, uno dei più famosi maitre della città eterna, dalla riconosciuta fama proprio per quella sua capacità di conferire a questo ruolo una cifra stilistica caratterizzante.
Alessandro Pipero, uno dei più famosi maitre di Roma
Pipero è lo spazio dove si esprime la creatività culinaria, screziata di eleganza ed accoglienza. Quell'accoglienza che non rimane distaccata ma si tinge di rispettosa simpatia, rafforzata dalla battuta controllata che avvicina al cliente.
La sala che ospita i tavoli è grande, di una geometrica pulizia che non appare eccessiva ma, al contrario, trasmette un senso di calore.
In cucina si esprime il giovane chef Luciano Monosilio che ama osare con la contemporaneità e si spinge verso proposte ad un primo approccio coraggiose.
Il giovane chef Luciano Monosilio
E' poi l'assaggio a confermare la ragione delle sue idee, dove ogni elemento non è mai posto a caso ma si rafforza nel suo insieme. La tradizione è un sottofondo da cui ci si allontana soprattutto nella scelta del menù degustazione, spazio personale dello chef e del suo estro, senza dimenticare che la cultura del passato insegna e spinge in sperimentazioni. Non a caso la sua carbonara viene considerata una delle migliori nel panorama gastronomico romano. Oggi però questo primo è stato superato, al suo posto si fanno largo creazioni originali e all'avanguardia come la Cheesecake di pesce con uova di storione, ma anche il meraviglioso biscotto salato che racchiude la Tartare di oca con salsa senapata e cubetti di mela.
A fare la differenza non sono solo i piatti, ma anche la modalità del servizio, la scelta di puntare su un percorso che si completa con semplici bocconi apparentemente più poveri. Qui, prima di iniziare, viene portato al tavolo il più classico degli alimenti di un tempo: pane e olio, ma quell'olio con quel pane lasciano un segno morbido e carezzevole sul palato.
Insomma, una esperienza gustativa misurata sulla selezione alla carta, ma soprattutto attraverso due menù: Radici, con proposte che narrano la storia culinaria degli ultimi anni, e Rami, più lungo e complesso in una visione che racconta il Pipero di oggi e del futuro.
Ristorante Pipero
Corso Vittorio Emanuele, 246 Roma
www.piperoroma.it