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Settembre è il mese di Parma UNESCO City of Gastronomy. Questa mattina al Ridotto del Teatro Regio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative in programma per il "Settembre gastronomico".

Un intero mese di attività ed eventi legati alle filiere di eccellenza del territorio promosso dal Comune di Parma in collaborazione con gli attori della cabina di regia dell'agroalimentare per celebrare la vocazione di Parma, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia

Ospite d'eccezione questa mattina, lo Chef stellato Carlo Cracco, che firmer il menu della Cena dei Mille, in particolare i dolci, del primo appuntamento di  "Settembre Gastronomico". 

 

Galleria fotografica a cura di Ph. di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Cronaca Parma

Il weekend dell'8 e 9 settembre 2018 torna nel parmense per il quinto anno l'appuntamento con agricoltori e allevatori custodi di antiche varietà vegetali e razze animali, per un viaggio alla scoperta del patrimonio rurale dell'Emilia Romagna, Toscana e quest'anno anche Liguria.

 

Sabato 8 e domenica 9 settembre 2018 a Rivalta di Lesignano De’ Bagni (Parma)  torna per la quinta edizione l’appuntamento che raduna annualmente uno accanto all’altro una quarantina di agricoltori e allevatori di Emilia Romagna, Toscana e quest’anno anche Liguria, che con grande fatica e altrettanta passione, ogni giorno lavorano per tutelare e salvaguardare antiche varietà vegetali e antiche razze animali: un invito alla scoperta e all’assaggio di prodotti unici e da riscoprire. Il Rural biodiversity park a Rivalta, nel cuore della Food Valley e allo stesso tempo in un territorio collinare fatto di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango recentemente eletto a riserva Mab Unesco, è pronto a ospitare una nuova edizione del Rural Festival. L’idea nasce dall’impegno da parte di agricoltori e allevatori custodi dell’Emilia Romagna e Toscana, di far conoscere e assaggiare i propri prodotti dall’antica storia che parla di semplicità e genuinità. Il motto è: tornare indietro per andare avanti e guardare al futuro. 

Si potrà quindi gustare la biodiversità agricola con stand gastronomici in cui assaggiare il prosciutto di maiale nero, arrosticini di pecora Cornigliese, carne fresca di Cinta Senese, arrosto di tacchino nero, pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, polenta Formenton Ottofile Garfagnana, testaroli della Lunigiana con farro, gnocchi di patata Cetica, polpa di pomodoro Riccio di Parma, pasta fresca all'uovo di gallina Romagnola, Tortél Dóls con mostarda, torta di patata Quarantina, erbe selvatiche, ortaggi liguri, cipolla Borettana, fagioli Zolfino al coccio, olio di Olivastra Seggianese, latte fresco di asina, formaggi unici di razze bovine e ovine, Marroni di Campora, torta di prugna Zucchella, caffè di orzo Leonessa, miele biologico reggiano, Sidro di mele di montagna, uve e vini da rari e antichi vitigni. Una mostra-mercato ma soprattutto un'esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi negli spazi della riserva naturale del parco Barboj, tra frutti e animali di varietà e razze antiche spesso dimenticate.

Il festival, una grande festa all’aria aperta dedicata alla biodiversità agricola, ospiterà anche modelli di trattori Landini e Lamborghini prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta, che verranno messi in moto da esperti motoristi per la gioia dei bambini e anche di adulti appassionati. Inoltre un ricco parco animale di antiche razze, come il maiale nero di Parma, il suino di Cinta Senese, la pecora Cornigliese e Massese, il cavallo Bardigiano, l’asino Romagnolo, la vacca grigia Appeninica, Bardigiana, Ottonese e Bianca Valpadana, il tacchino nero di Parma e Piacenza, la gallina Romagnola e il pollo Valdarnese. E tutt’attorno rari vitigni autoctoni, piante e frutti dimenticati e una ricca esposizione di varietà di pomodori.

Sarà presente anche lo chef di origini parmigiane Gino Campagna, molto amato dai piccoli americani, che durante il Festival terrà attività per i bambini per far conoscere la biodiversità più da vicino, ponendo l’accento su un’alimentazione di qualità. Orario: 10-20, ingresso gratuito.

 

 

Per informazioni:
Rural biodiversity park - Parco Barboj, Rivalta di Lesignano De' Bagni (Parma)
Via Torchio, 20
Cell: 342.9128266 / 335.316337
Web: www.rural.it 
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Appuntamento a Parma il 4 settembre, nel cartellone di “Settembre Gastronomico”. A firmare il menu della cena gli chef stellati Carlo Cracco e Massimo Spigaroli, affiancati da Parma Quality Restaurants e Chef To Chef.

Di Chiara Marando -

Giovedì 23 Agosto 2018 -

Ancora pochi giorni e il centro storico di Parma verrà imbandito a festa per la tanto attesa “Cena dei Mille”: il prossimo 4 settembre Strada Repubblica si trasformerà in un vero e proprio ristorante sotto le stelle, con la sua tavolata di 400 metri pronta a ospitare mille ospiti.

La prevendita attivata su VivaTicket.it e ParmaCityOfGastronomy.it ha registrato, nelle prime due settimane di agosto, la vendita di oltre 600 i biglietti. Ma la “Cena dei Mille” non sarà solo un momento per gustare delizie in un contesto suggestivo e insolito, servirà anche per raccogliere fondi a favore dell’Emporio Solidale di Parma: un progetto che rappresenta la risposta della collettività parmense alle famiglie in difficoltà economica.

Una serata unica che vedrà la presenza di nomi della cucina del calibro di Massimo Spigaroli e degli chef del Parma Quality Restaurants. A coadiuvarli ai fornelli, Chef To Chef, il consorzio dei 50 migliori chef dell’Emilia-Romagna – in questa occasione rappresentati dai piacentini Isa Mazzocchi e Filippo Chiappini Dattilo e dai reggiani Gianni D’Amato e Andrea Incerti Vezzani - e una guest star d’eccezione come lo chef stellato Carlo Cracco. Al successo del servizio contribuirà una rappresentanza di 25 sommelier di AIS Emilia.

Prima della cena, con inizio alle 20,30, a deliziare i palati dei presenti un aperitivo dal titolo Le delizie di Parma e della Food Valley: appetizer e finger food realizzati con le eccellenze del territorio, accompagnate dallo champagne della maison Ruinart.

Ma quali saranno i piatti della serata? Dopo tante domande ecco svelato il menù!  Ad aprire la cena una rivisitazione parmigiana di un classico della cucina andalusa: il “Gazpacho alla Parmigiana”, con verdure a km zero, servito con un cannolo di tosone ripieno di ricotta e acciughe.

La portata più attesa della “Cena dei Mille” è sicuramente il primo piatto, che mira a diventare, in futuro, un “nuovo classico” della cucina parmigiana: “Lo Scrigno di Parma”, una sfoglia che custodisce ravioli ripieni di pomodoro, Parmigiano Reggiano DOP e fonduta di caciotta di Vacca Rossa di Urzano. A partire dalla sera dall’evento, lo “Scrigno di Parma” entrerà stabilmente nella carta dei ristoranti associati a Parma Quality Restaurants.

Seguirà “Omaggio a Bargnocla” (personaggio dei burattini rappresentativo della Parma dell’Oltretorrente): un cosciotto d’oca in confit, croccante al Prosciutto di Parma DOP e millefoglie di verdura.  Il dessert studiato da Carlo Cracco chiuderà questa carrellata di bontà, ma ancora non è stato svelato nulla in merito. Si sa soltanto che lo chef stellato proporrà “Un dolce ricordo di Parma”, creazione ispirata a Parma e alla sua tradizione culinaria.

Massimo Spigaroli ha voluto spiegare la scelta dei piatti proposti: “Il menu della Cena dei Mille vuole essere un omaggio alla città di Parma e alla Food Valley emiliana: non dimentichiamo che l'Emilia-Romagna detiene, con 44 prodotti, il record europeo di prodotti agroalimentari certificati DOP e IGP - e continua - Vogliamo essere rispettosi della tradizione, con i suoi saperi, ma anche guardare avanti: perché, se è vero che non c’è innovazione senza tradizione, è altrettanto vero che non ci può essere tradizione senza innovazione. Ogni piatto oggi iconico è nato come rottura, come superamento di una convezione: è questa l’idea alla base dello ‘Scrigno di Parma’”.

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La Cena dei Millerappresenterà uno dei momenti più attesi di Settembre Gastronomico”, il progetto promosso da Comune di Parma e Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy, sotto la regia di Parma Alimentare e “Parma io ci sto!” e con il supporto di Destinazione Emilia, che si pone l’obiettivo di promuovere la città ducale come destinazione turistica foodie.

Come spiega l’Assessore al Turismo e al Progetto UNESCO Cristiano Casa, «”Settembre Gastronomico - spiega l’Assessore al Turismo e al Progetto UNESCO Cristiano Casa - è un innovativo progetto di marketing territoriale, reso possibile dalla fattiva collaborazione tra Istituzioni, Consorzi di tutela, importanti aziende alimentari del territorio e operatori della ristorazione, disponibili a mettere in rete il proprio know-how per il successo di Parma. È anche grazie alla forza di questo network che Parma ha saputo conquistare il titolo di Città Creativa UNESCO della Gastronomia”.

Numerose le realtà coinvolte che hanno voluto fornire un contributo per la realizzazione di questo importante appuntamento. Il momento dell’aperitivo sarà offerto dai Consorzi del Prosciutto di Parma DOP, del Parmigiano Reggiano DOP, del Culatello di Zibello DOP, e dalle aziende: Barilla, Coppini Arte Olearia, Delicius Rizzoli, L’Isola d’Oro, Mutti, Parmalat, Rizzoli Emanuelli, Rodolfi Mansueto, Zarotti. Lunga la lista anche dei fornitori tecnici: dalle acque minerali targate S. Pellegrino-Acqua Panna al pane di Panificatori di Parma, passando per i calici e i bicchieri di casa Bormioli Luigi e per i vini di Cantine Palazzo, Casali Viticultori e dei Consorzi di Tutela Vini Colli di Parma DOC, Vini DOC Colli Piacentini e Vini Reggiani DOC. Bormioli Rocco omaggerà tutti gli ospiti della serata con uno speciale piatto ricordo, in edizione limitata. Main sponsor della serata saranno BMW e Credit Suisse, sponsor Acqua di Parma, O’ e Valenti.

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Ricco caledario di appuntamenti in Emilia: dalla Cena dei Mille all’AgriPride, fino ai salumi da podio, un mese di eventi nel cuore food di Destinazione Turistica Emilia. 

 

Se, per la maggior parte delle persone e dei luoghi, la fine delle ferie lascia sempre uno strascico di malinconia e una sensazione di lento risveglio accompagnato dal dissolversi del profumo - mai così amaro - della crema doposole, è come se Destinazione Turistica Emilia avesse invece dedicato l’estate ai preparativi di un settembre in grado di scongiurare il traumatico spleen post-estivo grazie al piatto forte dell’enogastronomia. Tra visite nelle aziende alimentari e nei consorzi, degustazioni in angoli normalmente inaccessibili, mastodontiche cene a cielo aperto, passeggiate culinarie e festival vitivinicoli, quello che si prospetta lungo la via Emilia nell’area compresa tra Parma, Reggio Emilia e Piacenza è un nuovo inizio all’insegna del gusto e dei sapori. 

Promosso da Comune di Parma e Fondazione Parma Unesco City of Gastronomy, sotto la regia di Parma Alimentare e dell'associazione «Parma, io ci sto!», Settembre Gastronomico è il grande contenitore in cui la Piccola Parigi include una miriade di iniziative – evidentemente incentrare sulla cultura del cibo – che per tutto il mese mettono l’accento su eccellenze della Food Valley come il prosciutto, il Parmigiano-Reggiano, la pasta e il pomodoro ma anche sui prodotti del settore lattiero-caseario, le conserve, il salame di Felino, la coppa di Parma e i vini.

LA CENA DEI MILLE

Se la monumentale cena del 4 settembre 2018, con un menu studiato dallo chef stellato Massimo Spigaroli e dai ristoratori di Parma Quality Restaurants per i mille coperti predisposti da Piazza Garibaldi, lungo Strada  Repubblica, si candida a essere l'evento clou del lotto - presenti l’ospite d’onore Carlo Cracco e, per l’Associazione Chef To Chef, i piacentini Isa Mazzocchi e Filippo Chiappini Dattilo e i reggiani Gianni D’Amato e Andrea Vezzani dell’Associazione – nel programma spicca anche il titolo di Giardini Gourmet, immaginata come un’opportunità – davvero più unica che rara – per scoprire i gioielli verdi e normalmente inaccessibili, perché privati, di cui Parma è scrigno.

GIARDINI GOURMET

Ogni venerdì del mese, dal 7 al 28 settembre, alcuni giardini segreti della città apriranno i loro cancelli per itineranti serate gastronomico-musicali che riuniranno a ogni occasione tre diversi spazi verdi, tra i quali l’Orto Botanico dell’Università di Parma, il giardino Pizzarotti nel complesso dell’ex Convento di San Cristoforo, il giardino cortile del Palazzo Dalla Rosa Prati e le serre '900 della limonaia e della violetta nel Parco Ducale. Le degustazioni – comprensive di aperitivo, primo, secondo e dolce – saranno avvolte in un’intangibile ma essenziale cornice sonora. 

FESTIVAL DEL PROSCIUTTO DI PARMA, CASEIFICI APERTI, TOMACA FEST e SETTIMANA DELLA PASTA

Il respiro della manifestazione raggiunge anche la 21esima edizione del Festival del Prosciutto di Parma - ospitato sotto i Portici del Grano, dall’1 al 9 settembre – il nuovo appuntamento con Caseifici Aperti - alla scoperta del mondo del Parmigiano Reggiano nel weekend del 29 e 30 settembre - il Tomaca Fest con cui Collecchio celebra il pomodoro sabato 1 e domenica 2 settembre e la Settimana della Pasta, dal 17 al 23 settembre, con un «pasta party» a trazione Barilla in piazza Garibaldi per l'inaugurazione del Verdi Off. Chiudono e coronano l’offerta  le visite ai grandi stabilimenti Barilla, Parmalat e Rodolfi.

PASSEGGIATA GASTRONOMICA

Muovendosi verso Reggio Emilia, ci si può aggregare alla Passeggiata Gastronomica in programma nell’ambito della Sagra della Giareda, che dal 4 al 9 settembre concentra tra Corso Garibaldi, Piazza Gioberti, Piazza Roversi e Via Farini iniziative di natura culinaria e una mostra-mercato dell'artigianato artistico e dei mestieri tradizionali. 

PIANTE E ANIMALI PERDUTI

Nello stesso periodo – e quindi, idealmente, anche sulla stessa saporita rotta - Piante e Animali Perduti porta per la 22esima volta a Guastalla (RE), il 29 e 30 settembre, uno degli eventi italiani di maggior successo dedicati a fiori e piante rare, mondo rurale e biodiversità. Con 500 espositori provenienti da tutta Italia, tra vivaisti, artigiani d’eccellenza e produttori eno-gastronomici, la kermesse si sviluppa su esposizioni, conversazioni intorno al giardinaggio, consigli degli specialisti, convegni, laboratori, attività ludico didattiche per bambini e affronta quest’anno lo stringente tema del “Coltivare la città”, per attivare riflessioni sulla trasformazione degli spazi urbani, come luoghi riconvertibili all’apicoltura e all’orticoltura. Nelle due giornate, le piazze, le vie del centro e i portici seicenteschi si riempiono di fiori, alberi da frutto e piante ornamentali da giardinoma diventano anche gallerie per spettacolari mostre di varietà di piante da frutto antiche o avvolte nell’oblio, come peri, meli e fichi più tolleranti o resistenti alle malattie. Colori e profumi di spezie e sementi aggiungono ma non esauriscono motivi di interesse a un evento che ogni anni acquista fascino e appassionati.

AGRIPRIDE

Il 29 e il 30 settembre, ancora il centro storico di Reggio Emilia – tra Piazza della Vittoria, Piazza Martiri del 7 luglio e piazza Prampolini – sarà invece interessato dalla seconda edizione di AgriPride, meeting dedicato ai temi dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente, che propone una “food immersion” nella tradizione enogastronomica reggiana, attraverso un corteo di eventi, show cooking, degustazioni di prodotti del territorio emiliano, mostra di animali in piazza della Vittoria e un viaggio alla scoperta dell’erbazzone, dalla tradizione alle rivisitazioni gourmet. 

VALTIDONE WINE FESTIVAL

Dal 2 al 23 settembre, non a caso in quello che può essere considerato uno dei periodi cruciali della vendemmia, il Valtidone Wine Festival riporta l’attenzione sulla parte di Destinazione Turistica Emilia che interessa i comuni della Val Tidone, nella provincia di Piacenza. Particolarmente apprezzata dagli amanti di Ortrugo, Gutturnio, Malvasia e Passito, la più grande rassegna del vino piacentino festeggia nel 2018 la nona edizione, riproponendo la formula 4x4 di un appuntamento per fine settimana nella cornice della suggestiva valle emiliana. Si parte il 2 settembre da Borgonovo, con Ortrugo&Chisöla, l’appuntamento che unisce all’unico vino e vitigno autoctoni del territorio la focaccia con i ciccioli deco. Il 9 settembre, il richiamo della vite porta il festival a Ziano, dove la tradizionale Festa dell’Uva si conferma compagno ideale per una giornata di assaggi, con focus sulla malvasia. I caratteristici vicoli del borgo antico di Nibbiano conquistano le luci della ribalta enologica il 16 settembre, quando si potranno degustare i vini passiti, gli autoctoni e i biologici accompagnati dai piatti della tradizione, dal batarò ai tortelli con la coda. Il gran finale è affidato invece alla verve di Pianello, dove il 23 settembre, vini frizzanti, bianchi rossi rosè e spumanti saranno protagonisti di una trionfale chiusura.

COPPA D’ORO e PIACENZA È UN MARE DI SAPORI

Organizzate dal Consorzio di Tutela Salumi DopPiacentini, Coppa d’Oro e Piacenza è un Mare di Sapori mettono la ciliegina su una torta dalle mille sfumature di gusto. Il 27 settembre, il Premio che si pone per l’undicesima volta l’obiettivo di valorizzare il territorio e i salumi locali a denominazione di origine tutelata riconquista il Palazzo Gotico con i suoi prodotti e le sue eccellenze, mentre, il 28 e il 29 settembre, un’anomala onda enogastronomica si abbatte gioiosamente su Piazza Cavalli, con la possibilità di degustare le tipicità del piacentino in abbinamento ai vini emiliani di qualità certificata, in un contesto arricchito da iniziative e spettacoli.

 

Piacenza

Per info: Destinazione Turistica Emilia – Iat di Piacenza. 

Tel. 0523 492001

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Parma

Per info: Destinazione Turistica Emilia - Iat di Parma. 

Tel. 0521 218889

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Reggio Emilia

Per info: Destinazione Turistica Emilia - Iat di Reggio Emilia. 

Tel. 0522 451152

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Quarto appuntamento con l’International Food Festival del Fidenza Village: l’incontro di giovedì 23 agosto è con gli insetti nel piatto.

Di Chiara Marando -

Mercoledì 22 Agosto 2018 -

Avete presente il binomio insetti e cucina? Si, quello di cui si sente sempre più parlare e che sembra essere il nuovo trend culinario. Diciamo pure il cibo del futuro.

Ecco, proprio a questa “accoppiata” è dedicato il quarto appuntamento dell’International Food Festival di Fidenza Village, in programma per giovedì 23 agosto a partire dalle 20. A parlarne saranno la biologa Giulia Maffei e la food designer Giulia Tacchini esperte dell'Associazione Culturale Entonote, il cui obiettivo è quello di portare questo nuovo concetto gastronomico a tavola per introdurre i temi di sostenibilità e nutrizione. Gli insetti commestibili sono citati tra i novel food grazie al loro potenziale nutrizionale, al bassissimo impatto ambientale e per il sapore delicato ma deciso. Parlando di numeri, ad oggi, è scientificamente dimostrato che nel mondo vengono consumate, quindi possono essere considerate edibili, circa 1.900 specie di insetti.

Ma la domanda sorge spontanea: perché mangiare gli insetti?

A rispondere sono proprio le protagoniste di questo incontro: “I risultati scientifici fino ad oggi ottenuti sugli insetti edibili sono decisamente promettenti – spiegano Tacchini e Maffei - Sono completi da un punto di vista nutrizionale e hanno un basso impatto ambientale. Inoltre, risultano gustosi e rappresentano una risorsa alimentare per l'uomo da più di 10.000 anni. Oggi l'entomofagia è poco diffusa nei paesi occidentali ma è una pratica comune in molti altri paesi come Sud America, Africa, Australia e Asia”.

Ed effettivamente, se si analizzano i nutrienti presenti negli insetti risulta che il contenuto di calcio è paragonabile a quello del latte, poi c’è il ferro pari a quello degli spinaci, e omega3 quasi quanto il pesce. Inoltre, contengono zinco e vitamine soprattutto del gruppo B e minerali. Privi di lattosio rappresentano un alimento adatto ai celiaci.

Quanto è importante il ruolo del consumatore per un approccio al cibo più sostenibile?

“Innovazione e tecnologia sono strettamente legati al mondo del cibo – continuano - Oggi più che mai la ricerca di metodi alternativi e più sostenibili per produrre cibo è necessaria per il nostro futuro. Il consumatore ha un ruolo fondamentale poiché le sue scelte possono incidere in buona parte sull’alimentazione, perciò un’adeguata informazione è importante”

Il menù della serata prevede diversi piatti. Si parte con spaghetti olio e grillo, in alternativa alla tradizionale spolverata di parmigiano, poi polpette di camole, anziché di carne e un dolce fatto con crema di ricotta e locusta al miele. Un percorso gustativo studiato per avvicinare gradualmente all’idea dell’insetto nel piatto, realizzato con materie prime selezionate da allevatori che hanno richiesto la nuova certificazione all’Efsa.

E dopo aver assaporato queste ricette, spazio allo shopping: come ogni giovedì in occasione del Festival il Villaggio rimarrà aperto fino alle 23. Per info tel: 0524 335556.

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Sono quattro i walking tour previsti nei venerdì di settembre, all’interno del palinsesto di “Settembre Gastronomico”: l’idea è di scoprire angoli verdi nascosti della città ducale, apprezzando una selezione gastronomica e musicale d’eccellenza. I biglietti sono disponibili in prevendita su VivaTicket.it.

Parma 09 Agosto 2018 -

«Sogniamo tutti giardini incantati al di là dell’orizzonte, invece di goderci la vista delle aiuole in fiore sotto le nostre finestre»: così diceva, nel I secolo a.C. Orazio. E proprio alla massima del poeta romano sembra ispirarsi Angela Zaffignani, paesaggista ed esperta di botanica, nel proporre il progetto “Giardini Gourmet”, che, per quattro venerdì, nel mese di settembre (7, 14, 21 e 28), andrà a impreziosire il palinsesto di “Settembre Gastronomico”, la kermesse voluta dal Comune di Parma e dalla Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy con l’obiettivo di promuovere una cultura gastronomica d’eccellenza e Parma come destinazione turistica.

Alla base del progetto “Giardini Gourmet” sono gli incantevoli giardini di cui la città ducale è disseminata: un patrimonio sconosciuto a molti abitanti della stessa Parma, che merita di essere valorizzato. Il format di “Giardini Gourmet” rappresenta un’evoluzione di “Giardini Aperti”, che già da alcuni anni apre agli abitanti della città i cortili più affascinanti del centro storico: di qui l’idea di Angela Zaffignani di proporre walking tour, puntando sul connubio con cibo di qualità e grande musica per far apprezzare angoli verdi, straordinari per storia e cultura.

Come spiega l’Assessore al Turismo e al Progetto UNESCO Cristiano Casa: «‘Giardini Gourmet’ si inserisce armoniosamente nel programma di ‘Settembre Gastronomico’. È un’iniziativa originale, che propone Parma come meta ideale per foodie, melomani e appassionati del verde, legando insieme tre specificità della nostra città. La vocazione food, che fa di Parma la capitale indiscussa della Food Valley italiana e che le ha permesso, prima città del nostro Paese, di essere nominata da UNESCO Città Creativa della Gastronomia. La sua straordinaria tradizione musicale, perché qui sono nati due geni come Giuseppe Verdi, che celebriamo ogni anno a ottobre con il Festival Verdi, e Arturo Toscanini. E la sua anima green, che la rende una città vivibile e a misura d’uomo».

A partire dal 7 settembre, per quattro venerdì consecutivi, alcuni giardini esclusivi della città di Parma saranno eccezionalmente aperti al pubblico, per momenti di incontro all’insegna dei buoni sapori e della musica. La natura gourmet dell’evento è garantita dalla curatela gastronomica di Parma Quality Restaurants, l’associazione - presieduta da chef Enrico Bergonzi - che è espressione della cucina d’autore parmense, e dal coinvolgimento di alcuni Consorzi di Tutela e di alcune importanti aziende food del territorio, nonché di Monte delle Vigne, che offrirà i propri vini. Ogni serata toccherà tre giardini distinti, in ognuno dei quali verrà officiato un momento diverso della cena: l’aperitivo, poi primo e secondo piatto e, infine, il dessert. La partecipazione alle serate di “Giardini Gourmet”, che si svolgeranno anche in caso di maltempo, è esclusivamente su prenotazione, per un massimo di 100 persone a evento. Il costo è di 35 euro a persona, più diritti di prevendita: i biglietti sono acquistabili online sul circuito VivaTicket. Per informazioni è attivo il numero verde: 800.977925.

Venerdì 7 settembre

La serata inaugurale di “Giardini Gourmet” muoverà dal Giardino di Palazzo Soragna, in passato rifugio cittadino del principe Guido IV Meli Lupi e oggi sede dell’Unione Parmense degli Industriali: uno spazio verde dove spiccano un olmo dalla chioma principesca, un prorompente gelsomino, abeti, mirti, oleandri e, nella stagione della fioritura, splendide rose rosse. Qui il momento dell’aperitivo sarà allietato dalla pianista Serena Fava. Ci si muoverà poi nel giardino - già hortus conclusus - del complesso storico delle Orsoline, nato nel Seicento come educandato e poi trasformato in collegio delle nobili. La selezione musicale sarà a cura dell’arpista Carla They. La serata si concluderà presso l’Orto Botanico dell’Università di Parma, con un Ginkgo biloba del 1791, affascinanti ambienti acquatici e un erbario rinomato. A esibirsi in concerto sarà il Trio Farnese. Il menu della serata avrà come fil rouge il Prosciutto di Parma DOP, in collaborazione con il Consorzio di Tutela.

Venerdì 14 settembre

La seconda serata di “Giardini Gourmet” è in collaborazione con Rodolfi Mansueto e Mutti: il menu studiato dagli chef del Parma Quality Restaurants sarà infatti ispirato all’oro rosso. Quella del pomodoro è infatti una filiera in cui Parma esprime l’eccellenza. Il walking tour partirà dal Giardino dell’Antica Cereria, così chiamato perché, a metà Settecento, il Ministro del Ducato di Parma e Piacenza Guillaume du Tillot decise di far nascere una manifattura di candele, oltre alla Fabbrica reale di Maioliche e Vetri. Si farà poi tappa, nell’ordine, al Monastero della Santissima Annunziata, la cui costruzione fu avviata nel 1566, e, all’interno del Parco Ducale, vero e proprio polmone verde cittadino, con un’estensione di quasi 21 ettari, alle Serre della Limonaia e della Violetta, di inizio Novecento, che presentano caratteri stilistici Art Nouveau e che sorgono vicino al Palazzo Ducale. La colonna sonora della serata sarà a cura della pianista Svetlana Makedon e dei Regipsy Jazzensamble.

Venerdì 21 settembre

La terza serata di “Giardini Gourmet” partirà da un luogo che per la città di Parma ha un elevato valore culturale, essendo da sempre destinato a finalità educative: il Convitto di Maria Luigia, nato già nel 1601 come Collegio dei Nobili, su iniziativa di Ranuccio Farnese, e più tardi annesso al Collegio Ducale proprio da Maria Luigia. Il giardino si caratterizza per le aiuole, ripensate negli anni Trenta, per le siepi di bosso che circondano una fontana tondeggiante e per un tempietto a otto colonne. Qui si esibirà il Quartetto Cosmopolitans. Per l’occasione, grazie alla disponibilità dell’Associazione “Amici del Maria Luigia” e al coinvolgimento degli studenti che qui frequentano il Liceo, sarà possibile effettuare una visita guidata del Convitto.

La serata proseguirà al Giardino Pizzarotti, all’interno del complesso dell’ex Convento San Cristoforo: un giardino nascosto allo sguardo, che deve il suo nome a chi ha saputo restituirlo all’antico splendore. Si caratterizza per le aiuole, i vialetti bordati di rose, gli alberi da frutto, un altissimo lauro, corbezzoli, giuggioli, nespoli, ulivi e noccioli e per un sentore di rosmarino e lavanda, in prossimità del muro di cinta. La selezione musicale sarà curata dal Jumping Jive Quartet Jazz. La serata si concluderà poi negli spazi verdi dell’Orto Botanico, già toccato in occasione della serata inaugurale di “Giardini Gourmet”. L’offerta gastronomica sarà variegata, con gli chef del Parma Quality Restaurants che interpreteranno in modo creativo due eccellenze parmensi come la pasta e le conserve ittiche. La serata è in collaborazione con “Le Alici a Parma”, network che riunisce Delicius Rizzoli, Isola d’Oro, Rizzoli Emanuelli e Zarotti, protagoniste del momento dell’aperitivo al Convitto di Maria Luigia, e con Barilla, che offrirà invece i momenti gastronomici nel Giardino Pizzarotti e all’Orto Botanico.

Venerdì 28 settembre

La grande chiusura del progetto “Giardini Gourmet” è prevista per venerdì 28 settembre, con una serata che, sotto il profilo gastronomico, vuole essere una celebrazione del Re dei Formaggi, in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano DOP. Il meeting point sarà rappresentato dal Giardino-Cortile di Palazzo Dalla Rosa Prati, affacciato su Duomo e Battistero che della città di Parma rappresentano il cuore sacro. Uno spazio suggestivo, con la sua facciata elegante, le balconate, i giochi di archi e gli affreschi interni. La serata proseguirà poi nei tre chiostri del Monastero di San Giovanni, le cui origini risalgono al X secolo anche se a definirne l’aspetto è oggi la facciata barocca. L’ultima tappa sarà nel cortile, caratterizzato da un bel sistema di chiostrini binati, della Pinacoteca Stuard, che occupa l’ala orientale dell’ex monastero benedettino di San Paolo. A curare i momenti musicali saranno il fisarmonicista Giovanni, I Solisti di Felino e la flautista Stefania Marusi.

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Mercoledì, 08 Agosto 2018 18:23

Al Fidenza Village si cucina con le erbe spontanee

Giovedì 9 agosto, al Fidenza Village, incontro con la chef e forager Valeria Mosca che tratterà il tema della cucina creativa con le erbe spontanee. Showcooking con gli esperti di Wood*Ing.

Di Chiara Marando -

Parma 08 Agosto 2018 -

E’ in arrivo il secondo appuntamento con l’International Food Festival di Fidenza Village: giovedì 9 agosto, a partire dalle 20, si parlerà di cucina creativa con le erbe spontanee insieme ad una nota chef e forager come Valeria Mosca. Un viaggio alla scoperta dei vantaggi nutrizionali di questa ancora poco conosciuta fonte di gusto e proprietà, ma anche un percorso attraverso la sostenibilità alimentare e il foraging, pratica antichissima che oggi fa tendenza nella ristorazione.

Valeria racconterà quanto possa essere divertente passeggiare nei boschi e fermarsi a raccogliere le erbe spontanee, oppure esplorare le aree incontaminate alla ricerca di vegetali selvatici, molluschi di mare e terra o insetti adatti al nutrimento umano. Prodotti della natura con cui preparare piatti a base di bacche, corteccia, licheni e foglie ottenendo una cucina originale e salutare.

“Svolgiamo le nostre ricerche con estrema attenzione e rispetto verso gli ecosistemi – spiega Valeria Mosca - in cerca di una possibile e vera sostenibilità alimentare che vada oltre il bio, oltre il km zero e che riesca a coniugare, nel suo delinearsi, l’identità culturale dei luoghi e dei tempi passati e presenti, la nostra storia sociale, l’importanza della biodiversità naturale spontanea del nostro paese e delle antiche tradizioni legate alla nostra cultura”.

Gli esperti di Wood*ing Lab, laboratorio di ricerca e sperimentazione sull’utilizzo del cibo selvatico per l’alimentazione e la nutrizione umana, insegneranno come riconoscere cinque vegetali che risultano ottimi ingredienti in cucina: lichene islandese, abete rosso, tiglio, tarassaco e alga ulva rigida. Chi vorrà potrà imparare a cucinare un delizioso biscotto con la corteccia interna di betulla e frutta secca, partecipando allo showcooking condotto da Lorenzo Pieroni di Wood*ing.

La raccolta di piante, frutti, semi, radici spontanee, la ricerca delle tecniche artigianali gastronomiche del passato e la biodiversità delle nostre colture antiche – sottolinea Valeria Mosca -  genera un database di materiale genetico autoctono, di organismi, di pratiche culturali, di idee infinito in grado, nel contempo, di mantenere la nostra identità nella sua forma più robusta e autentica e di aprirci, nella sua ricchezza, la possibilità di sperimentazioni culinarie di alto livello contemporaneo veicolando un chiaro intento di salvaguardia ambientale”.

Per prenotazioni e informazioni rivolgersi presso lo spazio The Concierge del Villaggio. Tel: 0524 335556. La degustazione è gratuita.

Come ogni giovedì, in occasione dell’International Food Festival, il Villaggio chiuderà alle 23.

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Una giornata di scambi connessioni, progettualità dove il mondo della gastronomia diventa il volano per migliorare la società: è lo chef Jock Zonfrillo ad aver vinto il Basque Culinary World Prize 2018.

Di Chiara Marando -

Giovedì 26 Luglio 2018 -

Jock Zonfrillo, chef scozzese di origini italiane, residente in Australia, è lui il vincitore del Basque Culinary World Prize 2018, il premio internazionale rivolto a quei cuochi che, con i loro percorsi ed una visione aperta a connessioni in grado di alimentare progettualità, sono riusciti a migliorare la società attraverso la gastronomia valorizzandone l’impatto su innovazione, istruzione, salute, ricerca, sostenibilità, imprenditorialità sociale e sviluppo economico.

E Jock Zonfrillo, rinomato chef, ristoratore, scopritore e valorizzatore di ingredienti autoctoni, è stato apprezzato per la difesa della cultura delle popolazioni indigene australiane e per il suo lavoro di salvaguardia della tradizione gastronomica aborigena. 

Un premio importante assegnato martedì 24 luglio a Modena, presso il Collegio San Carlo, da una giuria d’eccezione presieduta da Joan Roca (Spagna), e composta da nomi famosi come Gastón Acurio (Perù), Massimo Bottura (Italia), Manu Buffara (Brasile), Mauro Colagreco (Francia), Dominique Crenn (USA), Andoni Luis Aduriz (Paesi Baschi, Spagna), Yoshihiro Narisawa (Giappone), Enrique Olvera (Messico) e Leonor Espinosa, vincitrice del Basque Culinary World Prize 2017, oltre a esperti di varie discipline come la scrittrice gastronomica Ruth Reichl, lo storico dell’alimentazione Bee Wilson e la interior designer Ilse Crawford

“Sono onorato di essere stato scelto come vincitore del Basque Culinary World Prize 2018 – ha dichiarato Jock Zonfrillo - La lezione più importante che ho imparato dalle comunità indigene, è quella di restituire più di ciò che si è ricevuto. La mia motivazione principale viene dal riconoscimento di una civiltà che ha lavorato ed è prosperata sulla terra su cui ha vissuto per più di 60.000 anni. Gli indigeni australiani sono i veri cuochi e “inventori di cibo” di queste terre, e la loro esclusione dalla nostra storia, e in particolare dalla nostra cultura gastronomica, è inaccettabile.
Credo che il mondo della gastronomia debba promuovere il cambiamento, e anche se non possiamo parlare per conto dei nativi, possiamo però accompagnarci a loro e contribuire favorevolmente alla loro situazione”.

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Il Basque Culinary World Prize è organizzato e promosso dal Governo basco nel quadro della Strategia Euskadi-Basque Country, e dal Basque Culinary Center (BCC), istituzione accademica leader a livello mondiale nella gastronomia.

Jock Zonfrillo riceverà € 100.000 da destinare a un progetto o a un’organizzazione di sua scelta che dimostri il ruolo globale della gastronomia nella società.

Ma la giornata è stata l’occasione per parlare di esperienze, spunti, legami da scoprire che legano mondi solo apparentemente lontani. Un susseguirsi di interventi che hanno permesso al pubblico presente, composto da giornalisti e professionisti del settore, di partire dall’ambito culinario per andare oltre, per vedere quanto il food possa essere la chiave di volta nella creazione di una bellezza globale e sociale.

Ad aprire l’appuntamento è stato proprio Massimo Bottura che ha voluto evidenziare quanto questo momento sia importante per il mondo della cucina, una “terza rivoluzione” che tocca l’ambito umanistico e può portare allo sviluppo di connessioni e progetti tra gastronomia, una rivoluzione umanistica, un movimento che può realizzare tutti i più fertili intrecci possibili tra gastronomia, natura, tecnologia e arte.

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Dopo di lui un mondo fatto di visioni creative e forti legami con la testimonianza del fotografo JR, il cui impulso artistico è sempre stato quello di creare nuovi mondi nelle città, trasformarne le strade in vere e proprie gallerie d’arte, imparando a guardare le cose con un occhio diverso.

Ilse Crawford, designer britannica specializzata in architettura e studio di ambienti che facciano sentire le persone come a casa propria, ha evidenziato l’importanza di creare spazi che sappiano “far evolvere, ma anche coinvolgere, creare comunione e socializzazione, rendere speciale anche quello che risulta solo ad una prima occhiata normale”.

“A chi dice che viviamo in un mondo di scontro di culture, dico che il bello nasce da un incontro di fritture”, così ha esordito Daniele De Michele, in arte Don Pasta, sottolineando quanto la cucina possa farci capire chi siamo, le nostre tradizioni e culture.

“Un morso alla volta perché anche un morso può avere delle conseguenze” ha sostenuto Bee Wilson rimarcando il ruolo del cibo come mezzo per comprendere meglio noi stessi e gli altri, per comprendere alcuni meccanismi propri delle società. 

La giornalista Ruth Reichl, una delle figure più influenti della critica gastronomica contemporanea, ha voluto ricordare Jonathan Gold, il grande scrittore/antropologo californiano recentemente scomparso.

Immagini, poesia e il dietro le quinte del mondo della cucina con il regista David Gelb, autore di “Chef’s Table” su Netlix.

A chiudere gli interventi è stata la compagna nel lavoro e nella vita di Massimo Bottura, Lara Gilmore “grazie a voi e a tutte le persone incredibili che hanno reso possibile tutto questo”.

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Grande successo, ieri sera, per la quarta edizione della Notte dei Maestri del Lievito Madre, l'annuale appuntamento dedicato alla degustazione di prodotti lievitati artigianali dei migliori pasticceri italiani.

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A Parma sono giunti ipanettoni realizzati da veri e propri Maestri dell'arte dolciaria.

A Iginio Massari, padre della pasticceria italiana, è stato conferito il premio come "Maestro dei Maestri del lievito madre" by Belcolade.

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Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

 

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"D.O.I – Di origine italiana", una bottega gourmet scrigno di ricercatezze e alimenti originali, porto sicuro per chi vuole andare oltre il più classico buono e puntare all'eccellenza.

Di Chiara Marando -

Una vetrina d'altri tempi, di quelle che lasciano curiosare verso l'interno, che spingono a voler sapere di più. Poi si entra e ci si trova circondati da ogni sorta di prodotto gastronomico, non è facile identificare le diverse tipologie di delizie, ma si capisce subito che sarà difficile uscire senza avere acquistato. Dietro il bancone ricolmo di formaggi, carne e bontà lui, Piergiuseppe Siena, che accoglie con il sorriso pieno, fiero e sicuro di chi sa che ti farà mangiare bene. Anzi, che ti farà assaporare qualcosa di unico e ricercato.

E' un matto, così si definisce, e forse non ha tutti i torti. Già, se si può ritenere matto chi asseconda le sue passioni e decide di seguire una strada che esula dal percorso di studi intrapreso. Laureato in Economia, con alle spalle anni nel settore marketing di grandi aziende, da un anno Piergiuseppe ha deciso che il suo amore per la buona tavola doveva diventare qualcosa di più. E' diventato il "D.O.I – Di origine italiana", una bottega gourmet scrigno di ricercatezze e alimenti originali, porto sicuro per chi vuole andare oltre il più classico buono.

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"Il D.O.I è la realizzazione di un progetto, la concretizzazione della mia passione per il cibo di grande qualità – spiega Piergiuseppe – è il mio viaggiare per l'Italia alla ricerca di prelibatezze, di piccole realtà fuori dai soliti giri della distribuzione. Io punto all'unicità".
Una unicità che si ritrova anche nella selezione di quei prodotti che rappresentano l'essenza del territorio di Parma in cui Piergiuseppe è nato e dove ha aperto l'attività. Ecco quindi che il Prosciutto di Parma e Culaccia sono del Salumificio Attolini, una realtà che produce appena 7.000 cosce all'anno; che il Salame e Strolghino di Suino Nero Brado di Parma provengono da Ca' Mezzadri; oppure che il Salame di Felino porta la firma di "Soncini Gladis".

E dato che non si può parlare e consigliare senza conoscere, Piergiuseppe ha studiato...e non poco. E' Maestro dell'ONAF - Organizzazione Nazionale Assaggiatore di Formaggi, ha raggiunto il 3°livello dell'ONAS - Organizzazione Nazionale Assaggiatore di Salumi e il 1° livello dell'ONAV - Organizzazione Nazionale Assaggiatore Vini.
Mentre racconta entrano i clienti, alcuni sanno già cosa desiderano, fedeli ad assaggi precedenti, altri osservano incuriositi e si lasciano indirizzare. E non sono solo le parole a convincere, qui si degusta come era uso nelle botteghe di un tempo. Come ancora pochi fanno. Perché alla fine è il palato a decidere tutto, poco conta il prezzo.

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"So che i miei costi sono più elevati, ma ho deciso di puntare su alimenti e prodotti che non si trovano da altre parti, voglio regalare un'esperienza da ricordare e continuare ad assaporare anche con la mente, altrimenti non si giustifica lo scontrino".
Qui si alimenta la cultura del buon mangiare, si arrivano a conoscere realtà produttive che seguono un'attività estremamente particolare, a volte coraggiosa proprio per i costi da sostenere, ma il risultato è di livelli superiori.

Al D.O.I si trovano chicche come le olive sferificate di Albert Adrià, carne di Fassona e Chianina proveniente da macellerie selezionate nei territori di origine, Gamberi Viola di Mazara del Vallo (surgelati sul posto appena pescati), i particolari cibi pronti dello chef Davide Palluda e i sughi del ristorante stellato "La Dispensa di Caino". Poi formaggi (da provare la mozzarella di bufala) e pasta ripiena come i "sempre verdi" anolini, tortelli di erbetta, patate zucca e ortica, preparati da Officina Gastronomica e San Leo.

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E quando gli chiedo quale salume non prettamente del territorio parmigiano viene molto apprezzato in città, lui non ha esitazione "la Cinta Senese, ma è un piacere far scoprire anche alternative alle tipicità più conosciute – spiega Piergiuseppe – ad esempio, ho selezionato la Sbriciolona, simile alla Finocchiona e altrettanto gustosa ma non IGP. La nostra Italia offre meraviglie che sono tutte da scovare e provare".

D.O.I – Di Origine Italiana
Viale Anteo ed Erasmo Viotti, 13/F
Parma
Tel. 338 445 3166

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