Leggi i ristoranti stellati della scorsa edizione
Inaugurato nei giorni scorsi Identità Golose Milano, l’hub che parla di cucina e arte guardando all’oggi, ricordando il passato, ma volgendosi al futuro.
Di Chiara Marando –
Venerdì 21 settembre 2018 -
Identità Golose è il luogo che mancava. Milano ne è il perfetto contenitore, l’unica città in grado di comprenderne e valorizzarne le potenzialità internazionali. Identità Golose è l’Hub dove assaporare, conoscere, imparare, parlare di cucina e arte guardando all’oggi, ricordando il passato, ma volgendosi al futuro. Non a caso lo spazio è quello della vecchia sede della Fondazione Feltrinelli.
Sì, Identità Golose fa bene. Fa bene a chi ama la cucina, a chi desidera scoprire e provare, a chi non smette mai di esplorare e confrontarsi. Un tempio del gusto, realizzato in sette mesi, nato dal pensiero che va oltre il consueto con coraggio, e un pizzico di sana follia, di due figure come Paolo Marchi e Claudio Ceroni. Con loro 40 aziende del settore che hanno creduto nel progetto. E oggi Identità Golose è diventato un unicum nel panorama nazionale del mondo della cucina.
L’obiettivo è ambizioso, qui si vuole parlare di cibo in modo diverso, più culturale e approfondito, soffermandosi su aspetti sociali, di ricerca ed evoluzione, il tutto dimostrando che la cucina stellata può essere accessibile a tutti.
Un contenitore di contenuti quindi, non solo ristorante, anche se l’offerta permette di assaggiare i piatti di alcuni tra i più importanti chef italiani e internazionali con un menu a prezzo fisso di 75 euro (comprensivo di vini), e pranzare con le proposte dello chef Andrea Ribaldone e del resident chef Andrea Rinaldi.
E poi una sala conferenza, led dove proiettare video per un’esperienza immersiva, confronti diretti con gli chef e tra professionisti del mondo della ristorazione.
L'attività didattica, organizzata in collaborazione e sinergia con Alma La Scuola Internazionale di Cucina, vedrà giornate dedicate alle diverse figure professionali della ristorazione. Ma non solo, anche Job Training: studenti e aspiranti cuochi potranno vivere due settimane di formazione pratica nel ristorante di Identità.
“Un progetto semplice e complicato allo stesso tempo – ha spiegato Claudio Ceroni – nato in occasione di Expo. Non sarebbe stato possibile altrimenti. Io e Paolo abbiamo capito che non poteva finire lì, che doveva trasformarsi in qualcosa di più ampio. Il nostro obiettivo è avvicinare il maggior numero di persone all'alta cucina e innescare la voglia di andare a trovare gli chef nei loro ristoranti”.
“In questi anni – ha aggiunto Paolo Marchi – ho notato spesso che molte persone vedono a cucina "stellata" come inaccessibile e gli chef figure fuori dal comune. Ecco, qui vogliamo far capire e dimostrare che l'alta cucina è sicuramente sublime ma può diventare accessibile".
Il piacere della scoperta culinaria continua anche con la pizza di Franco Pepe e i cocktail banco bar supervisionato da Luigi Barberis. Infine, una cantina con oltre 99 etichette, spiegate da video e app per informazioni più approfondite.
UN RICCO CALENDARIO DI CENE GOURMET
• 20 settembre: Il Mondo in Italia. Cena firmata da: Matias Perdomo - Contraste (Milano) Philippe Léveillé - Miramonti l’Altro (Concesio – Brescia)
Christoph Bob - Il Refettorio del Monastero Santa Rosa (Conca dei Marini - Salerno) Rafael Charquero (Pasticciere del gruppo Enrico Bartolini)
• 21 settembre: Paco Roncero - Terraza del Casino (Madrid, Spagna)
• 22 settembre: Ana Roš – Hiša Franko (Caporetto, Slovenia)
• 26 - 29 settembre: Moreno Cedroni – La Madonnina del Pescatore (Senigallia, Ancona)
• 4 - 6 ottobre: Andrea Ribaldone - Osteria Arborina dell’Arborina Relais (La Morra, Cuneo)
• 11 – 13 ottobre: Peppe Guida – Antica Osteria Nonna Rosa (Vico Equense, Napoli)
• 18 – 20 ottobre: Alfio Ghezzi – Locanda Margon (Trento)
• 24 – 27 ottobre: Anthony Genovese – Il Pagliaccio (Roma)
• 31 ottobre – 3 novembre: Ciro Scamardella e Alessandro Pipero - Pipero Roma (Roma)
• 5 – 10 novembre: Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
• 14 - 17 novembre: Marco Sacco – Piccolo Lago (Verbania)
• 21 – 24 novembre: Ivan and Sergey Berezutskiy - Twins Garden (Mosca, Russia)
• 28 novembre – 1° dicembre: Le Soste di Ulisse
• 5 – 8 dicembre: Cristina Bowerman – Glass Hostaria (Roma)
• 11 dicembre: Cena di raccolta fondi a favore di Food for Soul con Alain Ducasse (Alain Ducasse
au Plaza Athénée, Parigi) e Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena)
• 12 – 15 dicembre: Rodrigo Oliveira – Mocotó (San Paolo, Brasile)
• 19 – 22 dicembre: Alfonso Caputo – Taverna Del Capitano (Massa Lubrense, Napoli)
• 26 – 29 dicembre: Andrea Ribaldone - Osteria Arborina dell’Arborina Relais (La Morra, Cuneo)
Identità Golose Milano
Via Romagnosi, 3 - Milano
L'"Osteria di Modena Rossi" si presenta alla città e ai modenesi, venerdì 21 settembre. Pasta "fatta a mano" e pietanze preparate in bella vista, da consumare al momento o da acquistare insieme ad altri prodotti della tradizione. 60 coperti e la possibilità di mangiare rimirando il Palazzo Ducale.
Modena -
A restare impresso è il giallo della pasta, pronta a trasformarsi in tortellini, tortelloni, tagliatelle, lasagne...Tutto fatto a mano da sfogline esperte, come una volta. Senza segreti e sotto gli occhi di chiunque. Si presenta così l'Osteria Rossi, nuovo angolo gourmet – nel senso stretto della parola - di Modena all'insegna della tradizione culinaria ed enogastronomica modenese, in cui è possibile sia degustare che acquistare, tante specialità tipiche di un territorio, noto al mondo per la sua cucina.
Sorta tra largo San Giorgio e piazza Roma, in uno degli scorci più suggestivi del centro storico, è pronta a presentarsi alla città. Dopo, un "periodo di rodaggio" che ha trovato la soddisfazione già dei modenesi, ma anche e soprattutto dei tanti turisti presenti sia in agosto che, in occasione, degli eventi di questa prima parte di settembre. Il giorno del taglio del nastro infatti, è stato fissato per venerdì 21 settembre a partire dalle ore 19.00, con una degustazione guidata tra un paio di assaggi di primi, 4 tipologie di lambrusco – saranno presenti vari produttori per l'occasione - e nocino ad un costo di soli 10 euro.
Il nuovo locale, che si affaccia su di una piazza ormai di riferimento del cuore cittadino, e dai cui tavoli – sia esterni che interni – mentre si mangia, è possibile ammirare il Palazzo Ducale, si sviluppa su: un pian terreno, ove sono presenti cucina a vista, bancone ed una "dispensa" particolarmente ricolma di prodotti del territorio (dal lambrusco, all'aceto balsamico tradizionale, passando per marmellate e conserve fino agli amari). Al primo piano invece, altri tavoli, e posti a sedere per un totale di 60 coperti. Quanto al menù, con piatti da degustare al momento, si spazia da tortellini, tortelloni, tagliatelle al ragù, lasagne, maccheroni al torchio, per arrivare ai secondi con in testa bolliti ed arrosti, fino ai dolci: dalla crostata di amarene, alla zuppa inglese al bensone. Tutto nel solco della tradizione.
"Ancora una volta abbiamo voluto scommettere ed investire in centro a Modena. Così da contribuire ed arricchirne il valore aggiunto, con un'offerta culinaria che rispettasse tipicità e qualità modenesi – afferma Mauro Rossi - Una scelta che nasce anche dalla domanda soprattutto in chiave turistica, dato il crescendo di visitatori specie dall'estero ed amanti della nostra cucina, di poter offrire agli avventori la possibilità di consumare sul posto le specialità modenesi e di acquistarle. Proprio per questo la decisione di restare aperti tutto l'anno, sette giorni su sette a partire dalle ore 9.30 del mattino fino alle 23.30. Con l'auspicio di dare una risposta adeguata alle esigenze o meglio alle richieste di degustare e portarsi a casa quei prodotti tipici e specialità ormai, grazie anche alla promozione avvenuta in questi anni, desiderati da tanti."
L'Osteria Rossi si affianca o meglio, si inserisce, tra gli altri due locali di Mauro Rossi: la storica Pasticceria Remondini in largo San Giorgio, a pochi passi, e alla vicina Gelateria Remondini su piazza Roma.
Domenica 7 ottobre ritorna Stuzzicagente Autunno. Undicesima edizione: più di 1600 ticket a disposizione per partecipare al percorso enogastronomico più atteso del centro di Modena. Novità assoluta di questa edizione, a grande richiesta, la presenza di due menù tradizionali oltre a quello internazionale.
Modena -
Autunno è da sempre la stagione dedicata ai sapori ed ai piatti della buona tavola. Ma a Modena da ben 11 anni i ristoranti, i bar, i forni e le gastronomie del cuore della città, su iniziativa di Modenamoremio, società di promozione del centro storico cittadino, propongono ai golosi qualcosa in più: la ricchezza di un centro storico tutto da scoprire e dei menù selezionati che raccolgono le eccellenze della cucina tipica e non, da assaggiare comodamente seduti al tavolo o passeggiando tra le suggestive vie del nostro centro storico.
A spasso per la storia di Modena, tra Piazza Grande, il Duomo e la Ghirlandina, ma anche lungo le vie caratteristiche come Piazza XX Settembre, Albinelli, Balugola, Canalchiaro, Calle di Luca, San Giacomo, Sant’Eufemia, dei Tintori, Scarpa, Gallucci, Corso Adriano, fino a raggiungere Largo Porta Bologna e Largo Garibaldi per quello che quest’anno è un vero e proprio viaggio tra i sapori della pianura, della montagna e del mondo.
Tutto questo è offerto da Stuzzicagente Autunno: la manifestazione enogastronomica che si svolgerà domenica 7 ottobre a partire dalle 18.30 in centro storico a Modena.
Novità assoluta di questa edizione, a grande richiesta, la presenza di due menù tradizionali oltre a quello internazionale: uno ispirato alla tradizione gastronomica della pianura e l’altro ai sapori della montagna.
I QUATTRO MENU di STUZZICAGENTE 2018
Menu Pianura
Il menù di pianura (contrassegnato dal colore GIALLO) inizia con un calice di tipico lambrusco “Vigna Nera” Vitinicola Fangareggi presso La Lambruscheria in Calle di Luca, e prosegue con un bel piatto di pasta al forno “Modenese” da LoSTEBA Osteria in Evoluzione. Poco più avanti, in Largo Garibaldi, No Name 1808 offre una gustosa scaloppa all’Aceto Balsamico di Modena. Se dopo un primo e un secondo viene di nuovo un po’ di sete, basta spostarsi in via del Carmine, da PizzaALTaglio, per bere un calice di Lambrusco di Sorbara Cantina di Soliera. Il viaggio nei sapori tradizionali della nostra pianura continua con l’immancabile gnocco fritto con prosciutto crudo alla Trattoria Tagliatella in via Masone e con una ricca piadina con Pancetta, Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico da La Piadeina in via Sant’Eufemia. Per concludere in dolcezza bisogna raggiungere prima via Albinelli, dove Famiglia Bertani offre il mascarpone con torta cioccolatino, e poi Piazza XX settembre, da la Gastronomia Saporiamo e il suo amaretto al caffè su crema di vaniglia. Sempre in Piazza XX settembre, presso lo stand l’Ordine del Nocino Modenese si conclude il menù con un assaggio di Nocino Modenese come digestivo.
Per i più piccini, il ticket KIDS di questo menù prevede la pasta al forno “Modenese”, lo gnocco fritto con prosciutto crudo, la piadina con pancetta, Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico e il mascarpone con la torta cioccolatino.
Menù di montagna BLU
Il menù di montagna(contrassegnato dal colore BLU) inizia con una birra piccola a scelta come aperitivo da Labeerinto in via San Giacomo, per poi proseguire con un trancio di pizza gourmet ai sapori di montagna in via Albinelli, da Mozzabella. Sempre in via Albinelli la trattoria Aldina offre un gustoso risotto con salsiccia e cannellini, mentre Sosta Emiliana, in Piazza XX settembre, riscalda i palati con una zuppa ai porcini tipicamente autunnale. Spostandosi nella meravigliosa Piazza Grande, presso la Caffetteria La Piazza si può sorseggiare un calice di Lambrusco Grasparossa Secco “Borgo dei Contrari”. Una passeggiata per raggiungere la Crescenteria L’OR-MA permette di gustare un classico tigellone con pesto montanaro. L’assaggio dei dolci tradizionali della nostra montagna inizia con La Pasticceria San Biagio di via Emilia Centro, dove si può trovare un Tortellino tipico al savor e prosegue in via Albinelli da La Chersenta, con la “Torta Riccardina” al cioccolato e caffè. Per concludere, Storica Bottega in via dei Tintori offre un bicchierino di un’ottima grappa invecchiata in botti da porto e da rum.
Il ticket KIDS di questo menù comprende la pizza gourmet ai sapori di montagna, il risotto con salsiccia e cannellini, il tigellone con il pesto montanaro e la “Torta Riccardina”.
Menù Viaggio nel Mondo VERDE
Il menù Viaggio nel Mondo (contrassegnato dal colore VERDE) inizia alla grande: “Notorius Big”, hamburger di chianina, cheddar bacon e insalata da Street Gio in Largo Garibaldi. La seconda tappa di Bo.Em Bottega Enoteca Modenese propone una degustazione a scelta tra Chardonnay Sauvignon Cantina Librandi e Nero D’Avola Cantina Masseria del Feudo in Largo Porta Bologna. Il viaggio prosegue con un profumato cous cous di verdure preparato da Pane Pizza e Fantasia in Corso Canalchiaro, per poi spostarsi in Puglia con le orecchiette al sugo con cacioricotta cucinate da Pugliami per la gola in via Balugola. Se viene voglia di un po’ di carne, da Sergio Prodotti Abruzzesi in via Albinelli ci sono gli arrosticini preparati al momento. Per dissetarsi basta recarsi a ILocale Bistrot Urbano in via Scarpa, per poter degustare a scelta un Merlot Casali Maniago o un Brut Excellence Louis Perdrier. Prima del dolce, bisogna tenere un posto nello stomaco anche per la costina caramellata di Prime Restaurant, sempre in via Scarpa. Il viaggio sta per concludersi, passando di nuovo per il sud con un pasticciotto leccese da Bottega Mamma Puglia in Via Albinelli. Dopo il lungo viaggio è giunto il momento di riposarsi, meditando con la intrigante esperienza multisensoriale tra i profumi del Tè e gli aromi del cioccolato Amedei presso Il Piacere del Tè di Corso Adriano.
Per i più piccini, questo menù ha nel ticket KIDS l’hamburger “Notorius Big”, le orecchiette al sugo con cacioricotta, gli arrosticini e il pasticciotto leccese.
Dopo il grande successo della novità dell’edizione primaverile, sarà riproposto il ticket KIDS che prevede 4 portate solitamente preferite dai più piccoli, ad un prezzo ridotto di 10 euro.
PREVENDITA
La prevendita inizia il 22 settembre e terminerà il 6 ottobre. I biglietti, al costo di 18 euro, sono acquistabili:
Il giorno stesso della manifestazione – se disponibili in seguito alla prevendita – sarà possibile acquistare i ticket al prezzo intero di 20 euro online sul sito www.modenamoremio.it fino alle ore 14.00 e presso lo stand di Modenamoremio in Piazza XX settembre dalle ore 17.00.
Presso lo stesso stand, il giorno dell’evento, sarà possibile ritirare i ticket acquistati online, presentando la mail di avvenuto pagamento direttamente dal cellulare (non è necessario stampare nulla).
Come ogni edizione, la consegna del ticket 0 permette di ritirare la bottiglietta d’acqua naturale o frizzante presso lo stand di Piazza XX settembre, gentilmente offerta da Water Time isole d’acqua e Gruppo Sem naturalmente acqua.
TAPPA EXTRA AL TEATRO STORCHI
Prima di iniziare il percorso, tra le grandi novità di quest’anno ci sarà anche una tappa EXTRA presso il Teatro Storchi, grazie alla importante collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro, dove sarà possibile degustare prodotti della tradizione di Modena abbinati ad un calice di Formosa della cantina Sociale Pedemontana di Formigine.
Visto il grande successo dell’edizione passata, è confermata la formula che vede l’assegnazione di due riconoscimenti offerti gentilmente da Consorzio Parmigiano Reggiano, Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Piacere Modena. Il primo premio verrà assegnato dalla giuria di qualità, quest’anno composta da Daniele Reponi, il maestro dei panini di Modena che giudicherà il Menù di Pianura, Stefano Reggiani, Gourmet de L’Espresso per il Menù di Montagna e Spyros Theodoridis, vincitore di Masterchef Italia 2011 e docente all’Istituto di formazione “Modena con gusto” per il Menù viaggio nel mondo.
Il secondo riconoscimento verrà assegnato dalla giuria popolare, ovvero dai partecipanti che compileranno la scheda di valutazione consegnata insieme ai ticket; tra le schede votate, inoltre, verranno estratti tre nomi, uno per ogni menù, che si aggiudicheranno due ticket omaggio per l’edizione primaverile di Stuzzicagente 2019.
ASPETTANDO STUZZICAGENTE
Per chi vuole vivere il centro a partire dal mattino, ritorna Aspettando Stuzzicagente: dalle ore 11.00 saranno presenti gustosi stand enogastronomici per pranzare o fare uno spuntino in compagnia. In Piazza XX settembre sarà possibile degustare borlenghi, gnocco fritto, tortellini e tortelloni, specialità salentine e per i più piccoli, anche lo zucchero filato! In Piazza Matteotti invece ci saranno le caldarroste accompagnate dal classico vin brulè.
In Piazza XX settembre inoltre l’evento sarà animato da Radio Stella – La musica dei ricordi più belli, con una sorpresa alle 20 e alle 21: l’esibizione a cappella del RDM Fortress Gospel Choir, a cura dell’associazione culturale Euphonìa.
Stuzzicagente è patrocinata dal Comune di Modena ed è realizzata grazie all’importante contributo di BPER Banca, oltre che al sostegno di Gruppo Cremonini e delMarchio Tradizione e Sapori di Modena.
Uno speciale ringraziamento alle quattro associazioni di categoria del territorio: CNA, Ascom-Confcommercio, Confesercenti e Lapam
FoodAddiction in Store porta la pasticceria creativa in Emilia Romagna. Bis di dolci e laboratorio di cucina con Luca Perego presso lo Scavolini Store di Modena.
Scavolini Store Modena
Via Nonantolana 660, 41122 Modena (MO)
Domenica 16 settembre – dalle 17:00 alle 18:30
Aperto al pubblico, ingresso gratuito
FoodAddiction in Store è il tour di eventi dedicati alle bontà gastronomiche del Bel Paese, organizzato da iFood, Dissapore e BBQ4All in collaborazione con Scavolini, che quest'anno spalanca le porte dei suoi showroom a tutti gli amanti della buona cucina. Didattica, laboratori, degustazioni e show-cooking: ogni evento è un'esperienza culinaria raffinata, perfezionata dalle sapienti mani di food blogger, food coach e artigiani del cibo, per conoscere e apprendere tutti i segreti della cucina italiana.
L'appuntamento
Il tour gastronomico che sta attraversando lo stivale torna in Emilia Romagna con una tappa interamente dedicata alla pasticceria. L'appuntamento gratuito e aperto al pubblico è in programma domenica 16 settembre a partire dalle 17:00 presso lo Scavolini Store Modena. Per l'occasione il giovane pasticcere Luca Perego preparerà con l'aiuto del pubblico un bis di dessert al cucchiaio proponendo varianti con e senza cottura, per soddisfare tutte le esigenze. Si inizierà con un classico della cucina francese, la crème brûlé cotta nel forno a vapore, e una cheesecake con frutta e yogurt servita nel classico barattolo delle conserve. Dopo aver preso nota delle ricette, il pubblico potrà gustare i dolci preparati.
L'ospite speciale
Luca Perego ha 22 anni e lavora come pasticcere e food blogger, inseguendo la sua passione per la cucina. Attraverso i suoi scatti, nel blog LuCake condivide con il grande pubblico il suo amore per i dolci, che sono diventati per lui uno stile di vita. Creare ricette alla portata di tutti è il suo punto forte. In tutte le ricette delle torte, anche quelle più classiche e comuni, inserisce consigli e trucchetti professionali del suo mestiere, necessari per ottenere ottimi risultati, per far diventare tutti dei pasticceri provetti anche a casa propria.
Il tema e la ricetta
Freddi o caldi, con o senza cottura, serviti nel bicchiere o nel piattino, nessuno resiste ai dolci. Il pasticcere Luca Perego porterà gli ospiti nel suo mondo di dolcezza realizzando un bis di dolci proposti in una versione creativa. Un grande classico della cucina francese è la crema cosiddetta bruciata, crème brûlé; la cottura non è affatto semplice e deve essere seguita passo dopo passo. Perché non utilizzare un forno a vapore? Luca illustrerà questo metodo di cottura capace di esaltare le proprietà del piatto mantenendo intatti il delicato sapore di vaniglia e la consistenza della crema. Passando alla seconda ricetta e al sapore inconfondibile dello yogurt greco, il giovane cuoco realizzerà una cheesecake senza cottura alle fragole, personalizzabile con frutta a piacere a seconda del gusto. Perfetta come fine pasto, per una presentazione di tendenza scenografica, potrà essere gustata al cucchiaio dentro i graziosi barattolini tipici delle conserve; non solo scena ma una grande comodità: basterà avvitare il tappo per portare la cheesecake ovunque, anche al lavoro!
La location
Location dell'evento è lo Scavolini Store Modena, showroom monomarca con un'esposizione di 300mq dedicati alle ultime novità delle collezioni Scavolini per cucina e living tra cui Diesel Open Workshop, Carattere, Foodshelf, Motus, Sax e arredo bagno tra cui Qi, Aquo, Idro e Rivo. Lo showroom è un punto di riferimento per tutti gli amanti del design, nato dalla consolidata esperienza nel settore della famiglia Bonaccini, da anni al fianco di Scavolini.
La mappa del tour
https://www.foodaddiction.it/public/mappa/index.php
Scavolini
Scavolini nasce a Pesaro nel 1961 grazie all'intraprendenza dei fratelli Valter ed Elvino Scavolini e in pochi anni si trasforma da piccola azienda per la produzione artigianale di cucine in una delle più importanti realtà industriali italiane. Nel 1984 Scavolini conquista la leadership del settore in Italia, che tutt'ora detiene.
In poco tempo, ha raggiunto dimensioni considerevoli e oggi dispone di un insediamento industriale che, a livello di Gruppo, raggiunge i 240.000 mq (di cui 110.000 coperti) dove lavorano oltre 660 dipendenti. Il risultato dell'impegno aziendale è dimostrato dal fatturato di Gruppo, che ha raggiunto nel 2017 i 215 milioni di euro. Inoltre, l'indotto costituito dai fornitori di parti componibili, che negli anni è cresciuto attorno all'Azienda, è oggi una realtà importante per il territorio locale.
Dissapore – Niente di sacro tranne il cibo
Oggi in Italia Dissapore.com è tra le voci del web più autorevoli nel mondo dell'informazione gastronomica, letto e navigato sia dai professionisti del settore alimentare e che dai "gastrofissati", sempre più numerosi in Italia. Ha rivoluzionato il modo di scrivere di cibo, andando oltre le apparenze, smitizzando i luoghi comuni, con il vantaggio di rimanere indipendenti. Con 19 milioni di visite annue, 31 milioni di pagine visite e 1 milione e mezzo di letture al mese, Dissapore.com è un potente web influencer, con un intuito eccellente nel riconoscere i fenomeni emergenti o le tendenze e le abitudini in grado di affermarsi. Con l'ingresso in società dell'editore NetAddiction, Dissapore.com intraprende una nuova sfida, confermando l'attitudine al cambiamento e all'innovazione nel modo di raccontare il cibo: più notizie quotidiane, liste approfondimenti e inchieste in un flusso continuo di articoli, immagini e video vivacizzato da un mix di approfondimenti, scandali, intrattenimento e ironia supportato da un investimento corposo in comunicazione sui social media.
Rural Festival 2018: negli spazi della riserva naturale del parco Barboj, in provincia di Parma, appuntamento con stand gastronomici e mostra-mercato. Saranno presenti agricoltori e allevatori custodi di antiche varietà vegetali e razze animali, per un viaggio alla scoperta del patrimonio rurale dell'Emilia Romagna, Toscana e quest'anno anche Liguria. Ingresso gratuito.
Parma -
Sabato 8 e domenica 9 settembre 2018 a Rivalta di Lesignano De’ Bagni (Parma) torna per la quinta edizione l’appuntamento che raduna annualmente uno accanto all’altro una quarantina di agricoltori e allevatori di Emilia Romagna, Toscana e quest’anno anche Liguria, che con grande fatica e altrettanta passione, ogni giorno lavorano per tutelare e salvaguardare antiche varietà vegetali e antiche razze animali: un invito alla scoperta e all’assaggio di prodotti unici e da riscoprire. Il Rural biodiversity park a Rivalta, nel cuore della Food Valley e allo stesso tempo in un territorio collinare fatto di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango recentemente eletto a riserva Mab Unesco, è pronto a ospitare una nuova edizione del Rural Festival.
L’idea nasce dall’impegno da parte di agricoltori e allevatori custodi dell’Emilia Romagna e Toscana, di far conoscere e assaggiare i propri prodotti dall’antica storia che parla di semplicità e genuinità. Il motto è: tornare indietro per andare avanti e guardare al futuro.
STAND GASTRONOMICI
Si potrà quindi gustare la biodiversità agricola con stand gastronomici in cui assaggiare il prosciutto di maiale nero, arrosticini di pecora Cornigliese, carne fresca di Cinta Senese, arrosto di tacchino nero, pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, polenta Formenton Ottofile Garfagnana, testaroli della Lunigiana con farro, gnocchi di patata Cetica, polpa di pomodoro Riccio di Parma, pasta fresca all'uovo di gallina Romagnola, Tortél Dóls con mostarda, torta di patata Quarantina, erbe selvatiche, ortaggi liguri, cipolla Borettana, fagioli Zolfino al coccio, olio di Olivastra Seggianese, latte fresco di asina, formaggi unici di razze bovine e ovine, Marroni di Campora, torta di prugna Zucchella, caffè di orzo Leonessa, miele biologico reggiano, Sidro di mele di montagna, uve e vini da rari e antichi vitigni. Una mostra-mercato ma soprattutto un'esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi negli spazi della riserva naturale del parco Barboj, tra frutti e animali di varietà e razze antiche spesso dimenticate.
IN MOSTRA TRATTORI LANDINI E LAMBORGHINI
Il festival, una grande festa all’aria aperta dedicata alla biodiversità agricola, ospiterà anche modelli di trattori Landini e Lamborghini prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta, che verranno messi in moto da esperti motoristi per la gioia dei bambini e anche di adulti appassionati.
ANTICHE RAZZE
Inoltre un ricco parco animale di antiche razze, come il maiale nero di Parma, il suino di Cinta Senese, la pecora Cornigliese e Massese, il cavallo Bardigiano, l’asino Romagnolo, la vacca grigia Appeninica, Bardigiana, Ottonese e Bianca Valpadana, il tacchino nero di Parma e Piacenza, la gallina Romagnola e il pollo Valdarnese. E tutt’attorno rari vitigni autoctoni, piante e frutti dimenticati e una ricca esposizione di varietà di pomodori.
INTRATTENIMENTO PER I PIU' PICCOLI
Sarà presente anche lo chef di origini parmigiane Gino Campagna, molto amato dai piccoli americani, che durante il Festival terrà attività per i bambini per far conoscere la biodiversità più da vicino, ponendo l’accento su un’alimentazione di qualità. Orario: 10-20, ingresso gratuito.
Scopri tutti gli appuntamenti su: www.rural.it/festival/
Per informazioni:
Rural biodiversity park - Parco Barboj, Rivalta di Lesignano De' Bagni (Parma) Via Torchio, 20
Cell: 342.9128266 / 335.316337
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gli chef che fanno squadra, una tavolata di 400 metri nel cuore di Parma, i sapori del territorio e invitati a perdita d’occhio: la Cena dei Mille è andata in scena e ha lasciato il segno
Articolo e Foto di Chiara Marando -
Eravamo in mille. Già, proprio in mille. Uno dopo l’altro seduti a formare la suggestiva carrellata di sedie che completava la tavola di 400 metri lungo Strada della Repubblica a Parma. La Cena dei Mille è andata in scena sotto una inaspettata notte stellata di fine estate, addolcita dall’aria morbida e accogliente di inizio settembre.
Parma, Capitale della Cultura, città UNESCO per la Gastronomia, ha celebrato i suoi successi parlando attraverso uno dei linguaggi che maggiormente la rappresenta: l’eccellenza culinaria, la tradizione gastronomica di un territorio che vanta alcuni tra i prodotti più rinomati al mondo, ma soprattutto la creatività di chi vuole mettersi in gioco partendo dai sapori più conosciuti e rassicuranti per arrivare a sperimentarne di nuovi.
Ecco quindi che gli chef del Parma Quality Restaurants, coadiuvati da Massimo Spigaroli e alcuni rappresentanti di Chef To Chef come Isa Mazzocchi, Filippo Chiappini Dattilo, Gianni D’Amato e Andrea Incerti Vezzani, si sono messi ai fornelli per portare in tavola il gusto dell’arte culinaria parmigiana rivisitata in chiave innovativa. Due cucine brulicanti di attività, impegnate nella gestione di una vera e propria impresa. Ed è stato tutto impeccabile, degno risultato di un lavoro corale tra chef uniti dal desiderio di vivere e far vivere un’esperienza da ricordare.
Dopo un lungo aperitivo di benvenuto, il fresco “Gazpacho alla Parmigiana”, con verdure a km zero, servito con un cannolo di tosone ripieno di ricotta e acciughe, ha aperto la cena preparando il palato al piatto principe tanto atteso: “Lo Scrigno di Parma, simbolo di novità e celebrazione della Città Creativa della Gastronomia Unesco, un fagotto di sfoglia che racchiude un cuore di tortellini ripieni di pomodoro, Parmigiano Reggiano e fonduta di caciotta di vacca rossa di Urzano.
Ma l’omaggio all’anima cittadina più vera, quella dei burattini e del personaggio Bargnòcla, è arrivato anche con la Coscia d’oca leggermente stufata, in confit con croccante al Prosciutto di Parma e millefoglie di verdure.
Poi ecco il gran finale, quello firmato dallo stellato Carlo Cracco, un dolce rimasto segreto fino a poco prima della cena. Lo chef ha scelto di portare una rivisitazione della Zuppa inglese quale “dolce ricordo di Parma”.
“E’ sicuramente il dolce che reputo il più goloso, quello che riporta alla mente tanti ricordi ed è fatto di memoria – ha spiegato lo chef Cracco – ho pensato che fosse giusto rimanere su qualcosa di tradizionale e unico, ovviamente fatto da noi. Abbiamo cambiato la struttura e la forma, l’alchermes è in minima quantità ed esterno. Direi una valorizzazione differente della tradizione”.
E a proposito dell’evento Carlo Cracco ha voluto sottolineare: “Questa serata, questa cena, è un modo per celebrare l’aspetto ludico e il piacere di sedersi a tavola ma soprattutto la sua finalità. E’ una cena che ha tanti valori al suo interno, tanti progetti, noi siamo solo dei prestatori d’opera che cercano di fare stare bene chi partecipa, ma anche di coinvolgere il territorio, la città e le persone. Diciamo che cerchiamo di avvicinare e far comprendere cosa vuole dire promuovere i propri prodotti e la propria cultura”.
Un pensiero, il suo, che certamente si sposa con la volontà espressa dalla macchina organizzativa che ha voluto fortemente questo momento di grande impatto, dal significato sempre più radicato nei progetti futuri di Parma e della Food Valley.
Perché spenti i fuochi delle cucine e le luci sulla Cena dei Mille il fermento continua a serpeggiare, insieme al desiderio di trasmettere emozioni, ricordi e cultura.
Alla corte del Fungo Porcino, il re dell'Appennino. Dal 5 al 7 ottobre 2018 c'è la 23esima Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto (PR), punto di riferimento in Italia, con stand enogastronomici, corsi di cucina, tanti eventi per grandi e piccoli.
Tra i boschi, la vegetazione e i corsi d'acqua che si snodano sull'Appennino Parmense cresce il re dei funghi, il fungo porcino. Perla di preziose ricette e ricercato dai ristoranti, il fungo porcino cresce per oltre 5 mesi all'anno nel territorio di Albareto (PR), a quote che vanno dai 500 ai 1.600 metri di altitudine. È in questo paese di circa 2.200 abitanti che ogni autunno si celebra il rinomato prodotto dei boschi con una manifestazione diventata ormai storica e punto di riferimento in Italia.
È la 23esima Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto, che dal 5 al 7 ottobre 2018 invita buongustai e appassionati tra profumati stand enogastronomici, menu a "tutto fungo", escursioni, musica, eventi di micologia, corsi di cucina, show cooking e attività per bambini. Cuochi ed estimatori mettono alla prova le loro arti, per 3 giorni dedicati all'eccellenza della Val Gotra: Albareto, infatti, sorge nel cuore del territorio del Fungo IGP di Borgotaro, prodotto di qualità superiore tutelato dal 1993.
La manifestazione è inoltre gemellata dal 2012 con la Fiera del Tartufo Bianco di Alba (CN) e vede la partecipazione di aziende delle Langhe con i loro prodotti tipici. La Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto, realizzata grazie all'impegno e alla dedizione dei volontari, nasce in collaborazione con il Comune di Albareto, il Consorzio del Fungo IGP, la Provincia di Parma, la Regione Emilia Romagna e il Circolo Culturale l'Albero. Gode del patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico.
Rural Festival 2018: negli spazi della riserva naturale del parco Barboj, in provincia di Parma, appuntamento con stand gastronomici e mostra-mercato. Saranno presenti agricoltori e allevatori custodi di antiche varietà vegetali e razze animali, per un viaggio alla scoperta del patrimonio rurale dell'Emilia Romagna, Toscana e quest'anno anche Liguria. Ingresso gratuito.
Sabato 8 e domenica 9 settembre 2018 a Rivalta di Lesignano De’ Bagni (Parma) torna per la quinta edizione l’appuntamento che raduna annualmente uno accanto all’altro una quarantina di agricoltori e allevatori di Emilia Romagna, Toscana e quest’anno anche Liguria, che con grande fatica e altrettanta passione, ogni giorno lavorano per tutelare e salvaguardare antiche varietà vegetali e antiche razze animali: un invito alla scoperta e all’assaggio di prodotti unici e da riscoprire. Il Rural biodiversity park a Rivalta, nel cuore della Food Valley e allo stesso tempo in un territorio collinare fatto di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango recentemente eletto a riserva Mab Unesco, è pronto a ospitare una nuova edizione del Rural Festival.
L’idea nasce dall’impegno da parte di agricoltori e allevatori custodi dell’Emilia Romagna e Toscana, di far conoscere e assaggiare i propri prodotti dall’antica storia che parla di semplicità e genuinità. Il motto è: tornare indietro per andare avanti e guardare al futuro.
STAND GASTRONOMICI
Si potrà quindi gustare la biodiversità agricola con stand gastronomici in cui assaggiare il prosciutto di maiale nero, arrosticini di pecora Cornigliese, carne fresca di Cinta Senese, arrosto di tacchino nero, pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, polenta Formenton Ottofile Garfagnana, testaroli della Lunigiana con farro, gnocchi di patata Cetica, polpa di pomodoro Riccio di Parma, pasta fresca all'uovo di gallina Romagnola, Tortél Dóls con mostarda, torta di patata Quarantina, erbe selvatiche, ortaggi liguri, cipolla Borettana, fagioli Zolfino al coccio, olio di Olivastra Seggianese, latte fresco di asina, formaggi unici di razze bovine e ovine, Marroni di Campora, torta di prugna Zucchella, caffè di orzo Leonessa, miele biologico reggiano, Sidro di mele di montagna, uve e vini da rari e antichi vitigni. Una mostra-mercato ma soprattutto un'esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi negli spazi della riserva naturale del parco Barboj, tra frutti e animali di varietà e razze antiche spesso dimenticate.
IN MOSTRA TRATTORI LANDINI E LAMBORGHINI
Il festival, una grande festa all’aria aperta dedicata alla biodiversità agricola, ospiterà anche modelli di trattori Landini e Lamborghini prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta, che verranno messi in moto da esperti motoristi per la gioia dei bambini e anche di adulti appassionati.
ANTICHE RAZZE
Inoltre un ricco parco animale di antiche razze, come il maiale nero di Parma, il suino di Cinta Senese, la pecora Cornigliese e Massese, il cavallo Bardigiano, l’asino Romagnolo, la vacca grigia Appeninica, Bardigiana, Ottonese e Bianca Valpadana, il tacchino nero di Parma e Piacenza, la gallina Romagnola e il pollo Valdarnese. E tutt’attorno rari vitigni autoctoni, piante e frutti dimenticati e una ricca esposizione di varietà di pomodori.
INTRATTENIMENTO PER I PIU' PICCOLI
Sarà presente anche lo chef di origini parmigiane Gino Campagna, molto amato dai piccoli americani, che durante il Festival terrà attività per i bambini per far conoscere la biodiversità più da vicino, ponendo l’accento su un’alimentazione di qualità. Orario: 10-20, ingresso gratuito.
Per informazioni:
Rural biodiversity park - Parco Barboj, Rivalta di Lesignano De' Bagni (Parma) Via Torchio, 20
Cell: 342.9128266 / 335.316337
Web: www.rural.it
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il weekend dell'8 e 9 settembre 2018 torna nel parmense per il quinto anno l'appuntamento con agricoltori e allevatori custodi di antiche varietà vegetali e razze animali, per un viaggio alla scoperta del patrimonio rurale dell'Emilia Romagna, Toscana e quest'anno anche Liguria. Ingresso gratuito.
Sabato 8 e domenica 9 settembre 2018 a Rivalta di Lesignano De’ Bagni (Parma) torna per la quinta edizione l’appuntamento che raduna annualmente uno accanto all’altro una quarantina di agricoltori e allevatori di Emilia Romagna, Toscana e quest’anno anche Liguria, che con grande fatica e altrettanta passione, ogni giorno lavorano per tutelare e salvaguardare antiche varietà vegetali e antiche razze animali: un invito alla scoperta e all’assaggio di prodotti unici e da riscoprire. Il Rural biodiversity park a Rivalta, nel cuore della Food Valley e allo stesso tempo in un territorio collinare fatto di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango recentemente eletto a riserva Mab Unesco, è pronto a ospitare una nuova edizione del Rural Festival.
L’idea nasce dall’impegno da parte di agricoltori e allevatori custodi dell’Emilia Romagna e Toscana, di far conoscere e assaggiare i propri prodotti dall’antica storia che parla di semplicità e genuinità. Il motto è: tornare indietro per andare avanti e guardare al futuro.
Si potrà quindi gustare la biodiversità agricola con stand gastronomici in cui assaggiare il prosciutto di maiale nero, arrosticini di pecora Cornigliese, carne fresca di Cinta Senese, arrosto di tacchino nero, pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, polenta Formenton Ottofile Garfagnana, testaroli della Lunigiana con farro, gnocchi di patata Cetica, polpa di pomodoro Riccio di Parma, pasta fresca all'uovo di gallina Romagnola, Tortél Dóls con mostarda, torta di patata Quarantina, erbe selvatiche, ortaggi liguri, cipolla Borettana, fagioli Zolfino al coccio, olio di Olivastra Seggianese, latte fresco di asina, formaggi unici di razze bovine e ovine, Marroni di Campora, torta di prugna Zucchella, caffè di orzo Leonessa, miele biologico reggiano, Sidro di mele di montagna, uve e vini da rari e antichi vitigni. Una mostra-mercato ma soprattutto un'esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi negli spazi della riserva naturale del parco Barboj, tra frutti e animali di varietà e razze antiche spesso dimenticate.
Il festival, una grande festa all’aria aperta dedicata alla biodiversità agricola, ospiterà anche modelli di trattori Landini e Lamborghini prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta, che verranno messi in moto da esperti motoristi per la gioia dei bambini e anche di adulti appassionati. Inoltre un ricco parco animale di antiche razze, come il maiale nero di Parma, il suino di Cinta Senese, la pecora Cornigliese e Massese, il cavallo Bardigiano, l’asino Romagnolo, la vacca grigia Appeninica, Bardigiana, Ottonese e Bianca Valpadana, il tacchino nero di Parma e Piacenza, la gallina Romagnola e il pollo Valdarnese. E tutt’attorno rari vitigni autoctoni, piante e frutti dimenticati e una ricca esposizione di varietà di pomodori.
Sarà presente anche lo chef di origini parmigiane Gino Campagna, molto amato dai piccoli americani, che durante il Festival terrà attività per i bambini per far conoscere la biodiversità più da vicino, ponendo l’accento su un’alimentazione di qualità. Orario: 10-20, ingresso gratuito.
Per informazioni:
Rural biodiversity park - Parco Barboj, Rivalta di Lesignano De' Bagni (Parma)
Via Torchio, 20
Cell: 342.9128266 / 335.316337
Web: www.rural.it
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