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La delibera è stata approvata dal Consiglio comunale di San Secondo per tutelare  le categorie più danneggiate dall'emergenza sanitaria. Minoranza contraria

La decisione di posticipare al 31 ottobre la prima rata della Tari è stata presa dal Consiglio comunale per agevolare le attività del territorio

CASTELNOVO MONTI – l’Amministrazione comunale di Castelnovo Monti ricorda ai cittadini che sono stati sospesi i termini di pagamento relativi a tutti i servizi e le imposte di competenza comunale. La Giunta ha voluto infatti attivare tutti gli strumenti a propria disposizione per limitare i riflessi negativi di questo periodo di emergenza sull'economia del territorio, nei diversi settori, tutti fortemente pregiudicati dal lockdown.

L'Amministrazione del Comune di Parma informa che, alla luce del contesto emergenziale che stiamo vivendo, "tra le misure messe in campo a favore delle famiglie delle imprese è prevista la sospensione del termine di versamento della prima rata della TARI previsto per il 15 maggio 2020, fino alla definizione della prossima data di scadenza. In sede di ridefinizione dei termini di pagamento, saranno valutati eventuali sgravi parziali per le attività d’impresa il cui esercizio è stato sospeso dai provvedimenti normativi e/o amministrativi o altri similari che possano essere emanati in relazione al protrarsi dell’emergenza sanitaria in atto."

Comunicato stampa IREN in tema di raccolta differenziata al tempo del Coronavirus


COME COMPORTARSI CON I RIFIUTI DOMESTICI IN TEMPI DI CORONAVIRUS.
La delibera della Regione Emilia Romagna ed il vademecum dell'ISS chiariscono le modalità di conferimento e dettano alcune precauzioni a cui attenersi scrupolosamente.

21 Marzo 2020 - In linea con quanto stabilito dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Decreto del Presidente della Regione Emilia Romagna del 20 marzo u.s. vengono fornite ai cittadini indicazioni sulle modalità di conferimento dei rifiuti domestici. Si distinguono due diverse situazioni:

1 - Se si è positivi al CORONAVIRUS o si è in quarantena obbligatoria, l'indicazione è quella di non differenziare più i rifiuti di casa sino al risolversi della situazione di contagio, e quindi di conferire tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) nel rifiuto residuo. Il conferimento dovrà avvenire utilizzando due o tre sacchetti resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore utilizzato per il rifiuto residuo, se possibile a pedale.

Ove sia utilizzato il sacchetto con il chip o codice identificativo, quest’ultimo sacchetto dovrá essere quello esterno. Anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti e i teli monouso dovranno essere gettati nello stesso contenitore per il rifiuto residuo.

Occorre sempre avere l'avvertenza di indossare guanti monouso: i sacchetti vanno ben chiusi senza schiacciarli con le mani, utilizzando lacci di chiusura o nastro adesivo. Una volta chiusi i sacchetti, i guanti usati vanno gettati nel nuovo sacchetto preparato per il rifiuto residuo. Subito dopo bisogna lavarsi accuratamente le mani. Gli animali da compagnia non devono accedere al locale in cui sono presenti i sacchetti di rifiuti.

La raccolta di tali rifiuti indifferenziati avverrà con le consuete modalità in essere, mantenendo inalterate le frequenze del servizio. Qualora gli utenti serviti con la raccolta porta a porta avvertano la necessità di avere una raccolta supplementare, potranno richiedere un servizio aggiuntivo settimanale inviando una mail ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al Numero Verde 800 212607, attivo tutti i giorni feriali dalle 8 alle 17 ed il sabato dalle 8,30 alle 13,30. Si raccomanda di utilizzare la modalità del passaggio complementare in casi di oggettiva difficoltà e ciò anche al fine di garantire la più generale copertura del servizio in tutto il territorio.

2 - Per tutte le altre utenze in cui non sono presenti soggetti positivi, in isolamento o in quarantena obbligatoria, la raccolta differenziata va invece proseguita normalmente. Come raccomandato dall’ISS eventuali guanti monouso, mascherine e fazzoletti di carta utilizzati vanno però conferiti nel rifiuto residuo.

Altre disposizioni generali

La raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti é sospesa, compresi i servizi già prenotati per i quali, a fine emergenza, occorrerà effettuare una nuova prenotazione.

Si segnalano, inoltre, i nuovi orari di apertura dei Punti Ambiente:

- Reggio Emilia, Piazza della Vittoria, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30
- Parma, Strada Santa Margherita, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30

I Centri di raccolta potranno, a seconda delle disposizioni adottate dai singoli Comuni, subire modifiche di orari o di apertura: si consiglia, pertanto, di verificarne la disponibilità presso il proprio Comune di residenza. Si raccomanda a tutti i cittadini e con riferimento ai rifiuti ingombranti di non utilizzare neppure i centri di raccolta che, come esplicitato, potranno subire ridimensionamenti e costituiscono imprescindibile punto per assicurare il “conferimento dei rifiuti delle attività produttive assimilate alle utenze domestiche il cui esercizio non è interrotto durante l’emergenza”

Si allega l'apposito vademecum, reso disponibile dall'Istituto Superiore di Sanità.

allegato: vademecum

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Parma, 18 marzo 2020 . La situazione di emergenza venutasi a creare, ha avuto e continua a produrre ripercussioni a livello organizzativo ed economico a carico delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie parmigiane. Il Comune di Parma, nel contesto emergenziale di cui ad oggi non si hanno certezze circa la durata, ha deciso di definire un primo pacchetto di misure sulla fiscalità dell’ente che sostenga famiglie e soggetti economici del territorio riducendo obblighi e adempimenti e dando supporto ad eventuali situazioni di criticità in termini di liquidità.

TARI

Per famiglie e imprese sospensione del termine di versamento della prima rata della TARI previsto per il 15 maggio 2020, fino alla definizione della prossima data di scadenza. In sede di ridefinizione dei termini di pagamento, saranno valutati eventuali sgravi parziali per le attività d’impresa il cui esercizio è stato sospeso dai provvedimenti normativi e/o amministrativi o altri similari che possano essere emanati in relazione al protrarsi dell’emergenza sanitaria in atto. Per le ragioni di cui sopra la sospensione del pagamento è da intendersi disposta fino a nuova deliberazione.

NIDI D’INFANZIA, SPAZIO BIMBI, SCUOLE DELL’INFANZIA, CENTRI GIOCHI POMERIDIANI

Verrà applicata la retta scontata in proporzione al reale servizio usufruito. Nella retta di febbraio non così sarà computata l’ultima settimana. La retta di marzo verrà azzerata totalmente. Per il mese di Aprile si valuteranno eventuali ulteriori sospensioni da parte del Governo dei servizi educativi e dell’infanzia e di conseguenza verrà computata la retta.

IMPOSTA DI SOGGIORNO

Al fine di garantire una maggiore liquidità alle strutture ricettive, a causa dell’emergenza sanitaria, saranno posticipate di 6 mesi le scadenze per il versamento dell’imposta di soggiorno dei primi 2 trimestri 2020. Pertanto slitterà al 16 ottobre 2020 la scadenza del versamento delle somme dovute per il primo trimestre 2020, prevista dall’art. 5-bis del vigente “Regolamento dell’istituzione e la disciplina dell’imposta di soggiorno” per il 16 aprile 2020, e al 16 gennaio 2021 la scadenza del versamento delle somme dovute per il secondo trimestre 2020, previsto per il 16 luglio 2020. Resta inteso che l’incasso dell’imposta da parte del sostituto d’imposta non verrà sospesa, in quanto servirà per finanziare la fase di ripartenza post emergenza.

COSAP MERCATI ORDINARI

In funzione della sospensione prevista dal DPCM 11 marzo 2020, i mercati ordinari saranno dichiarati nulli (ossia come non tenuti) ai sensi dell’art. 12 del Regolamento per l’esercizio del Commercio su Aree Pubbliche e, di conseguenza, ai titolari di posteggio non verranno conteggiate le giornate in sede di bollettazione del canone COSAP. Il conteggio del canone COSAP sarà invece mantenuto per i titolari di banchi alimentari e dei produttori agricoli che, ai sensi del medesimo DPCM, possono svolgere la loro attività di vendita nelle giornate e negli orari di svolgimento dei mercati.

COSAP PUBBLICI ESERCIZI

Per i titolari di pubblici esercizi che hanno già presentato e ottenuto la concessione all’occupazione temporanea di suolo pubblico con dehors o tavoli e sedie, compresi coloro che hanno già effettuato il pagamento per il periodo di sospensione dell’attività disposto dal DPCM di cui al punto che precede, si provvederà alla rideterminazione del dovuto e ai provvedimenti/adempimenti conseguenti. Per tutti verrà comunque riconosciuta la tariffa più favorevole indipendentemente dalla durata dell’autorizzazione, senza necessità di mantenere la durata minima di 7 mesi attualmente prevista. L’Amministrazione valuterà l’adozione di ulteriori misure per favorire la ripartenza delle attività al termine dell’emergenza, quali ad esempio la possibilità di pagamento rateizzato anche al di sotto dell’importo attualmente previsto dal Regolamento Cosap pari ad € 2.500 ed altre misure che verranno individuate anche con la collaborazione delle Associazioni di categoria.

COSAP ALTRE ATTIVITÀ

Per i titolari di altre attività soggette all’applicazione della COSAP temporanea o permanente, a titolo solo esemplificativo chioschi, giochi bimbi, edicole, lavaggi auto, ponteggi e aree di cantiere, cabine per fototessere, distributori automatici, che hanno già presentato e ottenuto la concessione all’occupazione di suolo pubblico viene disposta la sospensione dei termini ordinari per il versamento del canone. La nuova data per il versamento sarà disposta con successivo atto all’interno del quale saranno disposte agevolazioni, riduzioni e/o esenzioni.

IMPOSTA DI PUBBLICITÀ

Sospensione dei termini di versamento in scadenza per la durata di mesi 3 dalla data di scadenza medesima.

SOSTEGNO ALLE PMI ATTRAVERSO LE COOPERATIVE DI GARANZIA

Per aiutare le imprese a riprendere e sviluppare la propria attività dopo i disagi dovuti all’emergenza epidemiologica Covid – 19, il Comune di Parma sta valutando l’attivazione di alcune linee di intervento a sostegno delle piccole e medie imprese che hanno sede nel territorio comunale e aventi le seguenti caratteristiche: microimprese, piccole e medie imprese iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Parma, che svolgono un’attività di impresa turistica, commercio al dettaglio, pubblici esercizi e piccolo artigianato di servizio nel Comune di Parma. Tale azione, per la quale si pensa di utilizzare il convenzionamento con le cooperative di garanzia, verrà finanziata in fase iniziale per un ammontare fino a € 100.000.

Solo quando si avranno maggiori elementi circa la reale consistenza dell’impatto economico dell’emergenza su famiglie ed imprese del territorio potranno essere definite misure più mirate di sostegno in termini di agevolazioni e riduzioni.

 

«Per come è costruita, la “plastic tax” non ha alcuna finalità ambientale o di riconversione industriale perché penalizza solo i prodotti e rappresenta unicamente un’imposizione diretta che farà aumentare i costi a carico dei consumatori». Lo afferma Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl), secondo la quale la tassa potrebbe causare un aumento del 10% del prezzo di prodotti di larghissimo consumo, contribuendo a indebolire ulteriormente la domanda interna e non a sostenerla, con evidenti ripercussioni negative. 
 
«La “plastic tax” non incentiva gli investimenti per la riconversione industriale o la spinta al riciclo/riuso e all’economia circolare, ma ha la sola finalità di reperire risorse per fare cassa, mettendo in seria difficoltà imprese e lavoratori di questo settore manifatturiero molto importante per la nostra regione – sottolinea Cangini - Invece che tassare questo comparto bisogna aiutarlo ulteriormente attraverso azioni mirate che aumentino lo scambio rapido di prodotto, favorendo la messa in commercio di soli imballaggi totalmente riciclabili, per imprimere una svolta davvero green verso un’economia circolare, stimolando lo sviluppo e l’ammodernamento del tessuto industriale fatto in larga parte da piccole e medie aziende. 
 
Il governo – continua la rappresentante dell’associazione consumatori della Cisl - deve rispondere alla richiesta di un incontro urgente avanzata dai sindacati ed è bene che li ascolti, per consentire loro di spiegare i danni provocati dal provvedimento. Bisogna chiedere il ritiro di questa misura o un ripensamento complessivo delle finalità che si vorrebbero raggiungere con l’introduzione della “plastic tax”, che tutto fa – conclude la responsabile di Adiconsum Emilia Centrale - tranne che diminuire i rifiuti, indirizzare i cittadini verso comportamenti virtuosi o incentivare le imprese agli investimenti e alla riconversione».
Pubblicato in Cronaca Emilia

Chissà se torneremo mai alla cara vecchia e tanto vituperata prima repubblica. Mai avrei pesato di avere nostalgia di quel passato.
  
di Lamberto Colla Parma  20 ottobre 2019 -

Le vignette di Giorgio Forattini hanno scandito buona parte della politica della prima repubblica con le caricature di tutti i principali attori della vita politica del tempo. Un tic, un’espressione un gesto erano sufficienti a delineare la caratura del personaggio, generalmente austero. Statisti, con pregi e difetti, ma pur sempre statisti. Capaci di difendere le idee del partito nel quale credevano ciecamente alla cui scuola erano cresciuti e avevano fatto carriera, dal volantinaggio al servizio nelle varie feste dell’Unità o della Amicizia, ma la scalata ai vertici doveva passare dalla gavetta.

Gli scontri erano violVignetta-governo_prima_repubblica.jpgenti ma il rispetto per la forma, la dialettica e dell’avversario erano fondamentali e condivisi da tutti. Un rispetto che ha visto il “fascista” Giorgio Almirante, in coda tra i fedelissimi del PCI, onorare la salma di Enrico Berlinguer tra le espressioni allucinate dei “compagni”. I leader del PCI, accortisi della sua presenza, Giancarlo Pajetta e Nilde Iotti, si avvicinarono a Almirante e, prendendolo sotto braccio, lo accompagnarono al capezzale dell’avversario appena scomparso. Quattro anni dopo, era il 1988, una scenetta analoga venne ripetuta alla dipartita di Giorgio Almirante, con i due che andarono a rendere omaggio al leader storico della destra italiana.

Meno di un lustro ancora e la “pulizia” incompiuta e esageratamente mediatica di “Mani Pulite” portò una ventata del speranza di rinnovamento e invece, i sopravvissuti hanno germogliato ibridi di ben basso profilo, ereditando dai “genitori” la veemenza dello scontro ma non i contenuti e lo spessore culturale.

E l’annullamento delle scuole di partito ha condotto alla educazione di arrivisti solo casualmente capaci di gestire la politica, quindi la cosa comune, come la logica e l’etimologia della parola vorrebbe.

La ciliegina sulla torta è infine giunta dalla Unione Europea nel frattempo virata dalla solidarietà tra i popoli alla trazione finanziaria “uber alle”, dignità compresa.

In questa nuova identità europea, così distante dalle volontà dei fondatori, i giovani politici della seconda e poi terza e forse quarta repubblica hanno avuto, gioco forza, il convincimento di essere dei bravi leader.

Molto bravi a ubbidire a chi ha in mano i cordoni della borsa.

Oggi le caricature sono gli stessi personaggi politici reali e le vignette le vediamo in diretta ai telegiornali.

Con l’ultima manovra abbiamo avuto conferma della grande distonia tra la dichiarazione politica e la traduzione nel documento di finanza.

“Attacco alla grande evasione” si traduce in inasprimento dei controlli sulle partite iva e sui potenziali piccoli evasori. Uno strumento essenziale per la lotta alla evasione sarà l’adozione delle carte elettroniche in alternativa al contante e concedendo così alle banche di avere nuove entrate, i commercianti a incassare di meno e l’acquirente a pagare di più per il carico del costo bancario.
“Aiuto ai lavoratori”, si è tradotto in una riduzione del cuneo fiscale pari a 5€/mese.
“Opzione Green”, leggera tassa sugli imballaggi di plastica, che però non è gradita agli industriali, gli stessi che sino a ieri plaudivano “Greta”.
Altre novità è l’aumento del prezzo delle “sigarette” delle tasse sui “giochi” ma guai a colpire le grandi multinazionali del gioco, tra le quali campeggiano degli italiani con società nei paradisi fiscali.
“Tasse sulle bevande zuccherate” per controllare l’obesità e incentivi a ristrutturale le facciate dei condomini sono le misure dedicate alla “bellezza”.

Incentivare lo sviluppo invece NIET! Anzi l’unica misura che stava semplificando un poco la vita all’esercito delle partite iva è stata alienata obbligando, anche costoro, a avere un conto bancario specifico, a adottare la fatturazione elettronica e a incaricare un commercialista che andrà a assorbire circa il 10% del misero fatturato della micro-impresa.

Complimenti per il coraggio e la fantasia e soprattutto per la coerenza dialettica e politica.

In attesa dei nuovi statisti, becchiamoci sti qui!

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(I 5 leader del pentapartito)

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(Per leggere i precedenti editoriali clicca qui)
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Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 06 Ottobre 2019 09:10

Cornuti e mazziati!

L’embargo russo, voluto dagli USA, è ora premiato con 7,5 miliardi di dollari di dazi statunitensi. Ma a quanto are c’è da essere soddisfatti. È talmente poca la preoccupazione nella maggioranza che i loro leader pensano alle elezioni, allo Jus Culturae e a far votare i sedicenni.
  
di Lamberto Colla Parma  6 ottobre 2019 -

Ma quale segno di stima! Alla vigilia di della visita del Segretario di stato Mike Pompeo, la diplomazia statunitense aveva dichiarato di non veder l’ora di lavorare con il Governo Conte Bis.

Ed ecco che, le coincidenze casuali sono beffarde, appena l’omone di origine abruzzese mette piede il Italia, il WTO annuncia di dare applicazione ai dazi statunitensi richiesti da Donald Trump a fronte degli aiuti illegali concessi a AIRBUS da parte della UE ben 15 anni fa, utili a favorire lo sviluppo e lancio di alcuni suoi modelli (A380 e A350).

Benissimo, soprattutto a fronte della reale motivazione della visita nel Bel Paese, orientata più a ricevere confidenziali informazioni dai nostri 007 circa l’Ucraina Gate che sta opprimendo Trump, che a cominciare un proficuo lavoro con i giallo rossi.cornuto-e-mazziato.jpg

Quindi, non paghi di averci obbligati all’embargo russo in seguito a una crisi generata dalla NATO, gli USA colpiscono pure l’Italia per il solo torto di appartenere a questa UE che non è più parente con quella degli albori, nonostante non si faccia parte del consorzio franco-tedesco-britannico dell’AIRBUS.

Ma, come la maggior parte degli intervenuti al dibattito hanno sostenuto, “siamo tra quelli che sono stati meno colpiti dai dazi”.

Chi si accontenta gode, recita un saggio detto popolare.

Il costo non sarà tanto salato, chi dice che sarà mezzo miliardo e chi un miliardo o forse un po’ di più ma tanto, visto che siamo nelle spese e con la lista delle coperture da completare per la finanziaria, oggi chiamata DEF (documento di Economia e Finanza), aggiungere un miliardino ai 29 previsti è roba di poco conto.

L’importante è invece pensare bene a come si andrà a votare e soprattutto chi avrà quel privilegio.

E qui si capisce come il PD, ex Ulivo, ex DS, ex PDS, ex PCI, sia veramente ossessionato dalle elezioni.
In questi frangenti drammatici per i nostri prodotti ambasciatori del made in Italy agroalimentare ecco che i vertici della sinistra tradizionale (posto che il M5S sembra ormai anch’esso tutto schierato a sinistra) tamburellano su due questioni assolutamente prioritarie per il Paese:


- l’apertura delle urne ai sedicenni;

- lo Jus Culturae (una variante giovanile e dotta dello Jus Soli che passa attraverso l’istruzione scolastica). Secondo gli ultimi dati della Fondazione Leone Moressa, sono circa 166 mila i ragazzi stranieri che hanno completato almeno cinque anni di scuola in Italia e che sarebbero dunque interessati dallo “ius culturae”.

166.000 voti da giovani stranieri che si andrebbero ad aggiungere a circa 1,5 milioni di 16 e 17enni la maggior parte dei quali voterebbero per la sinistra, almeno stando all’antico detto popolare che si “nasce comunisti e si muore fascisti” e le elezioni son belle che vinte!

“Annamo bene”, direbbe la Sora Lella.

 

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Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 29 Settembre 2019 09:31

Tutti in fregola per la sorpresa di Conte!

Devono considerarci veramente degli acerebrati se pensano di sequestrarci i risparmi e accrescere le tasse con piena nostra soddisfazione.
  
di Lamberto Colla Parma  29 settembre 2019 - “Chiedo un patto a tutti i cittadini onesti. Gli chiedo di accettare una misura nuova, una sorpresa, con cui pagheremo tutti meno", è la dichiarazione di Giuseppe Conte da New York a margine dell’assemblea ONU che ha avuto come ospite d’onore la minorenne svedese, ossessionata dall’ambiente.

Secondo il premier, portavoce del Governo Giallo Rosso, dovremmo accogliere con soddisfazione la sorpresa che consentirà, secondo la tribù di Pinocchio, di pagare meno tasse in futuro.

Dai “Future” siamo rimasti fregati già da quasi 10 anni e tutte le volte che i nostri austeri leader hanno chiesto un sacrificio temporaneo, siamo rimasti fregati.

Al contrario, le promesse elettorali, non sono mai state mantenute.

Dovremmo perciò accettare col sorriso quello che ci verrà propinato, quello che in un futuro, non si sa quale, pagheremo meno tasse (di quanto si prevede la riduzione?) ma intanto prepariamoci all’incremento.

Già perché è da quando si è insediato il nuovo governo “alieno” che spuntano idee di nuove tasse per curare l’animo e il fisico dei cittadini.

Nuove tasse sulle merendine e sulle bevande gassate per combattere l’obesità, tasse sui prelevamenti in banca di soldi già tassati in entrata e infine la sorpresa, un misero incentivo (2%) sui pagamenti con carte di credito per combattere la piaga del “nero”.

Pagheremo meno tasse così come abbiamo pagato meno le tariffe sui rifiuti da quando hanno imposto la raccolta differenziata grazia alla quale lavoriamo per le municipalizzate, ci siamo riempiti la casa di bidoni antiestetici e puzzolenti a fronte di aumento delle tariffe del 70% negli ultimi 7 anni.
Abbiamo accolto l’uso degli home banking per aumentare l’efficienza bancaria e ridurre i costi a fronte di una spesa media di 1 € per bonifico, concedendo loro una maggiore libertà a investire nella finanza e nelle operazioni spregiudicate da riversare sui clienti affezionati, talmente affezionati da accettare le modifiche di contrato unilaterali. Tanto, cambiare banca sarebbe come cambiare sanguisuga.

Tutti virtuosismi che il giovane arrampante Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, ha imparato benissimo e subito, lasciando l’antica città emiliana sommersa dai rifiuti in ogni angolo e portarla a primeggiare a livello nazionale per spese di illuminazione (sprecata) come ha evidenziato il servizio di Giovanni Floris (Di Martedi) del 24 settembre scorso.

Per combattere l’evasione fiscale sarebbe sufficiente, come ormai da un ventennio sostengono i commercialisti, far mettere in deduzione al cittadino ogni bene o servizio acquistato dalle categorie dei presunti evasori.
Mentre per un maggior uso delle carte di credito sarebbe sufficiente imporre alle banche di togliere i loro balzelli e molti verrebbero incentivati a pagare con le carte e i produttori di servizi a acquistare i POS.

Ma togliere qualcosa alle banche non si può, loro che falliscono e vengono salvate dai cittadini fregati e i dirigenti se la cavano senza pene.

Infine, vorremmo, cari signori del Governo, avere la libertà di misurare le piccole spese quotidiane, quelle che sembrerebbero irrilevanti ma che alla fine dei conti, se non mantenute sotto osservazione costante, ci fanno sballare il misero bilancio familiare. Il soldo contante ha ancora il suo “bel peso” quando deve abbandonare la mano per un potenziale acquisto, che alla fine potrebbe apparire superfluo o troppo anticipato rispetto alle esigenze e alle disponibilità del periodo.

L’uso esclusivo delle carte invece rischia di legarci definitivamente e di venire isolati dai nostri risparmi con un semplice click.

Basta raccontare favole. Se volete fregarci, fatelo, ma non pretendete di assoldarci come complici.

 

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Pubblicato in Politica Emilia

Tari: la tassa sui rifiuti non aumenta. Il nuovo Piano 2019: garantiti più controlli e più servizi. In merito all'approvazione delle delibere inerenti il Piano Economico Finanziario ed il Piano Tariffario legato alla Tari – Tassa sui rifiuti, il Comune di Parma informa che non sono previsti aumenti, ma il potenziamento di alcuni servizi e l'incremento dei controlli. 

Parma -

Non è previsto nessun aumento delle tariffe, per l'anno 2019: in conformità al Piano Economico Finanziario ed al Piano tariffario TARI che garantisce il 100% di copertura dei costi relativi, la tassa sui rifiuti si mantiene sostanzialmente linea con le tariffe 2018, tra le più basse in Emilia Romagna.

Viene confermata l’efficacia del sistema di tariffazione puntuale e più in generale del sistema di gestione dei rifiuti con la raccolta porta a porta introdotto sul territorio comunale che ha visto Parma posizionarsi al primo posto in regione, fra le città capoluogo di provincia, per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata, pari, nel 2018, all'81,2%. Sostenibile dal punto di vista ambientale e favorevole ai cittadini grazie alla tariffa più bassa in Emilia Romagna.

 

SACCHI CON CODICE A BARRE IN CENTRO STORICO

Tutto questo, a fronte del potenziamento di alcuni servizi come l'avvio del progetto sperimentale di distribuzione di sacchi con codice a barre per la raccolta di plastica-barattolame in Centro Storico, al fine di monitorare le eventuali non conformità; il progetto sarà, poi, esteso all'intera città.

 

MAGGIORI CONTROLLI

Sono previsti maggiori controlli e più telecamere contro l'abbandono dei rifiuti e per vigilare sul loro corretto smaltimento, attraverso il rafforzamento del personale dedicato: si passerà dalle attuali 4 unità a 6 unità operative. Verranno, inoltre, incrementate di 10 unità le telecamere e le fototrappole per il controllo dell'abbandono dei rifiuti nei punti critici sia nel Centro Storico che nelle aree esterne, al fine di garantire un monitoraggio costante ed omogeneo del territorio. 

 

PROGETTO “ORTI RIFIUTI ZERO”

Tra i progetti, verrà portato a compimento il progetto “Orti Rifiuti Zero” con l'attivazione di piazzole di compostaggio per i rifiuti verdi negli orti sociali.

 

PROGETTO ECOFESTE 2019

Proseguirà il progetto Ecofeste 2019 con l'attivazione di un bando per favorire il riutilizzo ed il recupero dei rifiuti nell'ambito di feste che si svolgeranno a Parma nel 2019.

 

CENTRI DI RACCOLTA

Verrà mantenuta la modalità di conferimento dei rifiuti indifferenziati “a punti” nei Centri di Raccolta, mediante scontistica Tari per le utenze domestiche, per premiare i cittadini virtuosi. CDR che saranno aperti, almeno in un caso, anche all’ora di pranzo. E' prevista anche la prosecuzione del progetto sperimentale della raccolta del verde porta a porta nel centro storico

 

PULIZIA DELLE STRADE

Novità in positivo anche per alcuni servizi con il potenziamento e miglioramento della qualità della pulizia delle strade con l'aumento di numero di servizi svolti anche attraverso la figura dello “Spazzino di Quartiere”, che fungerà da punto di riferimento della comunità per quanto riguarda le segnalazioni e le necessità di intervento. Sono previsti, inoltre, lavaggi leggeri con mezzi appositi dotati di lancia ad alta pressione e prodotti sanificanti e deodorizzanti all'interno ed all'esterno delle Ecostatione nei punti in cui si rileva la necessità come nei borghi storici. A cui si aggiunge il trattamento enzimatico bisettimanale dei contenitori posti all'interno delle Ecostation. 

Sempre in tema di servizi sono contemplati lavaggi con autobotte e lancia ad alta pressione e prodotti sanificanti e deodorizzanti nel centro storico e l'estensione del periodo di intervento fino a novembre; verrà intensificata la pulizia delle aree verdi e dei parchi cittadini e sarà estesa la fornitura del portacenere “Fumetto di Parma” alle utenze situate nelle zone residenziali esterne al centro storico. E' in programma anche la revisione dei siti di posa dei cestini stradali in centro storico, con l'eliminazione di quelli meno utilizzati ed oggetto di abbandoni e l'utilizzo di cestini con apertura cilindrica al fine di evitare conferimenti non corretti. 

 

NESSUN AUMENTO SULLA TASSA RIFIUTI, PIÙ SERVIZI E LOTTA AGLI ABBANDONI

“Nessun aumento sulla tassa rifiuti, più servizi e lotta agli abbandoni. Questo, in sintesi, il contenuto della delibera approvata ieri in Consiglio Comunale – commenta l'assessora alle Politiche di sostenibilità ambientale Tiziana Benassi - Prosegue con successo, e con soddisfazione per l’Amministrazione Comunale, il percorso virtuoso di Parma nella gestione dei rifiuti. Percorso che ha portato la nostra città a oltrepassare l’80% nella raccolta differenziata (81,2% per la precisione) e ad avere la tariffa più bassa in regione. Il nuovo Piano 2019 punta al miglioramento della quantità e della qualità della raccolta separata con una rete ampliata e perfezionata di servizi, senza sostanziali variazioni economico finanziarie. 

Grande attenzione al tema della pulizia di strade, marciapiedi e aree pubbliche. Grande attenzione al tema dei controlli e lotta agli abbandoni. Grande attenzione ai comportamenti più virtuosi con sconti e agevolazioni che premiano i cittadini, le imprese e i progetti sostenibili.

E chi possiede un animale, con distribuzione a domicilio dei sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine. Per una città più ordinata, più pulita e che premia chi si dà da fare per il bene comune”.

Fonte: Comune di Parma 

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