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Nella scorsa serata, personale della Squadra Mobile di Modena e della Squadra Volante, ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena, nei confronti di due soggetti, entrambi trentacinquenni, di nazionalità marocchina, irregolari sul territorio nazionale e senza fissa dimora, ritenuti responsabili, in concorso tra di loro, del furto aggravato commesso lo scorso 6 marzo presso l’esercizio commerciale self-service “Open shop 24”.

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Parma 3 aprile 2020 - I militari del nucleo operativo e radiomobile di Parma hanno proceduto a due denunce a piede libero nei confronti di un cittadino crotonese classe 87 residente a Parma e di una cittadina napoletana classe 93 residente a Colorno.

I due soggetti, nei giorni scorsi e in modo separato, si erano recati presso il supermercato Esselunga rispettivamente di via Colaianni e di via Emilia est e avevano tentato di superare le casse con prodotti cosmetici ed alcolici per un valore di circa 400 € cadauno. Un tentativo però fallito per entrambi e la refurtiva
recuperata e restituita agli aventi diritto.

In particolare l’uomo aveva occultato, all’interno del suo zaino e dentro il giubbotto, le bottiglie di materiale sottratto per poi tentare di superare la barriera delle casse e pagare soltanto tre confezioni di acqua naturale.

L'uomo è stato fermato dall’addetto alla vigilanza, il quale ha immediatamente ricevuto il supporto dai militari dell’arma.

La donna invece riusciva ad occultare le bottiglie del materiale all’interno della propria borsa personale per uscire dall’esercizio attraverso un’uscita di emergenza con la refurtiva e senza passare per le casse. Il personale addetto alla vigilanza, osservata tutta la scena, riusciva ad intervenire in tempo e a assicurarla ai militari.

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Erano circa le 4.30 di stamattina quando, alla sede Asl di via Verona, alcuni  ignoti, forzando il cancello d’ingresso sono riusciti a penetrare all’interno della struttura. Nel tentativo di avere la meglio sulla cassa automatica adibita al pagamento dei ticket, hanno però fatto  scattare l'allarme dopo averla fortemente danneggiata.

Dalla sede dell’ivri l'allarme viene rilanciato alla stazione dei Carabinieri i quali immediatamente si dirigono sul posto.

I ladri vengono perciò messi in fuga dall’arrivo delle pattuglie, ivri e carabinieri, e nella corsa si liberano, oltre che del bottino composto da alcune migliaia di euro, anche di alcuni arnesi da scasso utilizzati durante il furto e prontamente recuperati dai carabinieri.

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Parma 8 febbraio 2020– Qualche giorno fa, un equipaggio della Squadra Volante è intervenuto per la segnalazione di furto ai danni di una anziana Signora, la quale, sulla linea 8 dei collegamenti cittadini, si accorgeva che due ragazze le avevano sottratto il portafogli. 

Le due donne venivano poi raggiunte in strada e, grazie all’attiva collaborazione dei cittadini, fermate nell’attesa della Volante. Le stesse, due giovani cittadine di nazionalità Bulgara, venivano deferite in stato di libertà in ordine al reato di “furto aggravato in concorso”.

Le due non sono nuove a condotte di questo tipo, tant’è che sono gravate da altri pregiudizi dello stesso tenore.

Con l’occasione raccomandiamo alcuni suggerimenti utili, come tenere la borsa con la cerniera chiusa, e non tenere i portafogli in zone troppo esposte mentre si è sui pullman, ma al contrario tenerlo in zone interne come le tasche interne dalla giacca. Infine, raccomandiamo a tutti i cittadini che, nel caso in cui dovessero notare soggetti sospetti sul pullman, sono invitati a chiamare immediatamente il 113.

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Imola (BO): mamma lascia la figlia in auto davanti a scuola per prendere l'altro figlio e arriva il ladro.

Bologna 24 gennaio 2020 - I Carabinieri della Stazione di Imola (BO) hanno avviato le indagini per risalire all’autore di un furto aggravato, commesso ieri pomeriggio nell’abitacolo di un veicolo parcheggiato davanti a una scuola di via San Benedetto. Fortunatamente, il ladro, dopo aver sfondato il finestrino, lato guida dell’auto, ha rubato soltanto una borsa da donna contenente una cinquantina di euro e alcuni effetti personali, evitando di prendere altre iniziative pericolose nei confronti di una bambina di undici anni, seduta sul sedile posteriore, e impegnata a fare un disegno, in attesa del ritorno della mamma che era andata temporaneamente a scuola a prendere un altro figlio.

A parte l’enorme spavento, dovuto all’esplosione dei vetri infranti da una gomitata sferrata dal malvivente, la bambina è rimasta illesa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola (BO).

 

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Mercoledì, 08 Gennaio 2020 06:22

Sottrae 140 euro dalla cassa di un negozio, arrestato

Nel pomeriggio di lunedi alle 16.52, alla nostra Sala Operativa giungeva richiesta di intervento da parte del personale dipendente del punto vendita di un negozio di elettrodomestici di un centro commerciale di via Kennedy, per la segnalazione del furto di denaro contante dalla cassa da parte di un individuo che si era poi dato alla fuga inseguito dall’addetto alla sicurezza.

Gli operatori della Squadra Volante intervenuti appuravano che alle ore 16.50, un’addetta alla cassa principale del negozio aveva notato un soggetto, di etnia magrebina, che armeggiava nel cassetto della cassa d’appoggio, posta di fronte a quella principale e in quel momento non abilitata, sottraendo banconote per un valore di 140 euro.

La cassiera si rivolgeva all’individuo e questo, vistosi scoperto, tentava di darsi alla fuga.

Giunti sul posto, gli operatori della Squadra Volante rintracciavano il reo che, mai perso di vista dall’addetto alla sicurezza, si era introdotto all’interno del seminterrato di un fabbricato di via Brigata Reggio 28, chiudendosi in un ripostiglio privo di altre vie d’uscita dove veniva prontamente bloccato.

Perquisito sul posto veniva trovato in possesso, nella tasca del giubbotto, della somma di 140 euro sottratti in precedenza, somma corrispondente alla somma asportata illecitamente dal punto vendita.

Il soggetto veniva quindi accompagnato in Questura dove veniva identificato per B.S., nato in Tunisia, classe 1987. Arrestato l'uomo è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’udienza direttissima.

 

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Sabato, 04 Gennaio 2020 15:34

Furto al Pronto Soccorso

Giovedì 2 gennaio alle 17.40, operatori della Squadra Volante si recavano presso il Pronto Soccorso per la segnalazione del furto di un portafoglio.

Sul posto la vittima, medico, riferiva di aver notato un soggetto che si aggirava con fare furtivo nel reparto e poco dopo non trovava più il suo portafoglio.

Gli equipaggi rintracciavano il soggetto, M.Y., gambiano ventiduenne, con precedenti penali e di polizia per reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di stupefacenti.

L’uomo non aveva con sé la refurtiva né vi erano testimoni in grado di indicarlo come l’autore del reato. Il portafoglio veniva ritrovato in un cestino nelle vicinanze ed al suo interno non mancava nulla.

Tuttavia, successivi accertamenti condotti da personale delle Volanti e del Posto di Polizia dell’ospedale permettevano di verificare, dall’esame incrociato delle telecamere di videosorveglianza, che il soggetto si era impossessato della giacca appartenente ad un altro medico dell’ospedale.

L’uomo veniva dunque deferito all’A.G. per il reato di furto aggravato con riferimento alla giacca.

Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti ai fini dell’eventuale attribuzione al soggetto del furto del portafoglio.
#essercisempre

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La Squadra Mobile ha tratto in arresto due cittadini italiani di 36 e 54 anni, pluripregiudicati, responsabili del reato di indebito utilizzo di carte di credito.

Gli agenti, mentre transitavano con auto civetta in via Vignolese, hanno notato un veicolo fermo, ma con motore acceso, all’altezza dell’intersezione con via Zamenhoff, al cui interno vi era un noto pregiudicato.
Nelle vicinanze, allo sportello del bancomat della filiale UNICREDIT, un altro soggetto con cappellino ed occhiali da sole, conosciuto dalle Forze dell’ordine per i suoi trascorsi, era intento ad effettuare alcune operazioni.

Terminato il tentativo di prelievo, l’uomo è stato bloccato dagli agenti ancora in possesso della carta di credito. Contestualmente è stato fermato per un controllo anche il conducente dell’autovettura.
La perquisizione personale ha dato esito positivo in quanto ha permesso di rinvenire un’altra carta di credito, avvolta in un foglio di carta rilasciato dalle banche con il codice PIN, intestata ad un cittadino straniero. All’interno del veicolo, inoltre, vi erano un paio di guanti da lavoro, una torcia di piccole dimensioni e una punta da trapano in acciaio, oggetto utilizzato comunemente dai malviventi per infrangere i finestrini delle auto.

Da successive indagini, si è potuto accertare che le due carte di credito erano state asportate da uno zaino, custodito all’interno dell’abitacolo di un camion, dopo averne infranto un finestrino a Castelnuovo Rangone.
I due malviventi, pertanto, sono stati anche denunciati per il reato di ricettazione di carte di credito oggetto di furto.

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Due misure cautelari nei confronti di due cittadini gambiani domiciliati presso le ex Reggiane.


Reggio Emilia 4 dicembre 2019 - La Squadra Mobile ha dato esecuzione a due misure cautelari emesse dal GIP di Reggio Emilia a carico di due cittadini gambiani domiciliati presso l’area Ex Reggiane.


Il primo, ventinovenne, è stato individuato quale presunto autore di un gravissimo episodio di lesioni occorso presso l’area delle Ex Reggiane il 3 ottobre scorso.


Grazie all’approfondita conoscenza dei luoghi, le indagini si concentravano sul giovane che, al termine di un litigio per futili motivi attinenti la scomparsa di un cellulare, aveva colpito al petto con un coltello un connazionale cagionandogli “lesioni multiple da arma da taglio all’emitorace destro, alla coscia sinistra ed agli avambracci destri e sinistri, pneumotorace destro”.


Le indagini in ordine al grave fatto di sangue, evidenziavano inoltre a carico del soggetto un episodio di rapina consumata nell’area di Piazzale Europa il 29 settembre.


Quel giorno un cittadino della Guinea Bissau, dietro la minaccia di bottiglie rotte, era infatti stato rapinato di cellulare e 40 euro.


Gli autori di quella rapina venivano individuati nel citato ventinovenne e in un connazionale ventisettenne.

 

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In seguito a un'indagine lampo della Squadra Mobile, durata meno di 48 ore, nella notte appena trascorsa è stata recuperata l'intera refurtiva sottratta ad un portavalori nella zona di Carpi, nel corso della nottata tra mercoledì e giovedì scorso.

Le immediate quanto serrate attività di investigazione, supportate dall'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza ed effettuate anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di ricostruire quanto accaduto quella notte facendo emergere un quadro indiziario diverso da quello inizialmente ipotizzato della rapina, che gli stessi protagonisti avevano voluto far credere.

Gli inquirenti, infatti, hanno scoperto che tra i due autisti del portavalori, un 35enne originario di Napoli e un 57enne, nato in provincia di Crotone, ed un terzo soggetto di 44 anni, anch'egli originario del crotonese, ma residente a Reggio Emilia, vi era stata una sorta di collusione per inscenare un assalto al portavalori con la finalità di trafugare il bottino ed in seguito ricettarlo.

I tre si erano dati appuntamento a Carpi, quindi, si erano portati fino alla rotatoria di via della Pace a Correggio, dov'è avvenuto il trasbordo dei colli dal portavalori al furgone del terzo complice.

I due autisti interrogati nel corso della notte non hanno voluto confessare la verità. Gli agenti, pertanto, per paura che la refurtiva potesse sparire dalla circolazione trascorrendo troppo tempo, hanno deciso di intervenire presso l'abitazione del terzo soggetto, il quale - messo alle strette - ha rivelato dove si trovavano i 20 pacchi, ovvero all'interno di un garage a Reggio Emilia appartenente ad un'amica completamente ignara dei fatti.

Il valore della refurtiva, consistente in denaro gioielli e orologi di valore, ammonta a oltre 10 milioni di euro.

I due autisti sono stati sottoposti a Fermo di P.G., misura che non è stata predisposta per il terzo complice, essendosi dimostrato collaborativo e avendo fornito tutti i particolari del misfatto.

 

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