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ORIGO, Geographical Indications' Global Forum, il Forum europeo ed internazionale dedicato alle DOP e IGP l'11-12-13 aprile 2017 a Parma. Gli scritti sono oltre 300 e provengono dall'Italia e Paesi UE ed Extra UE.

Parma, 7 aprile 2017

Il Ministero Italiano delle Politiche Agricole, Regione Emilia-Romagna, Unione Parmense per gli Industriali e Fiere di Parma, con il patrocinio ed il supporto della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e di Comune di Parma, promuovono la prima edizione di Origo Global Forum, un evento europeo ed internazionale dedicato alle sfide e alle opportunità globali del sistema delle indicazioni geografiche dell'Unione Europea.

ORIGO, il Global Forum che nasce dalla necessità di creare una nuova consapevolezza del valore strategico delle produzioni di qualità sia all'interno del contesto europeo sia nei mercati internazionali.
I principali partner sono le reti europee ed internazionali del settore: oriGIn, AREPO, A.R.E.F.L.H., Fondazione Qualivita, AICIG. Oggi sono più di 300 gli iscritti, rappresentanti delle aziende certificate, che hanno scelto di aderire all'evento. ORIGO è realizzato in sharing con Cibus Connect, l'importante fiera internazionale dell'alimentazione di Fiere di Parma, dedicata in particolare nel 2017 alla promozione di relazioni di business B2B con i principali top buyers internazionali. Durante le giornate del 12 e 13 aprile, presso Cibus Connect, saranno promosse infatti le relazioni tra DOP e IGP europee ed extraeuropee ed i top buyers internazionali che saranno presenti a Cibus Connect 2017. La giornata di apertura di martedì 11 aprile si svolge invece presso l'Auditorium Paganini di Parma – Sala Ipogea – ed ospita un un evento di confronto ed analisi sull'agenda europea ed internazionale delle Indicazioni Geografiche, che si aprirà con l'intervento del Ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina, a cui seguirà un messaggio di Phil Hogan, Commissario UE per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.

orego-forum

Simona Caselli, Assessore Regionale all'Agricoltura
"Dobbiamo proteggerci dai protezionismi e dal falso Made in Italy. La sfida che abbiamo di fronte è proprio questa: sostenere e rafforzare il posizionamento sui mercati di queste eccellenze che rappresentano un modello virtuoso di sviluppo, in un'epoca in cui anche l'agricoltura troppo spesso è sottoposta alla logica delle commodity. Il recente accordo Ceta tra Ue e Canada è un risultato importante che va in questa direzione e che ha aperto le porte del Paese nord americano a 142 indicazioni geografiche europee, di cui 38 italiane e ben 12 della nostra regione. La via degli accordi commerciali che salvaguardino gli standard ambientali e sanitari è fondamentale e quello canadese non deve rimanere un caso isolato."

Cristiano Casa, Assessore Attività Produttive Turismo Commercio Sicurezza Urbana / T.S.O.
"Comune di Parma non poteva mancare a questo evento europeo ed internazionale: Parma è la città della gastronomia, rappresenta un territorio che è espressione di tanti prodotti DOP IGP pertanto è la sede ideale per Origo Global Forum. Inoltre è proprio un nostro obiettivo quello di far divenire Parma una piattaforma internazionale di riferimento per il comparto gastronomico e agroalimentare".
Antonio Cellie, Ceo Fiere di Parma
«Fiere di Parma ha accolto con entusiasmo la proposta di affiancare un evento della portata di Origo Global Forum a Cibus Connect. I top buyer esteri, che ormai frequentano regolarmente Cibus, sono sempre alla ricerca di prodotti e specialità alimentari DOP e IGP, tesori di cui l'Europa, ma in particolar modo l'Italia,è ricca . Il 12 e il 13 aprile Cibus Connect ospiterà una lounge dedicata ai partecipanti al Forum per facilitare gli incontri con gli operatori interessati che anche qui potranno scoprire la specificità dei prodotti internazionali.»

L'agenda del Global Forum dell'11 aprile prevede una prima sessione dedicata alla policy europea, per discutere del presente e del futuro delle IG in Europa, senza dimenticare che le IG non rientrano solo nella Politica agricola (primo e secondo pilastro della Politica agricola comunitaria), ma anche nella Politica ambientale (agro-ambientale) e in quella commerciale, e che anche i consumatori guardano con grande interesse alla qualità e alla varietà del cibo. L'obiettivo della seconda sessione sarà dimostrare come i prodotti IG siano sostenibili e possano esserlo ancora di più attraverso interventi e politiche mirati.
Saranno infine posti in evidenza l'esigenza di realizzare una sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale, illustrando in che modo questi prodotti possono rappresentare una svolta per molte aree geografiche. Oggi, i temi della sostenibilità sociale, dell'impiego e della resilienza del sistema agroalimentare locale sono particolarmente attuali e lo saranno ancora di più nel prossimo futuro e nella nuova Politica agricola comunitaria post-2020.

Origine, territorio, valore, diversità, natura, tutela e identità sono i tratti distintivi tipici delle produzioni oggetto di questo innovativo Forum, che sceglie Parma: capitale della food valley italiana, città creativa della gastronomia UNESCO, riferimento mondiale per il cibo.
Le nuove sfide globali impongono a tutti i produttori e gli esperti del settore UE di unire le energie e creare nuove modalità di relazioni culturali ed economiche, questa la premessa di Origo, un Forum fortemente voluto dalla Regione Emilia-Romagna, terra di tradizione, ricerca, innovazione per tutta la cultura e la produzione del cibo e l'agricoltura sostenibile e che, forte delle sue 44 DOP e IGP nel settore Food e 29 nel settore Wine, fa di questo territorio la perfetta sintesi e sede ideale di ORIGO.

SCENARIO DOP IGP EUROPA E ITALIA
L'Italia mantiene il suo primato mondiale nel settore delle produzioni certificate DOP, IGP e STF, con 814 prodotti dei comparti Food e Wine e ben 13 nuove registrazioni nel corso del 2016. Anche a livello globale con 69 nuovi prodotti registrati del comparto Food, di cui 65 in Paesi UE e 4 in Paese Extra UE, le Indicazioni Geografiche continuano a crescere e chiudono il 2016 con 2.959 IG all'appello (23 fuori dall'Europa).

XIV RAPPORTO 2016 SULLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI E VITIVINICOLE DOP IGP STG (FONTE ISMEA E FONDAZIONE QUALIVITA)

DOP e IGP confermano il proprio ruolo strategico di traino dell'export del Made in Italy: +9,6%. L'Italia, leader mondiale per numero di DOP IGP con 814 prodotti Food e Wine raggiunge 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2015, per una crescita del +2,6% su base annua e un peso del 10% sul fatturato totale dell'industria agroalimentare nazionale. Le Indicazioni Geografiche continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del Made in Italy nel mondo, con un valore all'export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un +9,6%. Il settore Food – composto da oltre 80mila operatori – vale 6,35 miliardi di euro alla produzione e registra una crescita al consumo del +1,7%, con un trend che nella Grande Distribuzione supera il +5%. Il comparto Wine – che raggiunge una produzione certificata di 2,84 miliardi di bottiglie – vale 7,4 miliardi di euro alla produzione con una crescita del +5,8%.
Il Sistema delle DOP IGP in Italia garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che, nel 2016, conta 247 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 162mila interventi annui – in Italia, all'estero e sul web – effettuati da Organismi di controllo pubblici.

Gli areali di produzione delle denominazioni nel loro complesso coinvolgono capillarmente tutto il Paese, con zone ad alta presenza di filiere agroalimentari di qualità ed altre con intensità minore. L'analisi Ismea-Qualivita sulla ricaduta del valore economico delle filiere DOP IGP nelle Province italiane restituisce una fotografia dell'impatto del sistema IG a livello territoriale. L'analisi conferma una forte concentrazione – soprattutto nelle aree del Nord-Est e Nord-Ovest – con il 20% delle province italiane che copre oltre l'80% del valore economico complessivo, anche se si rilevano dinamiche di impatto diversi sui territori d'Italia per le varie filiere produttive. Nel comparto agroalimentare, le prime tre Province – Parma, Modena, Reggio nell'Emilia – confermano l'importanza della Food Valley emiliana, grazie al numero di filiere DOP IGP (34) che insistono nel territorio, ma soprattutto all'entità del valore economico delle produzioni maggiori (Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di parma DOP e Aceto balsamico di Modena IGO, in primis). Nel comparto Wine è il "Sistema Prosecco" a determinare il maggiore impatto sul territorio di Treviso e Verona, Province che presentano, comunque, altre numerose importanti denominazioni; seguono le Province di Siena, Cuneo, Asti e Firenze areali di produzione delle denominazioni storiche" toscane e piemontesi.

Pubblicato in Agroalimentare Parma

Settimana contrassegnata da un mercato di Chicago che ha alternato modesti ridimensionamenti con altrettanti modesti tentativi di ripresa. A portare apprensione sono i venti di guerra.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 07 aprile 2017
Questa settimana è stata contrassegnata da un mercato di Chicago che ha alternato modesti ridimensionamenti dei valori con altrettanto modesti tentativi di ripresa, che del resto dopo quasi 50 giorni tendenza in calo si possono considerare fisiologici.

Per il seme, sceso sotto quota 1000 punti, la soglia del 950 punti tiene fatta eccezione per il maggio a 939, per la farina invece, scesa sotto i 310 dollari alla tonnellata corta, la soglia dei 300 dollari per quanto vicina sembra irraggiungibile. Mais e grano sono quasi senza storia, schiacciati dalle immani consistenze mondiali.
Tutto sembra andare bene, dal meteo alle rese, alle scorte, e le vendite/consumi mondiali tengono il loro passo costante. Occorre vedere se i "venti di guerra" avranno un seguito e quindi conseguenze sui prezzi internazionali.

DATI USDA APRILE 2017

20170401-USDA

Nel mercato italiano regna una costante calma e stabilità, i consumi languono. Il mais stabile sul vicino, in aumento sul medio periodo, grano ed orzo in calo contenuto, i proteici si sono ben ridimensionati ma ancora non si avvertono i desideri di ricoperture che ci si attendeva. In forte ripresa i cascami di grano tenero e duro che potrebbero continuare il loro trend di crescita per tutto il mese di aprile. Già si ipotizza il farinaccio oltre i 150 euro e i cruscami a 140 euro. Ben tenute le polpe e le buccette di soya. Star del mercato il seme di soya nazionale che sta vivendo il suo momento di gloria, è ricercato perché ogm free, e sta assistendo a due mercati quello degli oleari che sono costretti a comperare per produrre farine ogm free, disposti a pagare prezzi fuori mercato, quella dei tostatori che vendono il prodotto nazionale e girano le loro produzioni sul geneticamente modificato approfittando del differenziale di prezzo ormai sensibile.
Le rinnovate tensioni sui fronti di guerra potrebbero stravolgere ogni ipotesi plausibile di tendenza dei mercati. Quindi avanti passo dopo passo ma pronti a cambiare velocemente il proprio atteggiamento sui vari segmenti.

Il mercato delle bioenergie cerca alternative ai cascami di grano ma ha il solo sbocco delle farinette di mais, e della farina di mais tossinata, resta sempre più difficile da trovare il mais tal quale tossinato, altra alternativa sono i sottoprodotti industriali che logicamente adeguano il prezzo al rialzo.
E in questo settore potremmo vedere delle fughe in avanti dei valori perché i consumi sono aumentati di pari passo allo svuotamento delle varie trincee di pastone, e trinciati. E se la prossima campagna maidicola dovesse essere meno generosa di massa verde della scorsa campagna il mercato reagirebbe con netti rialzi.

Indicatori internazionali 07 aprile 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1215 punti, il petrolio è risalito a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06491.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Buone notizie dal CAE. A poco più di trenta giorni dalle consultazioni per il rinnovo delle cariche sociali il presidente del CAE Cristofori fa l'analisi aggiornata dell'attuazione del Piano Industriale e della riorganizzazione aziendale per lo sviluppo. Cristofori: "Nessuna dismissione di attività, potenziamento dei settori strategici, mantenuti i livelli occupazionali dopo le fusioni".

S. Giorgio in Piano (Bo) 7 aprile 2017

Fusioni ultimate e per lo più riassorbite, consolidamento delle attività e miglioramento delle performances in un'area particolarmente estesa nonostante la pesante influenza rappresentata dai drastici cali dei prezzi degli ultimi anni. Il Consorzio Agrario dell'Emilia (a poco più di un mese dall'avvio delle procedure statutarie che condurranno alle consultazioni democratiche per il rinnovo delle cariche sociali) presenta oggi un'attualità fatta di stabilità economico-finanziaria ed equilibrio sui mercati in cui opera, mercati sempre più impegnativi che il CAE sta affrontando con una strategia manageriale aggregante, alla ricerca costante di un incremento delle dimensioni operative del gruppo: più strumenti, più qualità nei servizi, più competizione e maggiore capacità negoziale per un contesto generale in cui tutte queste componenti sono diventate in breve tempo un vero e proprio antidoto non solo commerciale ma anche valoriale rappresentato dai sistemi produttivi a filiera corta che si sono dimostrati robusto collante nel lavoro quotidiano di Consorzio, imprese agricole associate e svariati portatori di interesse del comparto fino al consumatore finale.

Nei prossimi giorni i vertici dirigenziali del Consorzio presenteranno agli associati il dettagliato Piano Industriale triennale iniziato nel 2016 e via via modificato anche in modo funzionale agli andamenti globali. Un piano che, giunto al giro di boa, caratterizzerà direttamente le prossime azioni gestionali del management e i provvedimenti economico-produttivi-industriali; le linee guida che hanno portato alla stesura della nuova strategica programmazione sono state rese note e sono positive. Il CAE - che tra attività diretta del Consorzio, società controllate e partecipate può contare su un giro di affari che si aggira attorno ai 500 milioni di euro– nonostante le numerose fusioni operate in questi anni e l'andamento oscillante della maggior parte dei mercati su cui è presente proseguirà la sua attività in tutti i rami di azienda. In questo modo il CAE, in un percorso riorganizzativo complessivo di maggiore efficienza ed ottimizzazione della propria rete, consentirà il mantenimento dei livelli occupazionali. In quest'ottica va rimarcato come questo si sia reso possibile grazie al consolidamento concreto delle attività più performanti come la mangimistica (EMILCAP-completamente rivoluzionata con il passaggio epocale al Non Ogm), la sementiera (SIS) , l'assistenza tecnica dei mezzi e le forniture legate al settore carbo-lubrificante (EUROCAP PETROLI), consolidamento della collaborazione con il Pastificio Ghigi. Altri rami di azienda come il garden e la fertirrigazzione - per citarne alcuni - che potevano essere inizialmente ridimensionati nella loro complessità potranno invece trovare nuovo sviluppo grazie alla riprogrammazione strutturale e organizzativa del CAE.

Anche dal punto di vista finanziario si segnala un generale e progressivo riassorbimento delle operazioni di fusioni e questo rappresenta una garanzia di solidità per il futuro. Un futuro in cui CAE crede fermamente ed in egual modo vuole anticipare le possibili introduzioni delle applicazioni tecnologiche più innovative e potenziare la ricerca scientifica di laboratorio per creare modelli virtuosi e replicabili anche in previsione export (vedi per esempio la stretta collaborazione con l'eccellenza Bonifiche Ferraresi o le molteplici richieste provenienti da paesi esteri per il riso "nostrano" selezionato da SIS). "La strada intrapresa che è quella della multifunzionalità per aree vaste – ha affermato il presidente del CAE Gabriele Cristofori - imprenditore agricolo imolese – è strettamente connessa a quella che è la nostra idea del domani, un domani in cui i soci del CAE, sempre più numerosi, possano trovare nel Consorzio , con soddisfazione rinnovata, un compagno di viaggio inseparabile per il loro operare quotidiano che li porti fino al traguardo naturale della loro mission di impresa ovvero generare reddito contribuendo da protagonisti al miglioramento del territorio in cui lavorano con qualità e impegno".

(Fonte:Ufficio Stampa Cae)

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Giovedì, 06 Aprile 2017 09:10

ORIGO, Geographical Indications’ Global Forum

ORIGO, Geographical Indications' Global Forum. Il Forum europeo ed internazionale dedicato alle DOP e IGP si svolge martedì 11 aprile 2017, presso l'Auditorium Paganini di Parma. Tra gli ospiti interverrà anche il Ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina.

Parma, 6 aprile 2017

Il Ministero Italiano delle Politiche Agricole, Regione Emilia-Romagna, Unione Parmense per gli Industriali e Fiere di Parma, con il patrocinio della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e del Comune di Parma, promuovono la prima edizione di Origo Global Forum, un evento europeo ed internazionale dedicato alle sfide e alle opportunità globali del sistema delle indicazioni geografiche dell'Unione Europea.
ORIGO, il Global Forum che nasce dalla necessità di creare una nuova consapevolezza del valore strategico delle produzioni di qualità sia all'interno del contesto europeo sia nei mercati internazionali. I principali partner sono le reti europee ed internazionali del settore: oriGIn, AREPO, A.R.E.F.L.H., Fondazione Qualivita, AICIG.

L'agenda della giornata scientifica dell'11 aprile apre con una sessione dedicata alla policy europea, per discutere del presente e del futuro delle IG in Europa, senza dimenticare che le IG non rientrano solo nella Politica agricola (primo e secondo pilastro della Politica agricola comunitaria), ma anche nella Politica ambientale (agro-ambientale) e in quella commerciale, e che anche i consumatori guardano con grande interesse alla qualità e alla varietà del cibo. L'obiettivo della seconda sessione sarà dimostrare come i prodotti IG siano sostenibili e possano esserlo ancora di più attraverso interventi e politiche mirati.

ORIGO-global forum-parma-agricoltura-

Saranno infine posti in evidenza l'esigenza di realizzare una sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale, illustrando in che modo questi prodotti possono rappresentare una svolta per molte aree geografiche. Oggi, i temi della sostenibilità sociale, dell'impiego e della resilienza del sistema agroalimentare locale sono particolarmente attuali e lo saranno ancora di più nel prossimo futuro e nella nuova Politica agricola comunitaria post-2020.

ORIGO è realizzato in sharing con Cibus Connect, l'importante fiera internazionale dell'alimentazione di Fiere di Parma, dedicata in particolare nel 2017 alla promozione di relazioni di business B2B con i principali top buyers internazionali. Durante le giornate del 12 e 13 aprile saranno promosse le relazioni B2B tra DOP e IGP europee ed extraeuropee ed i top buyers internazionali che saranno presenti a Cibus Connect 2017. Origine, territorio, valore, diversità, natura, tutela e identità sono i tratti distintivi tipici delle produzioni oggetto di questo innovativo Forum, che sceglie Parma: capitale della food valley italiana, città creativa della gastronomia UNESCO, riferimento mondiale per il cibo.
Le nuove sfide globali impongono a tutti i produttori e gli esperti del settore UE di unire le energie e creare nuove modalità di relazioni culturali ed economiche.

(Fonte: Ufficio stampa ORIGO)

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Una lunga catena solidale di numerosi imprenditori agricoli parmigiani: 75 quintali di mais in granella non Ogm Emilcap donati agli allevatori di ovini delle montagne ascolane colpite duramente dal terremoto.

Parma, 3 aprile 2017

Quindici allevatori di ovini dell'Appennino della zona terremotata del comprensorio del Comune di Ascoli Piceno potranno alimentare i loro animali gratuitamente grazie alla Coldiretti – Sezione di Traversetolo – che, insieme al Consorzio Agrario di Parma e Emilcap, ha unito in una lunga catena solidale numerosi imprenditori agricoli parmigiani nel nome della solidarietà con le popolazioni colpite gravemente dal sisma dello scorso anno. Le aziende agricole ascolane riceveranno in dono una ingente quantità di mangimi Non Ogm, in particolare mais da granella, stoccato nell'Agenzia del Cap di Basilicagoiano e stivato su un camion della ditta di autotrasporti Agliari di Traversetolo che, anch'essa a titolo gratuito, porterà la merce a destinazione. L'iniziativa benefica, come detto, nasce dalla sinergia tra il Cap di Parma, che ha fornito il mais e la Coldiretti sezione di Traversetolo che comprende anche associati dei paesi limitrofi di Lesignano Bagni, Montechiarugolo, Neviano Arduini.

"In questi casi è bene non spendere troppe parole se non per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa solidale in modo concreto– ha commentato il presidente del CAP Giorgio Grenzi intervenuto alla partenza del carico di mais insieme ai responsabili della Coldiretti e all'azienda Agliari- tutto il prodotto arriverà a destinazione in breve tempo e i nostri amici allevatori dell'ascolano potranno alleviare di un poco le loro pene dopo i gravissimi effetti del sisma che li ha colpiti".

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Agrario)

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Domenica, 02 Aprile 2017 14:46

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 13 2 aprile 2017

Editoriale: 60 anni e li dimostra tutti - Derivati grassi in risalita e il Grana cede altri 5 centesimi - Acetaia San Giacomo, una storia di successo. - Agrobiodiversi a kilometro zero - Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura - Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi (2) - Cereali e dintorni. Prosegue il ridimensionamento del mercato. -

SOMMARIO Anno 16 - n° 13 2 aprile 2017
1.1 editoriale
60 anni e li dimostra tutti.
2.1 lattiero caseario
Derivati grassi in risalita e il Grana cede altri 5 centesimi
3.1 aceto balsamico
Aceto balsamico di Reggio Emilia da elisir di lunga vita a icona di stile. Acetaia San Giacomo, una storia di successo.
4.1 Biodiversità
Agrobiodiversi a kilometro zero
4.2 giovani e primo insediamento
Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prosegue il ridimensionamento del mercato.
6.1 questioni energetiche Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi (2)
6.2 Ambiente Ekoclub International, Correva l'anno 1977...
7.1 enolitech Ad Enolitech cantine smart per una vitivinicoltura che guarda al futuro
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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 20170402-cibus-13-COP

 

Venerdì, 31 Marzo 2017 13:33

CLCA e ITS Tech &Food Parma cercano intese

Si è tenuto presso la sede del CLCA di Parma un incontro con la Fondazione ITS Tech & Food Parma, polo di eccellenza nato dalla partnership tra imprese del settore agro-alimentare, istituzioni, scuole, università, enti di formazione e di ricerca scientifica del territorio. Il Centro Lattiero Caseario e Agroalimentare, al fine di valutare possibili intese che possano tra i due soggetti operativi, ha presentato la sua attività e le sue professionalità a supporto del comparto.

Presenti all'incontro, per il CLCA il direttore, Alessandro Raffaini, e la responsabile del laboratorio Maria Simona Mariani, per ITS hanno presenziato il presidente Egidio Amoretti, il coordinatore generale Francesco Bianchi e la direttrice generale di CISITA Elisabetta Zini. L'incontro ha rappresentato il primo momento di confronto tra i due enti, utile anche per illustrare nel dettaglio il quadro dei servizi rivolti alle imprese di trasformazione presenti sul nostro territorio. E' stato un incontro improntato alla massima collaborazione per favorire, tra le altre cose, anche l'avviamento del progetto di accoglienza presso la sede del CLCA degli studenti (soprattutto del secondo anno) nel percorso di alternanza scuola/lavoro, che prevede esperienze dirette di laboratorio e visite mirate nei caseifici.

Parma, 31 Marzo 2017

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Dal 9 al 12 aprile 2017, con Vinitaly e Sol&Agrifood. Alla ventesima edizione espositori in crescita del 30% da 15 Paesi.

Al Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie aumentano le proposte di servizi, in particolare informatici, per ottimizzare i cicli di produzione, mentre si arricchisce di innovazione anche l'offerta dei tradizionali mezzi tecnici e la sostenibilità non è più solo una moda.

Verona, 27 marzo 2017 – Con un incremento del 30% del numero di espositori rispetto al 2016, Enolitech 2017 si presenta più ricco e completo nella sua offerta di tecnologie, mezzi tecnici e servizi alla filiera del vino, dell'olio e ora anche della birra artigianale. Per accogliere i circa 200 espositori provenienti quest'anno da 15 Paesi, è stato ampliato il padiglione dedicato, che raggiunge quasi 9.000 metri quadrati coperti lordi.

In programma dal 9 al 12 aprile (www.enolitech.it), in contemporanea con Vinitaly e Sol&Agrifood, per i cui espositori rappresenta una fiera di servizio, Enolitech festeggia quest'anno la ventesima edizione. Dopo aver accompagnato l'evoluzione delle filiere vitivinicola e olearia partendo dalle attività di campagna, nel tempo ha visto espandersi il settore dei servizi, in linea con le esigenze delle imprese. Le novità quest'anno sono rappresentate principalmente dai suoi espositori e dai prodotti esposti.

Le aziende, tra le più importanti nel settore di appartenenza, provengono, oltre che dall'Italia, da Stati Uniti, Francia, Austria, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Spagna, Ucraina, Cina, Irlanda, San Marino, Danimarca, Germania, Serbia e Svizzera. Obiettivo della loro partecipazione ad Enolitech è entrare in contatto con operatori di tutto il mondo: 38.000 nel 2016, dei quali il 21% esteri.

Tra le proposte più innovative, soluzioni su misura e chiavi in mano per cantine 4.0, pensate come avveniristiche sale di comando che mettono in connessione macchine, persone e impianti per ottimizzare i processi produttivi e migliorare l'efficienza e la redditività delle imprese. Contestualmente aumentano di numero i software gestionali sempre più specializzati.

Anche il packaging si evolve e assume sempre maggiore importanza. Realizzato con materiali riciclabili, adeguato a proteggere la qualità dei prodotti durante il trasporto, è facilmente movimentabile e si adatta a una logistica world wide in grado di accontentare le esigenze di piccole a grandi aziende.

A monte della filiera, per il vigneto e l'oliveto ci sono i concimi biologici, mentre ogni attività dell'azienda agricola è sempre più ecocompatibile, grazie al recupero di tutti gli scarti di lavorazione, dai residui di potatura alla carta siliconata delle etichette applicate alle bottiglie.

In crescita l'offerta di resine e di pavimenti industriali, con aziende leader che dal settore industriale alimentare si rivolgono con crescente interesse ai produttori di vino e olio di oliva.

Tra le tecnologie e i mezzi tecnici, grande spazio alle imbottigliatrici, ai tappi, di sughero, di vetro o sintetici, e alle bottiglie, anche di design, pronte per la sublimazione, con apparecchiature per realizzarla direttamente in azienda così da personalizzare il packaging dei propri prodotti. L'importanza dell'immagine è confermata dalla presenza di un gran numero di aziende specializzate nella realizzazione di etichette, con soluzioni non solo belle, ma capaci al tempo stesso di decorare una bottiglia, di informare e tutelare il consumatore e di promuovere il prodotto.

Per gli operatori del canale horeca, a Enolitech ci sono gli strumenti del mestiere, con l'offerta di oggetti e arredi professionali, ma dal design sempre più raffinato, come vetrine climatizzate per vini, salumi e formaggi, bicchieri soffiati e in polimero, cavatappi e secchielli.

Entrate massicciamente in Sol&Agrifood, il Salone Internazionale dell'agroalimentare di qualità che si svolge in contemporanea con Enolitech e Vinitaly, negli ultimi anni, le birre artigianali stanno riscuotendo anche l'interesse dei fornitori delle tecnologie di birrificazione, sempre più numerosi all'appuntamento veronese.

(Fonte Veronafiere)

Giovedì, 30 Marzo 2017 10:08

Agrobiodiversi a kilometro zero

Continuano le iniziative e lo sviluppo consapevole della Tribù degli Agrobiodiversi che stavolta trova il suo naturale seguito in quel di Sassuolo, provincia di Modena, a testimoniare la versatilità delle Terre Emiliane e la capacità di creare iniziative ben integrate al territorio circostante.

da L'Equilibrista

Si dice che per crescere bisogna fare della strada e che sia bene godersi il percorso in ogni sua forma, perchè solo l'evoluzione porta al progresso.
Gli Agrobiodiversi lo sono per davvero perchè coniugano semplicità e sviluppo collettivo dei loro associati partendo dal giusto compromesso di fare le cose con calma e bene.
Le cene agrobiodiverse, stanno diventando un appuntamento irripetibile e di incontro vero con i produttori locali per dare la giusta spinta verso la conoscenza dei territori e delle migliori pratiche agricole.
L'avventura aveva preso piede alla Torrefazione Gallo proprio a Parma, dove dal 16 Dicembre è possibile trovare prodotti di tanti protagonisti del progetto agrobiodiverso, fra i quali le Aziende: Agriappennino, La Natura e Le Comunaglie.

agrobiodiverso-torrefazionegallo

L'idea delle cene a km zero sta prendendo piede perchè è possibile parlare e scambiare idee direttamente con il produttore, trovando spunti interessanti e modi alternativi di cucinare o degustare, grazie ad un ambiente informale. Mentre si consumano vere prelibatezze locali come: farro, farine, verdura e frutta provenienti dalle nostre ricchissime Terre emiliane, i produttori prendono parte ad una cena conviviale e creano un momento unico di rinnovata conoscenza ricreando un format innovativo che sta interessando tante persone e ne solletica curiosità ed entusiasmi.
Tutti i piatti sono frutto di ingredienti semplici e tradizionali che troppo spesso sono stati poco e mal valorizzati a causa del selvaggio imperversare delle grandi distribuzioni e delle mode degli anni novanta ma che da oggi, ritrovano slancio sulle tavole di tutti i giorni e valorizzano i palati che vogliono parlare il linguaggio della Terra.
Oggi il futuro attinge dal passato, già molti ambiti dal tecnologico al medicale, alla stessa viticultura moderna, hanno riscoperto tecnologie del passato e reinventate su pianificazioni e strutture moderne, questo perchè si è capito che la chiave di volta deve essere il piacere di riscoprire ed apprezzarle a pieno le nostre origini e reinventarle in chiave moderna.

agrobiodiverso

Il menù è variegato e per la serata di Sassuolo prevederà:

Antipasto
Bruschette con salsa del contadino - Azienda Il ciliegio
Torta salata – Azienda Antico mulino Cadonega

Primi
Fagottini di farina di castagne ripieni di crema di anacardi, zucca ed erbe aromatiche – Azienda Agriappennino
Farro con cavolo nero e nocciole - Aziende Shanti e Prati sal sole

Secondo
Burger di verdure con chips di pastinaca - Azienda Umileterra
Insalatina marinata - Azienda Prati al sole

Dolce
fantasia del bosco - Aziende Agriappennino e il ciliegio
vino lambrusco reggiano - Cantina Il Mello
caffé incluso

Info e prenotazioni DANIELA: 3403084799
C/O GREEN KITCHEN, VIA RADINI IN PANO 248 - SASSUOLO (MODENA)

VENERDì 31 MARZO ORE 20,30
acqua, vino + caffè inclusi 25,00 euro

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Il mercato continua il suo ridimensionamento, ormai in corso da otre un mese. I grafici mostrano segnali positivi a partire dal 14 di febbraio. Stock e previsioni ottimistiche sui raccolti, sulle semine e le buone previsioni del meteo quasi ovunque, prevalgono sulle vendite.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 28 marzo 2017
Le immissioni di liquidità si sono ormai ridotte, l'ottimismo post elettorale sta scemando e una prova ne è anche l'indebolimento del Dollaro.
I Fondi d'investimento dal 14 febbraio sono passati da un lungo di oltre 790.000 contratti, a un lungo di 230.000 contratti circa a dimostrazione della consistente riduzione.
L'Usda di fine mese comunque incombe e questo ha portato i valori in terreno positivo.

Nel mercato domestico regna sempre la calma. Fatta eccezione per i cruscami di grano e per il seme di soya nazionale o ogm free, dimostrando di essere un mercato a parte che risente in misura minore del calo del mercato principale.
Un problema di fisicità/scarsità di merce, potrebbe arrivare sulla farina di soya ogm free sui mesi futuri prima del nuovo raccolto. Questo potrebbe far aumentare ancora il differenziale che ormai è prossimo a 80 euro ma, come già visto in un recente passato, potrebbe anche raggiungere e superare i 100 euro tonnellata.

Qualche prezzo di ieri 27 marzo: farina soya normale 332 ,proteica 343 sul disponibile ma anche sino a giugno (fatta eccezione Venezia che rimane a quota leggermente superiore), il luglio dicembre qualche euro in più, il 2018 a 338/350 su Ravenna. Il girasole proteico 193/195 euro partenza dai porti sino a giugno, bucce di soya da luglio a dicembre 138 euro partenza porto di Ravenna, colza sul pronto 260 partenza silos interni 265/370 arrivo dall'estero, mais in base alle qualità e alle varie origini da 176 a 183 euro partenza mentre arrivo dall'estero da 183 a 185, grano 185-188 partenza silos interni e 188 arrivo dall'estero, orzo 175 sia arrivo che partenza.

Cruscami di grano in forte deciso rialzo specie per i farinacci. Il mondo delle bioenergie continua a rincorrere i cruscami e cerca di accaparrarsi areali a trinciato e o pastone di mais.
Indicatori internazionali 28 marzo 2017 
l'Indice dei noli è risalito nuovamente a 1282 punti, il petrolio è attorno a 48,00$/bar e l'indice di cambio segna 1,08454.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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