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Editoriale: Delitti in provincia - Lattiero caseari, settimana di calma apparente - Cereali e dintorni. Dati USDA fanno tremare- Ismea, scambi Italia-Giappone: nel I trimestre 2017 l'export agroalimentare cresce del 38%.


SOMMARIO Anno 16 - n° 28 16 luglio 2017
1.1 editoriale
Delitti in provincia
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, settimana di calma apparente.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in forte tensione
4.1 cereali Cereali e dintorni. Dati USDA fanno tremare i mercati
5.1 export agroalimentare Ismea, scambi Italia-Giappone: nel I trimestre 2017 l'export agroalimentare cresce del 38%
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 20170716-cibus-COP

L'export agroalimentare italiano verso il Giappone (953 milioni di euro nel 2016), tra il 2015 e il 2016, ha registrato un incremento del +17,9%, ma è soprattutto la crescita avvenuta nel primo trimestre 2017 (+38,3% rispetto al primo trimestre 2016) che spalanca le porte a nuovi scenari commerciali verso il paese del Sol levante, pur pesando per il 2,5% sul totale delle esportazioni agroalimentari nazionali (circa 38 mld di euro). In parallelo, l'import agroalimentare dal Giappone (16 mln di euro nel 2016) pesa solo per lo 0,03% sull'import agroalimentare italiano.

Si tratta, quindi, di un mercato dal peso ancora relativo ma con dei margini di crescita esponenziali anche alla luce dell'accordo di massima di partenariato economico teso a eliminare le barriere commerciali raggiunto a inizio luglio fra Ue e Giappone.

In particolare, l'export vede, nel 2016, il valore dividersi in ordine decrescente fra "vini e mosti" (151 mln di euro); oli e grassi (120 mln di euro); ortaggi freschi e trasformati (113 mln euro); cereali, riso e derivati (98 mln euro); animali e carni (89 mln euro) e latte e derivati (61 mln di euro). Proprio questi due ultimi comparti (animali e carni e latte e derivati) hanno avuto l'incremento più rilevante nel primo trim. 2017 sullo stesso periodo del 2016 (rispettivamente +32,7% e +23,8%), mentre un discorso a parte meritano le colture industriali (nella quasi totalità tabacchi lavorati, in un quadro che vede un accordo specifico siglato nel 2016 fra il Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - e la multinazionale Japan Tobacco International) che sono passate dai 10 mln di euro del 2015 ai ben 169 mln di euro del 2016, con un incremento nell'ordine delle quattro cifre, ancora in salita nel I trim. 2017 (+580%).
(Ismea 13 luglio 2017)

I dati pubblicati dall'USDA hanno lanciato una campagna ribassista su quasi tutti i prodotti. Stock ben superiori alle attese e agli stessi dati stimati a giugno. Solo il grano è in leggerissima riduzione rispetto alla precedente stima.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 13 luglio 2017 -
I dati USDA sugli Stock, e sulle produzioni, e immancabile terremoto commerciale, con tutte le materie corn, grano, seme di soya e farine in segno negativo.
SEMI lug 1016,6 (-8,4) ago 1020,6 (-8,4) nov 1034,2 (-9,2)
FARINA lug 334,4 (-2,4) ago 336 (-2,7) sett 338 (-2,8)
OLIO lug 33,43 (-0,3) ago 33,52 (-0,29) sett 33,64 (-0.3)
CORN lug 376,2 (-16) sett 385,4 (-16,2) dic 398,6 (-15,6)
GRANO lug 522,4 (-13) sett 537 (-16) dic 560,4 (-16)

A "mettere il cappello" ribassista sull'indirizzo che poteva dare l'USDA di ieri sono state le cifre degli stock di fine campagna nel mondo di tutte le merci: sia per il 2016/17 che per il 2017/18 superiori alle attese e superiori anche alle cifre dell'USDA di giugno. Solo il dato del grano era leggermente inferiore a quella del giugno e più precisamente 260,60 milioni di ton contro 261,19.
Ma attenzione il mercato del tempo incombe e la stagione è ancora lunga; le previsioni sul caldo secco sussistono ancora, quindi questa potrebbe essere solo una fase passeggera in cui chi è sguarnito di coperture sul breve potrebbe approfittarne.

Mentre scriviamo il mercato telematico è tutto in territorio negativo, seme da -8 a -13 punti, farina di soya da -2 a -6 dollari, il mais -3 a -4 punti e il grano da -3 a -9 punti.

Per il mercato domestico Italiano da segnalare la situazione qualitativa del grano tenero panificabile, che pur avendo buone produzioni, buon peso ettolitrico, e contenuto proteico, presenta l'indice doppio W molto basso, con conseguente rincaro dei grani di qualità trascinando presumibilmente un appesantimento della quotazione biscottiera e per altri usi. Molto probabilmente comporterà una variazione anche sulla quotazione del granoturco già entrato in frenata dopo tre quattro settimane di rialzo.

Il settore delle bioenergie è in tensione per il rincaro dei cruscami ma è confortato dal fatto che i trinciati precoci sono quasi pronti.

Indicatori internazionali 13 luglio 2017


l'Indice dei noli è salito a 859 punti, il petrolio è attorno a 45,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,14515.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 12 Luglio 2017 17:05

Cereali e dintorni. Mercati in forte tensione

I mercati continuano a macinare record sollecitati dai fondi che cavalcano le cause meteorologiche avverse (troppo caldo o troppo secco a seconda delle regioni). Il confronto dei principali prodotti nel corso di una settimana.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 12 luglio 2017 -
Il mercato continua la sua fase rialzista confrontate e lo dimostra quanto successo dal 29/06 al 10/7:

SEMI lug 915,4 (+1,4) ago 920,6 (+1,6) nov 924,6 (+3)
FARINA lug 294,4 (-0,2) ago 296,4 (-0,2) sett 298,1 (0)
OLIO lug 32,42 (+0,30) ago 32,52 (+0,27) sett 32,63 (+0,27)
CORN lug 359,6 (+3) sett 369,4 (+3,2) dic 380 (+3,6)
GRANO lug 480,2 (+23) sett 496 (+23) dic 415,4 (+20)

Lunedi sera:
SEMI lug 1020,2 (+24,2) ago 1024,6 (+23,6) nov 1039,2 (+23,6)
FARINA lug 336,4 (+7,9) ago 338,2 (+7,5) sett 340,2 (+7,5)
OLIO lug 33,62 (+0,84) ago 33,68 (+0,83) sett 33,81 (+0,84)
CORN lug 391,6 (+9,4) sett 402 (+9,4) dic 414,6 (+10)
GRANO lug 530,4 (+15,2) sett 550 (+15) dic 574 (+16,2)

Quindi il seme ha recuperato ben 105 punti, la farina di soya 42 dollari, il corn-mais 32 punti, il grano 50 punti. Le probabili cause: eccesso di caldo, troppo secco sul nord delle pianure USA, e i fondi che non aspettavano altra migliore occasione.

Il mercato domestico Italiano è entrato nella fase ascendente nonostante i bassi consumi e, per dare la misura dell'incremento, dal 29/06 la farina di soya proteica sul 2018 quotava 319-320 euro mentre nella serata del 10/7 quotava 348-350 euro, quindi 30 euro di rincaro.

Il settore delle bioenergie deve fare i conti con il rincaro dei cruscami e dalla tendenza rialzista dei cereali.

Purtroppo l'estate è ancora lunga e le sorprese potrebbero non essere terminate. Val la pena di ricordare che in un recente passato si è assistito a un rimbalzo consistente della farina di soya da 300 euro a 420 euro, e il mais a oltre 200 euro.

Indicatori internazionali 10 luglio 2017 


l'Indice dei noli è sceso a 820 punti, il petrolio è attorno a 44,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,13907.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: Voglia di Golpe? - Rimbalzo per entrambi i formaggi - Cereali e dintorni: sorprese dall'USDA. - Cereali: diminuisce la produzione mondiale di frumento duro.-

SOMMARIO Anno 16 - n° 27 9 luglio 2017
1.1 editoriale
Voglia di Golpe?
2.1 lattiero caseario
Rimbalzo per entrambi i formaggi duri.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sorprese dall'USDA
4.1 cereali -2,3% la produzione mondiale di frumento duro.
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 20170709-cibus-cop

Domenica, 09 Luglio 2017 08:35

-2,3% la produzione mondiale di frumento duro.

Ismea, stime frumento duro: scende del 2,3% la produzione mondiale, anche l'Italia in calo, si rivalutano i prezzi all'origine.

Le più recenti informazioni sull'evoluzione dell'offerta mondiale di frumento duro indicano una flessione del 2,3% della produzione che scenderebbe a 39 milioni di tonnellate nel 2017.

Parallelamente, i consumi sono stimati in lieve aumento dello 0,5% (38,9 milioni di tonnellate), posizionandosi su livelli di poco inferiori all'offerta e determinando una stabilità delle scorte a 10,8 milioni di tonnellate.
Le stime dell'International Grains Council indicano un consistente calo produttivo per il Canada che, dopo i livelli record dello scorso anno, dovrebbe scendere a 5,8 milioni di tonnellate (-26%). In flessione anche la Ue, con l'Italia a 4,2 milioni di tonnellate (-16%), in attesa dei dati di fonte nazionale. La produzione francese è invece prevista in controtendenza (+12,5% a 1,8 milioni di tonnellate).

I cali dovrebbero essere in parte compensati dagli abbondanti raccolti attesi nei paesi del Maghreb, con incrementi del 122% in Marocco (che con 2,0 mln di tonnellate dovrebbe superare la Francia nel ranking dei principali produttori), del 50% in Tunisia e del 23% in Algeria.

Da rilevare, infine, come nel primo trimestre dell'anno le importazioni italiane di frumento duro abbiano mostrato una flessione tendenziale superiore al 2%, scendendo a 598 mila tonnellate.

Per effetto della dinamica produttiva, la prossima campagna di commercializzazione 2017/18 del frumento duro potrà essere caratterizzata da una rivalutazione dei prezzi all'origine nel breve periodo.

Se il valore medio del periodo luglio 2016-giugno 2017 è stato pari a 193,87 euro/t, cioè il 27% più basso della campagna 2015/16, già nel mese di giugno dell'anno in corso è cominciata l'inversione di tendenza. Nell'ultima settimana di giugno i prezzi all'origine hanno superato la soglia dei 210 euro/t (212,25 euro/t), cosa che non accadeva dalla seconda settimana di giugno 2016.
(Ismea 4 luglio 2017)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 05 Luglio 2017 08:37

Cereali e dintorni. Sorprese dall'USDA

Dopo tanti ribassi, ecco arrivare la sorpresa quando meno era attesa. L'USDA di venerdi scorso ha dato netti segnali di inversione dei mercati.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 3 luglio 2017 -
I dati pubblicati dall'USDA lo scorso venerdì dichiarano una netta inversione di tendenza:
SEMI lug 942,2 (+26,4) ago 947 (+26,2) nov 954,6 (+30)
FARINA lug 304,4 (+10) ago 306,2 (+9,8) sett 307,9 (+9,8)
OLIO lug 32,93 (+0,51) ago 33,04 (+0,52) sett 33,16 (+0,53)
CORN lug 370,4 (+10,6) sett 381 (+11,4) dic 92 (+12)
GRANO lug 511 (+30,6) sett 526 (+30) dic 545 (+29,4)

Mentre registriamo i dati USDA il mercato continua a crescere:
SEMI lug + 16,2 ag + 17,2 nov + 15 FARINA Lug + 6,5 ag + 6,6
OLIO lug + 0,22 Ag + 0,24 GRANO lug + 12,6 sett + 15,6 dic + 15
CORN lug + 4,2 sett + 4,4

Grano: l'aumento è addebitabile alle cifre dell'acreaggio che si stima inferiore alle attese.
Soia: una crescita potenzialmente determinata dalla diminuzione delle superfici stimate e sia per gli stock che risultano inferiori alle attese.
Corn: nonostante sia cresciuto l'investimento e gli stock, i prezzi continuano a crescere.

E'presto per sapere come reagirà il mercato domestico a questo netta inversione ma, sicuramente, non sarà una reazione indolore. La maggior parte degli analisti non s'aspettavano nè questi dati nè una reazione così violenta.

Il settore delle bioenergie sta approfittando del calo dei cruscami e cerca approvvigionamenti di farina di mais e farinette. Anche questo comparto molto presto subirà le conseguenze di quanto accaduto al cereali.
Se ancora qualche dubbio sussistesse, questa feroce inversione di tendenza dimostra, ancora una volta, come i fondi la facciano da padroni.

Indicatori internazionali 3 luglio 2017 


l'Indice dei noli è sceso a 901 punti, il petrolio è attorno a 46$/bar e l'indice di cambio segna 1,14040.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: Matteo "Attila" Renzi - Stazionari Parmigiano e Grana Padano- Cereali e dintorni. Continua l'ascesa del grano. - Emergenza acqua: il territorio di Parma si mobilita - Siccità Parma e Piacenza. Rainieri (Lega nord): aiuti immediati all'agricoltura in grave sofferenza - Farm Run - Ringrazia - Parmigiano Reggiano all'attacco negli USA -

SOMMARIO Anno 16 - n° 26 2 luglio 2017
1.1 editoriale
Matteo "Attila" Renzi
2.1 lattiero caseario
Stazionari Parmigiano e Grana Padano
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Continua l'ascesa del grano.
4.1 Cereali e siccità A sorpresa grano e orzo battono la siccità
4.2 Crisi idrica Emergenza acqua: il territorio di Parma si mobilita
5.2 siccità parma e piacenza Siccità Parma e Piacenza. Rainieri (Lega nord): aiuti immediati all'agricoltura in grave sofferenza
6.1 salumi e tutela Tre nuove DOP e IGP entrano in ISIT
6.2 finanziamenti fesr FESR: selezionati 954 progetti per 311 milioni
7.1 sport Farm Run - Ringrazia,
7.2 export "italian sounding" Parmigiano Reggiano all'attacco negli USA
8.1 export cooperazione - Fedagri e siccità
9.1 promozioni "vino" e partners
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 20170702-cibus-26-COP

 

Venerdì, 30 Giugno 2017 08:42

Cereali e dintorni. Continua l'ascesa del grano.

Il grano prosegue il suo cammino in salita e al mercato di Minneapolis è arrivato a 700 cent/bushel su quello di Chicago a 457,20 per luglio e 473per agosto, 495 per dicembre.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 29 giugno 2017 -
Non tende a calare la tendenza verso l'alto del prezzo del grano e le informazioni sui possibili danni alla coltura potenzialmente determinati dalle alte temperature che stanno imperversando in europa sostengono i prezzi e tendono a trascinare anche il mais.

"weather market" e l'estate è ancora lunga e insidiosa.

Sul mercato interno le piogge di questi giorni hanno frenato il tentativo di fuga del mais, ma hanno anche rallentato ulteriormente il grano che stenta ad entrare nel pieno della campagna. Il raccolto dell'orzo è finito e sta iniziando la trebbiatura all'estero.

È ormai accertato che la produzione nazionale di frumento duro del 2017 risulterà di ottima qualità della granella e per tale ragione le quotazioni saranno destinate a salire.
Le prime quotazioni del nuovo raccolto vengono da Foggia: il "fino" (min. 12,5% prot. e 80 p.s.) vale 230 euro/t, il "buono mercantile" (11,50% prot. e 79 p.s.) 220 euro/t e il "mercantile" (11% prot. e 78 p.s.) 210 euro/t.

Il comparto dei proteici al momento, tra alti e bassi, resta stazionario. Valori che per la soia proteica ruotano attorno a 315€ sul pronto sino a dicembre e 320-322€ sul 2018. Il seme modificato invece è sceso a 350 euro partenza porto, mentre quello convenzionale quota ancora 420 euro arrivo magazzini dell'acquirente.

Il settore delle bioenergie sta approfittando del calo dei cruscami e cerca approvvigionamenti di farina di mais e farinette.

Indicatori internazionali 29 giugno 2017


l'Indice dei noli è nuovamente risalito a 929 punti, il petrolio è attorno a 45$/bar e l'indice di cambio segna 1,14115.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 25 25 giugno 2017 -
Editoriale: Ciao bella ciao! Latte spot, dalle stalle alle stelle. - Cereali e dintorni. Cresce il grano. - Strepitosa Farm Run. - Ismea, ortofrutta: primo comparto dell'export agroalimentare-
SOMMARIO
Anno 16 - n° 25 25 giugno 2017
1.1 editoriale
Ciao bella ciao!
2.1 lattiero caseario
Latte spot, dalle stalle alle stelle.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Cresce il grano.
4.1 eventi Farm Run: Un successo da incorniciare.
5.1 export Ismea, ortofrutta: primo comparto dell'export agroalimentare-
6.1 promozioni "vino" e partners
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 20170625-cibus-25-25giu17-COP

 

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