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A sorpresa la Coldiretti sfila dalle mani della Libera Associazione di Cremona la guida del Consorzio Agrario. Decisiva è stata l'assemblea parziale di Casalmaggiore. Paolo Voltini è il nuovo Presidente.

di Virgilio Parma, 26 aprile 2015 –

La potente organizzazione Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, aderente a Confagricoltura, è stata battuta sul filo di lana dalla Federazione Provinciale Coldiretti al cui candidato è andata la carica di presidente della importante struttura economica.
Paolo Voltini, quindi, è il nuovo presidente del Consorzio Agrario di Cremona e il prossimo giovedi 30 aprile i delegati eleggeranno il nuovo consiglio di amministrazione.

Difficile, sino a qualche mese fa, pensare che, uno degli ultimi baluardi di Confagricoltura, potesse passare sotto il controllo di Coldiretti ma, a quanto pare, i rappresentanti di Confagricoltura hanno preferito confrontarsi sulle beghe interne piuttosto che con Coldiretti per il controllo del "gioiellino di famiglia", il Consorzio Agrario.

Decisiva è stata l'ultima assemblea parziale dove la Coldiretti non ha lasciato a casa alcun voto a sua disposizione e forte del fatto che il neo eletto presidente, Paolo Voltini, oltre a essere il presidente provinciale della Coldiretti è anche il numero uno del Consorzio Casalasco del Pomodoro titolare tra l'altro del marchio "POMI'", è riuscita a far valere la superiorità numerica.

Fortissima sul territorio nazionale la Coldiretti con la conquista del Consorzio Agrario di Cremona, ultima roccaforte Confagricoltura nel panorama dei Consorzi Agrari (rimane Bolzano), ha dimostrato come la squadra unita vinca anche sui terreni più difficili e Cremona era probabilmente il più difficile in assoluto.

Se dal versante numerico la proiezione avrebbe dovuto favorire la "Libera", il loro dissidio interno ha prevaricato l'obiettivo collettivo, forse anche per un difetto di presunzione numerica. Fatto sta che, nonostante le sollecitazioni del presidente confederale Mario Guidi, i soci della "Libera" hanno preferito la questione privata alla questione collettiva.

Monolitica come sempre la Coldiretti, guidata con fermezza e durezza da Roma dal "filosofo" Vincenzo Gesmundo, sta procedendo a passo svelto verso la creazione della nuova "federconsorzi" questa volta sotto l'unica guida Coldiretti.

Criticato da certa stampa (Il Fatto e l'Espresso ad esempio) per i suoi stipendi milionari, Vincenzo Gesmundo sta dimostrando di meritare tutto quanto il proprio stipendio soprattutto se riuscirà nel suo intento di portare a casa il residuo tesoretto della vecchia Federconsorzi pari a circa 800 milioni di euro.

Intanto Bandiera Gialla sventola anche a Cremona.

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 17 26 aprile 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 17 26 aprile 2015

(In allegato la news letter in formato pdf scaricabile)
SOMMARIO

1.1 editoriale La Festa della Liberazione 70 anni dopo. Meglio non dimenticare.
2.1 cereali Mercati, tutto pare normale ma, tra alti e bassi le previsioni sono incerte.
3.1 Lattiero caseario Deboli segnali di ripresa per il Grana Padano di 15 mesi.
4.1 vino Gutturnio: la vittoria della semplicità
4.2 Expo2015 Ospitalità espositiva per le piccole imprese agroalimentari.
4.3 consumi Crescono i consumi alimentari e crescono i discount ( +3,6%)
5.1 expo2015 Prenotabile il 60% degli alberghi. Partenza a rilento per expo2015
5.2 cooperazione alimentare I negozi cooperativi "Qui da Noi" fanno rete.
6.1 terremoto Via Libera alla proroga per le imprese agricole e agroindustriali.
7.1 mais e soia Dati previsionali aprile 2015
8.1 concorso enologico Terre della Baronia vince il "Gran Vinitaly 2015"
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 17 COP

Domenica, 26 Aprile 2015 10:44

Gutturnio: la vittoria della semplicità

Il 'frizzante' delle colline piacentine verrà premiato all'Expo dopo il riconoscimento ricevuto al Vinitaly. Si tratta del Gutturnio Doc az. agr.'Il Poggiarello' che vince il premio speciale "Denominazione di origine 2015".

di A.K. - Piacenza, 26 aprile 2015 - Si intrufola tra i vini più complessi, di struttura, quelli che hanno nomi altisonanti e vince, dopo una lunga e laboriosa selezione fatta da esperti enologi e sommelier.
E' il Gutturnio Doc Frizzante "Tradizione Piacentina" 2014 Az. Agr. Il Poggiarello.

E, a coronare questa vittoria, ci sarà anche un ulteriore riconoscimento perché la premiazione dei vini vincitori di medaglia sarà uno degli eventi organizzati nel padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano.
I vini iscritti quest'anno alla competizione enologica più rigorosa e selettiva al mondo sono stati quasi 3.000, con record di 32 Paesi partecipanti, tra i quali per la prima volta Svezia, Giappone e Taiwan.

Il Premio speciale "Denominazione di Origine 2015", assegnato al vino di ogni denominazione di origine italiana che in assoluto ha conseguito il miglior punteggio (a condizione che per ogni denominazione di origine abbiano partecipato almeno 40 campioni), è stato attribuito all'Amarone della Valpolicella Docg 2010 Lavarini, al Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore Spumante Extra Dry "2" 2014 Progettidivini, al Gutturnio Doc Frizzante "Tradizione Piacentina" 2014 Az. Agr. Il Poggiarello, Scrivello di Travo (PC), al Montepulciano d'Abruzzo Doc "Val di Fara - Selezione di Famiglia" 2013 Spinelli, al Prosecco Doc Treviso Spumante Brut 2014 Sanfeletto e al Trentino Doc Moscato Giallo Vino Biologico 2014 Cantina Toblino.

I primi venti vini di ogni categoria e gruppo previsti dal regolamento che hanno ottenuto il miglior punteggio sono stati rivalutati da tre commissioni diverse e quelli che hanno ottenuto le migliori performance sono stati rispettivamente insigniti con Gran Medaglia d'Oro, Medaglia d'Oro, Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo. In totale sono state attribuite 75 medaglie: 17 Gran Medaglie d'Oro, 18 Medaglie d'Oro, 23 Medaglie d'Argento e 17 Medaglie di Bronzo.

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L'iniziativa che vuol far risaltare Lifestyle Italiano è di un ristorante e di una rivista online. Nei sei mesi dell'Expo 2015 Italia a Tavola e Cost metteranno a disposizione gratuitamente delle aziende alimentari italiane spazi per iniziative espositive e d'incontro in pieno centro a Milano. Una location esclusiva in cui organizzare eventi e presentazioni con la collaborazione di cuochi, barman e altri professionisti.

di A.K. - Parma, 26 aprile 2015 - Le piccole imprese dell'agroalimentare che non hanno avuto la possibilità di avere uno spazio all'interno dell'Expo potranno emergere e farsi conoscere.

Una possibilità in più che nasce da una iniziativa concepita per ricreare un luogo di incontro ottimale fra produttori, consumatori, turismo internazionale per la presentazione del cibo italiano e dei suoi protagonisti, in un contesto capace di valorizzare lo stile italiano anche nell'enogastronomia.

L'obiettivo è quindi quello radunare la filiera delle piccole e grandi eccellenze italiane dando loro uno standing privilegiato nel cuore del nuovo polo commerciale Garibaldi (secondo distretto più visitato di Milano per l'occasione dopo il nucleo fieristico di Rho).

Per allietare gli amanti della cultura enogastronomica sarà anche allestita una mostra permanente (da maggio a ottobre 2015) dei vignettisti più famosi d'Italia che hanno realizzato in esclusiva per Italia a Tavola (nella rubrica Tiramisù) una serie di opere dedicate al piacere del cibo. Dal pranzo, passando dall'aperitivo, fino al dopo cena, il Cost Hub sarà uno degli avamposti degli eventi Fuori Salone di Expo 2015. La struttura è dotata di ampi spazi ricettivi (600 pax in piedi e 150 posti a sedere), di cucine e magazzini organizzati per svolgere differenti attività di preparazione e lavorazione di materie prime e cibi.

Fiore all'occhiello della location sono anche le sei ampie vetrine su via Tito Speri davanti la stazione ferroviaria Garibaldi che collega il centro di Milano a Rho Fiera dove avrà luogo EXPO 2015. Salvo esigenze particolari, Il Ristorante Cost mette a disposizione degli imprenditori (senza alcun onere di affitto), la location per una giornata intera (dalle ore 9.00 del mattino fino a notte inoltrata).

Le aziende partecipanti avranno per un giorno intero la possibilità di organizzare incontri di lavoro, degustazioni, micro eventi, presentazioni ecc. Il calendario delle degustazioni prevederà una serie di eventi gratuiti e aperti al pubblico firmati dalla passione e dalla creatività dei nostri rappresentanti del settore agroalimentare.

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In aumento a Febbraio anche il fatturato dell'industria alimentare (+1,9%).

Roma. - L'alimentare traina la ripresa con un aumento dello 0,5 per cento delle vendite al dettaglio e dell'1,9 per cento del fatturato dell'industria alimentare rispetto allo scorso anno.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio al dettaglio e sul fatturato e gli ordinativi industriali a febbraio 2015. Dopo l'incremento registrato a gennaio su base annuale del 2,9 per cento, il commercio al dettaglio alimentare - sottolinea la Coldiretti - continua a registrare una positiva inversione di tendenza con risultati particolarmente positivi a febbraio per effetto soprattutto dei discount alimentari che aumentano addirittura del 3,6 per cento e si classificano come la forma distributiva (alimentare e non) con il maggior incremento nel mese considerato.

L'aumento di spesa alimentare è il segno piu' tangibile della ripresa poiché è - precisa la Coldiretti - la seconda voce del budget familiare dopo l'abitazione ed è destinata ad avere un effetto traino sull'intera economia. I consumi alimentari - riferisce la Coldiretti - hanno toccato il fondo nel 2014 e sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981, sulla base dei consumi finali delle famiglie a valori concatenati dell'Istat. I risultati del mese di gennaio fanno sperare per una definitiva inversione di tendenza nel 2015 che – conclude la Coldiretti - dovrebbe finalmente chiudersi con un risultato positivo sul mercato interno.

(Fonte Coldiretti 22 aprile 2015)

Domenica, 26 Aprile 2015 09:33

I negozi cooperativi "Qui da Noi" fanno rete.

L'iniziativa – intitolata "QUI DA NOI, quali opportunità?" – ha visto la partecipazione di circa 50 cooperative agroalimentari di Fedagri aderenti al progetto, che hanno colto l'occasione per rapportarsi fra loro per ampliare l'offerta dei propri punti vendita, attraverso un vero e proprio scambio reciproco di diverse tipologie di prodotti agroalimentari

Bologna - Un momento di confronto importante, progettuale e strategico, per approfondire l'interscambio di prodotti ed esperienze e definire mezzi e strumenti promozionali finalizzati a valorizzare le produzioni. Questo l'obiettivo – pienamente raggiunto – del Business Forum organizzato e promosso nei giorni scorsi a Bologna da Fedagri-Confcooperative per fare il punto sul progetto "QUI DA NOI", la rete di negozi di vendita diretta delle cooperative aderenti, che sta vivendo una fase di svolta mirata alla valorizzazione della qualità e tipicità dei prodotti cooperativi anche attraverso una attività di comunicazione efficace, dinamica e moderna.

L'iniziativa – intitolata "QUI DA NOI, quali opportunità?" – ha visto la partecipazione di circa 50 cooperative agroalimentari di Fedagri aderenti al progetto, che hanno colto l'occasione per rapportarsi fra loro per ampliare l'offerta dei propri punti vendita, attraverso un vero e proprio scambio reciproco di diverse tipologie di prodotti agroalimentari provenienti da varie regioni d'Italia, ma anche per condividere esperienze e progetti di marketing.
Rossana Turina, responsabile nazionale Fedagri del progetto QUI DA NOI, ha sottolineato come "uno degli obiettivi principali è oggi rendere più visibili i punti vendita delle cooperative agroalimentari che aderiscono al progetto, con un più intenso coinvolgimento, una maggiore rivitalizzazione e quindi una migliore visualizzazione del marchio, a partire da un discorso di layout o di franchising leggero che renda più facilmente identificabili i negozi QUI DA NOI, ma anche attuando un sistema di stringenti rapporti di collaborazione anche con le cooperative sociali, culturali e del turismo".

"Il brand QUI DA NOI – ha continuato Turina – vuole essere uno strumento identificativo dei prodotti cooperativi, trasmettendo la garanzia che sono realmente made in Italy, hanno un percorso territoriale e una valenza specifica in termini di qualità e sicurezza alimentare, quali fattori essenziali proprio per garantire qualità al pianeta. In tal senso condividiamo il focus di EXPO 2015, una vetrina mondiale alla quale parteciperemo come Confcooperative e come Fedagri. Pur nell'innovazione, quindi, salvaguardiamo le tradizioni promuovendole con una comunicazione giovane e fresca incentrata sui valori delle nostre eccellenze agroalimentari".
"È fondamentale – ha spiegato Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna – continuare con sempre maggiore incisività a fare rete fra le cooperative per valorizzare al meglio le produzioni agroalimentari e i territori di produzione, ma anche per diffondere i valori etici cooperativi utilizzando una comunicazione innovativa ed efficace in grado di cogliere ogni possibile opportunità di promozione offerta dal web e dai social media, anche in termini di food e tour blogger".

Carlo Piccinini, presidente di Fedagri-Confcooperative Emilia Romagna si è soffermato su alcuni dati importanti: "in Italia – ha detto – la vendita diretta di prodotti agroalimentari rappresenta circa il 5% del mercato e le nostre cooperative non intendono certo ignorare un dato così significativo. Riteniamo sia importante far conoscere al pubblico i prodotti che vengono dalla terra, con una filiera certa e garantita e soprattutto con i valori alle spalle che sono tipici del movimento cooperativo. Con gli interscambi tra le varie cooperative si può permettere anche la conoscenza di prodotti tipici tra territori e regioni diverse per far apprezzare al meglio la grandi differenze enogastronomiche che sono uno dei valori delle eccellenze del nostro Paese: basti pensare che nelle cooperative agroalimentari italiane in media il 99% della materia prima è di origine nazionale".

(Fonte Confcooperative 20 aprile 2015)

Terremoto, agricoltura. Via libera da parte della Direzione generale Agricoltura di Bruxelles alla proroga per imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione. Bonaccini: "Decisione che porta equità tra le imprese". Ora il provvedimento va alla Commissione.

Bologna – Via libera da parte della Direzione generale agricoltura di Bruxelles al riconoscimento della proroga di un anno per le imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione e ripristino dei danni subiti dal sisma del maggio 2012. Ora l'ultimo passaggio, per completare l'iter europeo del provvedimento, sarà il vaglio del Collegio dei Commissari.
La decisione - che accoglie le richieste della Regione Emilia-Romagna ufficialmente presentate all'Ue dal Governo italiano - estende la durata degli aiuti per compensare i danni causati alle imprese del settore agro-industriale modificando di fatto i vincoli temporali fissati precedentemente sulla base dei vigenti orientamenti sugli aiuti di stato.

«Una buona e attesa notizia. Ringrazio il Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina per l'importante lavoro svolto. E' una decisione, quella assunta dalla Direzione generale agricoltura e in attesa del vaglio finale da parte della Commissione, che consegna tranquillità ma soprattutto equità tra imprese del settore primario e le altre. Un chiaro beneficio- e il mio ringraziamento va a tutti coloro che lo hanno consentito - a un territorio così duramente colpito non solo dal sisma del maggio 2012 ma da ulteriori e successive calamità, come l'alluvione del gennaio 2014 e le trombe d'aria. A chi fa polemiche, noi rispondiamo con i fatti», ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini.

La Dg Agricoltura ha accolto la richiesta – inviata dalla direzione generale del dipartimento delle Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole - di fissare al 29 maggio 2017 il termine ultimo per il pagamento dei contributi alle aziende agricole danneggiate dal sisma. La presentazione delle domande per le imprese agricole resta fissata al 30 giugno 2015 (come per le altre imprese ) i lavori dovranno essere ultimati entro il 30 settembre 2016 per consentire la liquidazione la e rendicontazione entro maggio 2017 .
«Il provvedimento – sottolineano l'assessore alle Attività produttive e alla ricostruzione post sisma Palma Costi e l'assessore all'Agricoltura Simona Caselli - permette di mitigare la disparità di trattamento tra le imprese agricole e le altre imprese insita nelle decisioni comunitarie sugli aiuti di Stato». Infatti per le imprese agricole il saldo di tutti i contributi deve avvenire entro 4 anni dal verificarsi dell'evento, e quindi entro il maggio 2016, mentre per le altre imprese non era prevista alcuna scadenza per i saldi dei danni subiti. "Il provvedimento rappresenta quindi una decisione eccezionale della quale va ringraziata la Commissione europea che è andata in deroga alle regole vigenti sugli orientamenti comunitari del settore agricolo."

In attesa della decisione della Commissione europea sulla richiesta di proroga dei termini di pagamento, il Commissario Bonaccini aveva prorogato al 30 aprile i termini per le domande di contributo delle imprese agricole attive nei settori della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli compresi nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L'ordinanza commissariale però non variava il termine di esecuzione degli interventi fissato, da precedenti ordinanze, al 31 dicembre 2015 perché strettamente connesso ai termini per i pagamenti imposti dalla Commissione europea.

(Fonte Regione Emilia Romagna)

Domenica, 26 Aprile 2015 08:39

Terre della Baronia vince il "Gran Vinitaly 2015"

Assegnate 75 medaglie su quasi 3.000 vini iscritti. Casale del Giglio Az. Agr. S.r.l. - Le Ferriere di Latina in Lazio si aggiudica il Premio speciale "Vinitaly Nazione 2015", insieme alla Winzer Sommerach - Der Winzerkeller - Sommerach (Germania) e alla Vincon Vrancea S.A. - Focsani (Romania). Le premiazioni nel Padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano.

Verona – È l'italiana Azienda Agricola G. Milazzo - Terre della Baronia di Campobello di Licata (AG - Italia) la vincitrice del Premio speciale "Gran Vinitaly 2015", assegnato alla cantina che ha ottenuto il maggior punteggio in base a due medaglie conseguite in gruppi diversi del 22° Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly, svoltosi a Verona dal 13 al 16 aprile 2015.

I vini iscritti quest'anno alla competizione enologica più rigorosa e selettiva al mondo sono stati quasi 3.000, con record di 32 Paesi partecipanti, tra i quali per la prima volta Svezia, Giappone e Taiwan.
Tre le aziende vincitrici del Premio speciale "Vinitaly Nazione 2015", attribuito al produttore di ogni Paese che ha ottenuto il maggior punteggio calcolato dalla somma delle valutazioni riferite ai migliori tre vini insigniti del diploma di "Gran Menzione". Si tratta della Winzer Sommerach - Der Winzerkeller - Sommerach (Germania); del Casale del Giglio Az. Agr. S.r.l. - Le Ferriere (LT - Italia) e della Vincon Vrancea S.A. - Focsani (Romania).
Il Premio speciale "Denominazione di Origine 2015", assegnato al vino di ogni denominazione di origine italiana che in assoluto ha conseguito il miglior punteggio (a condizione che per ogni denominazione di origine abbiano partecipato almeno 40 campioni), è stato attribuito all'Amarone della Valpolicella Docg 2010 Lavarini Soc. Agr. di Lavarini Massimo & C. S.S. - Negrar (VR); al Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore Spumante Extra Dry "2" 2014 Progettidivini S.r.l. - Soligo di Farra di Soligo (TV); al Gutturnio Doc Frizzante "Tradizione Piacentina" 2014 Az. Agr. Il Poggiarello - Scrivello di Travo (PC); al Montepulciano d'Abruzzo Doc "Val di Fara - Selezione di Famiglia" 2013 Spinelli S.r.l. - Atessa (CH); al Prosecco Doc Treviso Spumante Brut 2014 Sanfeletto S.r.l. - San Pietro di Feletto (TV) e al Trentino Doc Moscato Giallo Vino Biologico 2014 Cantina Toblino S.c.a. - Sarche (TN).
In palio, per i vini italiani, anche il premio "Banco Popolare", assegnato al Vin Santo del Chianti Doc "Il Conio" 2005 della Eredi Benito Mantellini Az. Agr. S.S. - Terranova Bracciolini (AR), per aver conseguito il miglior punteggio in assoluto fra tutti i vini italiani di tutte le categorie previste dal regolamento del 22° Concorso Enologico Internazionale.

Dei 3.000 campioni iscritti, 2.585 sono stati ammessi a giudizio; di questi, i 720 che hanno ottenuto un punteggio di almeno 82/100, per un massimo del 30% dei campioni di ciascuno gruppo di ogni categoria, sono stati premiati con diploma di "Gran Menzione". I primi venti vini di ogni categoria e gruppo previsti dal regolamento che hanno ottenuto il miglior punteggio sono stati rivalutati da tre commissioni diverse e quelli che hanno ottenuto le migliori performance sono stati rispettivamente insigniti con Gran Medaglia d'Oro, Medaglia d'Oro, Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo. In totale sono state attribuite 75 medaglie: 17 Gran Medaglie d'Oro, 18 Medaglie d'Oro, 23 Medaglie d'Argento e 17 Medaglie di Bronzo.

La premiazione dei vini vincitori di medaglia sarà uno degli eventi organizzati nel Padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano.
Durante le selezioni dei vini partecipanti al 22° Concorso Enologico Internazionale sono stati utilizzati complessivamente 20.000 bicchieri e sono state compilate 17.275 schede di valutazione pari a 246.395 giudizi parziali.
Organizzato da Veronafiere - Vinitaly in collaborazione con Assoenologi, il Concorso Enologico Internazionale si fregia del patrocinio della Commissione dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, dell'Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (OIV), dell'Union Internationale des Oenologues (UIOe) e dei ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dello Sviluppo economico. Il servizio di sommelier è stato gestito grazie alla Fondazione Italiana Sommelier.

La classifica completa dei premiati con Medaglia e Gran Menzione sono consultabili al link:
www.vinitaly.com/concorsoenologico

 

(Veronafiere 20 aprile 2015)

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L'influenza aviaria ha messo in fibrillazione il mercato statunitense. Mercato nazionale ancora molto tranquillo e gli operatori restano in attesa di quotazioni più ridotte.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 aprile 2015 -

Prosegue la difficoltà interpretativa del mercato internazionale delle materie prime.

Le aspettative di poter vedere finalmente stabilizzati i prezzi dopo la diffusione dei dati USDA si sono volatilizzate di fronte alla continua altalenanza dei prezzi. Nonostante non si avvertano segnali di scarsità di prodotto e i dati sui raccolti siano positivi così come pure riguardo le previsioni di semina e l'indice dei noli, per quanto leggermente risalito, si mantenga su valori assolutamente dignitosi, i prezzi continuano a non rispettare le aspettative degli operatori. Dalla Cina non giungono notizie diverse dalle previsioni di mercato mentre la Russia, a causa dei dazi, non sta vivacizzando i mercati così come l'Europa che, a causa dei ridotti consumi, non sta dimostrando particolari segnali di vivacità.
Sul mercato Americano invece, nell'ultima settimana, tiene banco l'Influenza Aviaria. Non che il mercato avicolo sia particolarmente rappresentativo (1/5 dei consumi e dei mangimi) ma tanto basta per mantenere in fibrillazione i prezzi sui quali si osserva anche qualche intervento dei fondi d'investimento.

Indicatori internazionali (23/4/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 600 punti e il petrolio ha ripreso un po' di quota e varia tra 56 e 57$ dollari al barile. Sul fronte valutario si sta assistendo a un leggero rafforzamento del dollaro che ha portato l'indice di cambio a 1,07703.

MP indicatori

Mercato interno -
Nessuna nuova sul mercato interno dove gli scambi sono sempre limitati e i consumi ridotti.

Le uniche novità riguardano gli incrementi fatti registrare dalla farina di Girasole e dalla farina di Colza a seguito della limitata disponibilità di merce. Le offerte di farina di soya, che mercoledi quotava, per il periodo Luglio2015 Dicembre 2016, a 373€ partenza da Ravenna (18 mesi), non ha suscitato entusiasmi, tutti in attesa dei 370€ o addirittura meno. Una attesa che dura da ben 45 giorni e che probabilmente non sarà soddisfatta troppo presto posto che ieri ha quotato ben 378€.
Cereali e derivati sostanzialmente calmi, eccezion fatta per il Distiller di mais e Grano, per i quali si è registrato una impennata. Prosegue la tendenza al ribasso dei cruscami.
I contratti di mais sulla nuova campagna si sono invece leggermente abbassati di quotazione: 167€ partenza Lombardia ottobre-marzo a 182 arrivo ottobre giugno. I valori di riferimento per la merce sui porti indca 175 euro da ottobre a marzo, ma agli acquirenti stanno ancora guardare, pur nella certezza di prezzi più' alti per la prossima campagna, nella speranza di nuovi ribassi per la campagna in corso che comunque segnerà un riporto importante sulla prossima 2015/2016. Il mercato delle Bionergie si è movimentato solo su questa certezza, con diversi impianti che hanno preferito ridurre l'utilizzo di biomassa verde.

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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            Andalini Pasta dal 1936

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Nuovo magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano e nuovo punto vendita. Domani l'inaugurazione del Caseificio Oratorio S. Giorgio di Carpi: investiti 1,2 milioni di euro. -

Modena, 22 aprile 2015 -

L'ultimo caseificio cooperativo di Carpi investe e si amplia. L'Oratorio S. Giorgio presenta domani – giovedì 23 aprile -, ricorrenza di S. Giorgio Martire, il nuovo magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano e il nuovo punto vendita. L'inaugurazione e benedizione delle strutture sono in programma alle 10.30; intervengono il vescovo di Carpi mons. Francesco Cavina, l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli, il consigliere delegato all'Agricoltura della Provincia Romano Canovi, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, i presidenti di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco, del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai e della sezione modenese del Consorzio Aldemiro Bertolini.

Il caseificio Oratorio S. Giorgio, che l'anno scorso ha festeggiato gli ottanta anni di attività (la cooperativa è stata costituita nel 1933, ma le prime forme di Parmigiano Reggiano sono state prodotte nel 1934), ha investito 1,2 milioni di euro per realizzare le nuove strutture. È stato costruito un nuovo magazzino con scalere antisismiche, mentre il vecchio magazzino, che era stato danneggiato dal terremoto del 2012, è stato adeguato alle norme antisismiche; complessivamente i due magazzini per la stagionatura 24-36 mesi possono contenere 15 mila forme di Parmigiano Reggiano. È completamente nuovo il punto vendita, più grande del precedente e con un'offerta di prodotti più ampia.

Il caseificio Oratorio S. Giorgio ha otto soci che, grazie ai recenti investimenti effettuati con i contributi del Piano regionale di sviluppo rurale, aumenteranno il conferimento di latte a 30 mila quintali annui; presidente del caseificio è il correggese Attilio Redolfi, mentre il vicepresidente è il carpigiano Emilio Cavazzuti. La produzione annua di Parmigiano Reggiano sfiora le 6 mila forme; oltre il 60 per cento del prodotto è venduto nei due spacci (il secondo si trova all'interno del mercato coperto di Carpi).

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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