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Il primo centro in provincia di Parma specificatamente deputato alla prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria: attività di informazione, di educazione sanitaria individuale e collettiva, prestazioni specialistiche e diagnostico-terapeutiche.

Parma, 23 settembre 2016

E' stato inaugurato oggi il Centro territoriale di prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria della Fondazione Don Gnocchi nella Casa della Salute Parma centro, nato grazie ad un accordo tra le due Aziende sanitarie di Parma (AUSL e Azienda Ospedaliero-Universitaria), Università, Fondazione Don Gnocchi e realizzato anche con il contributo di Fondazione Cariparma.
Duplice l'obiettivo del Centro: la prevenzione primaria e secondaria della malattia cardiovascolare e la promozione delle attività didattico-scientifiche, in quanto il Centro ospita tirocini di laurea e di specializzazione nei corsi di Malattie dell'apparato cardiovascolare dell'Ateneo cittadino.

IL BISOGNO DI SALUTE
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte e di disabilità nel nostro Paese. La cardiologia preventiva e riabilitativa è ampiamente riconosciuta come il modello standard per il trattamento della persona cardiopatica in fase post-acuta o cronica. Si stima che in Italia vengano dimessi circa 100.000 pazienti l'anno dopo un infarto miocardico, 87.000 dopo angioplastica coronarica, 29.000 dopo un intervento di bypass aortocoronarico e 21.000 dopo intervento sulle valvole e sui grossi vasi. A Parma e provincia, nel 2015, sono stati circa 300 gli infarti miocardici, di cui circa 200 trattati con angioplastica primaria (eseguita entro le 48 ore dall'evento). A questi, si aggiungono circa 500 interventi di angioplastica non in fase acuta. Infine, si stima che le persone avviate a controlli con patologie cardiovascolari e cerebrovascolari siano oltre 6.000.

IL CONTESTO
Il Centro è il primo in provincia di Parma specificatamente deputato alla prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria. L'attuale rete cardiologica, infatti, ha strutture di degenza ordinaria per acuti e dedicate alla riabilitazione, oltre ad ambulatori specialistici semplici e di day service. Il Centro svolge la propria attività in modo integrato con questi servizi e con i medici di medicina generale ed è organizzato seconda la modalità day service, è quindi in grado di dare risposte a situazioni complesse, tramite l'offerta di prestazioni specialistiche in un arco temporale contenuto. Anche il Piano della Prevenzione 2015-2018 della Regione Emilia-Romagna pone particolare attenzione alla prevenzione delle patologie croniche, tra cui anche quelle cardiovascolari, prevedendo interventi mirati a modificare gli stili di vita ed incidere sui fattori di rischio.

COSA OFFRE
Il Centro garantisce attività di informazione, di educazione sanitaria individuale e collettiva, prestazioni specialistiche e diagnostico-terapeutiche finalizzate alla prevenzione primaria (per le persone a rischio) e secondaria (per le persone che hanno già avuto un evento cardiovascolare), nonché attività di formazione rivolta ai professionisti e agli operatori sanitari.
Più nel dettaglio: alle persone con alto rischio cardiovascolare, è garantita informazione ed educazione sanitaria sui corretti stili di vita; alle persone che hanno già avuto un evento cardiovascolare (scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica, vascolopatia extracardiaca, ...) il medico cardiologo, dopo la visita, prescrive il percorso riabilitativo e accompagna il paziente in tutto il suo percorso, interagendo con il medico di famiglia. Vengono fornite tutte le informazioni utili per eseguire corretti esercizi fisici, oltre a consulenza psicologica e dietologica per gruppi e individuale. Garantiti anche la valutazione delle condizioni generali di salute e della situazione cardiologica (mediante ecocardiogramma, test ergometrico, ECG dinamico 24 ore e monitoraggio della pressione arteriosa 24 ore); il monitoraggio del sistema respiratorio, cardiovascolare e neuropsichico; l'impostazione del follow-up clinico e strumentale.

IL PERSONALE E LE ATTREZZATURE
L'attività del Centro è assicurata dall'équipe sanitaria della Fondazione Don Gnocchi. Cardiologi, fisiatri, neurologi, infermieri e fisioterapisti dispongono di apposite attrezzature (saturimetro, ecg, ecocolordoppler, test da sforzo, holter, letto ergometro per ecografo, ciclette, defibrillatore) acquistate anche grazie al significativo contributo di Fondazione Cariparma.

COME SI ACCEDE
Le persone con le caratteristiche sopra citate (alto rischio cardiovascolare o con evento cardiovascolare) vengono inviate al Centro dal proprio medico di famiglia, previa prenotazione (agli sportelli CUP, chiamando il numero verde 800.629.444, on-line, con CUP-web, il Fascicolo Sanitario Elettronico, l'APP del Sistema Sanitario Regionale, presso il Centro Santa Maria ai Servi della Fondazione Don Gnocchi). Per i non esenti, alla fine del percorso, è previsto il pagamento del ticket.

ORARIO DI APERTURA

Il Centro, attivo dal 12 settembre, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30 (tel. accettazione: 0521.396645 – fax. 0521.396652 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

Pubblicato in Cronaca Parma

Il Centro territoriale di prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria della Fondazione Don Gnocchi nella Casa della Salute Parma centro inaugura venerdì 23 settembre. Alla cerimonia l'Assessore regionale Sergio Venturi.

Parma, 21 settembre 2016

Si inaugura venerdì 23 settembre il Centro territoriale di prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria della Fondazione Don Gnocchi nella Casa della Salute Parma centro (largo Palli, 1), nato grazie ad un accordo tra le due Aziende sanitarie di Parma, Università, Fondazione Don Gnocchi e realizzato anche con il contributo di Fondazione Cariparma.
Il Centro è il primo in provincia di Parma specificatamente deputato alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. La struttura nasce come sviluppo territoriale del Centro di Riabilitazione "S. Maria ai Servi" Fondazione Don Gnocchi– attivo nella città di Parma dal lontano 1949 -con il fine di svolgere la propria attività in modo integrato con i medici di medicina generale e offrire prestazioni specialistiche in un arco temporale contenuto per dare risposte a situazioni complesse. Il Centro ospita inoltre tirocini di laurea e di specializzazione nei corsi di Malattie dell'apparato cardiovascolare dell'Ateneo cittadino.
Al taglio del nastro, a partire dalle 11, partecipa l'Assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi. Intervengono Elena Saccenti - Direttore generale AUSL Parma, Massimo Fabi - Direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Loris Borghi - Rettore Università di Parma,Mons. Angelo Bazzari - Presidente Fondazione Don Gnocchi, Paolo Coruzzi - Responsabile medico Centro prevenzione cardiovascolare, Stefano Andreoli - Vicepresidente Fondazione Cariparma, Laura Rossi - Assessore Politiche socio-sanitarie Comune di Parma.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Sono 65 gli interventi svolti al policlinico dal 2014. Il dottor Paolo Magistri medico in formazione premiato con due stage, uno a Strasburgo e uno a Barcellona.

Modena, 19 settembre 2016

Prestigioso riconoscimento per la Chirurgia Epatobiliopancreatica e dei Trapianti del Policlinico di Modena. L'unità diretta dal prof. Fabrizio Di Benedetto è stata, infatti, premiata nel corso del VII Simposio Internazionale di Chirurgia Epatobiliopancreatica e dei Trapianti di Fegato, tenutosi a Montpellier dal 12 al 14 settembre, organizzato dal prof. Francis Navarro, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Digestiva e dei Trapianti del centro Ospedaliero Universitario di Montpellier. Il riconoscimento è stato ottenuto grazie al lavoro scientifico dal titolo "Minimally invasive surgery for HCC: comparison of laparoscopic and robotic approach in 46 consecutive cases" (Chirurgia mininvasiva per epatocarinoma: confronto tra approccio laparoscopico e robotico in 46 casi consecutivi) presentato dal dott. Paolo Magistri, Medico in Formazione del centro.

Lo studio riporta l'esperienza dell'unità epatobiliare nella chirurgia mini-invasiva, laparoscopica e robotica del Policlinico di Modena, per il trattamento delle neoplasie del fegato, primitive e metastatiche. "Ad oggi la nostra unità ha eseguito 65 interventi di chirurgia robotica, più del 60% dei quali per patologie neoplastiche del fegato, ma anche pancreatiche ed intestinali – spiega il prof. Fabrizio di Benedetto che ha partecipato al Convegno in qualità di esperto nella gestione di casi complicati di chirurgia epatica mini-invasiva e robotica – tutto il nostro gruppo ha partecipato con ben sei lavori scientifici, uno dei quali si è aggiudicato il premio di migliore presentazione". Tale premio consiste nella possibilità per uno dei medici in formazione di svolgere due stage di perfezionamento in chirurgia mini-invasiva epatica e pancreatica robotica presso i centri di Strasburgo (Francia) e Barcellona (Spagna), che porterà così ulteriore arricchimento alla qualità della chirurgia del Policlinico. Tale risultato conferma il Policlinico di Modena come un centro all'avanguardia nell'innovazione chirurgica e nella qualità del servizio pubblico. "La tecnologia Robotica – spiega il prof. Fabrizio Di Benedetto – permette minimi traumi con il rispetto dei canoni della chirurgia oncologica ed una ripresa precoce della mobilizzazione e dell'alimentazione dei pazienti con un ritorno più veloce alle attività quotidiane."

"Siamo molto soddisfatti per questo premio – commenta il dottor Ivan Trenti, Direttore generale del Policlinico – che costituisce un riconoscimento all'attività non solo del Centro del Policlinico ma di tutta la rete ospedaliera cittadina, visto che gli interventi vengono eseguiti materialmente all'ospedale di Baggiovara". L'attività di resezione epatica e pancreatica robotica, infatti, viene effettuata dai chirurghi del Policlinico utilizzando il Robot Da Vinci collocato presso il Nuovo Ospedale Civile Sant'Agostino Estense di Baggiovara. Iniziata nel luglio 2014, ad oggi conta 65 procedure tra resezioni epatiche e pancreatiche.
L'attività di Chirurgia Robotica completa l'offerta al paziente con patologia epatica all'interno del PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Aziendale) Punto Fegato che offre un percorso completo, dalla diagnosi al trattamento chirurgico ed oncologico. Il Centro, dalla sua apertura nel novembre 2000, ha eseguito oltre 1.400 interventi tra resezioni epatiche e trapianti di fegato.

(Fonte: ufficio stampa USL MO)

Al Maggiore uno studio per indagare la correlazione tra mutazione genetica e il rischio di sviluppare una neoplasia ereditaria grazie al sostegno del Gruppo di volontariato Adriana Pasini di Sissa.

Parma, 16 novembre 2016

Prosegue con il finanziamento di 23.000 euro a favore di un innovativo progetto di ricerca in campo genetico il sostegno del Gruppo di volontariato Adriana Pasini di Sissa alla struttura di Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Il contributo ha permesso l'attivazione di una borsa di studio, vinta a novembre scorso dalla biologa Ganna Osipova, per indagare la correlazione tra mutazione genetica e il rischio di sviluppare una neoplasia alla mammella e alle ovaie. Il 5-10% dei tumori della mammella insorge in individui geneticamente predisposti; più della metà di questi risulta portatore di una mutazione nei geni chiamati BRCA1 e BRCA2 ed ha un rischio di ammalarsi che può arrivare fino all'80%. L'indagine offre quindi la possibilità di migliorare la prevenzione e le cure.

La donazione, presentata ieri al Maggiore dal gruppo di volontariato insieme al Sindaco di Sissa e Trecasali, Nicola Bernardi, è frutto - spiega Rodolfo Chezzi presidente dell'Associazione - "di un lascito ereditario della signora Maria "Emma" Bandini. Grazie all'aiuto di tutti nostri concittadini - prosegue Chezzi – possiamo sostenere lo sviluppo della ricerca, con l'obiettivo di contribuire a migliorare la qualità della vita e le prospettive di cura dei malati oncologici". Un sentito ringraziamento all'Associazione arriva da Giovanna Campaniello, responsabile del Governo clinico dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e da Francesco Leonardi, direttore facente funzione dell'unità operativa, che spiega come "il risultato atteso dal progetto sia quello di arrivare a un miglioramento in termini di sensibilità diagnostica e di tempi".

Al Maggiore l'attività di oncologia predittiva e prognostica per le neoplasie dei tumori ereditari è seguita dall'oncologa Mariangela Bella; nel 2012 la struttura è stata individuata come uno dei quattro centri di riferimento regionali per questo tipo di attività. Parte importante del lavoro della dottoressa Osipova è svolto nei nuovi spazi del CoreLab, la nuova area ospedaliera dedicata alla ricerca, realizzata da Azienda Ospedaliera, Università degli Studi, e Fondazione Cariparma. In particolare le ricerche si svolgono nella Sezione sequenziamento genico, laboratorio dotata di tecnologie in grado di analizzare il DNA e studiarne le alterazioni causa di molteplici patologie.

(Fonte: uff stampa Ospedale di Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Sopralluogo nel cantiere dell'Ospedale Franchini in fase di ricostruzione. Il cantiere di ampliamento per la riorganizzazione e il riassetto funzionale dell'Ospedale di Montecchio è arrivato alla fase esecutiva finale di intervento sull'ala est del corpo storico.

Montecchio, 14 settembre 2016

Nella mattina del 13 settembre il Sindaco di Montecchio, Paolo Colli ha effettuato un sopralluogo nel cantiere dell'Ospedale Franchini in fase di ricostruzione, alla presenza dell'ing. Binini e ing. Baroni dello Studio di progettazione Binini Partners, dei dirigenti dell'impresa esecutrice dei lavori SICREA, dell'ing. Claudia Reggiani, Direttore del Servizio interaziendale attività tecniche e del dott. Antonio Di Mare, Direttore del Presidio Ospedaliero. Il cantiere di ampliamento per la riorganizzazione e il riassetto funzionale dell'Ospedale di Montecchio è infatti arrivato alla fase esecutiva finale di intervento sull'ala est del corpo storico.
La prima fase dei lavori, iniziata nel marzo 2015, ha previsto la demolizione delle strutture murarie della vecchia ala, con la ricostruzione ex novo dell'edificio.
Si tratta dell'ultimo stralcio dei lavori del progetto complessivo di ampliamento e ristrutturazione dell'Ospedale Franchini, attivato nel febbraio 2005 e che, a termine, consegna alla comunità della Val d'Enza un ospedale ampiamente ammodernato e riqualificato dal punto di vista edilizio, impiantistico e tecnologico
La nuova struttura è stata realizzata in conformità alle normative antisismiche, nel rispetto dei requisiti previsti dall'accreditamento per gli edifici strategici sede di attività clinico-assistenziale programmate e in emergenza-urgenza.
L'intervento ha previsto un ampliamento della larghezza del fabbricato per consentire una migliore organizzazione distributiva dei locali di degenza e ambulatoriali.

Nella nuova ala sono previsti:

  • la collocazione definitiva del Pronto Soccorso al piano terra;
  • ambulatori di area chirurgica al primo piano;
  • la sistemazione definitiva dell'Area alta intensità di cura, dei letti di Osservazione Breve Internistica ed ambulatori internistici al secondo piano;
  • area dei servizi tecnologici e locali di supporto al terzo piano.

Il termine dei lavori è previsto per la fine dell'anno per il Piano terra, sede definitiva del Pronto Soccorso, e per le fine di marzo per il primo e secondo piano.
L'importo complessivo dei lavori ammonta a €. 25.829.209, i lavori eseguiti ad oggi sono pari a €. 17.505.1166 (corrispondenti al 67,77%) e restano da eseguire lavori per €. 8.324.093.

(Fonte: la Direzione Generale Azienda USL RE)

Nessuna Emergenza sangue al Policlinico: esiste una procedura regionale in caso di carenza. AVIS e Azienda Ospedaliero – Universitaria intervengono su false notizie che da qualche giorno vengono diffuse su whatsapp.

Modena, 8 settembre 2016

In questi giorni sta girando su whatsapp un messaggio nel quale si chiede di donare sangue di gruppo A negativo per una bambina ricoverata nel reparto di pediatria del Policlinico, sopravvissuta al terremoto.

L'AVIS e il Policlinico vogliono rassicurare chi dovesse ricevere il messaggio che si tratta di una notizia completamente falsa, una cosiddetta "bufala".

Non c'è alcuna emergenza riguardo al gruppo citato nel messaggio e non sono in ogni caso queste i canali di comunicazione utilizzate da Avis. Da parte sua anche il Centro Trasfusionale del Policlinico, in caso di carenza di un determinato gruppo, segue un preciso protocollo stabilito dal centro regionale sangue, che certo non prevede il ricorso a chat o social network.

"Spiace dover rimarcare ancora una volta episodi di questo genere – dichiara il presidente Avis provinciale Maurizio Pirazzoli - dei quali non si comprendono né l'origine né le finalità. I nostri donatori sanno fortunatamente distinguere fra una bufala di cattivo gusto e una reale emergenza, ma la diffusione virale di Whatsapp richiede comunque un chiarimento e una rassicurazione. Ci auguriamo sia l'ultima volta, perché vorremmo continuare a spendere il nostro tempo in modi ben più utili".

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Igiene e Sanità pubblica: dal 5 settembre i servizi degli ambulatori di Colorno e Sorbolo saranno garantiti a Parma
Le prestazioni verranno assicurate con orari più ampi nella sede AUSL di via Vasari

La Direzione del Distretto di Parma dell'Azienda USL informa i cittadini che da lunedì 5 settembre le attività degli ambulatori di Igiene e Sanità pubblica (area adulti) di Colorno e Sorbolo saranno assicurate a Parma, in via Vasari n. 13/a, con orari più ampi: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 ed il giovedì anche dalle 14 alle 17. Per informazioni è possibile chiamare il numero 0521.396411.

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

La Direzione di Distretto di Scandiano informa che da sabato 3 settembre 2016 il servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica), l'ambulatorio della Dr.ssa Rosaria Indaco (pediatra di libera scelta) e il centro prelievi si trasferiranno dalla sede provvisoria presso la scuola elementare alla nuova sede di Via Toschi 36/A a Baiso.

Numeri di telefono e orari di apertura degli ambulatori e dei servizi restano invariati.
Analogamente anche il servizio della Croce Rossa tornerà nella precedente sede ristrutturata presso il palazzo comunale.

Per ulteriori informazioni: URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.00, tel. 0522/850400

Nuovi spazi per l'unità operativa di Clinica e Terapia medica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Da lunedì 8 agosto la sezione di degenza della struttura, diretta da Riccardo Volpi, si sposta al 3° piano del padiglione Ortopedia.

Parma, 8 agosto 2016

Nuovi spazi per l'unità operativa di Clinica e Terapia medica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta dal professor Riccardo Volpi.
Da oggi,  lunedì 8 agosto i posti letto della degenza, attualmente collocati al padiglione 26 di "Clinica medica" saranno trasferiti al 3° piano del padiglione 2 "Ortopedia".
Il trasferimento si inquadra nell'ambito del più ampio ridisegno organizzativo delle strutture di area medica del Maggiore. Al trasferimento della degenza, dotata di 36 letti, si accompagnerà il trasferimento nei prossimi mesi delle attività ambulatoriali della struttura che al momento restano nell'attuale collocazione al piano rialzato del Padiglione 26.
La nuova sistemazione della Clinica e Terapia medica avviene con la contestuale conclusione dei lavori per l'adeguamento degli impianti, in base alle ultime e aggiornate norme sulla prevenzione degli incendi, effettuati al 2° e al 3° piano del padiglione.
Le opere di manutenzione stanno progressivamente interessando tutti gli spazi dell'Ortopedia e riguardano gli impianti di rivelazione incendi, l'illuminazione di emergenza, gli impianti elettrici e gas medicali, oltre ad interventi di tinteggio pareti. Attualmente i lavori di riqualificazione, finanziati complessivamente con 1 milione e 500 mila euro, sono in corso di svolgimento al 4°piano dell'edificio, in una delle due sezioni di degenza dell'unità operativa di Ortopedia, proseguiranno poi, nel 2017, al 1° e al 5° piano del padiglione, coinvolgendo rispettivamente il comparto operatorio ortopedico e la seconda sezione di degenza ortopedica.

(Fonte: ufficio stampa Usl Parma)

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Decesso della ragazza di Roma al rientro dalla Giornata mondiale della gioventù. I Servizi di Igiene e sanità pubblica delle singole Aziende sono a disposizione per fornire informazioni ai giovani dell'Emilia-Romagna provenienti da Cracovia e alle rispettive famiglie. In base alle ricostruzioni degli spostamenti, è improbabile che possano esserci state occasioni di contatto stretto con i gruppi di Roma.

Bologna, 3 agosto 2016

Il Sistema di sorveglianza regionale dell'Emilia-Romagna è stato attivato dopo il decesso avvenuto a Vienna, per meningite meningococcica, della giovane originaria di Roma, durante il suo viaggio di rientro da Cracovia, dove aveva partecipato alla Giornata mondiale della gioventù. I Servizi di Igiene e sanità pubblica delle singole Aziende Usl stanno effettuando infatti la profilassi nei casi ritenuti opportuni e sono a disposizione per fornire informazioni a ragazzi e ragazze provenienti da Cracovia e alle rispettive famiglie.

La meningite meningococcica si trasmette da persona a persona attraverso contatti stretti, tramite goccioline di saliva; il batterio responsabile sopravvive solo per pochi minuti fuori dell'organismo. I sintomi sono rappresentati generalmente da febbre alta, cefalea intensa, vomito e rigidità alla nuca. Il rischio di contagio è basso e sono rari i casi di trasmissione della malattia. Per ridurre ulteriormente il rischio è importante che le persone a venute a stretto contatto con i malati si sottopongano a profilassi antibiotica.

Per "contatti stretti" si intendono quelli tra persone che sono state esposte alle goccioline di saliva del malato; in questo caso, per esempio, chi ha viaggiato nello stesso pullman, dormito negli stessi locali, pranzato allo stesso tavolo o avuto comunque contatti stretti con la persona malata. In base alle ricostruzioni degli spostamenti che i ragazzi e le ragazze dell'Emilia-Romagna hanno effettuato durante il soggiorno in Polonia, per la Giornata mondiale della gioventù, risulta improbabile che possano esserci state occasioni di contatto stretto con i gruppi di giovani provenienti da Roma.

I Servizi di Igiene e sanità pubblica delle Aziende Usl restano a disposizione per chiunque abbia dubbi o chieda approfondimenti: i recapiti nella Guida ai servizi di ER Salute.

(fonte: ufficio Stampa Regione ER)

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