Al Maggiore uno studio per indagare la correlazione tra mutazione genetica e il rischio di sviluppare una neoplasia ereditaria grazie al sostegno del Gruppo di volontariato Adriana Pasini di Sissa.
Parma, 16 novembre 2016
Prosegue con il finanziamento di 23.000 euro a favore di un innovativo progetto di ricerca in campo genetico il sostegno del Gruppo di volontariato Adriana Pasini di Sissa alla struttura di Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Il contributo ha permesso l'attivazione di una borsa di studio, vinta a novembre scorso dalla biologa Ganna Osipova, per indagare la correlazione tra mutazione genetica e il rischio di sviluppare una neoplasia alla mammella e alle ovaie. Il 5-10% dei tumori della mammella insorge in individui geneticamente predisposti; più della metà di questi risulta portatore di una mutazione nei geni chiamati BRCA1 e BRCA2 ed ha un rischio di ammalarsi che può arrivare fino all'80%. L'indagine offre quindi la possibilità di migliorare la prevenzione e le cure.
La donazione, presentata ieri al Maggiore dal gruppo di volontariato insieme al Sindaco di Sissa e Trecasali, Nicola Bernardi, è frutto - spiega Rodolfo Chezzi presidente dell'Associazione - "di un lascito ereditario della signora Maria "Emma" Bandini. Grazie all'aiuto di tutti nostri concittadini - prosegue Chezzi – possiamo sostenere lo sviluppo della ricerca, con l'obiettivo di contribuire a migliorare la qualità della vita e le prospettive di cura dei malati oncologici". Un sentito ringraziamento all'Associazione arriva da Giovanna Campaniello, responsabile del Governo clinico dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e da Francesco Leonardi, direttore facente funzione dell'unità operativa, che spiega come "il risultato atteso dal progetto sia quello di arrivare a un miglioramento in termini di sensibilità diagnostica e di tempi".
Al Maggiore l'attività di oncologia predittiva e prognostica per le neoplasie dei tumori ereditari è seguita dall'oncologa Mariangela Bella; nel 2012 la struttura è stata individuata come uno dei quattro centri di riferimento regionali per questo tipo di attività. Parte importante del lavoro della dottoressa Osipova è svolto nei nuovi spazi del CoreLab, la nuova area ospedaliera dedicata alla ricerca, realizzata da Azienda Ospedaliera, Università degli Studi, e Fondazione Cariparma. In particolare le ricerche si svolgono nella Sezione sequenziamento genico, laboratorio dotata di tecnologie in grado di analizzare il DNA e studiarne le alterazioni causa di molteplici patologie.
(Fonte: uff stampa Ospedale di Parma)