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Giovedì, 22 Febbraio 2018 21:55

SF71H: lo strabismo di Venere

Presentata la nuova vettura con cui Vettel e Raikkonen disputeranno il mondiale 2018. Bella, nonostante Halo, rossa e cattiva. Ed i tifosi sognano già.

di Matteo Landi

L'attesa è finita. Un mondiale sfumato, un inverno di duro lavoro nel silenzio più assoluto. A Maranello oggi si respirava un'aria diversa. La SF71H, nuova creatura realizzata dagli uomini Ferrari, è uscita allo scoperto. Doveva essere una delle Ferrari più brutte di sempre, a causa di Halo, il nuovo dispositivo posto a protezione della testa dei piloti obbligatorio per regolamento. Ed invece tolti i veli la nuova arma del Cavallino Rampante è sembrata la solita bellissima donna, con quel piccolo difetto che accentua ancora di più le sue caratteristiche migliori. Ne accentua il fascino, è lo strabismo di Venere. Marc Genè, con il suo inglese un pò maccheronico, un pò macchiettistico, ha introdotto l'evento tanto atteso dai milioni di fans sparsi nel globo. Rossa, tanto, più della vettura che l'ha preceduta. Meno bianco ed un pizzico di grigio. La vettura con cui Vettel e Raikkonen proveranno a riportare a Maranello un mondiale che manca ormai dal 2007 (2008 per il costruttori) è un concentrato di novità.

SF71H: lavoro maniacale sul versante aerodinamico alla ricerca della massima prestazione

Non si può non notare il lavoro di fino effettuato dalla squadra di Mattia Binotto sulle diverse aree della monoposto: la bocca delle pance laterali è assai complessa, un'evoluzione estrema del concetto introdotto proprio dalla Ferrari lo scorso anno sulla SF70H. Il retrotreno è stato miniaturizzato ed unitamente alle varie appendici aerodinamiche sparse sulla vettura si cerca una minore resistenza all'avanzamento, puntando sull'efficienza, in altre parole alla prestazione pura. Specialmente in qualifica, come rimarcato dal direttore tecnico Mattia Binotto. La velocità sul giro secco è stata la vera spina nel fianco della monoposto 2017 insieme ad un'affidabilità non eccellente: quest'anno saranno solamente 3 le power unit a disposizione per ogni vettura, nell'arco dei 21 gran premi previsti dal calendario 2018. Sarà una sfida incredibile per monoposto che sono chiamate ad esprimere le massime prestazioni a fronte di percorrenze superiori persino a quelle richieste ai prototipi che corrono nel mondiale endurance.

A Maranello c'è entusiasmo. Il motto è però sempre lo stesso: "piedi per terra e testa bassa"

Una sfida che non spaventa gli uomini di Maranello. Arrivabene in parte raffredda gli animi "fino a quando non vedi la vettura scendere in pista non si sa mai quanto possa andare" in parte lascia coltivare il sogno:"i tifosi voglioni i titoli? anche noi". Giusto così, perchè la sconfitta è ammessa ma per la Ferrari l'obbligo è, e sempre sarà, provare a vincere. 22 febbraio 2018, la mente è andata ad una ventina d'anni fa quando la Ferrari usciva da anni difficili e da un mondiale, quello 1997, perso per un'inerzia in quella stregata Jerez. Era il 1998, Montezemolo non poteva più nascondersi dietro le parole e puntava deciso al mondiale dopo un digiuno che durava dal lontano 1979. Tante analogie con quel passato che poi divenne glorioso dopo due ulteriori annate sfortunate. Allora al timone della Rossa c'era un tedesco, tale Michael Schumacher, che scrisse la storia rendendo ancor più ricco il palmares Ferrari. Adesso i tifosi sperano che Vettel possa replicare anche solamente in parte il successo ottenuto dal pilota più titolato della storia. Ma sei poi sarà l'amatissimo Raikkonen, sullo sfumare della sua lunga carriera, a riportare il sorriso a Maranello, beh...ben venga.

Anche Mercedes svela la sua nuova arma

La Ferrari dovrà fare i conti con una Mercedes più agguerrita che mai. La vettura che oggi stesso hanno presentato i tedeschi si presenta apparentemente come la logica evoluzione della titolata monoposto 2017. Spaventano le forme che sono riusciti a realizzare l'ex Ferrari Aldo Costa e compagni: un posteriore così rastremato che quasi scompare nella vista dall'alto. Unitamente ad una power unit ancor più potente potrebbero assicurare ad Hamilton e Bottas prestazioni spaventose, almeno per la concorrenza. A Maranello dichiarano di aver guadagnato anche loro qualche cavallo, ma questa resta pur sempre una Formula Hybrid in cui la cavalleria la fa da padrona e gli sviluppi aerodinamici apportati a Maranello potrebbero non bastare. A Melbourne, il prossimo 25 marzo, ne sapremo di più. E chissà se la nuova Alfa Romeo Sauber motorizzata Ferrari, presentata pochi giorni fa, accompagnerà il Cavallino Rampante nelle zone nobili della classifica. Il supporto di una power unit aggiornata e la classe del debuttante Leclerc, prodotto del Ferrari Driver Academy, saranno un importante valore aggiunto per la squadra svizzera largamente finanziata da Alfa Romeo. Le prove pre-stagionali che inizieranno il 26 febbraio a Barcellona potrebbero essere l'antipasto di un mondiale da sogno.

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Mercoledì, 04 Ottobre 2017 08:57

Parma Retail scalda i motori con il suo Motorshow!

Un primissimo appuntamento con l'auto sportiva più amata al mondo. L'amore per le auto del Cavallino unisce da sempre persone da tutto il mondo, Passione Ferrari!

Parma Retail regala un'incredibile opportunità a tutti gli amanti delle quattro ruote e non solo per provare le forti emozioni della guida in pista e conoscere la storia di ieri e di oggi in un viaggio nel tempo e verso il futuro. Tre eventi speciali in collaborazione con Ferrari Club Italia, Automobile Club d'Italia e Youngo.

Si inizia domenica 8 ottobre con il "Ferrari Day", dalle ore 15.00 tutti i visitatori del parco commerciale potranno visitate un'esposizione automobilistica. A seguire domenica 29 ottobre, sempre a partire dalle ore 15.00 è in programma un'esibizione di drifting, disciplina sportiva parte dell'automobilismo. Ospite d'eccezione di questi primi due eventi sarà Gian Carlo Minardi, imprenditore italiano e fondatore del team Minardi di Formula 1. Ultimo appuntamento, segnatevi in agenda, venerdì 10 novembre. Dalle ore 10.00 a Parma Retail si potrà assistere ad una lezione di sicurezza stradale "sicurezza stradale, veloci in pista responsabili sulle strade" con Lorenzo Colombo, pilota di Formula 4.

Non resta che...scendere in pista!

Parma Retail si conferma quindi luogo dove vivere una giornata rilassante e divertente per tutta la famiglia grazie alla presenza di negozi adatti a soddisfare esigenze di ogni tipo.

Il parco commerciale offre anche un'ampia offerta: dai capi di abbigliamento più trendy, agli oggetti di arredamento per la casa, dall'offerta per tutta la famiglia, al food. SIGMA per la spesa di tutti i giorni, HAPPY CASA per gli acquisti casalinghi, Euronics per gli amanti della tecnologia, Decathlon, Nike per gli amanti dello sport, Contè, Ovs, Cvg, CzStore e Kiabi per lo shopping di tutta la famiglia e tanti altri ancora. Il parco commerciale ha inoltre ampliato la propria offerta commerciale grazie a due nuove aperture: Terranova, negozio di abbigliamento uomo, donna, bambino e la Palestra Smart Fitness per gli amanti dello sport. Tra i bar e ristoranti presenti all'interno del parco commerciale Mishi Mishi, Old Wild West, America Graffiti, La Piadineria, Bar Millennium, Lino's Coffee, Zumo Fruit Bar accolgono i visitatori per un pranzo, un aperitivo e una cena tra amici.

Il parco commerciale, dal design unico ed inconfondibile, si conferma inoltre una realtà adatta anche ai più piccoli grazie alla zona leisure più grande d'Italia: il parco divertimenti Youngo (circa 9.000 mq) con sale compleanno tematizzate, videogiochi e laser game. Comfort e divertimento fanno del parco commerciale di Parma la meta prescelta per una giornata diversa dalle altre, divertente e mai banale, dalla merenda all'happy hour.

20171008-ParmaRetail 8 e 29 ottobre EventiMotorshow

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Parma, 8 settembre 2017. Modifiche alla viabilità sono previste per sabato 9 settembre in occasione della tappa a Parma del Ferrari Anniversary Rally to Maranell e per Domenica per il Cariparmarunning e la partita di calcio..

Ordinanza della tappa a Parma del Ferrari Anniversary Rally to Maranello. Potranno verificarsi possibili rallentamenti in centro storico e lungo Via Emilia Est, Via Emilio Lepido, svincolo Tang. SUD, Strada Traversetolo SP 513R dalle 15:30 alle 17:30 di sabato 09/09/2017.

L'Ordinanza della Cariparma Running 2017 di Domenica 10/09/2017 (con piantina ). Sono previste diverse chiusure alla circolazione in centro storico dalle 09:30 alle 13:30 e sul lungo Parma (Basetti, Rustici e Du Tillot) dalle 09:30 alle 11:00 per transito della Gara, con chiusura temporanea di Ponte Dattaro, Ponte Caprazzucca e Ponte Italia. Percorso consigliato per chi proviene da Sud : Strada Langhirano àPonte StendhalàVia NeippergàSvincolo Tang Strada ArginiàTang SudàStrada Traversetolo.

L'Ordinanza della partita di Calcio Parma 1913 –Brescia di Domenica 10/09 ore 17:30 con chiusura alla circolazione della zona stadio a partire dalle ore 15:00.

(In allegato le tre ordinanze)

20170908-CARIPARMA 2017-PERCORSO

Parma, 7 settembre 2017. Parma vivrà un momento particolarmente significativo, sabato 9 settembre, con la tappa nella città ducale del "Ferrari Anniversary to Maranello", evento storico voluto dalla casa automobilistica Ferrari per celebrare in modo spettacolare i suoi 70 anni di storia, a questo proposito è stato creato un sito dedicato all'indirizzo www.ferrari70.com 

L'evento è patrocinato dal Comune di Parma ed è organizzato dall'Associazione Scuderia Tricolore Asd di Reggio Emilia.

L'evento di punta delle celebrazioni è legato alla formazione di un corteo di circa 500 autovetture Ferrari provenienti da diverse capitali europee, oltre ad altri mezzi di supporto all'iniziativa, che confluiranno a Milano venerdì 8 settembre e, successivamente, si muoveranno alla volta di Maranello,per il culmine delle celebrazioni alla presenza di migliaia di clienti Ferrari provenienti da tutto il mondo.

Durante il loro tragitto, faranno tappa a Parma dove il corteo delle 500 autovetture Ferrari e transiterà in città. Alle ore 11,30 è previsto l'arrivo da Milano al casello autostradale di Parma, per giungere, poi, al Parco Ducale, dove faranno tappa per l'esposizione al pubblico.

20170907-Ferrari-scopertaTra le curiosità, la manifestazione sarà ripresa da un drone; sulla cartina che avranno in dotazione i partecipanti verrà apposto il sigillo della partenza da Parma; saranno a disposizione dei partecipanti materiali turistici informativi della città e degli eventi previsti a Parma. I partecipanti alla "carovana" Ferrari potranno approfittare del Festival del Prosciutto, in Piazza Garibaldi, proprio sabato 9 settembre, dalle 14, per avere spiegazioni ed illustrazione sui processi di lavorazione del prosciutto.

Il percorso sarà il seguente: Viale Europa, Via IV Novembre, Viale Toschi, Viale Mariotti, Ponte di Mezzo, Via D'Azeglio, Piazzale Santa Croce, ingresso in Parco Ducale. I piloti e i loro accompagnatori raggiungeranno il Cortile ed i Voltoni del Guazzatoio (Palazzo della Pilotta) ove sarà allestito il pranzo; alle ore 16,00 partenza alla volta di Maranello.

Il percorso prevede il transito del corteo delle autovetture Ferrari, senza discontinuità, per Piazza Garibaldi e Strada della Repubblica secondo il seguente percorso: Ponte Verdi, Strada Mazzini, Strada della Repubblica, Via Emilia Est, Via Emilio Lepido, Tangenziale Sud, SP513R, SP53 (confine comunale di Montechiarugolo.

Le modifiche alla viabilità prevedono la destituzioni degli stalli di sosta in via Pasini; la chiusura al traffico, dalle 16 e per circa 40 minuti, delle strade interessate dal passaggio della parata (Uscita parco Ducale, ponte Verdi, Viale Mariotti, Via Mazzini Strada della Repubblica..), le linee degli autobus si fermeranno per fare passare il convoglio.

L'apice delle celebrazioni si toccherà nelle giornate del 9 settembre, a Maranello, quando sarà riservato ai clienti Ferrari uno spettacolo unico, impreziosito dalla presenza di ospiti internazionali.

La festa continuerà domenica 10 settembre con altre iniziative in omaggio alla storia del Cavallino Rampante.

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Domenica, 03 Settembre 2017 20:29

F1, Gp d'Italia: Ferrari, che batosta!

Hamilton domina, Bottas lo segue. Vettel va sul podio, unica gioia di una domenica da dimenticare che consegna la leadership mondiale a Hamilton. Ferrari lontanissime dal vincitore: a Maranello c'è ancora tanto lavoro da fare.

di Matteo Landi

La gioia del box Ferrari è tutta concentrata nella persona di Vettel. Sbronzato dalla gioia dei tifosi in delirio per il loro beniamino di Rosso vestito. Vettel saluta felice, come potrebbe essere altrimenti viste le migliaia di persone che lo acclamano? Un amore incondizionato, un tifo sfrenato, nonostante il pilota di punta della Scuderia abbia tagliato il traguardo "solamente" in terza posizione. Lo scorso anno lo stesso risultato venne salutato da Arrivabene e compagni come un trionfo. Quest'anno a Maranello si giocano il mondiale ed un terzo posto significano 10 punti persi da Hamilton che ha dominato davanti al compagno Bottas. Fortuna che almeno Vettel gioisce, caricato dalla vista di cui i primi tre hanno goduto dal podio, perchè in Ferrari al termine dei 53 giri della gara monzese le facce erano tutte scure. Silverstone e Spa erano le piste più temute dagli uomini del Cavallino: in Inghilterra le previsioni hanno trovato conferma in una prestazione sciapa della Ferrari, condizionata anche da imprevisti alle gomme, una settimana fa in Belgio le previsioni venivano addirittura ribaltate da un Vettel vicino alla vittoria. Ormai la Rossa sembrava pronta a tutto, anche a ben figurare sulla velocissima pista di casa. I motori Mercedes facevano paura ma Vettel e Raikkonen erano certi di poter quantomeno battagliare con Hamilton e Bottas.

Ferrari, podio amaro: Mercedes troppo lontana. Red Bull si gode Ricciardo.

Le cose sono andate diversamente ed i 36 secondi che hanno separatato Vettel dal vincitore, per non parlare del minuto (!!) subito da Raikkonen, bruciano molto più della testa del mondiale persa a vantaggio dell'inglese della Mercedes che adesso vanta tre punti di vantaggio sul rivale. Pochi, pochissimi, se la Ferrari tornerà immediatamente sui suoi standard dimostrando che il Gran Premio di casa è stato solo uno scivolone isolato. Tantissimi, incolmabili, se la batosta tricolore deriva da un'evoluzione Mercedes che ha lasciato sul posto gli uomini di Maranello. Già dalle qualifiche Vettel e Raikkonen hanno capito che sarebbe stata una gara difficile: sul bagnato, 2 secondi e mezzo di distacco dal poleman Hamilton (69 pole per lui, un record) e terza fila sulla griglia di partenza, regalata dalle penalità subite dalle due Red Bull, altrimenti sarebbe stata addirittura quarta fila. Ma a Maranello sapevano che la gara si sarebbe corsa su asfalto asciutto e quindi non avrebbero incontrato di nuovo le difficoltà palesate in qualifica. Vettel come al solito si è battuto come un leone, superando subito Raikkonen ed i sorprendenti Stroll ed Ocon. Issatosi in terza posizione si è dovuto arrendere alla superiorità Mercedes e, nel finale, difendersi dal rimontante Ricciardo, partito dalla penultima fila ed autore del più bel sorpasso della gara ai danni di Raikkonen. Un'altra prestazione maiuscola dell'australiano che sta ridimensionando la baby-star Verstappen: a Monza l'olandese non è andato oltre la decima posizione finale, mostrando una grinta dispersiva sfociata in una foratura dopo un contatto con la Williams di Massa. Quest'anno la fortuna non è dalla sua parte e tutti i nodi vengono al pettine.

Hamilton e Bottas: cavalcata solitaria in casa del nemico

Senza sbavature invece la prestazione di Hamilton e Bottas, come detto assoluti dominatori in una gara che i tifosi Ferrari speravano andasse diversamente, sbeffeggiati dal giro d'onore percorso in parata dalle due frecce d'argento, quasi a rimarcare la superiorità teutonica che oggi più che mai hanno messo in mostra il nuovo leader del mondiale ed il suo compagno di squadra. Dopo la stupenda pole position conquistata sabato in condizioni di aderenza precaria, Hamilton è scappato subito allo start ottimizzando il rendimento della sua vettura. Bottas, partito quarto, si è divorato gli avversari con una facilità disarmante. Se Vettel ha compensato con la solita grinta una manifesta inferiorità di motore, Raikkonen ha mostrato tutti i limiti della cavalleria Ferrari: non siamo certo ai livelli del 2014, primo anno delle power unit, quando la Ferrari veniva sverniciata in rettilineo non solo da Mercedes ma anche da Williams, Force India e chi più ne ha più ne metta, ma la difficoltà messa in mostra da Raikkonen nell'avere la meglio sui modesti Stroll ed Ocon, entrambi motorizzati Mercedes, non è rassicurante. L'ultimo campione del mondo Ferrari ha poi tagliato il traguardo in quinta posizione confermando la posizione di partenza, dopo aver subito la fantastica rimonta di Ricciardo. Una settimana fa Mercedes punzonava la quarta ed in teoria ultima power unit della stagione, con il sospetto che si trattasse di un modo per aggirare la regola degli 0,9 litri massimi da consumare ogni 100 km (l'immissione di olio in camera di combustione a fini prestazionali e di affidabilità è uno dei temi caldi della stagione in corso), in vigore per tutte le power unit omologate da Monza in avanti. Ferrari ha risposto montando per il Gran Premio d'Italia power unit usate, rispondenti al vecchio limite degli 1,2 litri/100 km. Avesso fatto diversamente, viste le prestazioni monzesi, adesso saremmo in un ciclone di polemiche. Invece in Ferrari non ci sono appigli ed urge rimboccarsi ancora una volta le maniche per rimanere aggrappati al sogno iridato.

Poteva essere la gara degli outsider

A proposito dei già citati giovanissimi Stroll e Ocon! Il canadese, dopo una qualifica da sogno che gli ha consegnato la prima fila, mai un pilota così giovane (poco meno di 19 anni) si è qualificato tanto in alto, si è arreso agli eventi di gara giungendo comunque settimo al traguardo. Ocon, al volante di una velocissima Force India, gli è arrivato appena davanti dopo essere partito in terza posizione. Se sui 53 giri di gara si sono ristabilite le gerarchie, sabato sull'asfalto reso viscido dalla pioggia i due piloti hanno messo in mostra tutte le loro qualità: una conferma per Ocon, una rivincita per Stroll, una ventata di freschezza per tutta la Formula 1.

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Hamilton vince, la Ferrari convince. Vettel è secondo dopo una lotta al millesimo con l'inglese. La Ferrari va forte anche su una pista a lei meno congeniale.

di Matteo Landi

La Formula 1 torna dalla pausa estiva e lo fa sulla pista più affascinante del mondiale: Spa-Francorchamps,  un circuito veloce e molto tecnico, pronto ad esaltare l'efficienza aerodinamica delle Mercedes e la potenza della loro power unit. Una gara vinta com'era facile pronosticare da Hamilton, ma che lascia più di un sorriso in casa Ferrari per com'è maturata la sconfitta di Vettel. Dopo la doppietta ungherese gioire per un secondo posto può sembrare alquanto anacronistico, ma in Ferrari fanno bene a farlo per come è maturato: una gara costantemente negli scarichi della Mercedes di Hamilton, una guerra di nervi, vissuta sui decimi di secondo, con l'altra Mercedes, quella di Bottas, che mai ha impensierito il secondo posto di Vettel. Una gara che dà alla Ferrari la certezza di essere più che mai in lotta per il mondiale, tanto quanto la straripante vittoria ottenuta sulla pista di Budapest, insieme a Montecarlo la più congeniale alle caratteristiche delle vetture di Maranello. Se a Silverstone la Ferrari era uscita con le ossa rotte, dalla pista belga, l'altra tanto temuta dagli uomini di Arrivabene, se ne va con la consapevolezza di avere ormai (quasi) raggiunto le prestazioni della Mercedes non solo sulle piste lente, dove ormai è appurata la superiorità delle vetture del Cavallino, ma anche sulle piste veloci con ampie curve, in cui appunto è determinante avere un'ottima efficienza aerodinamica. Alle Ferrari manca ancora un pò di motore. Si è visto quando nell'ultima parte di gara Vettel ha affiancato Hamilton alla ripartenza dopo il regime di safety car ma nulla ha potuto contro la velocità sul dritto della Mercedes ed ha dovuto desistere. Qualche cavallo in più ed ora festeggeremmo un'inaspettata vittoria Rossa.

Hamilton vince dopo la pole position dei record: 68 come Schumacher, ma attenti ai paragoni

Hamilton tuttavia non ha demeritato, anzi ha messo sul tavolo tutte le sue carte migliori a partire dalla qualifica: 68esima pole position in carriera, al pari del record assoluto di Michael Schumacher. Altri periodi, altre ere, paragoni difficili. Da una parte Hamilton, un pilota che ha debuttato su McLaren, al top nel 2007 insieme a Ferrari, lasciandola, prima del declino attuale, per la Mercedes dominatrice dei tempi nostri. Dall'altra Schumacher, un pilota che debuttò nel lontano 1991 su Jordan, immediamente passato alla buona ma non ottima Benetton di Briatore - squadra che lo stesso tedesco accompagnò con dedizione al titolo mondiale, mai neanche sfiorato in precedenza dalla squadra della nota azienda di abbigliamento - e che lasciò, dopo essersi ripetuto iridato, per fare la storia con la Ferrari, divenendo 7 volte mondiale con una squadra che, quando lo accolse nel 1996, era senza direzione, con prospettive nebulose, senza mondiali piloti dal 1979 e costruttori dal 1983. L'ultima parte di carriera del tedesco, dedicata allo sviluppo della Mercedes divenuta poi invincibile anche grazie ai suoi sacrifici, lo rese fra i piloti più longevi di sempre. Se Hamilton potrà addirittura migliorare il record di pole position che adesso detiene in coabitazione con il campionissimo tedesco lo deve anche a Schumacher, senza nulla togliere alla classe cristallina dell'inglese che quando è concentrato risulta praticamente imbattibile. Chiedere a Vettel, appunto, che gli ha fiatato sul collo per tutti i 44 giri di gara nell'attesa dell'errore che Hamilton non ha mai compiuto. Adesso l'inglese ha ridotto il distacco in classifica mondiale a soli 7 punti da Vettel e fra una settimana a Monza si prevedono scintille per un nuovo capitolo di una delle battaglie mondiali più belle degli ultimi anni.

Raikkonen aggressivo e sbadato: è quarto

A Spa la Ferrari ha sfiorato un doppio podio ma Raikkonen, autore a fine gara di un bellissimo sorpasso ai danni di Bottas, è stato incostante per tutta la gara, beccandosi inoltre una penalità di 10 secondi per non aver rallentato in regime di bandiera gialla: penalità severa ma giusta per un'infrazione sulla quale la Federazione non transige, dopo la tragedia di Bianchi. Il finlandese, fresco di conferma in Rosso anche per il 2018, si merita una sufficienza per l'aggressività mostrata nei sorpassi che lo hanno portato al quarto posto, ma alla Ferrari servirà il miglior Raikkonen per contrastare la Mercedes nell'ultima parte di stagione, quello per intendersi protagonista di una gara da antologia a Budapest. Intanto i tifosi Ferrari si possono rilassare, con la conferma di Raikkonen è arrivata anche quella di Vettel: fino al 2020 il tedesco vestirà di rosso.

Ricciardo, altra grande gara. Hulkenberg il migliore degli altri

Fra Vettel ed il compagno di squadra ha terminato Ricciardo, capace ancora una volta di sfruttare tutte le variabili di gara a proprio favore e terminare a podio anche su piste in cui Red Bull non può spiccare a causa del deficit di potenza del motore Renault. Una stagione meravigliosa quella dell'australiano, capace di mettere spesso in ombra il predestinato Verstappen, ancora una volta bersagliato però dalla sfortuna e destinato al ritiro per problemi tecnici. Grande gara anche di Hulkenberg, sesto al traguardo: da solo sta tenendo in corsa la Renault contro Williams, Toro Rosso e Haas nella lotta per il quinto posto finale fra i costruttori, anche se il suo compagno Palmer per una volta era sembrato veramente in palla fin dalle qualifiche ma tartassato da problemi di affidabilità non è riuscito ad andare oltre al 13esimo posto.

Force India: adesso la rivalità Perez-Ocon è pericolosa

Con il quarto posto nel mondiale praticamente in tasca in Force India dovranno rivedere le regole di ingaggio dei loro piloti: si ringraziano per aver dato pepe ad una gara che, lotta mondiale Hamilton-Vettel a parte, stava poco entusiasmando ma la rivalità Perez-Ocon è diventata pericolosa per loro e per gli altri piloti. Due incidenti in una sola gara sono decisamente troppi, considerando anche che sono entrambi avvenuti ad alta velocità ed il secondo ha azzoppato le speranze della squadra indiana, solo nona al traguardo con Ocon, ed ha lasciato in pista tanti pericolosi detriti obbligando la direzione gara all'ingresso della safety car. Serve una doccia fredda ai due piloti Force India, adesso arrivano Monza e le velocità record, i nervi dovranno essere ben saldi.

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Venerdì, 23 Dicembre 2016 12:13

Ferrari: premio di 5 mila euro ai dipendenti

I lavoratori Ferrari riceveranno a gennaio un premio "eccezionale" di 5 mila euro deciso dalla direzione aziendale grazie agli ottimi risultati economici e produttivi conseguiti dalla Ferrari nel 2016. Fim: «Meritato riconoscimento alla professionalità dei lavoratori».

Modena, 23 dicembre 2016

«Un premio per i lavoratori è sempre una buona notizia, così come sono buone notizie anche le numerose stabilizzazioni di lavoratori ottenute grazie alla stipula del contratto integrativo aziendale». Il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti commenta così la comunicazione che i lavoratori Ferrari riceveranno a gennaio un premio "eccezionale" di 5 mila euro deciso dalla direzione aziendale grazie agli ottimi risultati economici e produttivi conseguiti dalla Ferrari nel 2016.

GIORGIO URITI cisl modena 

«È l'ennesima conferma del valore umano e professionale dei dipendenti Ferrari e la dimostrazione che le scelte sindacali compiute insieme all'azienda in questi anni producono benefici per i lavoratori – afferma Uriti – Visto che i brillanti dati economici hanno spinto l'azienda a erogare il premio straordinario, ci aspettiamo un risultato molto positivo anche sul versante del premio di competitività aziendale, che ha puntato forte su un indicatore economico puro, associato a parametri produttivi e qualitativi aziendali in termini di autovetture prodotte. La Fim Cisl – prosegue Uriti - conosce bene la differenza tra un premio di erogazione aziendale e un premio contrattato con il sindacato. Proprio per questo rimarca i risultati ottenuti attraverso la firma del contratto collettivo integrativo aziendale, che ai lavoratori Ferrari ha portato stabilizzazioni e un premio che, a regime, supererà in modo significativo i 5 mila euro». Anche Ferdinando Uliano, componente della segreteria nazionale Fim Cisl e responsabile del settore auto, giudica positivamente le comunicazioni aziendali sulle stabilizzazioni dei lavoratori. «Quando si confermano e aumentano gli occupati, quando l'azienda aggiunge un'erogazione straordinaria, oltre all'ottimo premio di risultato ottenuto con il contratto aziendale, abbiamo la dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta, smentendo chi – conclude il segretario Fim Cisl - dava giudizi negativi sullo spin-off Ferrari da Fca».

(Fonte: Cisl Modena)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

L'inglese ne vince un'altra e fanno quattro di fila. Rosberg calimero e schiaffeggiato dai commissari. Ferrari, quinta e sesta, dove sei? La squadra di Maranello sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente.

Parma, 1 agosto 2016

Di Matteo Landi

Quarta vittoria consecutiva, 19 punti di vantaggio nel mondiale sul principale inseguitore, per Hamilton la pausa estiva non poteva arrivare in momento migliore. Quasi un mese utile per rilassarsi prima di ripartire ancora più forte per l'ultima parte di campionato. Quattro settimane di pausa che serviranno alla Ferrari per riordinare le idee e cercare di capire quale direzione prendere ora che la retta via è definitivamente smarrita. Come le speranze mondiali di Vettel, ormai ridotto a semplice comparsa che raccoglie qualche punto iridato anzichè vittorie ed a lottare solo con il campagno di squadra. Quest'ultimo al momento risulta essere la vera nota positiva di questo 2016 ferrarista: il finlandese adesso ha prestazioni analoghe e talvolta superiori a quelle di Vettel, come visto sabato quando si è qualificato quinto davanti al compagno. Peccato che in gara le due Ferrari abbiano visto il traguardo a posizioni invertite ma sempre in quinta e sesta posizione. Lontane dalle Mercedes e stavolta anche dalle Red Bull che hanno lottato per gli altri due gradini del podio con Rosberg, sconfitto e solo quarto.

Rosberg giù dal podio: commissari ancora protagonisti in negativo

Il tedesco, dopo la bella pole position conquistata sabato, è partito male e davanti al suo pubblico è stato pure bastonato dai commissari con 5 secondi di penalità a seguito di un sorpasso aggressivo su Verstappen. L'olandese ha preferito difendersi andando oltre i limiti della pista, invece di alzare il piede e lasciar sfilare l'avversario che all'interno della curva era arrivato decisamente lungo, e provare a ripassarlo in accelerazione. La manovra di Rosberg è stata sicuramente rischiosa ma non scorretta e di fatto gli aveva permesso di guadagnare in pista la posizione. Non è forse il tipo di spettacolo che chiedono i tifosi? Peccato che i commissari abbiano deciso di sanzionarlo dando involontariamente una mano a Verstappen, giunto al traguardo ancora sul podio, dietro al compagno Ricciardo.

L'assurdo valzer delle regole

Se non fosse per la schizofrenia con la quale Charlie Whiting cambia il modo di interpretare il regolamento sembrerebbe che "il sistema Formula 1" cerchi in qualche modo di "salvaguardare" il rendimento della nuova star Verstappen. In Germania, infatti, sono cambiate ancora le regole sui team radio, nuovamente consentiti senza restrizioni, se non nel giro di ricognizione. Si è visto inoltre un balletto imbarazzante riguardo alla possibilità data ai piloti di oltrepassare, all'uscita di alcune curve, i limiti della pista dettati dalle linee bianche. Il risultato è stata una confusione regolamentare che ha portato addirittura alla protesta dei team principal di Mercedes, Red Bull e Ferrari oltre al rischio di un'ulteriore perdita di consenso tra i fans. Una Formula 1 che vive del monotono dominio Mercedes e della discesa Ferrari non ha alcun bisogno del caos regolamentare che recentemente sta attraversando il Circus.

Ricciardo: che gara!

Hamilton a parte, assoluto dominatore, si è rivisto il Ricciardo grintoso del 2014, quello che mise in difficoltà l'allora compagno di squadra Vettel e che conquistò tre vittorie in un altro dei campionati dominati dalle Mercedes. Grazie al podio conquistato dai piloti Red Bull la squadra austriaca è ora seconda nel mondiale costruttori a discapito della Ferrari.

Ferrari: sembra di rivivere il 2014

La squadra di Maranello sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente: la separazione con James Allison. L'ingegnere, presente negli anni d'oro di Schumacher ed artefice del ritorno ai vertici della Lotus nei campionati 2012 e 2013, e ora colpito da un grave lutto familiare, viene sostituito (provvisoriamente?) da Mattia Binotto, già "direttore motori" ma alla prima esperienza in qualità di direttore tecnico. Tutto sembra riportare la Ferrari nel caos di fine 2014, quando c'era una squadra da ristrutturare e da riportare ai vertici. Ristrutturazione che al momento sembra essere fallita ed alle porte c'è un 2017 che porterà con se radicali cambiamenti nel regolamento tecnico. Per come stanno le cose a Maranello potrebbero non approfittare di una rivoluzione tecnica anche più rilevante rispetto a quella aerodinamica e telaistica che portò al dominio Red Bull ed a quella motoristica che ci ha consegnato la Mercedes attuale. Persa definitivamente la possibilità di vincere il campionato, la matematica non lo esclude ma le prestazioni si, la Ferrari dovrà cercare nelle ultime nove gare di riportarsi davanti alla Red Bull e per farlo dovrà trovare quegli aggiornamenti tecnici e quella serenità fino ad ora mancati in questo campionato.

 

Pubblicato in Sport Emilia

Nella busta di paga di aprile i dipendenti della Ferrari troveranno 2.570 euro in più. Si tratta del premio di competitività per aver raggiunto nel 2015 degli indicatori previsti nel contratto aziendale.

Modena, 21 aprile 2016

Ne danno notizia i sindacati Fim Cisl Emilia Centrale, Fismic Modena, Uilm Uil Modena e Reggio Emilia e la rsa (rappresentanza sindacale aziendale) di stabilimento, che esprimono soddisfazione per il premio, il più alto nei quattro anni di vigenza del contratto aziendale firmato il 30 maggio 2012.

«La direzione aziendale ci ha comunicato che l'anno scorso la Ferrari ha avuto un buon andamento produttivo, di qualità e redditività – spiegano le segreterie di Fim, Fismic e Uilm - Questi risultati permetteranno a ogni lavoratore che l'anno scorso non abbia superato gli otto giorni di assenza di ricevere in aprile un saldo di 2.570 euro, dopo i due acconti di mille euro uguali per tutti ricevuti a giugno e ottobre 2015. Il totale annuo ammonta così a 4.570 euro; tale cifra media sarà modulata sulla base della maggiore-minore continuità lavorativa e potrà variare in base alla tabella definita in sede di contratto. Per chi non ha fatto assenze è prevista una maggiorazione del 5 per cento, pari a ulteriori 228 euro, per un premio complessivo di 4.798 euro».

Le segreterie di Fim Cisl Emilia Centrale, Fismic Modena, Uilm Uil Modena e Reggio Emilia e la rsa di stabilimento ritengono positivo il risultato, ottenuto grazie all'impegno di tutti i lavoratori che hanno condiviso l'accordo firmato tre anni fa dal sindacato che contratta. Gli stessi sindacati, incontrando i lavoratori in assemblea, hanno illustrato la trattativa in corso per rinnovare entro il 2016 un contratto aziendale in linea con le aspettative delle maestranze Ferrari.

(Fonte: ufficio stampa CISL MO)

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Ferrari sul podio con Vettel e quinta con Raikkonen. Una gara di rimonta per le due Ferrari. Ancora una volta il podio sa però di occasione persa. Intanto Rosberg domina ancora.

Di Matteo Landi

Parma, 18 aprile 2016

Non ci fosse stato Rosberg davanti a tutti, vincitore senza affanno, la gara cinese sarebbe rimasta negli annali come una delle più spettacolari della storia. Pronti, via e subito contatto tra le due Ferrari. Raikkonen, qualificatosi terzo davanti a Vettel, dopo una partenza felice va largo alla prima curva, il compagno di squadra per un attimo lo copia poi, riprendendo la giusta traiettoria, si ritrova all'interno un arrenbante Kvyat. Ne viene fuori la collisione che determina l'andamento del gran premio, soprattutto delle due Ferrari, costrette a risalire dalle posizioni di rincalzo, con Raikkonen nelle vesti del più penalizzato fra i ferraristi costretto ad un giro al rallentatore con l'anteriore della sua Ferrari estremamente danneggiato. Nel frattempo Hamilton, partito dal fondo dello schieramento per un problema alla sua power unit occorso durante le qualifiche, rimane incastrato nel parapiglia generato al via dalle due Ferrari e della Red Bull di Kvyat e si ritrova anch'egli costretto ad una gara di rimonta dopo un primo giro compiuto senza ala anteriore. Tre vetture top costrette a rimontare, sorpassi a non finire. Sarebbe lo scenario ideale di Ecclestone per ogni gran premio. Ma fino a quando ci sarà questo Rosberg, i sogni del grande boss della Formula 1 non troveranno realizzazione.

Rosberg: solido e vincente

Il tedesco di casa Mercedes è stato ancora una volta impeccabile per tutto il weekend: sabato pole position, domenica dominio incontrastato. Ci ha provato Ricciardo, balzato in testa alla prima curva, ma si è dovuto arrendere ad una foratura improvvisa dopo pochi chilometri. Rosberg, comunque in agguato, senza la necessità di tentare un sorpasso ha conquistato la testa della corsa. La fortuna, si sa, aiuta gli audaci e l'inizio di campionato di Nico è veramente audace: terza vittoria su tre gare, la sesta consecutiva se si considera il finale della scorsa stagione. Il contrario di Hamilton, vittima di quei problemi che spesso accadono ai gregari ed adesso colpiscono il pluricampione del mondo. Che sia un segno del destino?

Vettel, Raikkonen ed Hamilton: che spettacolo! Ma le gare si vincono...sabato

Il risultato finale dimostra che le basi di una vittoria si gettano di sabato. Il giorno decisivo per Hamilton che si è ritrovato di colpo senza macchina e senza tempo, e per Raikkonen e Vettel che, con una vettura da pole position, hanno entrambi sbagliato la penultima curva del tracciato non andando oltre la terza e quarta posizione in griglia, superati da un veloce Ricciardo e pesantemente staccati da un Rosberg mai così solido mentalmente. Chissà che non sia la volta buona per un pilota dato da molti come "bollito", consumato dal confronto con il plurititolato compagno di squadra Hamilton. Quest'ultimo, con una vettura acciaccata, è parso in Cina meno determinato del solito ed in difficoltà nell'avere ragione degli avversari. Lo dimostra la settima posizione finale, confrontata con il quinto posto di Raikkonen ed addirittura il secondo posto conquistato da Vettel, quest'ultimo autore di un weekend da quattro in pagella fino alla prima curva della gara ma da campione assoluto nei circa 300 km restanti di corsa, nonostante una vettura danneggiata anche in un contatto con Bottas.

Ferrari: qual'è il vero potenziale?

Ancora una volta per la Ferrari si è trattato di un podio amaro, di quelli che non regalano i festeggiamenti di una "quasi" vittoria ma i sorrisi incerti di un'occasione persa. A fine gara Vettel recrimina per il comportamento tenuto al via da Kvyat, per altro ottimo terzo al traguardo. La realtà è che per la terza volta di fila la squadra di Maranello non riesce a sfruttare al massimo il potenziale di un'ottima vettura e lascia l'estremo oriente con la sensazione di non sapere ancora quale sia la reale distanza che c'è fra le prestazioni della rossa e quelle della Mercedes. Intanto i punti di distacco dal leader Rosberg salgono. La stagione è ancora lunghissima, la squadra tedesca ha dimostrato con i problemi avuti sabato da Hamilton di non essere l'armata indistruttibile della scorsa stagione. Ma la Ferrari dovrà saperne approfittare.

 

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