Domenica, 01 Luglio 2018 19:47

F1, Austria: Ferrari doppio podio e leadership mondiale In evidenza

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Vince Verstappen, Raikkonen secondo davanti a Vettel. Per la Ferrari è un doppio podio veramente dolce che la proietta in testa alle due classifiche mondiali. Debacle Mercedes: problemi tecnici appiedano Hamilton e Bottas.

di Matteo Landi

Alla fine del primo giro il campionato della Ferrari sembrava irrimediabilmente compromesso. Vettel sprofondato nella pancia del gruppo, Raikkonen - dopo uno spunto fenomenale allo start - passato in pochi km dall'attacco della prima posizione di Hamilton alla quarta, grazie anche ad una divagazione nella via di fuga ed una piccola ruotata subita da Verstappen. Inutile invocare una sanzione per l'olandese, quelle vengono comminate con facilità alla Ferrari e con difficoltà ad altri, vedi le tre posizioni di penalità rimediate da Vettel dopo le qualifiche per un presunto impedimento a Sainz. Basta riavvolgere il nastro della memoria alla qualifica del Gp di Silverstone 2017 per notare come un impedimento di Hamilton ai danni di Grojean non venne sanzionato dai commissari. Gli esempi di lecite penalità non affibbiate a Verstappen si sprecherebbero e per la verità oggi merita risalto ben altro. Come la grande gara dello stesso giovane olandese, rude nel sorpasso su Raikkonen ma docile quanto basta con gomme che hanno avuto un rendimento disastroso sulla Red Bull gemella di Ricciardo, costretto ad un pit stop aggiuntivo prima della resa per problemi tecnici. Quest'oggi Verstappen è stato fra i migliori protagonisti della gara che ha avuto la svolta decisiva al 14esimo giro. Quando le facce degli uomini Mercedes, gioiosi per la doppietta che sembrava profilarsi, hanno iniziato a scurirsi: succede anche ai migliori di fare flop ogni tanto ed ecco che Bottas è costretto a ritirarsi a causa di un problema idraulico.

Bottas si ferma e cambia tutto

La direzione gara decide di intervenire con una virtual safety car, Red Bull e Ferrari giocano la carta del cambio gomme in un momento in cui l'andatura è obbligatoriamente lenta. Hamilton non lo fa e nel momento in cui viene esposta la green flag in Mercedes sono convinti che il campione del mondo possa allungare sugli inseguitori, abbastanza da poter rientrare, dopo la sosta ai box, ancora leader. Così facendo i tedeschi compiono il primo grande errore di valutazione del campionato: Hamilton dopo la sosta si ritrova quarto. Subisce poi il sorpasso del rimontante Vettel: il tedesco mostra il suo lato più aggressivo e prevaricatore e, con due ruote sull'erba, realizza uno dei più bei sorpassi della stagione. Con Verstappen in testa davanti ad un grintoso Raikkonen, per Vettel sembra avvicinarsi un podio positivo per come era partita la gara, ma non esaltante: con Hamilton alle sue spalle la sua classifica mondiale ne avrebbe giovato poco. A pochi giri dalla fine si ammutolisce anche la Mercedes di Hamilton ed ecco che per la Ferrari la trasferta austriaca si trasforma nella sconfitta meno amara della sua storia recente: Raikkonen secondo, Vettel terzo e la squadra di Maranello torna in testa al mondiale costruttori oltre a quello piloti con il quattro volte iridato tedesco.

Arrivabene: "Uno può portare un pacchetto interessante ma se scalda troppo ti fermi a destra"

A fine gara Arrivabene gongolava come mai aveva fatto per un doppio podio non concretizzato con una vittoria. Ne aveva ben donde. Sei motori Ferrari nelle prime dieci posizioni grazie anche al 4° e 5° posto conquistato dalle Haas ed al 9° e 10° dai due alfieri della Sauber tinta Alfa Romeo. Sabato la Ferrari aveva subito una brutta batosta, impossibilitata a contrastare le prestazioni monstre del duo Mercedes, nonostante le più, per Ferrari, congeniali gomme "tradizionali" in luogo degli pneumatici con battistrada ribassato che torneranno per l'ultima volta nella prossima gara di Silverstone. Domenica la doccia fredda è diventata decisamente più tiepida: con l'andare avanti della gara, le Ferrari di Raikkonen e Vettel sono riuscite a tenere il passo della concorrenza gestendo meglio gli pneumatici. E sfiorando la vittoria. La tanto decantata superiorità del nuovo pacchetto di sviluppi portato in pista dall'armata teutonica condotta da Toto Wolff è di colpo divenuta quanto mai fragile, ed a questo punto diventano chiari i motivi che avevano obbligato i tedeschi a posticipare il più possibile il debutto della power unit versione 2.1. Per la prima volta dall'avvento dell'era turbo ibrida la Mercedes è spalle al muro: hanno fra le mani la monoposto più veloce del lotto ma qualcosa si è inceppato. Un problema che, con sole tre power unit a stagione a disposizione, si fa esponenziale per Hamilton e Bottas. L'inglese ha adesso un solo punto di svantaggio in classifica nei confronti di Vettel, in Mercedes hanno tutte le risorse necessarie per risolvere qualsivoglia problema ma quanto tempo ci impiegheranno? A Maranello sapranno sfruttare l'inatteso momento difficile degli uomini di Wolff? Ci attende un campionato incredibilmente incerto che, alla fine del primo giro del Gp d'Austria sembrava già chiuso.

Raikkonen sbaglia, delude, esalta: le mille sfaccettature di un latino Iceman

In una classifica piloti rivoluzionata, che vede Vettel davanti ad Hamilton di un soffio, balza agli occhi il terzo posto adesso occupato da Raikkonen. "Bollito", "ha fatto il suo tempo", dicono. Eppure eccolo lì, terzo e con 101 punti che proiettano la Ferrari in testa alla classifica costruttori. In Austria ha mostrato tutto il suo repertorio: partenza monstre, errori inattesi da un veterano come lui, grinta a pacchi quando nella seconda parte di gara si mette a rimontare dopo un bel sorpasso su Ricciardo. Negli ultimi giri Vettel è terzo, in Ferrari potrebbero dare il team order che regalerebbe al tedesco altri tre punti su Hamilton. Ma Arrivabene stavolta non se la sente di rovinare la festa al finlandese. Il tempo di Raikkonen alla Ferrari finirà. Leclerc sarà il degno sostituto ma siamo sicuri che adesso la Ferrari con un altro pilota sarebbe in testa al mondiale riservato ai costruttori?

Leclerc, ancora a punti, non sorprende più

Detto della gara dei top team non si può non rimarcare l'ennesima bella prova del giovane monegasco Leclerc. Stavolta ha faticato, subito il sorpasso del campione Alonso, ma ancora una volta ha centrato la zona punti. Fanno 13 dall'inizio di questo campionato, quasi il doppio di quanto conquistato dall'intero team Sauber fra il 2016 ed il 2017. Non male per un debuttante. Il suo futuro sarà in Ferrari, ma sapranno Arrivabene e soci attendere la sua maturazione prima di portarlo a Maranello?

McLaren e Williams: come eravamo

Il Gran Premio d'Austria ci ha consegnato una McLaren capace di riaffacciarsi in zona punti con Alonso ottavo. Un risultato che quasi fa gioire gli uomini di Woking e proprio questo rende bene l'idea del baratro in cui è finita la gloriosa squadra fondata da Bruce McLaren. Incredibilmente peggio va alla Williams: squadra capace di vincere ben 9 campionati costruttori ed ora fanalino di coda della classifica. In Austria Stroll e Sirotkin hanno concluso in fondo al gruppo, in 13esima e 14esima posizione. Un risultato che non è frutto di una gara sfortunata ma riflette il livello prestazionale della vettura inglese, pur dotata del potente motore Mercedes. In Williams più dei rubli russi portati in dote da Sirotkin avrebbe fatto comodo l'esperienza di un pilota che può dare una direzione allo sviluppo. Questo 2018 rischia di diventare l'annus horribilis della storia della prestigiosa squadra inglese, in attesa di vedere anche di peggio se, come ventilato, importanti sponsor se ne andranno.

Silverstone chiude il rush di 3 gran premi consecutivi

Neanche una settimana ed il Circus torna in pista sullo storico tracciato di Silverstone. Ci si attende un dominio Mercedes, grazie anche al ritorno delle famigerate gomme con battistrada ridotto di 0,4 mm. In Austria la Ferrari ha giovato dei problemi di affidabilità patiti dai rivali ma a Maranello urge una reazione "prestazionale": in qualifica, su una pista teoricamente favorevole alla Ferrari, Vettel e Raikkonen hanno subito il progresso dagli ultimi sviluppi Mercedes. Se in Mercedes è arrivato un preoccupante allarme affidabilità gli uomini di Maranello non possono cullarsi sugli allori. Guardare il mondo dall'alto della prima posizione in classifica, però, dev'essere un bell'effetto.