Seminario internazionale per approfondire le implicazioni per la valutazione del rischio di una tecnica emergente di modificazione genetica.
Di redazione - Parma 2 giugno 2014 -
Oltre 100 scienziati di quattro continenti si riuniranno infatti a Bruxelles il 4-5 giugno per prendere parte al seminario scientifico organizzato dall'EFSA sull'RNAi (interferenza genetica mediata da acido ribonucleico) nelle piante GM (geneticamente modificate).L'acido ribonucleico (RNA) funge da messaggero nell'organismo trasportando le informazioni genetiche a quella parte della cellula che sintetizza le proteine, i costituenti essenziali della vita. L'RNAi è un processo naturale che blocca o interferisce con tale attività negli animali e nelle piante. Alla fine degli anni '90 gli scienziati scoprirono come utilizzare tale meccanismo per controllare il flusso delle informazioni genetiche.
L'EFSA ha organizzato questo seminario internazionale con l'intento di precorrere i tempi e valutare se tale tecnica abbia dei riflessi sul suo attuale approccio di valutazione del rischio.
Elisabeth Waigmann, responsabile dell'Unità GMO dell'EFSA, ha chiarito: "E' possibile che la tecnica RNAi comporti effetti indesiderati sulla pianta GM stessa o su altre specie. Condividendo le nostre conoscenze sulla RNAi, vorremmo cercare di capire come prevedere se tali effetti siano plausibili e quali potrebbero essere. In un secondo tempo ciò potrà fornire le basi per perfezionare l'attuale metodologia di valutazione del rischio da OGM, onde poter rilevare eventuali effetti indesiderati ".