La presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi: "Favoriamo lo sviluppo e promuoviamo le nostre eccelenze" -
Parma, 14 maggio 2014 -
“Rafforzare la riconoscibilità, la reputazione e l’apprezzamento delle produzioni italiane di settore in Messico” e “favorire lo sviluppo di nuove opportunità di business per le imprese”: questi gli obiettivi, i risultati attesi, invece, sono “accrescere l’immagine di qualità del Made in Italy”, “favorire l’internazionalizzazione della filiera attraverso lo sviluppo e il rafforzamento dei contatti con operatori di settore” e “avviare e potenziare un centro servizi collettivo post vendita per i macchinari italiani”.
La presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, ha presentato così “Mecamex”, il progetto interregionale per la diffusione della meccanica italiana in Messico che l’Emilia-Romagna ha promosso insieme a Piemonte, Veneto, ministero dello Sviluppo economico e Italian trade agency, in un convegno ieri nella Terza Torre di viale Aldo Moro, a Bologna.
“Il sostegno all’export e ai processi di internazionalizzazione dell’Emilia-Romagna quale attività regionale strategica e prioritaria, assieme al sostegno dei processi di innovazione, ci ha portato a definire recentemente due nuovi atti fondamentali di programmazione- spiega la presidente nel suo intervento-, il primo è la strategia detta S3, cioè Smart specialization strategy, e poggia sul ruolo cruciale della meccanica, che assieme ad agro-industria, abitare e costruire è alla base degli investimenti dei prossimi anni per oltre 500 milioni di euro grazie al cofinanziamento comunitario; il secondo è la nuova legge regionale per favorire l’attrazione degli investimenti internazionali e supportare i processi di internazionalizzazione attiva del nostro sistema produttivo, tecnologico, formativo e socio-sanitario”.
Al convegno ha partecipato anche Miguel Ruiz-Cabanas Izquierdo, l’ambasciatore messicano in Italia: “Il Messico è un paese importante e prossimo a profonde riforme strutturali, noi e l’Italia, e in particolare l’Emilia-Romagna, possiamo essere soci naturali, perché le nostre economie sono complementari- sostiene il diplomatico-, noi non chiediamo alle imprese di questi territori di abbandonarli con la delocalizzazione ma semmai di aprire una ulteriore opportunità produttiva e di internazionalizzazione in un paese che crede nelle piccole e medie imprese straniere, tanto da aver preparato per loro un apposito fondo da 500 milioni di euro”.
Il convegno è stata l’occasione per discutere non solo di meccanica ma anche di altre eccellenze regionali: la presidente Costi ha infatti proposto all’ambasciatore di “organizzare insieme la partecipazione a Expo”, dal momento che “l’Emilia-Romagna è luogo di eccellenza mondiale sul cibo, sul packaging e sull’impiantistica alimentare e la catena del freddo”. L’idea della Regione è quindi quella “un accordo strategico di collaborazione triennale centrato sulla co-organizzazione del World food forum, la realizzazione di incontri diretti fra imprese, centri di ricerca e università e visite alle principali realtà di eccellenza della regione”.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)