Per il primo anno all’appuntamento di Veronafiere, la cantina di Guiglia ha attirato l’attenzione di importatori italiani e esteri presentando alcune tra le sue etichette più significative -
Modena, 22 aprile 2014 –
Interesse e curiosità al Vinitaly 2014 per l’interpretazione di Lambrusco e Pignoletto firmata TerraQuilia. L’azienda vitivinicola di Guiglia, nel corso della 48esima edizione dell’appuntamento di Veronafiere, ha illustrato il processo produttivo che caratterizza la sua produzione, il Metodo Ancestrale.
La cantina, presente nell’area espositiva della F.I.V.I. - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, ha presentato alcune etichette del proprio catalogo vini, che sono state degustate e apprezzate da un pubblico di visitatori e importatori, sia italiani che esteri. Si tratta del Falconero Zero Lambrusco dell’Emilia IGT e de L’Ancestrale Nativo Bianco dell’Emilia IGT, frizzanti secchi a Metodo Ancestrale, e il Falconero Lambrusco Selezione 24 mesi, vino a rifermentazione naturale in bottiglia con sedimento realizzato con il medesimo processo produttivo.
Il Metodo Ancestrale è un sistema che grazie all’utilizzo di tini a temperatura controllata permette di rallentare e infine bloccare la fermentazione, conservando un contenuto di zuccheri sufficiente a garantire la ripresa della stessa dopo l’imbottigliamento, senza ulteriori aggiunte di zuccheri e lieviti. Tutti i vini frizzanti di TerraQuilia sono rifermentati in bottiglia secondo questo metodo; ad essi si affiancano inoltre vini frizzanti e spumanti denominati “Zero” nei quali, dopo una maturazione di diversi mesi sui lieviti indigeni, il sedimento viene eliminato mediante sboccatura “à la volée”.
“La nostra prima volta al Vinitaly è stata sicuramente una esperienza positiva – spiega Romano Mattioli, titolare di TerraQuilia – in linea con le nostre aspettative, soprattutto considerando il fatto che per questo anno abbiamo deciso di appoggiarci allo spazio espositivo della F.I.V.I. anziché partecipare con uno stand proprio. Domenica pomeriggio, momento in cui abbiamo avuto l’opportunità di presentare i nostri vini e il nostro metodo produttivo, siamo riusciti ad attirare l’interesse di alcuni importatori italiani e inglesi”.
Situata sulle colline di Guiglia, in provincia di Modena, TerraQuilia nasce dieci anni fa per volere dell’imprenditore Romano Mattioli. I vigneti TerraQuilia si estendono su un terreno misto di argilla e sasso arenario a 450 metri sul livello del mare, nelle vicinanze del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, massima espressione di un micro territorio incontaminato perfettamente in sintonia con la filosofia produttiva della cantina, che concluderà quest’anno il processo di conversione in azienda biologica avviato nel 2012.
Per maggiori informazioni: www.terraquilia.it
(Fonte: Ufficio Stampa TerraQuilia c/o Fruitecom)