Si è tenuto ieri pomeriggio all'UPI - Unione Parmense Industriali - di Parma, il secondo appuntamento di un importante ciclo di incontri dedicati al passaggio generazionale nelle aziende e alla gestione dei patrimoni. L'evento, focalizzato sulle operazioni di riorganizzazione societaria, ha affrontato temi cruciali per il tessuto imprenditoriale italiano, composto prevalentemente da PMI a conduzione familiare.
Il direttore generale dell'UPI, Cesare Azzali, ha aperto i lavori evidenziato l'importanza di questi momenti di transizione aziendale, spesso delicati per la coesione familiare. Edoardo Ruffolo, presidente del Gruppo Giovani dell'Industria e imprenditore edile ed immobiliarista, anch'esso espressione di un'impresa familiare ha sottolineato l'attualità del tema che prima o poi ogni azienda a conduzione familiare si trova ad affrontare.
Gli esperti Francesco Nobili e Roberta Sironi, dello Studio Legale e Tributario Biscozzi Nobili, insieme a Michele Tardini, presidente della Commissione Fiscalità d'Impresa dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Parma e partner dello Studio AGFM, hanno offerto una panoramica completa sulle strategie di pianificazione successoria e di riorganizzazione aziendale, mettendo in evidenza l'importanza di affrontare questi temi con anticipo per preservare il valore aziendale e garantire continuità, sfruttando anche le opportunità fiscali attualmente disponibili.
Il momento clou dell'evento è stato il case study della famiglia Figna, co-proprietaria dell'azienda Agugiaro & Figna, leader nell'industria molitoria. Alberto e Rosanna Figna, insieme ai figli Laura e Leonardo, hanno presentato un caso unico di successione aziendale, caratterizzato da un'adozione strategica per proteggere gli interessi familiari e aziendali.
La famiglia Figna, giunta alla decima generazione, ha implementato una regola statutaria che limita la partecipazione aziendale ai soli discendenti in linea retta. Questa visione, consapevolmente o meno, è allineata con gli studi di Bert Hellinger sui sistemi familiari, e mira a prevenire conflitti e a preservare gli equilibri societari.
L'approccio innovativo di Alberto Figna si riflette anche nell'impegno ambientale dell'azienda. Nel 2005, anticipando le tendenze green, ha acquisito un terreno adiacente all'azienda per trasformarlo in bosco. Inoltre, Agugiaro & Figna è l'unico molino al mondo in procinto di ottenere la certificazione B-Corp.
Da dx Michele Tardini, Cesare Azzali, Rosanna e Alberto Figna, Laura e Leonardo Figna, Francesco Nobili, Roberta Sironi e Edoardo Ruffolo
I risultati aziendali parlano chiaro: nel 2024, l'azienda ha raggiunto un fatturato di oltre 160 milioni di euro, con più di 200 dipendenti tra gli stabilimenti di Collecchio (Parma), Curtarolo (Padova), Magione (Perugia) e Rivolta d'Adda (Cremona)., diversificando anche le attività in settori correlati come i trasporti e un'associazione di pizzaioli.
La nuova generazione, rappresentata da Leonardo e Laura Figna, è già integrata nell'azienda con ruoli ben definiti e complementari. Leonardo - laureato in ingegneria - si occupa dell'area tecnica e dello sviluppo, mentre Laura - laureata in Economia - è inserita nella divisione marketing e cura anche gli aspetti commerciali.
Questo caso esemplifica come una pianificazione attenta, basata su valori solidi, trasparenza e dialogo continuo, possa garantire una transizione generazionale di successo, preservando l'unità familiare e il valore aziendale.
L'incontro ha sottolineato l'importanza di affrontare il passaggio generazionale con un approccio proattivo e strategico, considerando non solo gli aspetti finanziari e legali, ma anche quelli relazionali e valoriali, fondamentali per il successo a lungo termine delle imprese familiari italiane.