Anche quest’anno, Professione Danza di Parma presenta una versione rivisitata che promette di portare la magia della favola di E.T.A. Hoffmann e le indimenticabili note di Pyotr Ilyich Tchaikovsky sul palcoscenico, offrendo un’esperienza emozionante e coinvolgente per spettatori di tutte le età.
Un classico senza tempo
"Lo Schiaccianoci" è una storia che poggia su temi di trasformazione, avventura e la meraviglia del mondo infantile. La narrazione ruota attorno a Clara, una giovane ragazza il cui sogno di Natale si realizza quando il suo regalo più misterioso, uno schiaccianoci a forma di soldato, prende vita. Insieme ai ballerini, il pubblico ha l’opportunità di vivere un viaggio straordinario attraverso un regno incantato fatto di marzapane e figure magiche, tra cui il Fata Confetto e il Re dei Topi.
A margine dello spettacolo che si è svolto recentemente al Teatro Asioli di Correggio abbiamo raccolto le interviste di Lucia Giuffrida, direttrice artistica dei corsi di formazione professionale di Professione Danza e Francesco Frola, Member of the International Dance Council - (UNESCO) e direttore didattico di Professione Danza Parma.
- Quali aspetti della coreografia de "Lo Schiaccianoci" trova particolarmente affascinanti e come ha cercato di interpretare questi elementi nel suo lavoro?
La coreografia dello Schiaccianoci è molto stimolante per i ragazzi perché ha la possibilità di mettersi alla prova sia con la pantomima, il primo atto ne è molto ricco sia con la tecnica del puro repertorio classico. E’ possibile in questo modo lavorare sul personaggio, con caratteri ben precisi e allo stesso tempo raffinare la tecnica, il nostro primo atto e’ un insieme di versioni, con coreografie anche mie per esempio il passo a due della neve e di Francesco Frola per quanto riguarda il gruppo della neve. Il secondo atto, molto complesso a livello tecnico, è principalmente la versione cubana con aggiunta di coreografie di Francesco Frola, quali il valzer dei fiori e la danza araba.
- Da quanti elementi è composto il corpo di ballo e di che età minima?
Il corpo di ballo è composto da circa 60 elementi e si va dai 10 ai 18 anni. E’ poi nostra abitudine, quando siamo fuori Parma, di coinvolgere le scuole del territorio lasciando loro la parte degli angioletti nell’apertura del secondo atto. A Correggio è stato interpretato dai bambini (8/10 anni) dei corsi di danza di Arsventuno di Correggio.
- In che modo raccontare la storia de "Lo Schiaccianoci" attraverso la danza contribuisce a trasmettere l'emozione e la magia del Natale al pubblico?
Lo Schiaccianoci rappresenta la favola di Natale per eccellenza, riesce subito a trasportare tutti: danzatori e pubblico nella sua magica atmosfera. Adulti e bambini si fanno trasportare prima da Drosselmeyer nel suo curioso e misterioso mondo e poi dalla Fata Confetto nel colorato mondo dei dolci. Ci si dimentica un po’ della realtà e ci si lascia trasportare e condurre nella magica atmosfera Natalizia.
- Esiste un'età in cui è consigliabile iniziare a danzare?
Per un percorso accademico è utile iniziare almeno ad 8 anni per poter intraprendere un percorso professionale dagli 11, mentre per un discorso amatoriale non vi sono limiti di età, perché la danza, se insegnata correttamente e adeguatamente all’età, può essere un toccasana per il corpo e per la mente.
- Quali sono le principali difficoltà che si possono incontrare nell'interpretare i vari personaggi de "Lo Schiaccianoci" e come incoraggia i ballerini a superarle?
Lo Schiaccianoci mostra le sue difficoltà interpretative maggiori nel primo atto, soprattutto per una scuola. Gli interpreti rappresentano persone normali, in una serata di festa natalizia ma… nell’800! Quindi il modo di muoversi, di atteggiarsi, di toccarsi, di salutarsi è estremamente diverso da come ci “muoviamo” noi oggi. I bambini giocano con le bambole di porcellana e i cavallucci di legno e si incantano davanti ad un teatrino di marionette. La bambina che interpreta Maria deve interagire con i più grandi e danzare con me, che rivesto il ruolo del vecchio zio Drosselmeyer (e che sono anche il Suo maestro), deve entrare nel ruolo di una bambina che è felice di ricevere in dono uno Schiaccianoci e che si ritrova, per questo, coinvolta in una battaglia surreale fra topi giganti e soldatini e bambole che si animano. Anche il ruolo dei nonni non è semplice perchè ad interpretarli sono due allievi di 18 anni. All’inizio delle prove si racconta la storia, si spiega l’ambientazione e il periodo storico e si danno le informazioni relative all’etichetta che l’epoca imponeva. Si spiegano le emozioni e sensazioni che si devono ricercare e poi…si ridice tutto più volte perché…non sarà semplice!
- In che modo l'esperienza di lavorare su "Lo Schiaccianoci" influisce sulla crescita artistica e professionale dei suoi allievi in Professione Danza Parma?
Lo Schiaccianoci è un titolo natalizio che viene riproposto dalla maggior parte delle compagnie di danza nel mondo. La nostra scuola lo mette in scena ogni anno dal 2011. Per i ragazzi è un impegno enorme: devono confrontarsi con la pantomima del primo atto e con la tecnica delle danze del secondo e con la bellissima e complessa partitura di Tchiacovsky dei fiocchi di neve del secondo quadro del primo atto.
A tutto questo si aggiunge la gestione di una quantità considerevole di oggetti: spade, bambole, dolci, bicchieri, candele, burattini, pacchi regalo, cestini, scettri… insomma un vero e proprio impegno da compagnia. Cambi d’abito molto veloci e la consapevolezza che nessuno deve toccare o spostare l’attrezzeria dei compagni, dietro le quinte; pena la mal riuscita dello spettacolo.
Per la Scuola uno sforzo gigantesco: tutta la scenografia, l’attrezzeria e i costumi che fanno parte di questa produzione sono dati a disposizione degli allievi che devono vivere questa esperienza come un assaggio di ciò che vivranno in una compagnia di danza. Ovviamente, se il Teatro ce lo permette per dimensione e spazi, utilizziamo anche fondali dipinti e quinte scenografate per rendere tutto ancora più realistico. Quest’anno, per la prima volta, ci cimenteremo nel difficile ma entusiasmante approccio con l’orchestra dal vivo: a Pontedera, in Toscana la prossima settimana. Più di cinquanta elementi fra giovani musicisti e esperti professionisti suoneranno per noi e dovremo prestare attenzione anche agli attacchi del Direttore d’orchestra oltre ad una mela che rotola in scena, un vestito che si strappa, un pezzo di tappeto dove si scivola…la normale routine del “dietro le quinte” che rende così magico ed emozionante il nostro mondo.
Il prossimo appuntamento con lo Schiaccianoci di Professione Danza Parma è per domani – domenica 15 dicembre -al pomeriggio al Teatro Era di Pontedera con un doppio spettacolo alle 15.00 e alle 18.30.