Egregio Direttore, per una maggior sicurezza?
Bene il nuovo codice della strada in vigore dal 14 dicembre 2024 ma non basta, soprattutto occorre una politica che preveda più trasporto su rotaia, ora s'impone anche l'Europa, quindi l’Italia deve cominciare a correre e investire molto di più sul trasporto ferroviario, in Italia abbiamo la maglia nera per la mobilità sostenibile su ferro: ovvero poche metropolitane; tranvie e ferrovie, rispetto ad altri paesi europei, bene la richiesta anche dalla nostra città di far fermare i treni in zona Spip e Ospedale.
Serve realizzare infrastrutture, recuperando i fondi da quelle autostradali e stradali esistenti, finanziando il trasporto rapido di massa; per contro l'Italia è la nazione europea più legata all'utilizzo dell'auto, con un parco vetture tra i più grandi del vecchio continente, il 30% in più rispetto alla media europea. Quindi è un grosso errore politico incentivare il trasporto stradale, così come è accaduto fino ad ora in Italia, il risultato?
Oltre il 60% di tutti i trasporti, soprattutto merci è su gomma, crea altissimi costi: paghiamo quasi 10 morti al giorno, vittime di incidenti, per non contare i feriti gravi e con menomazioni permanenti, poi l'inquinamento. La tabella di marcia sembra fissata: raddoppiare il traffico ferroviario merci in Europa entro il 2030 e triplicare entro il 2050, questo è l'obiettivo Europeo che vuole anche ridurre le emissioni inquinanti emesse dal sistema comunitario dei trasporti.
Per alcuni paesi come Germania e Austria il percorso è in discesa. Per altri come l'Italia il traguardo è molto più difficile da centrare perché la nostra quota di mercato del cargo ferroviario è dell'11-12% contro una media Ue del 19-20%. Per una vera sicurezza stradale, occorre spingere le merci verso la ferrovia togliendole dalla strada, quindi è necessario rendere i treni più competitivi di quanto lo siano stati negli ultimi 20 anni, migliorando i collegamenti di ultimo miglio tra la rete ferroviaria e i porti, per un'integrazione intermodale con i sistemi portuali ed i sistemi terminalistici terrestri, ancora poco sviluppata.
Da noi le diverse lobby riescono in qualche modo ad accaparrarsi tutta la forza solo per il loro interesse di parte, spesso è molto forte e riesce in qualche modo a canalizzare una parte degli investimenti pubblici. Inasprire le sanzioni con il nuovo codice della strada penalizza troppo gli automobilisti, ci vorrebbe invece una politica che ripensi i trasporti in modo globale e che crei le condizioni per far sì che anche le strade siano in buono stato, ma che soprattutto per i trasporti un po’ più lunghi, tra le città, ci sia un sistema logistico concorrenziale su rotaia, sarebbe sicuramente un modo più ecologico ma anche più economico e sicuro di trasportare non solo le merci, ma anche i passeggeri.
Di Rino Basili Parma, 8 dicembre 2024