Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione Millecolori sul tema dei rifiuti -
Parma, 3 aprile 2014 -
LE TROPPE GIACCHE DEL SINDACO PIZZAROTTI OVVERO: COME HO GABBATO I PARMIGIANI – IREN AMORE MIO!!!
Insomma secondo la proposta del Sindaco questi 3-4 impianti dovrebbero smaltire i rifiuti dell’intera Regione.
Come si vede quando denunciavamo che Pizzarotti era ben contento di smaltire a Parma rifiuti extra provinciali, con un accordo non dichiarato con IREN, avevamo detto il vero, nonostante le vibrate proteste dei pasdaran di turno.
Comprendiamo bene il perché della mancata partecipazione del Sindaco alla prossima inaugurazione del forno inceneritore di Ugozzolo.
Infatti siamo umanamente d’accordo con la sua scelta di non partecipare, in quanto il suo sorriso non potrebbe nascondere la verità che ormai è evidente e che lo dovrebbe portare a dire::
cari parmigiani prima vi ho fatto credere ai cinesi e/o agli olandesi volanti che però, non essendo scemi, non hanno neppure presentato ad IREN una proposta d’acquisto;
2)cari parmigiani sin dall’inizio sapevo che non potevo fermare il forno ma vi ho fatto spendere tanti soldi in consulenze e vertenze varie, anche dopo che il mio super consulente ing. Rabitti aveva sconsigliato di continuare a porre in essere atti finalizzati a ritardare l’avvio dell’impianto; così facendo vi ho fatto credere di aver fatto tutto il possibile per fermare il forno;
3)cari parmigiani vi ho fatto credere che Bagnacani si sarebbe ridotto i suoi emolumenti ma lui mica è scemo (sono tanti euro, mica SCEC!) non l’ha fatto ed io comunque gli ho rinnovato il mandato;
4) cari parmigiani lo stesso ho fatto con Raphael Rossi che adesso è diventato consulente di IREN (pecunia non olet?);
5) cari parmigiani vi ho fatto credere che avrei cercato di “affamare il forno” ma, visto che IREN è IREN, è meglio alimentare il forno di Ugozzolo con rifiuti provenienti anche da fuori provincia, altrimenti come faccio a fare la mia bella figura a fianco del Presidente Profumo? Non sono mica scemo “IO”.
Questi sono i fatti riscontrabili da tutti.
A questo punto però, tralasciando facili ironie nei confronti di siffatti concreti comportamenti-scelte rinnoviamo al Sindaco di Parma la domanda-proposta che da tempo abbiamo formulato, ovviamente senza ottenere risposta (il che non è una novità!):
A)se a Parma dovranno arrivare rifiuti provenienti da fuori provincia, ritiene corretto che i cittadini e le imprese di Parma paghino lo stesso costo di smaltimento dei cittadini ed imprese di zone che non sono dotate di impianti di smaltimento?
B)se non lo ritiene corretto (come noi riteniamo non essere corretto) quali iniziative politiche ha posto in essere ed intende porre in essere per ottenere la riduzione del costo di smaltimento per i cittadini e le imprese parmigiane?
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Recentemente l’Assessore provinciale Castellani ha dichiarato che il costo di smaltimento attuale verrà ridotto passando da € 170/t ad € 154/t.
Questa è già una buona notizia, ma noi riteniamo che si possa ottenere di più ed è per questo che, da tempo, chiediamo al Sindaco di Parma di operare affinché i cittadini e le imprese di Parma paghino di meno rispetto ai cugini reggiani, dopo che, per oltre 13 anni, i parmigiani, per portare i loro rifiuti a Reggio (e non solo) hanno sostenuto costi superiori.
In linea di principio non siamo contrari a che a Parma vengano smaltiti rifiuti di chi, per tanti anni, ha smaltito i nostri rifiuti ma riteniamo che, come i cittadini di Parma hanno pagato somme rilevanti al fine di tale esportazione e smaltimento, altrettanto avvenga ora in loro favore, con correlativa diminuzione della tariffa rifiuti che sono chiamati a versare.
Su questo argomento invitiamo tutte le forze politiche, economiche e sociali a porre in essere tutte le iniziative necessarie per cercare di raggiungere tale obiettivo. Noi cercheremo comunque di dare il nostro contributo a tutti quelli che, in concreto, senza prendere in giro i cittadini (proclamando delle cose per poi fare l’esatto contrario), vorranno operare nell’esclusivo interesse della cittadinanza e non di altri.
Associazione Millecolori
(Fonte: ufficio stampa Associazione Millecolori)