Riduzione della pressione fiscale, semplificazione, accesso al credito, costo del lavoro, lotta all'abusivismo e sostegno alla legalità, i punti focali sviluppati negli interventi dei rappresentanti delle Associazioni presenti.
Ugo Margini Presidente Ascom Parma - Confcommercio Imprese per l' Italia, intervenuto per primo, ha subito con dati alla mano evidenziato la drammaticità della crisi in cui versa l'Italia e in particolare la nostra provincia. " Nel 2012 in Italia hanno chiuso - sottolinea il presidente Ascom - oltre 400.000 imprese e a Parma ne sono andate perse ben 3000" sostenendo l'importanza di una riforma fiscale equa e finalizzata alla crescita per ridurre la pressione fiscale e le imposte locali. La già pesante tassazione nazionale infatti risulta aggravata ulteriormente dal costo delle tariffe locali, in molti nostri comuni nettamente superiori a quelle di territori a noi limitrofi.
" Occorrono scelte decise di semplificazione normativa e amministrativa" continua Corrado Testa, Presidente Confesercenti Parma, che ha ricordato i 21 miliardi di euro l'anno stimati da il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri per gli oneri relativi alle procedure burocratiche particolarmente rilevanti alle quali le imprese devono soggiacere. A questi si aggiungono, inoltre, adempimenti a livello locale che aggravano tempi e costi per le imprese.
E' sempre più difficile fronteggiare il fabbisogno finanziario ,ha evidenziato Leonardo Cassinelli Presidente Confartigianto Apla Parma, che ha focalizzato il suo intervento sull'importanza fondamentale del potenziamento dei Confidi, senza i quali molte più aziende avrebbero chiuso in questi anni.
Ripartire dalle buone ragioni dell'economia reale e continuare a lottare, così ha incitato Gualtiero Ghirardi Presidente Cna Parma che ha parlato di semplificazione delle norme in materia di lavoro, diminuzione del costo del lavoro e aumento della competitività delle imprese. Una ipotesi possibile garantendo il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013 e lo sviluppo degli incentivi per l'assunzione di giovani con ingresso nel mercato del lavoro anche come imprenditori.
Quest'ultimo intervento ha ridato speranza alla folla spronandola, quindi, a non desistere: "continuiamo a lottare... insieme continuare è possibile" .
La piazza si svuota e a terra restano i sacchi di iuta colmi delle chiavi di quegli imprenditori che non ce l'hanno fatta.