Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 9 gennaio 2023 - a seguire le chiusure del 8 gennaio 2023 -
Le incertezze sulle economie Cinesi e della vecchia Europa e in generale anche di altre parti del mondo, stanno pesando sulle materie prime. A questo si aggiungano le due guerre per creare una miscela magmatica dove tutto può succedere, anche perché la logistica stenta a sistemarsi, anzi i guai nell’Oceano Indiano peggiorano la crisi.
Il mercato nazionale è fortemente condizionato da un corto fisico di farina di soya, sia proteica che normale, che oggi al listino di Milano caleranno, ma che manterranno comunque un “premio” di trasformazione record di 200 dollari circa. A titolo di esempio: quotazione momentanea della farina di soya sul Chicago; 358$ base per tonnellata corta moltiplicati per il coefficiente 1,1023 = 394,60$ per tonnellata metrica. Più un premio incredibile di 200$ si arriva a 594,60$.Trasformati $ 594,60/1,09570 cambio€/$ pari a € 542 le prime uscite odierne sono a 550€ per la proteica.
Sono valori e trasformazioni pesanti, comunque, l’orizzonte si è rischiarato ieri: il febbraio dicembre’24 per la proteica a Ravenna quotava, in base alle varie derivazioni, 442/445€ e su Venezia la nazionale a 450€ mentre posizioni “mangimistiche” con merce di ogni origine, maggio dicembre ‘24 quotavano intorno ai 430€ a Ravenna.
Vi segnalo però che il mercato d’origine per la farina si sta avvicinando ad una soglia di resistenza dei 360 punti base e venerdì vi è un USDA: quindi attenzione!
L’invito è di valutare i volumi di trasformazione di farina di soya in: latte, carne e uova.
Attendere va bene, ma ricordate che la farina di soya è una “brutta bestia”! Un momento per ripartire a colpi di 10/15$ lo può sempre trovare.
Del resto, è stato già vissuto il periodo con il 6 e il 5 in prima cifra, l’orizzonte e la proiezione del ‘24 è per il 4 come prima cifra, sognare il 3 potrebbe essere troppo!
Meditate gente, meditate…!
Indici Internazionali al 9 gennaio 2024
L’indice dei noli b.d.y. è sceso a 2.022 punti, il petrolio wti è stabile a circa 71 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,09570 ore 09.00
(*) Noli - L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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