Di Redazione Confcooperative Parma, 7 giugno 2023 - "Il nuovo Codice dei contratti pubblici, l'innovazione sociale tra diritto e management" - Un dialogo a più voci - è il titolo del seminario organizzato da Confcooperative Federsolidarietà Parma nell'auditorium di APE Parma Museo.
A introdurre i lavori è stata Roberta Lasagna, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Parma la quale, dopo aver ringraziato i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni e politici presenti, sottolinea come l'evento odierno sia stato affrontato "con un approccio formativo e sarà suddiviso in due parti: una prima parte di contenuti e una seconda parte di esperienze di buone pratiche".
Il convegno, coordinato e moderato dall'avv. Paolo Michiara (Ricercatore Università di Parma), infatti affronta, in un'ottica interdisciplinare ed alla luce delle recenti riforme, l'analisi di alcune delle principali innovazioni inerenti il "Settore Sociale", esaminando sia ciò che è già stato introdotto, sia le prospettive possibili.
In particolare saranno approfonditi i temi della co-programmazione e della co-progettazione.
Per l'amministrazione comunale di Parma erano presenti gli assessori Beatrice Aimi (Comunità giovanile) e Ettore Brianti (Politiche sociali-Welfare).
"La Pubblica Amministrazione sarà in grado di coordinare e gestire i tavoli tecnici?" si domanda l'assessora Aimi. Sulla base di questo interrogativo l'assessora sottolinea come il tema sia assolutamente sfidante per acquisire le competenze qualificate a assolvere ai nuovi compiti.
Il Comune di Parma crede fortemente sul tema della co-programmazione e co-progettazione, interviene Ettore Brianti, al punto che già ha avviato dei percorsi formativi interni. "E' un argomento molto complesso" chiosa Brianti, e l'obiettivo è lo snellimento delle procedure.
La Regione Emilia Romagna era rappresentata dall'assessora Barbara Lori (Programmazione Territoriale, edilizia, politiche abitative, parchi e forestazione, Pari Opportunità, Cooperazione internazionale). Un apprezzamento è stato riservato all'iniziativa e alla sua modalità formativa con la quale è stato organizzata. "E' maturata la condizione affinché la co-progettazione e la co-programmazione possano effettivamente essere praticate". Barbara Lori prosegue sottolineando come la Regione abbia piena consapevolezza che nella cooperazione possiede un alleato solido e forte, che si è particolarmente reso in evidenza nel periodo della emergenza pandemica.
In conclusione, oltre a dichiararsi fiduciosa e ottimista, informa che è in via di approvazione la legge di assestamento di bilancio, che conterrà un riconoscimento fattivo e importante a favore del settore.
"Vi ringrazio per aver organizzato questo convegno, che finalmente ci consentirà di parlare di futuro". E' Antonio Buzzi, Presidente regionale di Federsolidarietà, a prendere la parola, e ancora prosegue sottolineando come "noi cooperatori sociali siamo nati per progettare il futuro, siamo innovatori per eccellenza". La recente alluvione che ha devastato la Romagna, ha confermato la debolezza del welfare privato. Le assicurazioni – prosegue - non porteranno coperture dei danni perché polizze non congeniali al "catastrofismo".
"Abbiamo quindi necessità di innovare il welfare", conclude il dirigente regionale, valorizzando la quota pubblica e limitando la quota privata.
In collegamento streaming è intervenuto il professor Francesco Vetrò (Ordinario di diritto amministrativo Università di Parma). "Il titolo di questo convegno è particolarmente azzeccato perché è un tema che tocca il diritto e tocca il management, il manager pubblico in particolare". La norma principe, prosegue il cattedratico, risiede nell'articolo 6, norma che persegue il rinnovamento sociale.
Matteo Bartolomeo, Chief Executive Officer di Alimpact Avanzi Etica, interviene proponendo alcune esperienze assolutamente significative. Un rapporto fortemente verticale tra concedente e concessionario che non si riporti in equilibrio rischia di non essere sufficientemente generativo. "Penso che su questo aspetto ci sia molto lavoro da fare".
In seguito interviene, via web, Alberto Petroni, Ordinario di Ingegneria e economia gestionale dell'Università di Parma, il quale illustra di alcune esperienze di SIB (Social Impact Bond). Modelli estesi in rapporto tra Pubblico e Privato. Per tracciare il bilancio delle esperienze dei SIB si applicano tre modelli principali, applicabili secondo convenienza rispetto ai vari progetti. L'obiettivo più importante è il passaggio da una logica di rendicontazione "Compliance based" a una logica "Performance Oriented", ovvero il riconoscimento economico è commisurato al raggiungimento dei risultati.
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A lanciare un po' di “sassi nello stagno” è il presidente nazionale di Confcooperative Federsolidarietà, Stefano Granata, il quale parte dal presupposto che "Il nostro Paese soffre di disuguaglianze molto forti. Spesso il rapporto tra cooperative sociali e pubblica amministrazione è di totale sudditanza; altro che rapporto verticale! Lo osserviamo nei bandi impostati al massimo ribasso. Un sistema che porta danni non solo all'impresa ma anche al sistema delle assistenze".
Un altro fattore di criticità, esposto dal presidente, è lo scarso riconoscimento sociale ed economico degli operatori di settore. Suggerisce di andare verso modelli qualitativi per alzare il livello dei servizi.
E' un obiettivo raggiungibile solo attraverso il radicale cambiamento del modello organizzativo e del lavoro.
In conclusione bisogna sapere "Quale Paese vogliamo" e rivedere il sistema di welfare ma anche delle politiche del lavoro.
"Dobbiamo trovare risposte nuove alle domande emergenti e costruire nuovi modelli organizzativi".
Attraverso queste nuove opportunità occorre avere il coraggio di sperimentare, anche sbagliando.
"Nel Sociale, afferma Granata, abbiamo molti manager ma ben pochi imprenditori e inoltre bisogna aprire alle nuove generazioni".
"A questo Paese, chiosa il presidente, purtroppo manca una prospettiva condivisa".
Un intervento di natura strettamente giuridica è stato esposto da Emilio Emmolo, Funzionario Confcooperative Federsolidarietà Nazionale, illustrando per prima cosa le conferme riportate anche nel nuovo Codice degli appalti.
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Le amministrazioni pubbliche, dal 1° luglio e per i nuovi contratti, spiega il funzionario, dovranno accantonare delle quote per sostenere eventuali adeguamenti dei prezzi. Ma tante sono le novità introdotte, come tanti sono gli strumenti e ognuno di questi possiede una serie di caratteristiche specifiche, rispetto alle modalità di affidamento ed agli aspetti economici, legali, gestionali e cc…
Emilio Emmolo prosegue illustrando "Il quadro della disciplina applicabile"
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La "Disciplina Sotto Soglia"
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I "Principi da Garantire"
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E infine il Coordinamento, "La Co-progettazione e la Co-programmazione secondo l'art 6"
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In ogni progettazione il funzionario rammenta la necessità di applicare obbligatoriamente una quota di cofinanziamento.
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Cristian Campagnaro, (Ordinario al Politecnico di Torino) anch'egli in video, espone due esperienze positive:
- Costruzione della Bellezza
- PON 18-21
Una serie di percorsi di reinserimento abitativo per Homelessness
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"Questo codice - afferma Aristide Police (Ordinario di diritto amministrativo Università LUISS “Guido Carli” - Roma) - non erige la concorrenza a "principio". A volte la concorrenza può risultare dannosa" invece di favorire il miglior risultato per favorire la soddisfazione sociale.
La filosofia che orienta il nuovo codice è nel rapporto di fiducia che tende a instaurare. Inoltre, grande attenzione è destinata ai costi che sempre devono essere riconosciuti, mentre molta attenzione va alle perdite che invece non sono assolutamente da prendere in considerazione. Il codice dei contratti ha quindi corretto l'errore dei prezzi bassi.
"Accontentiamoci delle regole esistenti, chiosa il docente Luiss, e abbassiamo l'ansia regolatoria, perché all'introduzione di nuove regole si accompagna l'introduzione di nuovi costi."
A chiudere gli interventi è il responsabile Public finance Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, Martino Patteri, che ha esposto alcune esperienze di finanziamenti per investimenti misti pubblico privato di ottimo impatto sociale.
Piscine, ospedali e ora RSA, sono le strutture richieste nelle quali il gruppo Bancario è intervenuto con successo, tant'è che sono in forte aumento le progettazioni in calendario.
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